53 articoli dell'autore Andrea Montinaro
Andrea Montinaro 08/05/2025 0
Al "Ferraris" la partita della disperazione fra Sampdoria e Salernitana
Siamo alla resa dei conti. È arrivato quel fatidico momento che i tifosi granata conoscono molto bene, il momento della sofferenza assoluta, della speranza e della paura, tutto concentrato non solo nei 90 minuti che aspettano domani la Salernitana, contro la Samp al "Ferraris", ma anche nei giorni di attesa, estenuanti e silenziosi, dove tensioni, emozioni e sentimenti - ben noti - si percepiscono negli occhi di un amico, di un conoscente, di un estraneo che parla di Salernitana nel solito bar.
Siamo di nuovo qui, ancora una volta, davanti ad un bivio decisivo per la storia dei granata, nella partita più importante e difficile della stagione. Domani sera, alle 20:30, la Salernitana si gioca tutto (o quasi) nel penultimo incontro di questo campionato, contro una Sampdoria che è anch’essa davvero all’ultima fermata utile prima di andare direttamente "all’inferno". La Salernitana al momento è in piena zona playout, mentre i blucerchiati seguono subito dietro (a 2 punti) in piena zona retrocessione e senza margine di errore, per evitare una "storica" C. La pressione maggiore sembra essere sulle spalle dei doriani, che hanno solo un risultato utile, mentre i granata potrebbero comunque rifugiarsi in un prezioso pareggio e giocarsi tutte le carte salvezza nell’ultima giornata a Cittadella. Tuttavia, rimane un match da non fallire assolutamente per non rendere l’impresa, a quel punto, davvero proibitiva.
I tifosi granata sono abituati a queste sofferenze, a questi momenti da dentro o fuori, a gestire emozioni forti e anche contrastanti tra di loro. Le salvezze degli ultimi anni in B e in A, la promozione al cardiopalma del 2021, le retrocessioni e i fallimenti hanno temprato il tifo granata e l’hanno "abituato" a queste tipologie di appuntamenti. Dall’altra parte, il "Ferraris" sarà caldissimo, un catino infernale. La Samp e i suoi sostenitori poche volte si sono trovati in una situazione così al limite e così drammatica nella loro storia, tale disabitudine potrebbe rappresentare l’unico piccolo vantaggio per la Salernitana.
Marino dovrebbe confermare lo stesso undici che ha battuto il Mantova. In porta Christensen, il trio difensivo composto da Ruggeri, Ferrari e Lochoshvili (tutti e tre diffidati), in mediana Zuccon e Amatucci, come pure Corazza e Ghiglione sulle corsie. In avanti ancora Cerri, con Verde e Soriano alle sue spalle. Quella di domani sarà la 23a sfida assoluta tra Salernitana e Sampdoria, con l’ago della bilancia che pende a favore dei doriani con 11 vittorie contro 8 (i pareggi sono 3). Nel 2022, il blitz esterno in serie A, con reti di Ederson e Fazio, che lanciò la Salernitana nella clamorosa rimonta salvezza.
Andrea Montinaro 24/04/2025 0
Marino cerca conferme, la Salernitana deve battere il Cosenza
Torna la Serie B dopo il discusso rinvio dello scorso weekend per la morte del Papa. La Salernitana riparte dalla sfida cruciale contro il Cosenza, che mette in palio 3 punti pesantissimi per la lotta salvezza. Sarà uno snodo fondamentale, probabilmente decisivo, che i granata non possono fallire per poter sperare: nel frattempo, il TAR del Lazio ha bocciato il ricorso presentato dal club silano in merito alla richiesta di cancellazione dei 4 punti di penalizzazione, dunque la Salernitana, vincendo, potrebbe estromettere definitivamente il Cosenza da ogni discorso, mettendo essa stessa nelle condizioni di poter lottare fino all’ultima giornata per una salvezza fino a poche settimane fa impensabile.
