44 articoli dell'autore Andrea Montinaro

Andrea Montinaro 11/01/2024 0

Il terzino Pierozzi in prestito alla Salernitana, arriva dalla Fiorentina

La Salernitana e Walter Sabatini mettono a segno il primo colpo della sessione di mercato invernale, regalando a mister Inzaghi l’esterno destro che mancava dopo la partenza di Mazzocchi: si tratta di Niccolò Pierozzi, classe 2001, che arriva in prestito secco dalla Fiorentina. Indosserà la maglia numero 27.

Dopo appena due presenze in questa stagione con la Viola in Conference League, e qualche problema muscolare di troppo, il 22enne terzino ritrova Inzaghi, con il quale la scorsa stagione, alla Reggina in B, ha collezionato 34 presenze e 4 gol, impiegato per la maggior parte delle volte come "quarto" o "quinto" di destra. Ore decisive anche per Palomino, obiettivo difensivo dall'Atalanta.

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Andrea Montinaro 05/01/2024 0

Juve-Salernitana ha rimarcato vecchi problemi, servono nuove soluzioni

Il primo dei due incontri ravvicinati tra Juventus e Salernitana è ormai archiviato. La sfida di Coppa Italia all’Allianz Stadium di Torino si è conclusa con un tennistico 6-1 in favore dei bianconeri, sancendo per i granata la prematura interruzione del percorso nella competizione.

Rileggendo le formazioni a confronto, affermare di essere sorpresi dalla sconfitta sarebbe sicuramente un eufemismo, ma il roboante risultato è un’umiliazione cocente che, se da un lato può essere giustificata nascondendosi dietro il dito della “partita difficile da giudicare”, dall’altro ha evidenziato i limiti tecnici e mentali di una rosa sicuramente non adeguata, soprattutto se falcidiata anche da assenze importanti.

L’analisi del match deve rimanere in costante equilibrio sulla linea che divide la realtà e l’illusione, cercando di trovare quei pochi spunti costruttivi che la serata di ieri può aver lasciato. L’illusione sarebbe sicuramente il cercare di far passare l’umiliazione di ieri come inevitabile, racchiudendo la partita contro la Juventus nella categoria di “quelle che non fanno testo”. Sarebbe troppo facile ridurre tutto alla mancanza di stimoli (squadra concentrata sulla salvezza) e di uomini per giustificare la gita che i granata hanno fatto a Torino.

La realtà è che la Salernitana, al di là delle assenze, non si è presentata sul rettangolo di gioco, rendendo la partita della Juventus di Allegri troppo facile da condurre fino al 90°: i bianconeri non infliggevano 6 gol ai suoi avversari dal gennaio 2015 (sempre in Coppa Italia) e non vincevano da ottobre contro il Torino con almeno 2 gol di scarto, ad evidenziare che la Vecchia Signora non è sicuramente una macchina da gol.

L’obiettivo principale rimane quello della salvezza, ma l’atteggiamento non può essere quello visto contro la Juventus e domenica all’Arechi andrà in scena il replay, nel quale servirà tutt’altra Salernitana: recupererà Candreva e probabilmente ritroveranno spazio dall’inizio Costil, Fazio e Gyomber, ma la lista degli assenti non sarà poi tanto più corta rispetto al match di Coppa.

Qui subentra il lavoro di Inzaghi, che dovrà trovare la giusta chiave di lettura della sconfitta e riuscire a trasmettere ai ragazzi tutto quello che non hanno fatto vedere nel match di ieri: il capitale umano a disposizione dell’allenatore piacentino è limitato, ora più che mai servirebbero nuovi innesti per poter affrontare un gennaio ricco di impegni difficili e probanti contro Juve, Napoli, Genoa e Roma.

Le falle di una rosa non adeguata sono sotto gli occhi di tutti e la partenza di Mazzocchi ha aumentato ancora di più questa percezione; tocca a Sabatini rattoppare quello che di sbagliato è stato fatto nella campagna acquisti estiva, nella quale con troppa superficialità non si è provato a migliorare una difesa già non impermeabile durante la stagione scorsa (terza difesa più battuta), un centrocampo e un attacco costruiti in maniera approssimativa e senza uomini di qualità ed esperienza che potessero realmente dare una mano.

