"Malamovida", strategie di prevenzione in Prefettura a Salerno

Si punta ad individuare meccanismi a favorire una "cultura del divertimento" in sicurezza

foto di archivio

Redazione Irno24 03/08/2023 0

Si è tenuta in mattinata, a Salerno, presso il “Salone Azzurro” del Palazzo di Governo, una riunione del “tavolo tecnico” istituito presso la Prefettura, a seguito di numerosi incontri del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutisi sul tema, con il compito di individuare meccanismi atti a favorire la diffusione della “cultura del divertimento” nella legalità e in condizioni di sicurezza.

Ci si propone di aumentare la sensibilizzazione dei giovani e, in generale, di tutti i fruitori delle attività di intrattenimento, contrastando così il fenomeno della “malamovida”, nonché le forme di illegalità e di inciviltà in prossimità dei fast food, che incidono in maniera evidente sulla vivibilità degli ambienti urbani.

Hanno preso parte all’incontro, coordinato dalla Prefettura, rappresentanti della Provincia di Salerno, del comune capoluogo, di ANCI Salerno, delle forze di polizia nonché di Confesercenti, Confindustria e Confcommercio. Dall’analisi dei dati, in possesso delle forze di polizia, emerge la conferma che la “malamovida” in questa provincia presenta un quadro meno allarmante rispetto ad altre realtà metropolitane, maggiormente permeate dal fenomeno. Tuttavia, si ritiene fondamentale intervenire in chiave preventiva, per intercettare gli episodi violenti e di abuso di sostanze alcoliche prima che si manifestino.

Il Tavolo si propone, innanzitutto, di individuare, insieme alle associazioni di categoria dei gestori dei locali di pubblico intrattenimento, una serie di interventi e misure volti a regolamentare i momenti dedicati al divertimento. L’auspicio è di innescare un meccanismo che consenta di valorizzare i comportamenti dell’esercente “virtuoso”, che intenda muoversi in una logica di collaborazione operosa con i comuni e le forze di polizia, per la prevenzione di comportamenti di disagio giovanile prima che sfocino in atti vandalici e aggressioni. Si ritiene altrettanto imprescindibile mettere in atto sistemi per premiare i ragazzi che scelgono il divertimento “in sicurezza”.

Sono state poste le basi per mettere in campo delle specifiche intese programmatiche, che saranno inserite in un apposito protocollo, sottoscritto dai partecipanti al tavolo, finalizzate a rafforzare, attraverso una più stretta collaborazione con i gestori dei locali, le strategie di prevenzione dei fenomeni illegali connessi alle attività di intrattenimento. In particolare, ci si propone di realizzare concrete iniziative per la diffusione della “cultura del divertimento sano”, nella legalità e in condizioni di sicurezza, promuovendo campagne di sensibilizzazione rivolte ai giovani e, più in generale, a tutti i fruitori delle attività di intrattenimento, volte a prevenire l’uso di sostanze stupefacenti e l’abuso di alcolici nonché a diffondere stili di vita e comportamenti consapevoli.

I componenti del consesso hanno, inoltre, posto le basi per affrontare il tema del disagio giovanile a tutto tondo, partendo dalla prevenzione, atteso che il fenomeno non si manifesta solo con il consumo smodato di alcolici e stupefacenti, ma anche attraverso la violenza delle “baby gang”, fino ad arrivare al pericolosissimo e subdolo cyberbullismo, favorito dalla grande facilità di accesso ai social media. A tal proposito al tavolo verranno coinvolte a breve altre istituzioni, tra cui l’indispensabile mondo della scuola, per mettere in campo vere e proprie attività di sensibilizzazione.

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"È inevitabile pensare che l’applicazione della legge 190, in termini di fabbisogno del personale, e le recenti assunzioni abbiano realmente coperto tutte le dotazioni organiche. Siamo di fronte a un'ottimizzazione irrealistica dell’uso del personale", dichiara Carlo Lopopolo, segretario generale della Fials Salerno. "La direzione sanitaria dell’Asl Salerno ha manifestato forti lacune nel gestire questa crisi, lasciando i coordinatori dei reparti senza supporto e soluzioni concrete. La situazione è ulteriormente aggravata dall'imminente periodo estivo, durante il quale molti operatori andranno in ferie, portando il sistema al collasso per mancanza di personale.

Abbiamo visto un’accettazione passiva della situazione da parte di alcuni direttori, che hanno deciso di accorpare i reparti, mentre altri lasciano i loro responsabili di reparto a gestire in condizioni di totale abbandono. Questo disordine non può continuare. È evidente che l'attuale strategia di gestione è insostenibile e richiede interventi immediati.

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