Il rinvio della partita con il Cittadella, che si giocherà il 13 maggio, dopo la sfida al “Ferraris” contro la Sampdoria, ha cambiato un po' le carte in tavola e ha reso più complicato il percorso per la Bersagliera verso il suo obiettivo, visto che le ultime gare, probabilmente determinanti, saranno giocate lontano dalle mura amiche dell’Arechi e contro due compagini in piena lotta per non retrocedere.
Questo rende obbligatorio vincere domani contro il Cosenza (calcio d’inizio ore 15:00) e portare in cascina il secondo successo consecutivo, dopo quello col Sudtirol. Sarà da sfruttare sicuramente il fattore campo, con il pubblico dell’Arechi pronto a spingere la squadra: i dati della prevendita, al momento, contano circa 7000 biglietti venduti, che, sommati ai circa 4500 abbonati, indicano che 11mila spettatori sono pronti a trasmettere il loro calore in questa partita decisiva.
Marino sembra orientato a confermare quanto già visto contro il Sudtirol, assenze permettendo. Christensen in porta è una sicurezza, davanti a lui il terzetto difensivo sarà formato ancora una volta dai rodati Ruggeri, Ferrari e Lochoshvili. Sugli esterni impossibile non schierare Corazza, superlativo col Sudtirol, mentre Ghiglione è in vantaggio su Stojanovic. A centrocampo bisognerà fare a meno di Zuccon, il mister dovrà scegliere il giusto sostituto da affiancare all’inamovibile Amatucci: Tello potrebbe essere tra i principali indiziati, tornando a giocare una gara da titolare dallo scorso 23 novembre e scalzando così la concorrenza dei vari Caligara, Hrustic e Girelli.
Nel reparto offensivo, difficile poter pensare ad uno schieramento senza Cerri e Verde, sicuri delle maglie da titolari e pronti a guidare i granata verso la vittoria. Unico dubbio risiede nella scelta dell’altro trequartista in coppia con con Verde: Soriano sembra al momento il favorito, ma Tongya è in rampa di lancio e pronto per partire anche lui dall’inizio.
Andrea Montinaro 17/04/2025 0
Per la Salernitana "partita della vita" a Cittadella, fondamentale vincere
Non è ancora finita. La Salernitana, dopo la vittoria convincente col SudTirol, maturata sotto l’ennesima gestione tecnica della stagione (Marino è il quarto mister), sembra poter dare un senso a questo finale di campionato, ribaltando una situazione ancora difficile ma non più drammatica come qualche settimana fa.
Marino è riuscito a trasmettere alla squadra quello che a gran voce veniva richiesto da tempo: coraggio e voglia di andare a prendere la vittoria con cattiveria e determinazione, le stesse doti che con Breda mai si erano viste nella sua parentesi granata. Le colpe, in questi casi, sono da spartire con una gestione societaria e sportiva insufficiente, che ha traghettato la Salernitana in acque torbide anche in B.
D’altro canto, Breda non si è dimostrato l’uomo adatto per poter riportare la Bersagliera in zone più serene di classifica e non è riuscito a dare un'identità ad una squadra che, anche in quelle poche vittorie conquistate, ha sempre evidenziato dubbi e fragilità. Il successo contro il Sudtirol ha finalmente portato una ventata d’aria fresca, non solo per i 3 punti ma anche per il modo convincente coi quali sono arrivati. Un’altra vittoria stentata avrebbe cambiato poco o nulla nella prospettiva di questo finale di stagione, ma l'intensità e l’intraprendenza viste all'Arechi sono gli ingredienti che possono cambiare un destino che sembrava segnato.
Ora la Salernitana è viva e può davvero sperare nella salvezza. Sulla sua strada incontrerà, lunedì di Pasquetta, il Cittadella, in un vero e proprio scontro salvezza nel quale giocarsi tutto. I granata si trovano a 33 punti, a -2 proprio dal prossimo avversario; una vittoria potrebbe valere l’uscita momentanea dalla zona rossa o almeno comunque l’aggancio in zona playout, con ancora 4 gare da giocare (la successiva in casa col Cosenza, che è ultimo ma attende l'esito del ricorso al TAR per sperare di riottenere i 4 punti e tornare clamorosamente in corsa).
