381 articoli nella categoria Economia
Redazione Irno24 08/06/2020 0
Supporto digitale alle imprese salernitane con "EDI Confcommercio"
Confcommercio Campania – sede di Salerno lancia il nuovo servizio di Sportello Innovazione EDI Confcommercio che, attraverso il format Spinta Digitale, propone una nuova attività formativa rivolta alle imprese; 3 webinar, uno introduttivo e due di approfondimento verticale della durata di due ore ciascuno, sul tema del “Retail e Digitale: come superare l’emergenza” con un particolare focus sulla strategia e sulla comunicazione per l'e-commerce.
“Nelle nostre città del futuro - spiega Giuseppe Gagliano, Presidente Confcommercio Salerno - non intendiamo i locali a livello strada semplicemente come delle vetrine di grandi player internazionali, ma continuiamo a vediamo il domani abitato dai negozi fisici, con i piccoli esercenti che rappresentano la prima sentinella del territorio: una comunità è viva dove la saracinesca è aperta e lotteremo ancora per questo.
Resta ovvio che, mediante l’attivazione dello Sportello Innovazione EDI Confcommercio, assieme al recente accordo con Ebay, ci auguriamo che i nostri esercenti del futuro siano proiettati, oltre che a gestire in maniera competente il punto vendita fisico, nel completare l’esperienza d’acquisto assicurando una presenza online adeguata ai tempi che cambiano e alle aspettative di una clientela sempre più orientata al digitale”.
Le imprese che seguiranno i webinar live potranno intervenire attivamente e porre domande al docente per calare le lezioni sulle esigenze specifiche e le necessità aziendali. I webinar saranno registrati per consentire anche una visualizzazione successiva all’appuntamento indicato. Sarà necessario registrarsi per partecipare.
Informazioni e iscrizioni su ediconfcommercio.it/webinar-retail-e-digitale. Prossimi appuntamenti in calendario: “E-commerce strategy per ripartire” il 25 giugno dalle 10:30 alle 12:30, “Come promuovere l’e-commerce” il 9 luglio dalle 10:30 alle 12:30.
Redazione Irno24 05/06/2020 0
Botteghe alimentari alla riscossa, si spende solo per mangiare
Si spende solo per mangiare con gli acquisti di prodotti alimentari che sono aumentati del 6,1% ad aprile in controtendenza al crollo generale fatto registrare dal commercio. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento ai dati Istat sul commercio al dettaglio nel mese di aprile. Le vendite di prodotti alimentari aumentano in tutte le tipologie di dettaglio, dalla grande distribuzione (+6,9%) ai discount (+9,3%) fino alle piccole botteghe alimentari che fanno segnare il record dell’11,2%.
Un aumento pari a quasi il doppio della media per il cibo, dovuto alla ricerca nel momento degli acquisti del rapporto personale di fiducia maggiormente garantito nei piccoli negozi in un momento di grande incertezza ma anche alla necessità di evitare lunghi spostamenti per rispettare le misure di sicurezza imposte e ridurre i rischi.
L’approvvigionamento alimentare degli italiani durante il lockdown è stato garantito grazie a 3 milioni di lavoratori che nonostante i rischi per la salute hanno continuato a lavorare in piena pandemia in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari e 230mila punti vendita in Italia, tra ipermercati (911) supermercato (21101), discount alimentari (1716), minimercati (70081 e altri negozi (138000).
Redazione Irno24 28/05/2020 0
Raddoppiate pensioni al minimo, De Luca: "Giornata storica"
"E'una giornata storica. Grazie al Piano socio-economico della Regione Campania, mettendo in campo quasi un miliardo di euro per fronteggiare la crisi, con valuta 29 maggio 2020, vengono pagati sia il bonus per i pensionati al minimo sia l’indennità integrativa per i lavoratori stagionali del turismo.
