ProfAgri Salerno illustra il progetto "Scuola di Comunità Comincia dal Campo"
Il percorso di Food Management ha coinvolto 5 istituti
Annamaria Parlato 16/05/2021 0
Venerdì 7 maggio alle 11:30, presso l’Aula Magna dell’Istituto Superiore ProfAgri di Salerno, si è tenuto il primo di una serie di appuntamenti volti a raccontare i progetti e le analisi che gli studenti hanno realizzato in quanto protagonisti del progetto “Scuola di Comunità Comincia dal Campo”.
In forma ristretta, nel rispetto delle norme anti Covid, gli alunni di cinque Istituti (l’IIS Ferrari di Battipaglia, il ProfAgri con le sedi di Battipaglia e Capaccio, l’IIS Della Corte Vanvitelli di Cava de' Tirreni e l’IIS Cenni-Marconi di Vallo della Lucania) hanno illustrato dettagliatamente ogni attività svolta durante le varie progettualità iniziate a partire dal 2019, grazie alle quali stati avviati alla scoperta delle proprie radici e del territorio cui appartengono attraverso l’educazione sensoriale.
Gli studenti infatti hanno incontrato i produttori in classe e con loro hanno imparato a degustare prodotti unici, elementi della Dieta Mediterranea, dichiarata Patrimonio Unesco in quanto stile di vita. La filiera agroalimentare è stata il sottile filo rosso che ha unito i diversi indirizzi di studio. Alla ripresa delle attività nel 2021, gli studenti hanno avviato una vera e propria staffetta creativa.
Ed è così che i ragazzi dell’Istituto Della Corte Vanvitelli (indirizzo grafica e comunicazione) hanno sviluppato un piano di comunicazione per il ProfAgri, mentre gli studenti dell’agrario hanno raccontato la loro esperienza condividendo le loro conoscenze con i colleghi dell’Alberghiero: quest’ultimi, infatti, hanno immaginato un menù ispirato alla Dieta Mediterranea da sottoporre a quelli del Cenni-Marconi, impegnati a predisporre un business plan per start up innovative in tema di Dieta Mediterranea. Ogni progetto è stato un tassello che si è incastrato con il lavoro fatto nelle diverse scuole. Il percorso tracciato è partito dalla conoscenza delle proprie radici, del territorio riscoperto dagli studenti come risorsa attraverso la filiera corta agroalimentare.
Da un’attività produttiva in grado di creare economia e di fare impresa, i ragazzi hanno affrontato il tema della legalità attraverso la protezione delle eccellenze dei marchi DOP e IGP dai tentativi di contraffazione e la protezione delle piccole e medie imprese dai tentativi di usura ed estorsione sino ad arrivare al vero e proprio management dell’impresa, attraverso l’accesso ai finanziamenti (consorzi fidi, rapporto con la banca, solo per citarne alcuni).
Il progetto “Scuola di Comunità Comincia dal Campo” è stato presentato nel 2019 dalla Pro Loco SviluppoAgropoli con un partenariato a cui hanno aderito l’Associazione S.O.S. Antiracket Antiusura Salerno APS, le società Zero srl e Storie di Pane. Per promuovere l’innovazione, che muove lo sviluppo dell’economia, è necessario senza ombra di dubbio creare un sistema tra formazione e aziende. L’importanza di tale progetto si è posta l’obiettivo di creare un luogo di incontro tra la scuola (docenti, tutor e studenti) e le aziende del territorio nel quale sia stata possibile l’interazione di due mondi che hanno dovuto iniziare a conoscersi e a collaborare per creare figure tecniche idonee alle esigenze delle imprese.
I docenti impegnati nelle attività hanno avuto l’opportunità di un continuo aggiornamento, mentre la conoscenza tra giovani e impresa ha potuto dare impulso a ipotetiche assunzioni future. Inoltre il progetto, che ha messo in rete cinque Istituti di Scuola Superiore di secondo grado con finalità formative diverse, ha individuato tramite “Scuola di Comunità” lo spazio per dare ulteriore impulso e opportunità al potenziamento dell’offerta formativa delle scuole della rete, rendendo i curricula degli studenti più attuali e allineati con le necessità del settore agroalimentare, perseguendo l’obiettivo di far acquisire competenze in tutta la filiera degli alimenti e delle produzioni agricole territoriali.
Altre competenze di carattere generale che si sono potute sviluppare con il progetto sono state: il saper fare, il problem solving, l’organizzazione del proprio tempo, il senso di iniziativa e di imprenditorialità (saper tradurre le idee in azione). Sono rientrate anche la creatività, l’innovazione e l’assunzione dei rischi, la capacità di pianificare e di gestire progetti di filiera per raggiungere obiettivi.