Portare a casa punti dal "Tombolato" sarebbe di vitale importanza e confermerebbe il cammino, finalmente virtuoso, intrapreso dalla Salernitana. Marino dovrebbe riproporre lo schieramento visto contro il Sudtirol, un 3-4-2-1 con il solito Christensen tra i pali, difeso dal terzetto formato da Ferrari, Lochoshvili e da Ruggeri, considerando ancora il lavoro differenziato di Bronn. Ghiglione e Corazza sugli esterni, soprattutto quest’ultimo dopo la prestazione di spessore della scorsa settimana. In mediana, difficile se non impossibile fare a meno di Amatucci. Al suo fianco Zuccon, favorito sulla concorrenza. Cerri agirà da unica punta, su questo ci sono pochi dubbi, supportato da Verde e Soriano, entrambi pronti a dare qualità alla manovra offensiva granata.
Lunedì il confronto numero 23 tra campani e veneti, i quali sono in leggero vantaggio nel bilancio complessivo con 9 vittorie contro le 8 della Salernitana (5 pareggi). All’andata si imposero i granata 2-1, con un'incredibile rimonta nei minuti finali. Era la prima giornata, sembrava poter essere l'inizio di un torneo ricco di soddisfazioni. Così non è stato.
Andrea Montinaro 03/04/2025 0
Juve Stabia peggior avversario possibile per l'attuale Salernitana
Sabato torna il campionato di Serie B con la sua 32a giornata, entrando sempre più nel vivo. La Salernitana sarà di scena al "Menti" di Castellammare contro la Juve Stabia, per un derby infuocato e soprattutto bivio decisivo di una stagione negativa. I granata, dopo la sconfitta casalinga col Palermo, non possono più sbagliare e sono nella condizione di dover forzatamente portare a casa l'intera posta per sperare nella salvezza: 30 punti, a -4 dalla salvezza diretta e a -2 dai playout, sono il biglietto da visita di chi ormai non ha più nulla da perdere e non è più nelle condizioni di poter far calcoli.
La prestazione opaca e deludente della settimana scorsa ha confermato i problemi che la Salernitana si sta trascinando da mesi a questa parte e ai quali sembra complicato trovare una soluzione, col rischio sempre più concreto del clamoroso doppio salto all’indietro. Il coraggio e la voglia di lottare ancora non si vedono nel gruppo di Breda, il quale non ha trovato la chiave giusta per dare una svolta.
La Juve Stabia è avversario tosto, probabilmente il peggiore in questo momento: le "vespe" sono in piena zona playoff e stanno lottando per obiettivi prestigiosi contro ogni pronostico, confermandosi una delle più belle sorprese di questo campionato. Ritmo, qualità e intensità sono il pane quotidiano del mister Pagliuca, poi dalle parti di Castellammare non aspettano altro che dare il colpo di grazia definitivo ad una rivale storica (i granata nel '94 sconfissero 3-0 i gialloblu in una indimenticabile finale playoff per la promozione in B).
Breda ha intuito - si spera - che il tempo della cautela è finito; dopo aver buttato via anche l’ultimo bonus contro il Palermo, adesso non può più sbagliare, anche perché un’ulteriore debacle potrebbe far vacillare in maniera importante la sua panchina. Il tecnico starebbe pensando ad un possibile cambio nello scacchiere tattico, abbandonando la difesa 3 per schierare un 4-3-2-1. L’assenza di Bronn pesa e l’allenatore trevigiano non si fida al 100% di Ruggeri, ecco perché la nuova retroguardia potrebbe essere formata da Ferrari e Lochoshvili centrali, con Stojanovic e Corazza terzini.