In particolare, riceveranno il complemento a 1.000 euro, 170.317 pensionati titolari di assegni sociali, pensioni sociali e pensioni di vecchiaia integrate al minimo. Coloro che ricevono la pensione mediante accredito su libretti postali, conti correnti e carte ricaricabili (complessivamente, quasi il 92% degli interessati) riceveranno l’integrazione della Regione della mensilità di maggio con valuta 29 maggio.
Coloro che, invece, ritirano la pensione per cassa allo sportello postale (poco più dell’8% degli interessati) potranno recarsi presso gli uffici postali a partire dal 4 giugno. In quest’ultimo caso, i pensionati che dovranno andare a ritirare il bonus regionale presso gli sportelli postali riceveranno, entro il 4 giugno, apposita comunicazione da parte di Poste Italiane. Sempre con valuta 29 maggio, 19.596 lavoratori stagionali del turismo riceveranno la prima mensilità (delle quattro previste) dell’integrazione regionale pari a 300 euro".
Redazione Irno24 21/05/2020 0
Camere di Commercio campane in videoconferenza: "Tuteliamo la salute per tutelare l'impresa"
"Invito alla responsabilità” è stato il tema al centro della conferenza stampa di giovedì 21 maggio, in modalità web-conference, promossa dalle cinque Camere di Commercio della Campania, con il coinvolgimento delle principali associazioni delle categorie produttive di rilievo regionale.
Un accorato appello, rivolto a tutti i cittadini e alle imprese, per richiamare l'attenzione sul senso di responsabilità che deve accompagnare l’agire di tutti. Con la graduale riapertura delle attività commerciali diventa quanto mai necessaria la corretta osservanza delle regole di distanziamento sociale e l'utilizzo dei dispositivi di protezione, affinché si scongiuri il rischio di una nuova diffusione del virus, con la conseguente riadozione di misure restrittive dagli effetti economico-sociali ancora più disastrosi.
La Camera di Commercio di Salerno, come l’intero sistema camerale, è attualmente impegnata nell'elaborazione di progetti e iniziative volti a sostenere la ripresa delle attività economiche, con particolare attenzione al turismo, uno dei settori maggiormente penalizzati dall'emergenza sanitaria.
Redazione Irno24 20/05/2020 0
Giornata mondiale delle api, in Campania il 10% del miele italiano
Con la pandemia vola il consumo di miele con gli acquisti degli italiani che aumentano del 44% spinti dalla voglia di garantirsi cibi importanti per la salute ma anche dal maggior tempo trascorso in casa nella preparazione di dolci e tisane. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti divulgata in occasione della giornata mondiale delle api istituita dall’Onu, che si festeggia il 20 maggio a livello planetario, sulla base dei dati Nielsen sulle vendite nella Grande Distribuzione Organizzata nel periodo compreso tra lunedì 17 febbraio e domenica 3 maggio.
Un aumento esplosivo della domanda che si scontra però con un momento difficile per la produzione di miele Made in Italy per effetto dell’andamento climatico anomalo con una grave siccità che ha ridotto le fioriture e stressato le api. L’inverno bollente e la pazza primavera – sottolinea Coldiretti – hanno creato in molte regioni gravi problemi agli alveari con le api che non hanno la possibilità di raccogliere il nettare.
Un fenomeno che interessa da vicino la Campania, che rappresenta circa il 10% della produzione nazionale con oltre 1 milione di kg all’anno e un valore stimato di 8 milioni di euro. A guidare le province produttrici di miele è Benevento con circa il 24% del totale, seguita a ruota da Avellino con il 23%, poi Napoli con il 20%, Salerno con il 17% e Caserta con il 16%. C’è un trend positivo nella crescita della produzione biologica, in particolare nelle province di Caserta e Benevento. Il miele concorre, in valore, con oltre l’80% del valore della produzione regionale, mentre la produzione di sciami concorre per circa il 10%. La restante parte del valore della produzione apistica campana è data dalle altre produzioni (regine, impollinazione, cera, pappa reale, propoli).