Il partenariato si è proposto di lavorare con la finalità di stimolare i partecipanti allo sviluppo di competenze come singoli e aprire alla creazione di positive dinamiche di gruppo che rafforzino il senso di appartenenza alla comunità. Per raggiungere gli obiettivi preposti, il progetto si è strutturato in diverse azioni dirette agli studenti, alle famiglie e ai diversi attori locali. La rete di interventi ha puntato a sostenere ed accompagnare nei diversi step i partecipanti, così da portarli ad essere loro stessi testimonial di quanto appreso e divulgatori delle buone pratiche che sono alla base della costituzione di una società di legalità.
E’ stato scelto come tema portante il cibo, inteso come cultura dell’alimentazione, filiera corta e momento di aggregazione sociale oltre a campo di lavoro, in quanto è un elemento naturale che fa parte del quotidiano di tutti. Assieme agli interventi del preside del Profagri Prof. Alessandro Turchi, che ha aperto l’incontro portando i saluti della propria scuola, e della Dott.ssa Mariateresa Scarpa, coordinatrice di progetto, gli alunni degli Istituti coinvolti hanno illustrato attraverso la proiezione di diapositive le varie fasi di avanzamento dei lavori portate avanti dai gruppi di lavoro che si sono cimentati in varie attività collegate all'agroalimentare, ai pilastri cardine della Dieta Mediterranea e alla comunicazione attraverso i social.
“Abbiamo condiviso felicità e paure grazie a questo progetto - così hanno dichiarato gli studenti - e ora vogliamo concludere questo anno con la speranza di poter affrontare il quinto al meglio e soprattutto ritornando alla normalità”. Dopo il dibattito è stato allestito un piccolo corner per la degustazione dei piatti e prodotti tipici cilentani di alcune aziende coinvolte nel progetto. Pizza chiena, alici di menaica, mozzarella nella mortella, formaggi stagionati e salumi hanno conquistato i palato dei presenti. Queste iniziative risultano sicuramente lodevoli e interessanti sul territorio salernitano, sono un forte segnale di rinascita di un settore spesso in crisi, raccolgono la sfida del rilancio dell’agricoltura e si inseriscono perfettamente a supporto del fabbisogno della filiera agroalimentare.
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Redazione Irno24 25/11/2020
Femminicidi e reati spia nel salernitano, i dati. Campania 3a per denunce "revenge porn"
"La violenza di genere è un crimine odioso che trova il proprio humus nella discriminazione, nella negazione della ragione e del rispetto. Una problematica di civiltà che, prima ancora di un’azione di polizia, richiede una crescita culturale. E’ una tematica complessa che rimanda ad un impegno corale. Gli esperti parlano di approccio olistico, capace di coinvolgere tutti gli attori sociali, dalle Istituzioni, alla scuola, alla famiglia".
Con queste parole del Capo della Polizia, Franco Gabrielli, si apre la pubblicazione realizzata dalla Direzione centrale della polizia criminale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre.
L’obiettivo è quella di fornire un’analisi specifica dei dati disponibili provenienti da tutte le forze di polizia perché "ogni strategia complessa, che risente peraltro di retaggi culturali completamente superati, di stereotipi e pregiudizi, deve fondarsi su di un’approfondita conoscenza delle problematiche, basata su di un solido patrimonio informativo", sottolinea Vittorio Rizzi, alla guida della Direzione centrale della polizia criminale che ha preparato la pubblicazione.
I dati sono anzitutto quelli relativi ad un primo bilancio ad un anno dall’entrata in vigore, avvenuta il 9 agosto 2019, del cosiddetto “Codice Rosso”, legge 19 luglio 2019, n. 69, che ha introdotto nuovi reati e ha perfezionato i meccanismi di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. Fra questi, il cosiddetto revenge porn (art. 612-ter cp), ossia la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. Dei 718 reati denunciati, l’81% hanno riguardato vittime di sesso femminile (per l’83% maggiorenni e per l’89% italiane), episodi distribuiti nell’anno con un andamento altalenante e un picco nel mese di maggio con 86 fattispecie. La regione che registra più denunce è la Lombardia, seguita da Sicilia e Campania.
La campagna permanente di prevenzione “Questo non è amore”, finalizzata a fornire informazioni alle donne in situazione di rischio, è giunta alla quarta edizione. Con il coordinamento nazionale della Direzione Centrale Anticrimine, diretta dal Prefetto Francesco Messina, il personale della Polizia di Stato, a bordo dei camper dedicati al progetto, ha incontrato negli anni migliaia di persone nelle piazze di italiane fornendo informazioni, aiuto, supporto operativo.