Amatucci, squalificato, non sarà del match. Una grande mancanza per i granata: le geometrie e il senso della posizione del giovane mediano sono insostituibili per la squadra ed ecco perché Breda starebbe pensando di rinfoltire il centrocampo, aggiungendo un uomo in più. Caligara potrebbe agire da filtro in mezzo a Zuccon e Soriano, mentre più avanzato sulla trequarti tornerebbe Tongya. Verde è in rampa di lancio per riacquistare una maglia dall’inizio e probabilmente si muoverà fra trequarti e attacco per supportare il centrocampo e l’unica punta inamovibile, Cerri. Sarà il 20° confronto assoluto tra le due compagini, con la Salernitana in vantaggio: 10 vittorie contro le 6 dei gialloblù e soli 3 pareggi.
Andrea Montinaro 27/03/2025 0
Alla Salernitana col Palermo serve il risultato, l'attacco deve ritrovarsi
Domenica riparte il campionato, dopo la "quiete" della sosta Nazionali, e i granata sono pronti ad affrontare la prima di 8 finali che l’accompagneranno alla conclusione di questa stagione. Alle 17:15, sul prato dell’Arechi, scenderanno in campo Salernitana e Palermo per una sfida che ha un sapore diverso per entrambe: i rosanero sono in piena lotta playoff con i loro 39 punti e il 9° posto in classifica a -1 dal Bari, arrivano dalla sconfitta casalinga con la Cremonese per 2-3 e proveranno a tornare alla vittoria che manca dagli inizi di marzo.
Situazione del tutto opposta per la Salernitana, che prima della pausa ha trovato un pareggio poco soddisfacente a Bari e adesso intende siglare la seconda vittoria consecutiva in casa (dopo l'1-0 sul Modena) per poter continuare a sperare in una salvezza vitale. C’è bisogno di dover migliorare e quindi alzare una media punti che per adesso difficilmente potrà portare la Bersagliera ad ambire alla permanenza cadetta: la partita con i siciliani è proibitiva, ma il livello della Serie B, al di là di un Sassuolo primo e nettamente superiore alla media, è sicuramente bilanciato verso il basso e la Salernitana deve pensare di poter portare a casa i 3 punti, provando a giocare con coraggio e volontà. Il tempo della paura e della conservazione è finito.
Breda sta valutando le condizioni dei rientranti dalle Nazionali, come Bronn e Lochoshvili. Quest’ultimo è sotto la lente di ingrandimento dopo il problema alla caviglia che lo ha costretto a saltare il secondo appuntamento della Georgia. La situazione sembra non preoccupare e il desiderio di Breda di schierare il trio difensivo con Bronn, Ferrari e Lochoshvili è più che realizzabile. Pochi dubbi a centrocampo: Amatucci sembra essere un po’ in flessione nelle ultime uscite, viste le tante partite nelle gambe, ma non è in discussione la sua presenza come vertice basso, con Zuccon e Soriano mezzali al suo fianco. Ghiglione e Corazza dovrebbero essere i titolari sulle rispettive fasce, scalzando Njoh e Stojanovic, ormai scesi nelle gerarchie.
Servono risposte dall’attacco: Cerri non timbra il cartellino dal 18 gennaio, Raimondo dal 2 febbraio e Verde addirittura dal 1° dicembre 2024. Cerri è inamovibile nello scacchiere di Breda, soprattutto per il lavoro di raccordo che svolge, ma deve essere affiancato con più presenza dai suoi compagni per far sì che le sue caratteristiche vengano sfruttate al meglio. Per questo motivo, per una maglia da titolare contro il Palermo scalpita Raimondo, che non gioca titolare da Carrara e che potrebbe soffiare il posto a un Verde poco incisivo e troppo lontano dalla porta.
Quello di domenica sarà il 39° incontro tra Salernitana e Palermo, la bilancia pende leggermente in favore dei granata con 13 vittorie contro le 11 palermitane e i 5 pareggi. All’andata, la Salernitana fece valere la sua legge, espugnando il Barbera con gol di Tello. Invece, l’ultimo confronto all’Arechi risale al 2018/19, quando i campani non riuscirono ad andare oltre uno scialbo 0-0.
