427 articoli nella categoria Economia

Redazione Irno24 19/11/2020 0

Numeri 2020 dell'extravergine in Campania, il salernitano si conferma al vertice

Il 2020 sarà ricordato come un anno atipico anche nella produzione di olio extravergine d’oliva. In base ad una elaborazione di Ismea-Unaprol aggiornata a metà novembre, Coldiretti e Aprol Campania stimano una produzione regionale di 13.689 tonnellate, con una variazione di -12% rispetto al 2019. La Campania produce circa il 6% dell’olio extravergine italiano, di cui la metà proviene dalla Puglia.

La stima risente di diversi fattori e potrà essere aggiornata, poiché la raccolta è ancora in corso e in alcuni casi proseguirà fino a gennaio. Infatti l’annata olivicola è stata molto particolare per ragioni climatiche, con un’abbondanza di frutti, anche grazie alla minore incidenza dei danni da mosca olearia, ma con una riduzione della resa produttiva di circa il 20%. Quindi molte più olive, ma meno olio. In compenso la qualità è assolutamente eccellente. Il Salernitano si conferma come il territorio principe con oltre il 50% della produzione regionale per circa 8.000 tonnellate di extra vergine.

La Campania possiede oltre 74mila ettari coltivati ad oliveto, di cui il 5% circa con metodi di produzione biologica. La Rotondella, la Carpellese, la Nostrale, la Salella, la Biancolilla e la Pisciottana sono le principali varietà olivicole in provincia di Salerno. In Campania sono cinque le Dop: Cilento, Colline Salernitane, Irpinia-Colline dell'Ufita, Penisola Sorrentina e Terre Aurunche.

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Redazione Irno24 16/11/2020 0

Ecco il bonus "compleanno Dieta Mediterranea" per salvare il made in Italy

Scatta il bonus di filiera per menu 100% Made in Italy nei ristoranti duramente colpiti dall’emergenza Covid a 10 anni esatti dal riconoscimento UNESCO della dieta mediterranea come patrimonio dell’umanità. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che sarà possibile presentare le domande fino al 28 novembre 2020 su portaleristorazione.it o presso gli sportelli degli uffici postali.

Per la prima volta si interviene in modo integrato dal campo alla tavola con un bonus che a cascata sostiene, insieme alla ristorazione, anche l’industria alimentare e l’agricoltura italiana e contribuisce a salvare il patrimonio di prodotti nazionali alla base della dieta mediterranea che ha subito un duro colpo dal taglio del 48% dei consumi fuori casa degli italiani nel 2020, secondo l’analisi della Coldiretti.

Del bonus - spiega Coldiretti - potranno beneficiare non solo i ristoranti, le mense e chi svolge attività di catering su base continuativa (ossia coloro che forniscono pasti presso ospedali, scuole, industrie), ma anche gli agriturismi, le attività di catering e banqueting per eventi e gli alberghi che somministrano cibo.

Il beneficiario è tenuto ad acquistare almeno tre differenti tipologie di prodotti agricoli e alimentari e il prodotto principale non può superare il 50% spesa totale sostenuta mentre il contributo non può mai essere superiore all'ammontare complessivo degli acquisti che non può essere inferiore ai 1.000 euro nè superiore a 10.000 euro (esclusa IVA). Il provvedimento diventa operativo proprio il giorno del compleanno della dieta mediterranea, visto che la decisione del Comitato di valutazione per l’iscrizione Unesco risale al 16 novembre 2010

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Redazione Irno24 11/11/2020 0

Confcommercio Salerno presenta da remoto l'app "CiShoppo"

A partire dalle 15 di domani, giovedì 12 novembre, fino alle 16:30, si terrà in modalità remota il webinar di formazione e informazione, organizzato da Confcommercio Campania, nella sede di Salerno, sul corretto utilizzo della piattaforma “CiShoppo”, il marketplace territoriale ideato e sviluppato dalla società I.T. SVIL.

La piattaforma, un efficace canale di promozione digitale nel periodo dell’emergenza Coronavirus, sarà a disposizione degli esercenti salernitani per un anno, in forma totalmente gratuita, nell’ambito di una partnership con il Comune di Salerno, su impulso dell’Assessore al Commercio, Dario Loffredo.

