Saldi, Confesercenti Salerno: "Pioggia di pre-promozioni camuffa vero affare"

"Giunto il momento di regolamentare in maniera chiara e trasparente"

Redazione Irno24 29/12/2022 0

La stagione dei saldi si avvicina: tra il 2 ed il 5 gennaio prenderanno il via in tutte le regioni italiane le vendite di fine stagione invernali, il primo grande appuntamento commerciale del 2023 e uno tra i più attesi dai consumatori. Purtroppo, però, l’evento rischia di essere ‘diluito’ dalla valanga di pre‐saldi e promozioni iniziate già a Santo Stefano.

"Dopo avere importato il Black Friday, adesso arrivano anche i Boxing Days, l’ennesima trovata per intercettare in anticipo i consumatori, in attesa dei saldi invernali. Una strategia che ha fortemente diminuito, nel corso degli ultimi anni, l’effetto richiamo dei saldi sui consumatori, come è evidente a tutti.

A svantaggio soprattutto della rete dei negozi di abbigliamento fisici, per i quali i saldi valevano fino a qualche anno fa fino al 30% del fatturato annuale. Dobbiamo fermare la confusione: bisogna rivedere le regole per garantire sconti trasparenti ai consumatori e tutela della concorrenza, anche avvicinando di più la data di partenza delle vendite alla fine reale della stagione". Lo dichiara Benny Campobasso, Presidente di Fismo Confesercenti.

Raffaele Esposito, presidente di Confesercenti Salerno, conferma: "E' giunto il momento di regolamentare in maniera chiara e trasparente questa 'opportunità', senza necessariamente penalizzare gli esercizi di vicinato, quelli storici e tradizionali, che, come sappiamo, rappresentano per l'utenza una sicurezza per tanti aspetti, specie per avere la consapevolezza di aver fatto il cosiddetto 'affare' commerciale. Il negoziante lo troverete tutti i giorni al solito posto e non sarà certo il vostro commerciante di fiducia a rifilarvi una cattivo affare o a proporvi qualcosa di scadente".

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Redazione Irno24 24/01/2023

Cisl Giovani Salerno: "Mobilità professionale per sviluppare competenze"

Negli ultimi anni, il fenomeno dell'emigrazione giovanile dal Sud Italia è stato un problema a lungo termine, con molti giovani che hanno dovuto lasciare il loro paese per cercare opportunità di lavoro altrove. Tuttavia, la mobilità professionale non deve necessariamente significare emigrare. Ci sono molte opportunità di lavoro anche all'interno del paese e molti programmi di scambio internazionali che possono offrire ai giovani l'opportunità di fare esperienze all'estero, senza dover lasciare il loro paese.

Una questione su cui Luigi Bisogno, presidente della Cisl Giovani Salerno, ha le idee chiare: “Potrebbe essere utile incrementare l'accesso a programmi di scambio internazionale come l'Erasmus o altri programmi di scambio universitari o professionali; aumentare la collaborazione con le imprese del Nord e dell'estero, attraverso stage e tirocini; sviluppare programmi di tutoraggio che mettano in contatto i giovani del Sud con professionisti esperti del Nord e dell'estero, per promuovere l'apprendimento e l'inserimento professionale.

Spesso, la mobilità professionale viene vista come una scelta difficile e rischiosa, soprattutto per coloro che vivono in aree dove le opportunità di lavoro sono scarse o limitate. In realtà può anche essere vista come un modo per sviluppare le competenze e le conoscenze dei giovani, rendendoli più competitivi sul mercato del lavoro”.

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Redazione Irno24 30/10/2021

Salerno, Rita De Marinis vince la X edizione del Premio Venere d'Oro

Rita De Marinis della R.P.N. srl è la vincitrice della X edizione del Premio Venere d’Oro, promosso dalla Camera di Commercio di Salerno e dal Comitato per l’Imprenditoria Femminile (CIF).

