Elena Tommasino nuovo presidente dell'UNPLI Salerno

Eletta all'unanimità nel corso dell'assemblea del 9 giugno al Centro Sociale

Redazione Irno24 10/06/2023 0

La sezione provinciale di Salerno dell’Unpli - Unione Nazionale Pro Loco d’Italia - ha rinnovato i suoi vertici nel corso dell’assemblea che si è svolta venerdì 9 giugno nella sala riunioni del Centro Sociale di Salerno, resa necessaria per approvare il bilancio, perfezionare alcuni adempimenti ma soprattutto per indicare il successore del presidente dimissionario Marcello Nardiello.

All’unanimità è stata eletta presidente dell’Unpli di Salerno Elena Tommasino, della Pro Loco di Laurino. Un segnale di grande compattezza e unità d’intenti del movimento, considerato anche che la Tommasino era candidata unica. Nella stessa sede, è stato designato anche il nuovo vicepresidente: è Cosmo Di Mauro, presidente della Pro Loco di Vietri sul Mare. Nel consiglio direttivo entra anche Mario Di Polito della Pro Loco di Novi Velia.

Ai lavori dell’assemblea provinciale delle pro loco salernitane, coordinati dal segretario e consigliere nazionale Unpli Mario De Iuliis, hanno preso parte anche il presidente regionale dell’Unpli Campania Tony Lucido ed i presidenti provinciali di Unpli Avellino, Giuseppe Silvestri, di Unpli Caserta, Raffaele Compagnone e di Unpli Napoli, Luigi Barbati.

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Redazione Irno24 05/01/2023

Confesercenti Salerno: "Inflazione rallenta ma è ancora su livelli alti"

"L’inflazione rallenta - spiega Confesercenti Salerno in una nota - anche se resta ancorata su livelli alti. Le notizie sul fronte dei prezzi di gas ed elettricità in calo, inoltre, dovrebbero far ben sperare in un 2023 che inizia con il piede giusto ma senza facili ottimismi: pesano sul futuro l’aumento del prezzo dei carburanti ed un inverno che, se si dovesse portare a temperature stagionali, potrebbe condurci ad una fase recessiva.

Le premesse ci sembrano comunque buone: la stagione dei saldi appena iniziata ci permetterà, inoltre, di capire meglio se il clima di fiducia registrato di recente tenderà a consolidarsi. Ma non bisogna dimenticare che le famiglie hanno quasi terminato le ‘scorte’ di risparmi con le quali hanno finora sostenuto la spesa, la cui dinamica d’ora in poi sarà guidata sempre più dal potere d’acquisto.

Fino a primavera, purtroppo, dovrebbero restare le incertezze sia sul mercato delle commodities che su quello delle materie prime alimentari: l’andamento dei prezzi alimentari e dell’energia è determinante, poiché queste voci rappresentano una quota importante della spesa delle famiglie e una loro riduzione avrebbe quindi effetti immediati sul potere d’acquisto.

Per questo il governo, terminata la fase di emergenza, dovrà garantire interventi decisivi per ridurre innanzitutto la pressione fiscale ed il costo del lavoro, per ridare fiato a famiglie ed imprese e sostenere la ripresa della domanda interna. Il dato tracciato dalla nostra confederazione è molto chiaro: termini come inflazione, recessione e crisi sono purtroppo di moda da mesi e speriamo che dal 2023 possano essere "accantonati", ma per fare si che questo avvenga c'è bisogno di una maggiore azione di sostegno da parte del governo con provvedimenti concreti e non più tampone".

Maggiore attenzione alla speculazione, alle politiche dei prezzi, che incidono troppo su imprese e famiglie, un accesso al credito più facilitato per imprese e famiglie, senza interessi e la pesantezza della burocrazia, potrebbero fare tornare tutti in un clima di maggiore fiducia".

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Redazione Irno24 16/09/2023

A Salerno il "Rapporto Agrifood Future", aziende puntano su sostenibilità

Innovazione digitale e transizione green sono i principali trend sui quali si muove l’industria agroalimentare del prossimo futuro. È quanto emerge dall’indagine dell’Istituto Tagliacarne – Unioncamere e Centro Studi Rural Hack, fulcro della prima giornata di “Agrifood Future”.

Secondo la ricerca, tra il 2022 e il 2024, il 54% delle imprese agroalimentari sosterrà investimenti green: una percentuale più alta rispetto alla media del totale dei settori, pari al 51%. Le aziende invece che adotteranno tecnologie 4.0 entro il prossimo anno sono il 32% di quelle attive nel settore agroalimentare.

Da questi dati prende avvio la kermesse salernitana “Agrifood Future”, una cinque giorni che fino a mercoledì 20 settembre coinvolgerà istituzioni, imprese ed enti di ricerca, con l’obiettivo di promuovere un confronto aperto sul futuro del settore agroalimentare. Un comparto che in Italia, secondo i dati di Unioncamere, a giugno 2023 contava 760.673 imprese.

Tra i temi che si affronteranno nel corso di Agrifood Future, la cui direzione scientifica è affidata ad Alex Giordano, docente di trasformazione digitale all’Università Federico II di Napoli e pioniere dell’agritech in Italia, ci saranno: l’agricoltura nello spazio, la sostenibilità quale paradigma del turismo enogastronomico e l’innovazione tecnologica.

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Redazione Irno24 28/09/2020

Confcommercio Campania contraria a nuovo lockdown

Confcommercio Campania pronta alla mobilitazione generale se il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, dovesse confermare la decisione di chiudere nuovamente le attività commerciali. Provvedimento inaccettabile per il quale si chiede, con urgenza immediata, un incontro in Regione.

"Le recenti dichiarazioni rilasciate dal Governatore su nuove possibili chiusure delle attività commerciali, per arginare il diffondersi dell’epidemia di contagi da Covid-19 – spiegano i presidenti di Confcommercio Napoli, Caserta e Salerno, rispettivamente Carla Della Corte, Lucio Sindaco e Giuseppe Gagliano – stanno generando non poche ansie tra gli operatori del settore che temono gli effetti nefasti di un secondo lockdown.

Un’ipotesi che va assolutamente scongiurata. Le serrate di marzo, i ritardi nell’erogazione degli ammortizzatori sociali, le difficoltà per ottenere prestiti dalle banche hanno già segnato, difatti, in modo incontrovertibile, il destino economico di tante famiglie e messo in ginocchio migliaia di attività che ora guardano, con forte preoccupazione, alle misure paventate dalla Regione".

Da qui, la presa di posizione forte di Confcommercio Campania di fronte a provvedimenti ingiusti e lesivi per le imprese, assunti senza consultare le parti sociali. "Pur condividendo la necessità di una politica di rigore nell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e del distanziamento sociale – fanno notare i vertici di Confcommercio – riteniamo che una possibile nuova chiusura sia da evitare, in quanto innescherebbe effetti devastanti sull’economia della regione e, in particolare, sul commercio, sul turismo e sui servizi.

Non si possono, infatti, penalizzare attività già duramente provate che rischierebbero, questa volta, di non sopravvivere. Auspichiamo, pertanto, che l’ipotesi di un nuovo lockdown non venga assolutamente presa in considerazione e, nel caso in cui le condizioni sanitarie dovessero renderlo inevitabile, bisognerà trovare strumenti di compensazione economica adeguati ad evitare un’altra ecatombe economica per le aziende. Sarebbe inaccettabile scaricare ancora una volta sugli imprenditori i costi della pandemia".

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