In Campania sono presenti poco meno di 50.000 alveari. La maggior parte del miele prodotto in Campania, circa due terzi della produzione, è di tipo millefiori. Tra i mieli millefiori della Campania prevalgono quelli composti da associazioni di polline proveniente da Castagno, Crucifere (Cavolo, Verza, Rapa, Broccolo), Rubus (Lampone, Rovo), Sulla, Trifoglio, Eucalipto, Lotus. Tra i mieli uniflorali prevalgono quelli composti da polline proveniente da Sulla, Castagno, Agrumi e Robinia (Acacia).
Nel 2019 la produzione nazionale è stata di appena 15 milioni di chili a fronte di un quantitativo di quasi 25 milioni di chili di miele importato durante l’anno dall’estero, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat dalle quali si evidenzia che il 40% arriva dall’Ungheria e oltre il 10% dalla Cina. In altre parole - precisa Coldiretti - quasi 2 barattoli di miele su tre sono stranieri. Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, occorre verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica, consiglia la Coldiretti.
Il miele prodotto sul territorio nazionale dove non sono ammesse coltivazioni Ogm (a differenza di quanto avviene ad esempio in Cina) è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti. La parola Italia deve essere obbligatoriamente presente sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell’Unione Europea, l’etichetta – continua Coldiretti – deve riportare l’indicazione “miscela di mieli originari della CE”; se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta “miscela di mieli non originari della CE”, mentre se si tratta di un mix va scritto “miscela di mieli originari e non originari della CE”.
Redazione Irno24 19/05/2020 0
Riapertura attività ristorazione vale 20 miliardi, lo afferma Coldiretti
L’attesa riapertura di bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie e gelaterie ha un effetto valanga sull’agroalimentare nazionale con la ripresa degli acquisti di cibi e bevande che vale almeno 20 miliardi all’anno a pieno regime. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’attesa riapertura delle attività di ristorazione decisa dal Governo con l’accordo delle regioni.
Il lungo periodo di chiusura – sottolinea Coldiretti – ha pesato su molte imprese dell’agroalimentare Made in Italy, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.
Nell’attività di ristorazione sono coinvolti circa 330mila tra bar, mense e ristoranti lungo la Penisola dove non tutte le attività riapriranno immediatamente per avere piu’ tempo per l’adeguamento e garantire il rispetto dei vincoli fissati. La spesa degli italiani per pranzi, cene, aperitivi e colazioni fuori casa prima dell’emergenza coronavirus – precisa Coldiretti – era pari al 35% del totale dei consumi alimentari degli italiani.
Redazione Irno24 18/05/2020 0
In Campania il censimento degli spazi aperti che potranno ospitare spettacoli in estate
Il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, insieme con l'Unità di crisi, ha incontrato oggi i rappresentanti degli operatori del comparto del turismo e successivamente i rappresentanti del mondo della cultura e degli spettacoli della Campania. Un'occasione per ascoltare e raccogliere le istanze degli operatori, e per illustrare le strategie di rilancio di questi settori con la Fase 2.
"E' stata una testimonianza dell'attenzione verso questi settori che sono trainanti per l'economia della nostra regione - ha dichiarato De Luca - e che subiscono un durissimo contraccolpo per le conseguenze della pandemia Covid-19. Bisogna guardare al futuro con fiducia e avere coraggio, per sconfiggere innanzitutto la paura e la diffidenza. E per ridare fiducia bisogna dare innanzitutto sicurezza. Per questo la parola d'ordine sarà 'Campania sicura', per rilanciare il turismo, dare serenità alle famiglie, accogliere di nuovo i turisti, riportare la gente a teatro, al cinema.
Tutto a piccoli passi, con il costante monitoraggio sanitario, ma ripetiamo: se si riapre tutto, deve essere per non richiudere più, cosa che sarebbe davvero insostenibile. Occorre perciò lavorare senza essere prigionieri dell'emergenza, ma garantendo sempre e prioritariamente la sicurezza agli operatori e ai cittadini. Un rilancio vero, per non tornare indietro. Per il turismo, la complessità di questo mondo non può basarsi solo sul sostegno della Regione ma anche e soprattutto su quello del Governo nazionale e dell'Europa.