Nello specifico, l’applicazione consente di mettere i propri prodotti e servizi in vetrina, dove proporre offerte e promozioni. Ogni utente può scegliere di ritirare l’acquisto ad un orario concordato con il negoziante, oppure richiederne la consegna a domicilio. All’appuntamento interverranno: Dario Loffredo, Assessore al Commercio del Comune di Salerno, Giuseppe Gagliano, Presidente di Confcommercio Campania sede di Salerno, Carlo Mancuso, CEO di I.T. SVIL, Raffaele De Feo, CiShoppo Specialist.

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Redazione Irno24 09/11/2020 0

Restrizioni anti contagio, Coldiretti: "Buco da 1 miliardo per gli agriturismi"

Un buco da oltre un miliardo per i 24mila agriturismi italiani stretti fra lo stop nelle zone rosse e arancioni e le limitazioni serali nelle aree gialle ma anche il crollo del turismo che rischia di compromettere il Natale. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti sugli effetti dell’ultimo DPCM in riferimento all’emergenza Covid per un settore chiave dell’agroalimentare nazionale, che con 253mila posti letto e quasi 442mila posti a tavola pone il Paese al primo posto in Europa.

In Campania sono presenti oltre 700 agriturismi nelle cinque province, che fatturano quasi 30 milioni di euro all’anno tra ristorazione e ospitalità. Nonostante il recupero dell’estate si stima un buco del 40% entro fine anno. In Campania l’offerta agrituristica – prima delle prescrizioni anti Covid – poteva contare su circa 24mila coperti per la ristorazione/degustazione e circa 5mila posti letto al coperto, cui vanno aggiunte le quasi 700 piazzole per il camping. In provincia di Salerno gli agriturismi dispongono di 7500 coperti e i 1900 posti letto.

Un duro colpo - sottolinea  Coldiretti - che arriva dopo che il primo lockdown ha azzerato le presenze in campagna nei tradizionali weekend di primavera e di Pasqua mentre durante l’estate ha pesato l’assenza praticamente totale degli stranieri che in alcune regioni rappresenta la maggioranza degli ospiti degli agriturismi. Sulle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e in quelle di massima gravità – prosegue Coldiretti – il nuovo DPCM sospende tutte le attività di ristorazione e quindi, anche la somministrazione di pasti e bevande da parte degli agriturismi.

Si tratta di un colpo drammatico a più di 1 azienda agrituristica su 5 attiva livello nazionale con la cancellazione di oltre 140mila posti a tavola. Per la gran parte degli agriturismi, che si trovano lontano dai centri urbani, la pausa pranzo non è sufficiente per garantire la copertura dei costi e quindi si preferisce chiudere. Una situazione di crisi che rischia di essere aggravata dalle lentezze della burocrazia per l’arrivo degli aiuti alle aziende.

Gli agriturismi – conclude Coldiretti – spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.

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Redazione Irno24 07/11/2020 0

Contributo ad imprese turistiche, Filp Cisal Salerno farà ricorso al Tar

“Un’illogica e ingiustificabile esclusione verso le imprese di affittacamere che, in base alla legge regionale 17 del 2001, non possono avere più di 6 camere per 12 posti letto. La Filp Cisal di Salerno non solo appoggia e sostiene l'iniziativa dell'Abbac per eliminare le discriminazioni, ma si attiverà in ogni sede perché il problema interessa tutto il territorio. C'è bisogno di sostegno economico nel settore turistico-alberghiero".

Così Luigi Vicinanza, segretario generale della Filp Cisal Salerno, annuncia che ricorrerà al Tar per il caso del contributo della Camera di Commercio alle imprese turistiche senza discriminante. "Il contributo è dovuto a tutti. In primis va dato alle microimprese", ha detto Vicinanza.

"In un momento difficilissimo per il turismo, cancellato dalla pandemia Covid-19, le microimprese ricettive che avevano dato un contributo evidente alla filiera economica del territorio sono le più penalizzate ed escluse dall’Ente che avrebbe invece dovuto garantire un’assistenza e sostegno. Con il presidente dell'Abbac Campania, Agostino Ingenito, chiedo a gran voce un sostegno vero anche ai tanti gestori integrativi del reddito".

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Redazione Irno24 04/11/2020 0

Coldiretti: "Con DPCM stop a un ristorante su due, perdita di circa 4 miliardi"

Una perdita di fatturato di 3,8 miliardi è l’effetto della chiusura per un intero mese degli oltre 180mila ristoranti, bar e pizzerie situati nelle aree classificate di gravità massima o elevata in base al rischio contagio da coronavirus. E’ quanto emerge dallo studio della Coldiretti sulle conseguenze dell’entrata in vigore del nuovo DPCM pubblicato in Gazzetta Ufficiale che individua tre livelli di rischio lungo la Penisola.

