Patto fra Salerno e Genova per promozione turistica e scambio progetti
E' stato siglato questa mattina nella Sala del Gonfalone del Comune di Salerno
Redazione Irno24 09/06/2023 0
Venerdì 9 giugno, presso la Sala del Gonfalone del Palazzo di Città, è stato siglato un Accordo di Amicizia tra le città di Salerno e Genova. Il patto, che nasce da un legame storico, culturale e di tradizione tra le due comunità, entrambe a vocazione marittima, è finalizzato alla promozione turistico-culturale dei territori, alla creazione di scambi di progettualità tra i due enti e all'organizzazione di eventi sportivi e di integrazione sociale.
All'incontro hanno preso parte, per il Comune di Salerno, il Sindaco Vincenzo Napoli, la Vicesindaco e Assessore alle Pari Opportunità, Paky Memoli, e l'Assessore al Turismo e alle Attività Produttive, Alessandro Ferrara; per il Comune di Genova, l'Assessore al Commercio e Artigianato, Paola Bordilli, ed il pittore Bruno Giustiniani.
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Redazione Irno24 16/02/2024
Salerno, stop a convenzione piazza Cavour per inadempienze
Il Comune di Salerno - si legge in una nota - avvia l'iter amministrativo e legale finalizzato alla risoluzione, per inadempimento del concessionario, della convenzione per la progettazione, esecuzione e gestione dell'intervento di "Sistemazione piazza e realizzazione parcheggi in piazza Cavour”. La decisione verrà assunta dalla Giunta Comunale lunedì prossimo.
A nulla sono valsi i tentativi volti a trovare una soluzione adeguata, che consentisse la realizzazione dei parcheggi e box sotterranei e la sistemazione di piazza Cavour. Pertanto, la Civica Amministrazione ha deciso di adire le vie legali, restituendo ai concittadini e visitatori una delle piazze più belle del lungomare salernitano, risolvendo, così, tutte le problematiche determinate dall'inadempienza del concessionario.
Redazione Irno24 22/07/2021
Attivazione illecita di contratto luce/gas a Bagnoli Irpino, salernitano nei guai
I Carabinieri della Stazione di Bagnoli Irpino (AV), prendendo spunto dalle denunce presentate da persone del posto, hanno deferito in stato di libertà un 35enne della provincia di Napoli ed un 40enne del salernitano, ritenuti responsabili dei reati di “Falsità materiale commessa dal privato” e “Trattamento illecito dei dati personali”.
All’esito dell’attività eseguita dai Carabinieri, sono emersi inconfutabili elementi di colpevolezza nei confronti dei due che, venuti in possesso dei dati personali delle persone offese, attivavano contratti per la fornitura di energia elettrica/gas.
E quando le ignare vittime ne sono venute a conoscenza, non hanno esitato a sporgere denuncia, facendo così scattare le indagini dei Carabinieri che hanno portato alla denuncia dei due soggetti alla competente Autorità Giudiziaria.
Redazione Irno24 19/06/2020
Traffico di droga, metodo mafioso e ricettazione: 26 arresti fra Salerno, Avellino e Firenze
Nelle prime ore della mattina, nelle province di Salerno, Avellino e Firenze, circa 200 militari del Comando Provinciale di Salerno, supportati dai colleghi del 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano (SA) e del Nucleo Cinofili di Sarno (SA), hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare - emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia - nei confronti di 26 indagati (11 in carcere, 9 agli arresti domiciliari e 6 con obbligo di dimora nel Comune di residenza), gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso e della transnazionalità del reato, detenzione e spaccio di stupefacenti, detenzione e porto abusivo di arma, sostituzione di persona, uso di atto falso, falsità ideologica, favoreggiamento personale, ricettazione, minaccia e danneggiamento seguito da incendio.
I provvedimenti scaturiscono da una vasta ed articolata attività d’indagine avviata dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Salerno nel mese di giugno 2017 sotto la direzione e con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia. L’attività è risultata particolarmente complessa poiché molti dei soggetti investigati, per eludere i controlli, non hanno esitato a ricorrere all’intestazione fittizia di schede telefoniche a persone ignare ed all’utilizzo di smartphone di difficile intercettazione per condurre i loro traffici illeciti, venendo comunque scoperti.
L’indagine ha permesso di ricostruire l’esistenza di un’associazione a delinquere, con ruoli e competenze ben definite, dedita alla commissione dei suddetti delitti - con una disponibilità di notevoli quantitativi di cocaina, hashish, amnèsia e marijuana - che vantava un canale di rifornimento privilegiato con l’Albania e con l’Olanda (con circa 2 kg di cocaina sottoposti a sequestro).
La compagine criminale gravitava attorno alle figure di spicco di Alfredo Cuozzo e Sabato Di Lascio, entrambi pluripregiudicati per stupefacenti e gravi reati contro la persona, i quali, assurti a veri e propri manager del gruppo, promuovevano e dirigevano l’associazione avvalendosi del metodo mafioso, che palesavano sul territorio di Acerno attraverso una serie di gravi minacce (tra cui l’incendio di autovetture), tese ad allontanare spacciatori e organizzazioni rivali.
L’attenzione degli inquirenti è stata rivolta anche al noto pluripregiudicato Ciro Persico, referente dello storico gruppo delinquenziale del centro storico salernitano (recentemente arrestato nell’ambito di una vasta operazione antidroga, che ha permesso di smantellare un gruppo criminale di 38 persone), chiamato - grazie al suo ascendente criminale - a sostenere le attività di spaccio ad Acerno di Dany Dell'Angelo, divenuto contendente del duo Cuozzo-Di Lascio.
Un ulteriore filone investigativo ha riguardato il “broker” salernitano Fiorenzo Parotti, il quale, pur non essendo organico al sodalizio in esame, ne ha condiviso i canali di rifornimento, a dimostrazione di una collaborazione di più ampio spettro nell’ambito del mercato degli stupefacenti in provincia. Oltre ad essere in contatto con gli stessi fornitori albanesi, Parotti è risultato più volte essere sia fornitore di cocaina che cliente di stupefacenti del tipo leggero a favore del gruppo acernese. Il fatturato mensile dell’impresa criminale si aggirava intorno ai 100mila euro.