Nel nostro piano economico e sociale ci sono già aiuti agli stagionali, sappiamo benissimo che non basta. Per questo abbiamo raccolto le diverse istanze per agire sul doppio fronte regionale e nazionale. Quello che si può fare intanto, e a breve termine è lanciare una campagna promozionale per fare della sicurezza il brand per l'accoglienza insieme alle straordinarie bellezze ambientali e culturali della Campania. Lo faremo d'intesa con gli operatori del settore, sia a livello nazionale che internazionale".
Sempre oggi sono state ascoltate e raccolte le istanze del mondo della cultura e degli spettacoli, settore peraltro strettamente legato anche al turismo. Il 25 è prevista la riapertura di alberghi e strutture ricettive, il 15 giugno la riapertura di cinema e la ripresa delle iniziative di spettacolo. La Regione ha annunciato una riflessione seria e rapida sul finanziamento di una serie di misure a sostegno della cultura e delle arti.
Contestualmente, oltre i protocolli di sicurezza già definiti dal Governo, e sui quali c'è il tempo per tutti i possibili miglioramenti, la Regione farà partire un censimento degli spazi aperti che offerti gratuitamente potranno ospitare spettacoli e manifestazioni culturali già questa estate, compatibilmente con il monitoraggio sanitario e l'applicazione dei protocolli. Le leggi regionali per il cinema saranno rifinanziate e triennalizzate. Un supporto importante potrà dare al settore anche il Progetto sulla digitalizzazione e la creazione di una piattaforma digitale unica per la Campania. Nei prossimi giorni sono previsti nuovi aggiornamenti, di pari passo con il lavoro avviato dagli uffici.
Redazione Irno24 15/05/2020 0
Una ricerca indica le scelte dei consumatori dopo il Covid-19
Nel corso di una diretta live, oggi pomeriggio, sono stati presentati i risultati della ricerca “Il Consumatore dopo il Covid-19”, promossa da Fondazione Saccone, Federalberghi Salerno e Confcommercio Campania - sede di Salerno, a cura della dottoressa in sociologia Lucia Landolfi, sotto la supervisione della tutor Giuseppina Cersosimo del DISPS (Dipartimento di Studi Politici e Sociali) dell’Unisa.
I dati sono il frutto della somministrazione di un questionario a due cluster di utenti, consumatori prevalentemente della provincia di Salerno e clienti di strutture ricettive e stabilimenti balneari. Complessivamente, sono stati somministrati 8541 questionari per un totale di 4414 unità valide per l’analisi (che hanno cioè completato il questionario).
Sugli stabilimenti balneari
Il 48% dei consumatori ha dichiarato che, nei prossimi mesi, trascorrerà almeno una giornata in uno stabilimento balneare, il 37% forse, il 15% no. Considerate importanti le misure sulla distanza tra gli ombrelloni, l’attesa in fila alle docce e l’utilizzo di mascherine da parte degli operatori, di meno i divisori in plexiglass tra gli ombrelloni. Il 50% degli utenti sarebbe disposto a prenotare per avere accesso a un lido, il 28% non sarebbe disposto a farlo, mentre il 22% forse lo farebbe.
Sul commercio
Il 71% di coloro i quali hanno dichiarato che faranno acquisti si concentreranno su abbigliamento e calzature, il 36% prodotti alimentari e bevande, il 24% arredamento per la casa, il 20% libri e materiale d’ufficio, il 17% apparecchiature tecnologiche, il 15% acquisterà elettrodomestici, mentre il 10% giocattoli. Il 9% dei rispondenti acquisterà farmaci, mentre l’8% articoli per lo sport e il 7% dei rispondenti ha indicato “altro” come opzione di risposta, specificando prevalentemente prodotti cosmetici e attrezzi da giardinaggio. Il 4% acquisterà vetture o componenti di vetture, il 4% tabacchi e il 3% dei rispondenti acquisterà gioielli.