Sulle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e in quelle di massima gravità - sottolinea Coldiretti - sono sospese tutte le attività di ristorazione e, quindi, anche la somministrazione di pasti e bevande da parte degli agriturismi. Si tratta - precisa Coldiretti - di oltre la metà delle strutture di ristorazione presenti sull’intero territorio nazionale. Nelle zone critiche è consentita la sola consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze dei locali.

A preoccupare – denuncia Coldiretti – è anche lo stop all’attività degli oltre 10mila agriturismi presenti in queste aree. La più colpita dalle misure restrittive sul fronte dei consumi fuori casa è la Lombardia, che è la regione italiana con il maggior numero di locali per la ristorazione, oltre 51mila. Limitazioni permangono però anche nel resto del territorio nazionale non compreso nelle due fasce più critiche, dove le attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite solo dalle ore 5,00 alle 18,00 con la possibilità sempre della consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 della ristorazione con asporto.

Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione - continua Coldiretti - si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.

In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Le limitazioni alle attività di impresa - conclude Coldiretti - devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione in un settore chiave del Made in Italy.

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Redazione Irno24 03/11/2020 0

Covid, Coldiretti Salerno: agricoltura in affanno, florovivaismo in profonda crisi

L'emergenza Covid inizia a far sentire i suoi effetti anche sull'agricoltura salernitana. Tutti i settori stanno risentendo del forte impatto della pandemia. Secondo Coldiretti Salerno, a pagare il conto più pesante ​è il settore del florovivaismo, ma difficoltà sono segnalate anche per ortofrutta, formaggi, salumi e vino. "E' un momento difficile anche per l'agricoltura salernitana - conferma il presidente di Coldiretti Salerno, Vito Busillo - le vendite, in particolare di prodotti freschi, dall'ortofrutta al lattiero caseario, hanno ridotto notevolmente le vendite nel canale horeca. Chi lavora con bar e ristoranti perde una fetta di mercato importante con le limitazioni in atto soprattutto le imprese agricole e quelle che trasformano prodotti freschi.

In alcuni settori, come quello ittico e vitivinicolo, la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. A pesare sulla crisi anche la chiusura forzata delle mense scolastiche e le difficoltà con l'export". Le limitazioni economiche e il rimbalzo negativo delle vendite potrebbero farsi sentire, sulla media e lunga distanza, anche sui prodotti stagionati. In questa fase sono meno danneggiati i prodotti stagionati e i salumi che possono allungare la vita in magazzino per qualche mese ma un aumento degli stock comporta sempre una distorsione dei prezzi.

Discorso a parte merita il settore florovivaistico: "L'impatto economico, anche per la provincia di Salerno, dove operano decine di imprese florovivaistiche è pesantissimo – spiega Busillo – le aziende hanno dovuto mandare al macero il prodotto per via del blocco delle cerimonie e dei mercati. E' necessario avviare subito le procedure per richiedere lo stato di calamità per il settore florovivaistico che a causa dell'emergenza Coronavirus registra danni pari al 100% della produzione con l'aggravio dei costi a carico delle aziende che devono garantire anche il corretto smaltimento". Problemi anche per gli agriturismi dove la chiusura della mobilità interprovinciale e il clima di incertezza ​ stanno creando problemi sia per i pernottamenti del weekend che per i pranzi fuori porta.

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Redazione Irno24 03/11/2020 0

Confcommercio Campania in piazza il 5 Novembre in difesa degli "invisibili"

Sono "invisibili" le migliaia di imprese del Commercio – i settori Moda e Gioielleria su tutti - che, pur non avendo subito limitazioni di orario, da maggio ad oggi, hanno sofferto un tracollo delle vendite superiore al 50% e si ritrovano con i magazzini pieni di merce, ormai svalutata, da dover pagare. Ciò nonostante, né il Governo né la Regione hanno previsto ancora una qualsiasi forma di sostegno concreta, come promesso nei mesi scorsi.

Per dare voce alle imprese, Confcommercio Campania ha organizzato una manifestazione prevista per giovedì 5 novembre, alle 18,30, che si svolgerà in contemporanea in quattro città della regione: a Napoli, in Piazza dei Martiri, a Salerno, in Piazza Portanova, a Castellammare di Stabia, in Piazza Giovanni XXIII e a Sorrento, in Piazza Tasso.