Un premio “Per aver promosso il riciclo di pneumatici fuori uso con la produzione di granuli in gomma e stampaggio di mattonelle antitrauma e per aver improntato il lavoro alla ricerca ed alla sperimentazione di nuove tecnologie. Per aver avviato un progetto di innovazione, che vede anche il coinvolgimento dell’Università di Salerno, per realizzare un manufatto in gomma intelligente che possa sfruttare la pressione del calpestio umano per produrre energia elettrica”, così si è espressa la commissione che ha valutato le domande giunte in Camera di Commercio.

A lei è andata la spilla in oro e diamanti, appositamente coniata dall’orafo Rosmundo Giarletta, raffigurante la Venere di Botticelli, simbolo del CIF. Il programma della cerimonia, tenuta ieri pomeriggio presso la sede di rappresentanza della Camera di Commercio di Salerno, ha contemplato l’assegnazione di altri riconoscimenti.

In particolare, il premio idea innovativa è stato assegnato a Annamaria Cascone della omonima azienda agricola, il premio ricerca e sviluppo a Martina D’Ambruosio della Fattoria Lo Porto Soc. Agr. a r.l., il premio recupero e valorizzazione delle tradizioni a Carla Maria Giuliani della Tenuta Giuliani, il premio internazionalizzazione a Margherita De Luca della Karma srl, premio occupazione femminile a Serena Moscato di Giallo Limone, premio conciliazione del tempo a Lucia Moscato della ditta L’uovo d’oro, il premio salute e benessere a Francesca Pizzuti della MI.FRA. srl, il premio azienda green a Maria Rosaria Spano de I Nobili Boutique srl. Infine, Vira Carbone, conduttrice della trasmissione televisiva Buongiorno Benessere in onda su Rai1, si è aggiudicata il premio “Donne d’Eccellenza”.

L’incontro, moderato dalla giornalista Agnese Ambrosio, è iniziato con i saluti del vice presidente della Camera di Commercio di Salerno Giuseppe Gallo e l’introduzione del presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile Angela Pisacane, a cui è seguito l’intervento di Carmen Gallucci, docente di Finanza Aziendale dell’Università di Salerno, il tutto accompagnato dalle letture dell’attrice Brunella Caputo.

L’ultima rilevazione dei dati del registro delle imprese indica in oltre 1.343mila le imprese femminili in Italia con un tasso di femminilizzazione pari al 22%. In provincia di Salerno le imprese rosa rappresentano il 23,4% del totale e sono pari a 28.308. La percentuale più alta pari al 35,7% si registra nel settore che comprende anche servizi alla persona, sanità e istruzione. Vanno segnalati inoltre i settori dell’agricoltura con circa il 30,7%, il turismo con il 29,4% e il commercio con il 24,1%.

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Redazione Irno24 20/07/2020

Coldiretti, -10% consumi alimentari italiani nel 2020

I consumi alimentari degli italiani fanno segnare un calo del 10% nel 2020 per effetto del crollo del canale della ristorazione che non viene compensato dal leggero aumento della spesa domestica. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea, dalla quale si evidenzia un taglio complessivo della spesa alimentare domestica ed extradomestica di ben 24 miliardi per l’intero anno 2020.

A pesare - sottolinea Coldiretti - è la chiusura pressoché totale durante il lockdown della ristorazione per la quale rimane una situazione di sofferenza per le difficoltà economiche, lo smart working, la diffidenza dei consumatori e le difficoltà del turismo, soprattutto straniero, che rappresenta una fetta importante della clientela.

Con la fine delle limitazioni agli spostamenti, l’effetto “scorta” legato ai timori ingiustificati sugli approvvigionamenti per la spesa domestica si è invece progressivamente affievolita per tornare su valori leggermente superiori alla media in una situazione in cui secondo Confcommercio sono in calo tutti i settori del commercio al dettaglio.

Una situazione che – continua Coldiretti – sta rivoluzionando anche gli equilibri all’interno delle filiere produttive e che pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.

Da quando è iniziata la pandemia in Italia il 57% delle 730mila aziende agricole nazionali ha registrato una diminuzione dell’attività ma l’allarme globale provocato dal Coronavirus ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico della filiera del cibo con la necessità di interventi di sostegno per difendere la sovranità alimentare e non dipendere dall’estero per l’approvvigionamento alimentare in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali.

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