Andrea Montinaro 20/03/2025 0
Ultima sosta Nazionali, la Salernitana riordina le idee per il rush finale
Non si scenderà in campo questo fine settimana, le Nazionali prendono banco con i loro impegni e i club dei campionati maggiori e le rispettive cadetterie si fermeranno per l’ultima sosta prima del rush finale. Otto partite, 8 finali dal 30 marzo fino al 9 maggio in cui la Salernitana si giocherà la più importante fetta di tutta la stagione, per provare ad evitare quello che sarebbe un disastroso doppio salto all’indietro dopo la rovinosa retrocessione dalla Serie A.
Momento di riflessioni in casa granata, l’ultimo nel quale provare a mettere in ordine pensieri, riamalgamare il gruppo e ritrovare forze mentali e fisiche per affrontare al meglio e con un impeto diverso il prossimo incontro casalingo contro il Palermo. Proprio di impeto è importante parlare, quello che sembra stia mancando in tutte le partite: Breda, finora, sembra non abbia saputo trasmettere ai giocatori quel giusto atteggiamento che una squadra, penultima in classifica, dovrebbe avere per provare l’ardua impresa della salvezza.
I granata sono in una situazione difficile e ormai possono permettersi pochi errori. Con Breda in panchina, a partire dal 12 gennaio contro il Sassuolo capolista, 10 gare con 3 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte, per un totale di 12 punti. La media è 1,2 punti a partita: continuando con questo trend fino a maggio, la Salernitana guadagnerebbe all’incirca 9-10 punti, chiudendo il campionato a quota 39-40. Stando alle classifiche finali delle ultime 10 stagioni di B, la Salernitana sarebbe retrocessa in 6 occasioni direttamente, 2 volte avrebbe giocato i playout e solo in 2 occasioni avrebbe trovato la salvezza. Statistiche decisamente impietose, che non possono essere trascurate e devono far capire che quanto fatto finora non può bastare.
La Bersagliera non può più accontentarsi del pareggio fuori casa (ad esempio contro il non irresistibile Bari), nè fare troppo affidamento su vittorie abbastanza "casuali" come con Cremonese e Modena. Qualcosa va cambiato, soprattutto nell’atteggiamento. Breda continua a parlare di equilibrio, di difesa, di giocare "senza presunzione", anche quando l'avversario di turno non è poi così uno spauracchio. La Salernitana, di fatto, mostra poco coraggio e così non può salvarsi. Il gioco è quello che è, ormai a questo punto non si può pretendere di più, ma l’atteggiamento è imprescindibile: i granata devono essere più propositivi, attaccare con più uomini, aggredire difese che non sono certamente attrezzate per la Champions League e che, messe sotto pressione, possono andare in difficoltà.
Sono troppe le partite terminate con 1 solo attaccante e 5 difensori, per lo più condotte tenendo più uomini "sotto palla" in fase di impostazione. Rischiare, evidentemente, fa troppa paura; il pensiero attanagliante delle possibili conseguenze negative di una mossa "azzardata" pesa molto più dei possibili risvolti positivi. Ma la paura è umana e chi agisce con coraggio non lo fa senza di essa. La Salernitana, adesso, deve osare.
Andrea Montinaro 13/03/2025 0
Salernitana impegnata a Bari, missione colpo grosso per risalire
La Salernitana è ancora viva. Il gol di Soriano, decisivo per l’1-0 contro il Modena la settimana scorsa, tiene a galla una squadra che rimane attaccata con le unghie al treno per la salvezza; per salirvi in maniera consapevole, non si può render vana la pesante vittoria contro gli emiliani e bisogna assolutamente provare a fare risultato a Bari.
Sabato, alle ore 19:30, i granata saranno ospiti al San Nicola contro i “fratelli” baresi per la sfida della 30a giornata del campionato di B, nel quale entrambe si stanno giocando tanto, nonostante gli obiettivi diversi. Mancano 9 giornate alla fine e 2/3 di questa stagione sono volati via; resta da giocare il rush finale, quello decisivo, e la Salernitana si appresta a questo appuntamento con tanta pressione sulle spalle, visto il penultimo posto in classifica a 29 punti e una salvezza che - per fortuna - dista solo 2 lunghezze.