"Dopo aver manifestato nelle scorse settimane il disagio della categoria dei pubblici esercizi, abbiamo il dovere di dar voce alle imprese del commercio. Queste ultime, pur non essendo state chiuse per decreto, vivono una situazione drammatica, trovandosi di fatto in regime di lockdown, ma senza ricevere aiuti economici e con magazzini saturi di merce, affitti da pagare e dipendenti a carico. Come sempre, tutto verrà svolto nel pieno rispetto delle norme di sicurezza anti contagio Covid-19" spiega Giuseppe Gagliano, Presidente Confcommercio Campania, nella sede di Salerno.

Durante il sit-in, tutti i commercianti saranno vestiti di bianco, da "fantasmi", per rappresentare in forma pacifica e silenziosa, ma dando un segnale forte di dissenso, la loro invisibilità agli occhi di una classe politica che sta portando le imprese del Commercio – oltre 300.000 solo in Campania – ed i loro collaboratori, verso il fallimento e la disoccupazione, se non arriveranno immediatamente gli aiuti sufficienti a tenere in vita le aziende.

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Redazione Irno24 31/10/2020 0

Commemorazione defunti, il malcontento Federfiori per la chiusura dei cimiteri

La Federfiori regionale rimane stupita ed interdetta per la scarsissima attenzione alle istanze della categoria da parte delle autorità preposte all'apertura dei cimiteri, in occasione dei giorni 1 e 2 novembre. Lo fa sapere attraverso il commento di Gabriele Esposito, Presidente Federfiori Confcommercio Campania: "Ci sono molteplici amministrazioni comunali che chiudono i cimiteri 'ad horas' senza tenere conto che un esercizio di rivendita di piante e fiori ha provveduto ad approvvigionarsi per queste ricorrenze con largo anticipo".

E aggiunge: "Quello che più ci colpisce è la mancanza di sensibilità e conoscenza del nostro lavoro. Siamo sicuramente piccole imprese, ma proprio per questo a rischio fallimento e tanti con una economia vicina ad una catastrofica chiusura definitiva. Federfiori regionale, conoscendo il problema, ha da tempo informato le diverse autorità che sarebbe stata disponibile a trovare soluzioni che potessero coniugare la necessaria salvaguardia della salute pubblica e la sopravvivenza delle imprese. Ad oggi riceviamo solo chiusure improvvise, senza alcun diritto di replica".

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Redazione Irno24 30/10/2020 0

Unioncamere Campania: "No a sit-in improvvisati che generano solo assembramenti"

Senza salute non c’è economia. Le Camere di Commercio campane seguono con grande attenzione l’evolversi dello scenario relativo alla diffusione della pandemia e le conseguenti ricadute che essa ha sulle categorie coinvolte. "Abbiamo rappresentato alle Istituzioni le istanze dei diversi comparti - si legge nella nota congiunta - auspicando provvedimenti che tengano conto della attuale situazione economica e produttiva. Ma in questo momento è prioritaria la salute. Senza salute non c’è economia.

Non è un problema della Campania, non è un problema dell’Italia, è un problema globale. Altri stati europei hanno preso in queste ore provvedimenti severi e indiscutibili. Oggi più che mai bisogna riconoscere il primato della scienza e la politica deve adeguarsi alle sue indicazioni facendo scelte dolorose ma inevitabili. E’ una situazione straordinaria e come tale va gestita.

Per tale ragione, pur comprendendo profondamente le difficoltà e le preoccupazioni delle categorie più colpite, stigmatizziamo qualsivoglia forma di manifestazione e sit-in di protesta. Riteniamo irresponsabili le iniziative registrate in questi giorni, peraltro organizzate in maniera del tutto sconsiderata attraverso passaparola spontanei o tramite i social network. Esse rappresentano una violazione dei decreti che vietano tassativamente gli assembramenti.

Ed è proprio in questa fase particolarmente delicata di diffusione del contagio che facciamo appello alla responsabilità individuale a salvaguardia della salute pubblica e delle stesse categorie interessate. Contestualmente chiediamo alla Regione Campania di mettere in campo tutte le azioni possibili, immediate e anche drastiche, per salvaguardare tutti i settori. Solo arginando l'epidemia si potrà guardare ad una ripresa totale delle attività".

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