La salvezza è possibile e il gap è tutt’altro che incolmabile ma adesso, oltre che sul campo, bisogna dare una risposta anche sul mercato, per cercare di raddrizzare una stagione finora minata da troppi errori e peripezie.

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Andrea Montinaro 20/12/2023 0

Riecco Sabatini alla Salernitana, la mossa giusta al momento giusto

Walter Sabatini è il nuovo direttore generale della Salernitana. Lo ha reso noto, durante la serata di ieri, la società granata attraverso i suoi canali ufficiali, decidendo così di ripuntare sulla sua competenza, professionalità e carisma per riacciuffare una salvezza insperata, come quella della stagione 21/22. Allora il dirigente umbro si presentò al centro sportivo Volpe come la “corte marziale” e, in situazione a dir poco tragica e senza alcuna certezza, riuscì, con grande abnegazione e personalità, a guidare la Salernitana verso una salvezza miracolosa.

Oggi il quadro non sembra essere molto diverso da 2 anni fa, anzi la polveriera che si sta sostituendo all’ambiente salernitano rende la sua missione, forse, per certi versi più difficile e intricata, vista anche la complicata possibilità di azione sul mercato di gennaio dopo le parole di Iervolino di settimana scorsa. Un nuovo instant team, per questioni economiche, è un miraggio: stavolta servirà qualcosa di diverso, ma probabilmente Sabatini è al momento anche l’unica figura dirigenziale in grado di prendersi sulle spalle questo pesante fardello.

Il presidente Iervolino ha capito di aver commesso un errore; sia ben chiaro, questo non è stato essersi separato anzitempo da Sabatini per questioni, e probabilmente vedute, contrastanti, ma non averlo sostituito con una figura di pari doti. Il patron della Salernitana, galvanizzato dai risultati ottenuti nel recente passato, è caduto nella trappola della presunzione di chi pensa di essere già arrivato, pensando di poter gestire da solo aspetti e soprattutto scelte che non hanno portato i risvolti attesi.

Tuttavia, l’errore è umano ed è giustificabile, vista la continua dimostrazione di dedizione e passione di Iervolino per la causa granata, evidenziate ancora una volta da una scelta sinonimo di umiltà e intelligenza. Ritornare sui propri passi non è da tutti, riconoscere i propri errori è garanzia di progettualità e sicurezza per i tifosi; il ritorno di Sabatini non può che essere la mossa al giusta al momento giusto per la Salernitana.

Arriverà una nuova storica salvezza? Ai posteri l’ardua sentenza, ma la certezza è che serviva un punto di riferimento, una figura “di calcio”, carismatica, che potesse essere riconosciuta come tale da giocatori, allenatore e dirigenza, un uomo capace di fare da collante tra tifosi e società nei momenti di luce, ma soprattutto nei momenti bui, e soprattutto con la personalità per poter scegliere e consigliare la miglior strada da intraprendere per il futuro. Walter Sabatini è garanzia di tutto ciò.

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Andrea Montinaro 14/12/2023 0

Salernitana, parla Iervolino: "Ambiente lacerato, calciatori unici responsabili"

Danilo Iervolino, dopo 2 mesi di silenzi, ha rotto gli indugi e ha deciso di metterci la faccia. Non è stato l’incontro “viso a viso” coi tifosi, che qualcuno avrebbe voluto, ma è stato sicuramente quello che la piazza salernitana chiedeva a gran voce. Il Presidente granata ha espresso la sua posizione riguardo il momento buio della Salernitana in conferenza stampa, in collegamento web, avvenuta in mattinata intorno alle ore 11.