I granata dovranno affrontare questo match e le successive otto gare come vere e proprie finali, nelle quali si deve sbagliare il meno possibile e l’atteggiamento non potrà discostarsi da quel sentimento di lotta e caparbietà che deve contraddistinguere una squadra che si sta giocando tutto. A Bari la partita, storicamente, non è mai facile e poche volte ha dato soddisfazioni negli ultimi incroci, ma la Bersagliera ha bisogno di una vittoria per riaccendere l’ambiente e gli animi di coloro che ancora (giustamente) rimangono cristallizzati nel dubbio riguardo una possibile salvezza. La Salernitana, infatti, ancora non convince da troppi punti di vista.
Il Bari, d’altro canto, lotta per obiettivi un po' più nobili, vista la concreta possibilità di approdare ai playoff e un ruolino di marcia che segna 1 sola sconfitta nelle ultime 10 partite. In casa, nel nuovo anno, la squadra pugliese non ha ancora perso (l’ultima sconfitta risale al dicembre 2024 contro il Sudtirol) e nelle ultime 5 gare al San Nicola sono arrivate 2 vittorie e 3 pareggi, che hanno riportato i "galletti" nelle zone interessanti della classifica; il pareggio della scorsa giornata a Reggio Emilia, contro il fortissimo Sassuolo, che arrivava da 11 vittore casalinghe consecutive, ha confermato l’ottimo momento dei forma dei biancorossi, che non vorranno certamente interrompere la loro corsa.
Breda riconfermerà ancora una volta il solito 3-5-2 con Ruggeri centro-destra a sostituire lo squalificato Bronn, Ferrari centrale, anche se diffidato, e Lochoshvili braccetto di sinistra. Ghiglione e Corazza dovrebbero essere riproposti ad agire titolari sulle fasce, mentre a centrocampo Amatucci, anche lui in diffida, sarà l’inamovibile play con Soriano confermatissimo come mezzala, assieme ad uno tra Zuccon e Girelli, visto il probabile forfait di Caligara. In attacco ancora la coppia Verde-Cerri, con quest’ultimo che manca l'appuntamento col gol dalla partita contro la Reggiana del 14 gennaio. Raimondo in panchina.
Questo sarà il 42° confronto tra le due compagini e il bilancio non sorride alla Salernitana, che ha vinto soltanto in 9 precedenti contro i 17 del Bari; 15 i pareggi. Per ritrovare l'ultimo successo granata bisogna tornare addirittura al 2009, quando gli uomini di Brini, all'Arechi, superarono 3-2 i biancorossi di Antonio Conte coi gol di Scarpa, Ganci e Di Napoli. Da allora, tre pareggi e quattro sconfitte, l'ultima delle quali nel match di andata all'Arechi (0-2). L'ultima vittoria granata al San Nicola risale al 2004: 1-3 con gol di Bombardini e la doppietta di Palladino.
Andrea Montinaro 27/02/2025 0
A Cesena per la Salernitana altra tappa della ricerca infinita di una svolta
Torna la Serie B e la Salernitana, sabato 1 marzo alle 15:00, scende in campo al Manuzzi contro il Cesena. La situazione continua ad essere critica, oscillante tra piccole speranze ancora rimaste e il baratro definitivo: il pareggio casalingo della scorsa settimana, nel match salvezza contro il Frosinone, ha lasciato ancora una volta l’amaro in bocca alla squadra e all’ambiente, trasmettendo la sensazione di eterna incompiutezza e di incapacità cronica di poter uscire da un tunnel infinito.
A Cesena è scontato dire che servirebbe una vittoria, si è finiti in una perenne ricerca di risposte che puntualmente non arrivano. L’unica costanza sono le prestazioni mediocri e un atteggiamento di chi non ha l’ambizione di mantenere la categoria: il primo tempo giocato con il Frosinone non è giustificabile, calcolando anche la caratura di un avversario che è addirittura sotto in classifica e che per 45 minuti ha completamente dominato una Salernitana priva di idee e cattiveria.