Più della metà delle persone che ha dichiarato di fare acquisti si recherà in negozio, ossia il 79%. Il 12% acquisterà online, l’8% usufruirà della vendita a distanza con consegna a casa e il 2% acquisterà in altri modi. L’80% di coloro i quali hanno intenzione di ordinare cibo a domicilio lo farà contattando telefonicamente l’esercizio, mentre il 19% utilizzando un’applicazione.
Le misure considerate più importanti nei locali per i rispondenti sono l’utilizzo di mascherine e guanti da parte degli operatori, obbligo di distanza con gli altri clienti e presenza di gel igienizzanti per i clienti, segue con meno importanza la sanificazione del locale ogni qualvolta si raggiunge un numero di clienti. Il controllo della temperatura dei clienti all’ingresso è la misura considerata meno importante per i rispondenti. Quasi tutti gli utenti (circa l’85%) sarebbero disposti a sottoporsi al controllo della temperatura prima di entrare in un locale. Circa 1 utente su 2 è disponibile ad attendere il proprio turno per entrare in un negozio o in un ristorante.
Sulle palestre
La disposizione più importante per i rispondenti è la presenza di gel igienizzanti per i clienti, seguita dalla prenotazione per poter andare in palestra e l’utilizzo di guanti e mascherine da parte degli operatori.
Sul turismo
Tra coloro i quali hanno dichiarato che faranno una gita o un viaggio appena le restrizioni lo permetteranno, il 45% ha intenzione di visitare la propria regione, mentre il 40% ha intenzione di visitare l’Italia, ma che sia una regione diversa dalla Campania e il 15% vorrebbe spostarsi all’estero.
Sulle strutture ricettive
Il 27% degli utenti intervistati ha dichiarato di aver annullato una prenotazione in questo periodo. Il 21% degli utenti pensa di ritornare in una struttura ricettiva non appena le restrizioni termineranno, il 7% dopo un mese dalla fine delle restrizioni, 21% da uno a tre mesi dalla fine delle restrizioni. Il 20% degli utenti pensa di tornare in una struttura ricettiva da tre a sei mesi dopo il termine delle restrizioni, il 17% da sei mesi a un anno dopo il termine delle restrizioni dettate dal Coronavirus, mentre il 14% delle persone pensa di farlo dopo un anno dal termine delle restrizioni.
Il 43% dichiara che maggiori procedure di sicurezza lo convincerebbero ad andare in una struttura ricettiva, il 21% dei rispondenti sarebbe convinto da sconti, mentre il 19% da cancellazioni flessibili. I rispondenti sono molto d’accordo con la scelta di informare dettagliatamente i clienti sulle norme intraprese dalla struttura prima del check-in e sull’utilizzo di mascherine e guanti da parte degli operatori.
Il 32% degli utenti sceglierebbe il servizio in camera, il 27% il servizio al tavolo, mentre il 22% vassoi singoli con prodotti scelti la sera prima, il 15% buffet con prodotti confezionati singolarmente e il 3% altro. Per gli utenti le pratiche più importanti da adottare sono sanificazione delle superfici e la presenza di dispenser di gel igienizzanti nei luoghi comuni, seguite da kit per gli ospiti contenenti gel igienizzante, mascherina e guanti, oltre alla protezione al telecomando con imballaggio di plastica da cambiare a ogni cliente.
Redazione Irno24 14/05/2020 0
Bandiera Blu 2020 per Marina d’Arechi, al suo sesto riconoscimento consecutivo
Marina d’Arechi ha ottenuto ancora una volta il riconoscimento della Bandiera Blu, sezione porti turistici, assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE), l’organizzazione internazionale no-profit, con sede in Danimarca, che promuove le buone pratiche per l’educazione ambientale. E’ la sesta bandiera blu che viene assegnata a Marina d’Arechi confermando l’impegno – fin dall’inizio del progetto – sul fronte primario della valorizzazione e della promozione della risorsa primaria alla base dell’iniziativa: il contesto territoriale.
