Olio Campania IGP, parere favorevole del Mipaaf
Ora la palla passa a Bruxelles per la definitiva approvazione
Redazione Irno24 21/07/2021 0
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha respinto l'opposizione presentata contro il riconoscimento dell'IGP Olio Campania. Un risultato positivo che ha visto il forte impegno in prima linea della federazione regionale della Coldiretti Campania.
Il Mipaaf, pertanto, ha espresso un definitivo parere favorevole alla registrazione dell'IGP, introducendo solo una modifica al disciplinare, chiesta dalla stessa Coldiretti Campania, tesa a rafforzare l'origine esclusiva delle olive dal territorio regionale.
Una grande vittoria - commenta Coldiretti Campania - che apre la strada al percorso conclusivo per il riconoscimento del marchio di indicazione geografica protetta. Ora la palla passa a Bruxelles, per la definitiva approvazione da parte dell'Unione Europea.
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Redazione Irno24 07/05/2020
Coldiretti: "Riapertura 11 Maggio per salvare agriturismi"
Occorre far riaprire subito i 24mila agriturismi italiani spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza anti Coronavirus.
E’ quanto chiede la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per la proposta formulata all’unanimità dalle regioni per la riapertura anticipata già dall’11 maggio. Nel rispetto delle misure di precauzione, ci sono – sottolinea Coldiretti – tutte le condizioni per riaprire le strutture agrituristiche dopo che sono la chiusura forzata ha fatto saltare sia il periodo pasquale sia i ponti del 25 aprile e del 1° maggio con perdite che nel 2020 rischiano di avvicinarsi al miliardo senza una decisa inversione di tendenza.
Con l’arrivo della bella stagione, sostenere il turismo in campagna significa evitare il pericoloso rischio di affollamenti in città e al mare e anche per questo – precisa Coldiretti – le strutture agrituristiche devono poter ripartire subito, aprendo i cancelli della cascine, i percorsi naturalistici, le visite agli animali con la pet therapy e gli spazi a tavola dove assaggiare le specialità della tradizione contadina dell’enogastronomia Made in Italy.
Redazione Irno24 15/03/2022
Coldiretti Salerno: "Agricoltura in ginocchio ma corse allo scaffale inutili"
Mezzi agricoli fermi, difficoltà nella semina, prezzi schizzati per le coltivazioni in serra. Il rincaro dei prezzi dei carburanti e delle materie prime strangola l’agricoltura. E non va meglio per la pesca, dove ormai le barche restano ferme in banchina a causa del caro gasolio. A lanciare l’allarme è Coldiretti Salerno, scesa già in piazza qualche settimana fa per protestare contro l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia.
“La situazione purtroppo non migliora - afferma il presidente Vito Busillo - la crescita esponenziale dei costi si sta abbattendo sull'agricoltura e sulla pesca, creando grossi problemi di gestione alle imprese. Alcune aziende hanno deciso addirittura di non seminare perché i semi hanno avuto un rincaro insostenibile, per non parlare del gasolio che ormai ha raggiunto prezzi insostenibili per il comparto”.
“Il prezzo del mangime è aumentato a dismisura ed oggi è poco reperibile sul mercato – conferma il direttore di Coldiretti Salerno, Enzo Tropiano - di contro i prezzi di vendita del latte, alla stalla, sono rimasti invariati. Oggi, per produrre un litro di latte i nostri allevatori spendono più di 40 centesimi al litro, mentre lo stesso litro viene pagato dalle imprese di trasformazione in media 37-38 centesimi, dieci in meno rispetto ai contratti in Campania. Il prezzo del mais ha fatto registrare balzi in avanti tra il 50 e l’80%, senza contare i costi energetici. La filiera lattiero-casearia deve garantire una quotazione equa agli allevatori, che non vada solo a coprire i costi ma offra la giusta redditività alle aziende, già colpite dagli effetti della pandemia”.
Ma il boom dei costi energetici riguarda anche il riscaldamento delle serre con rincari del 30% e i vivai che sono oggi costretti a produrre praticamente in perdita. Nel giro di un anno, la bolletta mensile di un’azienda florovivaistica è passata, infatti, da 1700 euro a 6100 euro. E ad aumentare sono pure i costi per la pesca, con la flotta nazionale costretta rimanere in banchina.
“La psicosi cibo è dannosa – afferma Tropiano – il nostro consiglio è di non lasciarsi trascinare in inutili nevrosi, programmare gli acquisti privilegiando prodotti freschi e di stagione Made in Italy la cui offerta è destinata a salire con l’arrivo della primavera. Nei nostri Mercati Campagna Amica il cibo non manca mai, quindi le corse allo scaffale non servono se non a creare distorsioni nel comparto”.
Redazione Irno24 20/12/2021
Ordinanze e limitazioni, per Confesercenti Salerno occorre sostegno
"La situazione epidemiologica comincia a farsi nuovamente critica - dichiara il presidente provinciale di Confesercenti Salerno, Raffaele Esposito - e come da abitudine il nostro governatore anticipa in maniera ancora più restrittiva possibili e probabili misure di contrasto al virus che dal giorno 23, con la cabina di regia convocata dal Premier Draghi, quasi certamente riguarderanno l'intero territorio nazionale.
La situazione in altri contesti europei è davvero preoccupante, viviamo giorni di nuova apprensione, la situazione pandemica non è ancora terminata, siamo sempre stati a favore di tutte le misure di contenimento e di contrasto all'epidemia come la campagna vaccinale in primis, le regole comportamentali, lo testimoniano gli investimenti dei nostri imprenditori che hanno fatto e continuano a fare di tutto per rispettare i protocolli sanitari, così come per l’utilizzo sempre della mascherina, ma evidentemente questo non basta, non è bastato e probabilmente non basterà ancora per molti mesi a venire.
Abbiamo chiesto chiarimenti in merito agli uffici regionali per capire meglio gli aspetti delle ultime ordinanze ma ancora non abbiamo avuto risposta. Regna l'incertezza, si naviga a vista nonostante le rassicurazioni di qualche settimana fa, ricordiamo tutti le frasi dei grandi tuttologi del web inerenti alla campagna di vaccinazione ed le misure dei green pass per non dover “richiudere” tutto o limitare le attività, quasi sempre le stesse, e gli spostamenti.
Dobbiamo dire con franchezza ai nostri imprenditori ed operatori che tutto questo non assicurerà più le loro attività economiche, bisogna dirlo e ribadirlo, ormai l'incertezza è la vera bussola di questi mesi drammatici e bisogna assolutamente riportare al centro dell'attenzione politica e sociale il concetto del “sostegno” che dovrà accompagnare le piccole e medie imprese, come fatto per il 2020 ma con ancora maggiore vigore, per tutto il 2022.
Abbiamo assaporato amaramente soltanto la punta dell'iceberg della crisi economica mondiale; nonostante le rassicurazioni macroeconomiche, che riguardano il mondo della finanza e non dell'economia reale, le criticità quotidiane continuano ad essere tantissime per imprese e famiglie, in particolar modo per le piccole attività tradizionali ed artigiane e per il settore del turismo. Speriamo che qualcuno se ne accorga prima che la bomba socioeconomica torni pericolosamente ad innescarsi".