Non ci può aspettare molto dalla trasferta romagnola, contro l’ottava della categoria e in piena lotta per raggiungere i playoff. I bianconeri provengono da 3 risultati utili consecutivi (2 vittorie con Cremonese e Reggiana e 1 pareggio casalingo con il Pisa) e vogliono continuare la striscia positiva. Anche i precedenti non inducono all'ottimismo, considerando che i bianconeri, in casa, hanno vinto cinque delle otto partite disputate.
Breda sta pensando a dei cambi rispetto al Frosinone per provare a non ripetere lo stesso approccio. Una delle novità può essere Zuccon dal 1° minuto: il Cesena è una squadra che ha ritmo, l’ex Juve Stabia potrebbe aiutare i granata ad avere in mezzo al campo più dinamismo per sopperire agli evidenti limiti fisici della mediana. Al suo fianco Amatucci, mentre il posto per l’altra mezzala è in ballottaggio tra Tongya e Caligara (anche se sono in risalita le quotazioni di Soriano). In panchina Reine-Adelaide dopo la bocciatura della settimana scorsa. In difesa, a protezione di Christensen, confermati Lochoshvili, Ferrari e Bronn. Sulle fasce, Corazza potrebbe sorpassare Njoh, mentre a destra la scelta dovrebbe ricadere ancora su Ghiglione. Davanti, solita staffetta Raimondo-Verde per far coppia con Cerri.
Andrea Montinaro 20/02/2025 0
Obbligo vittoria per la Salernitana sul Frosinone, serve successo "futuribile"
Dopo l’ennesima sconfitta, sul campo della Carrarese, una caduta pesante e logorante per una stagione che sta presentando sempre più difficoltà, la Salernitana domenica alle 17:15 ospita il Frosinone, già vincente nella gara d’andata. Un vero e proprio scontro salvezza decisivo per entrambe, che probabilmente segnerà definitivamente il cammino in negativo di una delle due compagini. I ciociari sono al 19° posto in classifica, con 2 punti in meno dei granata, e vengono da due pareggi consecutivi con Reggiana e Catanzaro. L’ultima vittoria risale al 26 dicembre proprio contro la Salernitana: da allora 4 pareggi e 3 sconfitte, un ruolino di marcia che lascia veramente a desiderare. La sfida dell'Arechi sembra essere l’ultima spiaggia.
Stesso discorso per la Bersagliera, che non può assolutamente più sbagliare e avrà bisogno di una vittoria per poter ancora essere, almeno mentalmente, in gioco per evitare un epilogo "drammatico". La Salernitana arriva a questa partita dopo risultati altalenanti: 2 vittorie, entrambe tra le mura amiche, accompagnate da 2 sconfitte e 1 pareggio, ma quello che preoccupa è la sensazione che questa squadra lascia dopo i 90 minuti: gioco pressochè nullo e assenza di voglia di lottare. A tratti, sembra essere un gruppo privo di agonismo e abulico, sconnesso dagli eventi e passivo agli episodi che una partita presenta.
La gara contro il Frosinone è da vincere a tutti i costi, ma la domanda su come si possa centrare l'obiettivo sorge spontanea; soprattutto - importante sottolineare questo aspetto - serve una vittoria “futuribile”, che possa offrire la base per quelle successive: non serve battere il Frosinone per poi cadere ancora rovinosamente alla prossima, come già accaduto per ben due volte.
Breda dovrà fare scelte accurate e la doppia seduta di allenamento di ieri al Mary Rosy dimostra come il clima sia quello della partita importante. Il suo 11 inziale potrebbe tendere a soluzioni più lotta, più di temperamento e meno di fioretto. In porta confermato Christensen, a difenderlo ci sarà la classica linea a 3 formata da Ferrari, Bronn e Lochoshvili. Amatucci imprescindibile in mediana, mentre ci sono dubbi per chi potrebbe affiancarlo sulle mezzali: le quotazioni di Zuccon sono in risalita, così come quelle di Caligara e Girelli. Anche Soriano in ballottaggio, nel caso si decidesse di puntare ad un centrocampo più qualitativo.