La Bandiera Blu dalla FEE è un importante riconoscimento che Marina d’Arechi ha ricevuto per i servizi e gli standard che mette in campo in conformità ai numerosi criteri richiesti. Di particolare rilevanza l’adozione di un documento di politica ambientale – e di un piano ambientale – che includono l’attivazione di buone pratiche in materia di gestione dell’acqua, rifiuti, consumo di energia, salute e sicurezza, uso di prodotti ecologici (i cosiddetti Imperativi della FEE).
“Accogliamo con grande responsabilità - ha dichiarato Agostino Gallozzi, presidente Marina d’Arechi Spa - il riconoscimento che anche quest’anno viene riservato al nostro porto e che ci ripaga dell’impegno e della passione messi in atto per realizzare un modello molto attento alla tutela dell’ambiente.
Desidero ringraziare non solo lo staff del porto, ma innanzitutto tutti i nostri clienti diportisti che con i loro comportamenti attenti all’ambiente marino contribuiscono a salvaguardarne la integrità. Sono infatti loro che possono scegliere se stare in un contesto di qualità ambientale o altrove e, con questa scelta, sostenere le buone pratiche a tutela del mare. In questo momento siamo fortemente concentrati sulle modalità di gestione delle attività in rapporto con i nostri clienti, tenendo conto della situazione complessiva causata dal coronavirus.
Siamo certi che l’accesso alle imbarcazioni e al mare resti uno dei punti di forza per seguire al meglio il percorso che conduce al superamento di ogni aspetto della crisi sanitaria. Stiamo lavorando in questi giorni proprio in questa direzione, nella certezza di assicurare agli utenti del Marina d’Arechi la possibilità di fruire della propria imbarcazione e del mare, nel rispetto dei protocolli e delle procedure previste a livello normativo”.
Redazione Irno24 13/05/2020 0
Arriva il protocollo per salvare l'estate degli agriturismi
Arriva il protocollo nazionale per la sicurezza anti Covid-19 per i 24mila agriturismi italiani pronti alla riapertura dopo il lungo periodo di lockdown in vista della stagione estiva. E’ quanto annuncia Coldiretti in riferimento all’avvio della Fase 2 per non perdere le quasi 9 milioni di presenze nelle campagne italiane in estate durante la quale si rischia che solo il 20% degli italiani andrà in vacanza.
Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse – sottolinea Coldiretti – i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche e con l’arrivo della bella stagione sostenere il turismo in campagna significa evitare il pericoloso rischio di affollamenti al mare o nelle città.
Per vivere in tutta tranquillità la sosta e il soggiorno nelle aziende agrituristiche, l’associazione Terranostra di Coldiretti ha stilato un vademecum di comportamenti sia per i servizi di ristorazione che per l’alloggio. Al primo posto c’è la valorizzazione e l’utilizzo degli ampi spazi all’aperto degli agriturismi in modo da garantire al meglio le misure di sicurezza con la massima distanza fra i tavoli.
Il protocollo prevede inoltre diverse misure precauzionali per la tranquillità di ospiti e lavoratori: dall’uso di igienizzanti al mantenimento delle distanze fra gli ospiti e fra i lavoratori, dalla sanificazione delle camere a quella dei dispenser di acqua nelle aree comuni, dalla disinfezione di tavoli e sedie alla pulizia delle stoviglie a temperature mai inferiori ai 70 gradi, dall’organizzazione di momenti di didattica all’aperto per evitare assembramenti in luoghi chiusi, alla gestione dei pagamenti con servizi a distanza per ridurre al minimo qualsiasi contatto con il denaro fisico.
Regole di sicurezza vengono poi indicate per l’agricampeggio, per il cibo da asporto e per la consegna di pasti a domicilio mentre alle aziende sono state fornite anche le grafiche per i cartelloni informativi da disporre all’ingresso, nelle sale comuni e nelle camere.