“Mi dispiace moltissimo per il momento di grande disagio che i tifosi e io stesso stiamo vivendo nel vedere la Salernitana ultima in classifica”. Esordisce così il Patron Iervolino, che durante tutto il suo intervento non ha nascosto uno stato d’animo balenante tra sconforto e speranza. “La colpa è mia, giusto che ci metta la faccia perché le scelte dei manager, dei giocatori e degli investimenti è di mia responsabilità”, continua Iervolino, che allo stesso tempo però non condanna il mercato, anzi: “Abbiamo comprato circa 10 nazionali, non li abbiamo certo pescati in Lega Pro. Dalla squadra dello scorso anno abbiamo sostituto pressoché 2 giocatori con altri che io ritengo altrettanto forti, non mi sembra che la campagna acquisti possa aver generato questo disvalore”

Arriva qui l’attacco più che poco velato nei confronti dei giocatori della vecchia guardia: ”I giocatori rimasti hanno deluso tanto. I problemi si annidano in un ambiente lacerato da fazioni e calciatori che non amano Salerno e che per me sono gli unici responsabili di questo momento. Abbiamo salari altissimi e loro hanno disatteso tutti gli impegni. Avrò un pugno durissimo con molti di loro”.

Poi sul mercato: “Abbiamo un passivo di 25-30 milioni, il mercato di gennaio dovrà essere in attivo e dipenderà da quanti soldi incasseremo dalle cessioni, da quanti punti avremo tra 4 partite e da chi vorrà venire”; Iervolino conclude, infine, con l’apertura ad un possibile inserimento in società di una figura carismatica, che possa rialzare il morale di tutti: “Ora ci sto pensando, mi dispiaceva l’idea si potesse sovrapporre alle nostre figure già autorevoli e di personalità”.

Questi i punti cardine della conferenza del Presidente, durata poco più di un’ora e che sicuramente lascerà spazio a dubbi, domande e interpretazioni. Il silenzio assordante della società è stato interrotto; ma questo intervento (dovuto) è da considerarsi un autogol o la giusta scossa che serviva all’ambiente? La verità sta sempre nel mezzo. Il perseguimento della chiarezza, della trasparenza e dell’onestà è qualcosa che dovrebbe sempre essere apprezzata, in ogni campo.

Iervolino vuole il bene della Salernitana e non nasconde gli scheletri nell’armadio dello spogliatoio granata, mostrando genuinamente anche speranze e dubbi riguardo il futuro prossimo della squadra. Qualcuno potrebbe interpretare le sue parole, riguardo le responsabilità dei giocatori, come il più classico degli “scaricabarile” (e nella forma e nella forza delle parole utilizzate magari è così); tuttavia, abbiamo già più volte fatto i conti con la sua schiettezza e i suoi modi, molte volte poco “aziendalisti”, che fanno parte di un uomo, di un imprenditore con una visione ben precisa e di una strada che solca con decisione e passione da quando ha rilevato la Salernitana 2 anni fa.

Tutto ciò dovrebbe essere da garanzia per i tifosi granata, ma è giusto anche porre la lente di ingrandimento su un aspetto: tutti i percorsi che si intraprendono possono essere minati da errori, ma non si dovrebbe provare a nasconderli col dito della presunzione. Iervolino crede fermamente in quel che fa, ma nella conferenza odierna si è preso delle responsabilità “di facciata”; non è un autogol colpevolizzare l’atteggiamento di giocatori che non rispettano club e tifosi, ma lo è non accettare che qualcosa è stato sbagliato durante l’estate, sia a livello societario che a livello sportivo.

Sottolineare gli acquisti da squadre come Inter, Nizza e Atalanta è una mezza verità del Patron, o meglio non racchiude la sessione di mercato di questa estate: Piatek, Bonazzoli e Vilhena sono stati sostituiti rispettivamente da Ikwuemesi (campionato sloveno), Stewart (campionato giamaicano) e Legowski (campionato polacco). Evidenziare di avere il decimo monte ingaggi in Serie A non dovrebbe essere motivo di vanto, ma dovrebbe essere il sintomo che qualcosa non è stato fatto bene.

Se la scossa potrà essere positiva ce lo dirà soltanto il tempo; Iervolino ha messo a nudo i suoi pregi e difetti, ma solamente facendo un vero e proprio “mea culpa” potrà riuscire a risolvere una situazione che al momento appare complicata, ovviando ad errori evidenti, ma umani e giustificabili per un uomo che ha a cuore la Salernitana.

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