Sugli esterni Corazza scalpita per partire dal primo minuto al posto di Stojanovic, mentre Njoh sembra essere il favorito sulla fascia sinistra. Davanti sicuro del posto Cerri, solita staffetta tra Verde e Raimondo. Braaf ha ripreso ad allenarsi in settimana e tornerà a disposizione, al pari di Tello (che ha scontato la maxi squalifica). Quello di domenica pomeriggio sarà il 32° incontro tra Salernitana e Frosinone in gare ufficiali. Nei 31 precedenti, la formazione campana ha guadagnato 11 vittore, mentre i laziali ne hanno conquistate 12. Otto i pareggi.
Andrea Montinaro 06/02/2025 0
C'è l'anticipo Brescia-Salernitana, i granata devono alzare il livello del gioco
Domani sera, ore 20:30, la Salernitana scende in campo al Rigamonti di Brescia per un'altra delicata sfida in ottica salvezza, nella quale provare a bissare la soffertissima vittoria contro la Cremonese di domenica scorsa. Esattamente una settimana fa, eravamo qui ad analizzare come i granata avessero bisogno, oltre che dei punti, di vittorie accompagnate da prestazioni più convincenti per poter basare le speranze salvezza su qualcosa di più solido nel tempo, viste le tante giornate alla fine del campionato.
Con la Cremonese, come con la Reggiana, la Bersagliera ha conquistato 3 punti che la fanno rimanere ancora a galla, ma sempre con quella sensazione di poter affondare definitivamente da un momento all’altro: il neo portiere Christensen, nella sfida contro i grigiorossi, ha praticamente salvato il risultato almeno in 4-5 occasioni nitide, andando a mascherare una prestazione non molto dissimile da quelle precedenti. Si può sempre sperare di vincere con i miracoli del portiere o con rigore al 95°?
Può essere molto complicato, e forse troppo pretenzioso, arrivare all’obiettivo salvezza solamente in maniera episodica; adesso che i giochi sono ancora aperti, e con un mercato che ha comunque rivoluzionato la rosa rispetto all’inizio stagione, la Salernitana deve puntare ad un livello superiore di prestazioni. Ad aspettarla ci sarà il Brescia di Maran, 11° in classifica, che può dare uno sguardo in avanti in ottica playoff ma senza abbassare troppo la guardia rispetto ai pericoli dalle retrovie: in effetti, nel turno scorso, le Rondinelle hanno ritrovato una vittoria che mancava dal 3 novembre.
Breda non dovrebbe disporre di Reine-Adelaide. Il francese è alle prese con un affaticamento, anche ieri ha svolto lavoro differenziato e potrebbe saltare pure la prossima trasferta contro la Carrarese. Inamovibile tra i pali Christensen, davanti a lui è probabile venga riproposto il terzetto difensivo di domenica scorsa: Bronn e Lochoshvili ai lati di capitan Ferrari. Stojanovic, che contro la Cremonese è partito da mezzala, tornerà ad occupare la corsia destra, mentre a sinistra ci sarà sempre Njoh, preferito a Corazza. Certi del posto anche Amatucci e Tongya. Il terzo componente del centrocampo potrebbe essere Soriano. In attacco, Cerri avrà spazio dall’inizio, il suo compagno sarà uno tra Raimondo e Verde, in continuo ballottaggio.
Al "Rigamonti" sono 20 i precedenti tra Brescia e Salernitana, con 13 vittorie biancoblu, 4 pareggi e solo 3 vittorie granata. L’ultima risale addirittura al 1990, sempre in B, un 1-2 deciso dalla doppietta di Daniele Pasa. Nel confronto diretto coi granata, il Brescia vanta 10 risultati utili di fila, con 3 vittorie consecutive nelle ultime 3 gare.