"Palco d'Autore 2023", ecco i finalisti per la tappa nazionale a Salerno
L'appuntamento è per il 17 settembre alle 20:30 presso la Terrazza di Marina d'Arechi
Redazione Irno24 15/09/2023 0
Torna a Salerno, nella splendida cornice de "La Terrazza di Marina d'Arechi", l'atteso evento musicale "Palco d'Autore". La quarta edizione di questo contest nazionale, dedicato agli autori, cantautori ed interpreti, è ideata da Tino Coppola ed è organizzata dalla Bit & Sound Music. L'appuntamento è per il 17 settembre alle 20:30, ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.
"Palco d'Autore" è molto più di un semplice concorso musicale, è una celebrazione della musica d'autore italiana in tutte le sue sfaccettature. Questo evento è il risultato di una passione condivisa per la musica, la cultura e l'arte, che si riflette nella partecipazione straordinaria degli artisti e del pubblico.
La tappa nazionale di "Palco d'Autore" raduna talenti da ogni angolo d'Italia. Gli artisti selezionati, scelti tra un numero record di iscrizioni, rappresentano la musica d'autore contemporanea. Questo dimostra l'importanza di "Palco d'Autore" nell'ambito degli eventi culturali dedicati alla musica.
La serata culminerà con l'esibizione live dei finalisti, il cui talento sarà valutato da una giuria di esperti del settore. I primi tre classificati riceveranno la prestigiosa Targa-Premio "Musica e Parole". La musica d'autore regalerà grandi emozioni, offrendo al pubblico un'esperienza unica.
Si esibiranno: Matteo Balsamo, Antonio Calabrese, Anna Carpine, Colette, Giuseppe D'Amico, Anna Maria D'Anna, Ciro Manni, Linda Napoli, Giovanna Russo, Maria Carmela Sabetta, Marco Scarfiglieri, Diana Senatore, Matteo Sica, Simone.
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Redazione Irno24 07/09/2023
Salerno, l'omaggio di "Settembre in musica" a Giovanbattista Cutolo
Sarà dedicato a Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso in Piazza Municipio a Napoli, il secondo appuntamento della rassegna "Settembre in musica", organizzata dal Teatro Verdi di Salerno. Una testimonianza di cordoglio nei riguardi della giovane vita stroncata e di familiari ed amici, con l'impegno affinchè l’arte e la bellezza contribuiscano a sconfiggere il male e la violenza.
L’appuntamento è per sabato 9 settembre alle ore 21:00 nella Chiesa di San Benedetto. In programma le “Digressioni mandolinistiche” della Napolimandolin’Orchestra, diretta dal maestro Mauro Squillante. Il programma prevede, tra gli altri, brani di Verdi, Bizet, Avison, Cataldo. L'ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento posti.
Federica Garofalo 15/02/2021
Alla scoperta dei luoghi della Scuola Medica Salernitana
Vari documenti dei Seicento e del Settecento citano un luogo al di fuori della porta di San Nicola, ubi vulgariter dicitur la Scola Salernitana, in quella che è oggi la località di Canalone, ma che nel 1932 venne identificata con l’attuale Largo Scuola Medica Salernitana. In realtà sono stati molti i tentativi, soprattutto da parte degli eruditi di Età Moderna, di identificare un luogo in cui si riunissero nel Medioevo i maestri e gli studenti della Scuola Medica Salernitana.
La verità è che non ne esiste uno solo, perché il concetto medievale di “scuola” è molto diverso dal nostro, che non prevede una struttura deputata allo scopo, né una rigida organizzazione gerarchica: ed è significativo che le prime testimonianze non parlino di “scuola” ma di “scuole” di medicina salernitana. Un medico particolarmente bravo a insegnare e che raccoglie attorno a sé un gruppo di discepoli costituisce già una “scuola”, e, di solito, insegna a casa propria; e così sarà anche per le prime Università fino circa al Quattrocento.
Ne abbiamo una testimonianza all’inizio del Trecento da Matteo Silvatico, il cui palazzo gentilizio, con relativo giardino utilizzato come un vero e proprio orto botanico, è stato identificato con il luogo in cui sorge l’attuale Giardino della Minerva. Non esistono, però, solo le scuole “private”: esistono anche quelle monastiche, maschili come il monastero di San Benedetto dove nel 1057 fu abate il grande medico e vescovo di Salerno Alfano I, o femminili come il monastero di San Giorgio, al cui interno un documento del 1052 colloca un’infermeria; o, più tardi, quelle legate agli ordini mendicanti, come il convento domenicano di Santa Maria della Porta (l’attuale San Domenico).
Solo alla fine del Duecento, con Carlo I d’Angiò nascerà una vera e propria università (uno studium, come si diceva all’epoca), la cui sede è rintracciabile nel Quattrocento all’interno della Cappella di Santa Caterina in Duomo, le attuali sale San Tommaso e San Lazzaro. La cappella è all’epoca di proprietà della famiglia Solimene, un’illustre famiglia di medici, di cui uno dei suoi membri più illustri, Guglielmo Solimene, agli inizi del Quattrocento ha ricevuto in dono una reliquia della santa dalla regina Margherita di Durazzo, e l’ha deposta nella cappella di famiglia, dove poi è stato sepolto egli stesso.
Ebbene, sappiamo che, almeno dal 1502, questa non è semplicemente una cappella gentilizia, ma è utilizzata anche come aula di lezioni: nell’attuale Sala San Tommaso è collocato lo studium legistarum, in cui si studia soprattutto legge, e nell’attuale Sala San Lazzaro lo studium artistarum, dove si studiano le sette arti liberali. A fine Cinquecento, poi, la famiglia Solimene concede ufficialmente la cappella alle lezioni, in cambio che l’amministrazione cittadina si addossi il pagamento della ristrutturazione dell’edificio, che all’epoca è ridotto veramente male.
Se la cappella di Santa Caterina in Duomo è dunque il luogo in cui nel Cinquecento lo studium di Salerno tiene le sue lezioni, i diplomi di laurea sono tradizionalmente conferiti nella chiesa di San Pietro a Corte, l’antico palazzo longobardo di Arechi. I diplomi sono conferiti, con un cerimoniale complesso e solenne, dal Collegio medico di Salerno, un’istituzione a parte rispetto all’Università, con i suoi propri regolamenti e statuti: i suoi membri devono essere rigorosamente salernitani di nascita o risedenti in città da almeno vent’anni, e sono investiti del privilegio di poter conferire la laurea in medicina valida per tutto il Regno.
Ormai, però, i tempi d’oro della Scuola Medica Salernitana sono ben lontani: nel Seicento addirittura i diplomi non verranno più conferiti nella chiesa di San Pietro a Corte, ma in un “Palazzo Salernitano” non meglio identificato; infine, nel Settecento, una volta conclusa la costruzione del nuovo seminario, l’attuale Museo Diocesano, un contratto ne concede due locali alle lezioni di medicina. È lì che questa istituzione, nel 1812, sarà abolita da Gioacchino Murat.
Redazione Irno24 07/06/2021
"Salerno Letteratura", presentazione al Salone dei Marmi del Comune
Martedì 8 giugno, alle 10, nel Salone dei Marmi di Palazzo di Città, si terrà la conferenza stampa di presentazione della nona edizione del Festival "Salerno Letteratura", in programma dal 18 al 26 giugno.
Interverranno due dei tre direttori artistici della manifestazione, Cennaro Carillo e Paolo Di Paolo, la direttrice organizzativa Ines Mainieri, il sindaco Napoli e l'assessore alla Cultura del Comune di Salerno, Tonia Willburger.