Quest’anno le restrizioni Covid non consentono la stessa diffusione capillare sul territorio, ma è stata ugualmente preparata la brochure del progetto e, per facilitare la diffusione in rete degli stessi messaggi di vicinanza della Polizia di Stato, è stato realizzato un videomessaggio al quale ha preso parte anche il Capo della Polizia, Franco Gabrielli.
QUESTI I DATI DEL SALERNITANO
Omicidi volontari consumati (Gennaio-Settembre 2019 / Gen-Set 2020)
(fonte D.C.P.C. - dati operativi)
Totale Omicidi 2 / 2
di cui Familiari-Affettivi 1 / 2
Familiari/Affettivi con vittime donne 1 / 2
donne vittime di Partner/Ex-Partner 0 / 1
Reati spia (Gennaio-Settembre 2019 / Gen-Set 2020)
Atti persecutori 319 / 310
Maltrattamenti contro familiari e conviventi 388 /382
Violenze sessuali 51 / 59
Redazione Irno24 29/05/2020
CNA Salerno chiede più giorni per conferire i rifiuti speciali anti-Covid
Servono più giorni per il conferimento dei rifiuti speciali legati alle nuove disposizioni per il contenimento del Covid-19. A lanciare l’appello all’amministrazione comunale di Salerno sono stati gli acconciatori e le estetiste di Cna Salerno che, a meno di due settimane dalla riapertura, si sono trovati ad affrontare una serie di difficoltà.
Secondo l'ordinanza regionale ed in particolar modo il Protocollo sulla sicurezza, i professionisti della bellezza devono prestare grande attenzione, non solo nel disfarsi dei rifiuti di materiale protettivo anti-Covid, ma nella conservazione degli stessi in attesa del ritiro. In particolare, non è possibile schiacciare e comprimere i sacchi con le mani e smaltire il rifiuto dal proprio esercizio quotidianamente con le procedure in vigore sul territorio.
Ad acconciatori ed estetiste viene chiesto di non utilizzare i contenitori usati per tutti i rifiuti, ma di differenziare, in raccoglitori diversi, mascherine, guanti, grembiuli, tappetini (monouso) che occupano anche notevole spazio. Questo determina l’accumulo, in poco tempo, di materiale voluminoso e la raccolta differenziata, così com'è organizzata, non è sufficiente.
"Abbiamo già interloquito con gli assessori comunali incaricati, Dario Loffredo al Commercio ed Angelo Caramanno all’Ambiente - ha dichiarato Sergio Casola, Presidente Regionale di Acconciatori ed Estetiste Cna - entrambi hanno pienamente recepito e compreso il disagio della categoria ed hanno assicurato la piena disponibilità a risolvere la questione".
"Non solo riteniamo più che giustificata la richiesta partita dalla categoria degli acconciatori - ha aggiunto il presidente provinciale della Cna di Salerno, Lucio Ronca - ma riteniamo opportuno che si valuti una riorganizzazione del servizio che contempli le difficoltà di tutte le attività produttive in tutti i territori e nei comuni, non solo nel capoluogo”.
Redazione Irno24 20/05/2020
Arena del Mare di Salerno a disposizione gratis degli operatori culturali
L'amministrazione comunale di Salerno mette gratuitamente a disposizione l'Arena del Mare per tutti gli operatori culturali (cinema, musica, lirica, danza, teatro, laboratori, multimedialità) dal 1° luglio al 30 settembre 2020 (con esclusione del periodo 1-20 agosto, durante il quale è previsto il cinema all'aperto).
Il sindaco Napoli, insieme a tutta la giunta comunale, infatti, ha deciso di aprire e offrire - coerentemente con le linea guida del programma Campania Sicura messo in campo dal Presidente Vincenzo De Luca - gli spazi dell'Arena per dare un segno concreto e tangibile di vicinanza e sostegno a tutti gli operatori culturali, sfiancati da questo drammatico periodo di crisi dovuta dal Covid19.
L'Arena si trasformerà, così, in un luogo di condivisione, cultura, ma anche speranza e voglia di rinascere. I salernitani, le famiglie, e i turisti che sceglieranno Salerno come meta per le proprie vacanze, potranno così ritrovarsi dopo un lungo e difficile periodo di isolamento. Le richieste dovranno essere inviate alla mail richiestaarenadelmare@comune.salerno.it entro e non oltre le ore 12 del 10 giugno, pena l'esclusione delle domande.
I richiedenti dovranno specificare nel dettaglio il progetto (con annessa scheda tecnica) che intenderanno presentare e indicare il periodo nel quale avrebbero intenzione di svolgere i propri eventi. Per meglio organizzare la programmazione culturale nel suo insieme, l'amministrazione richiede una discrezionalità di almeno quindici giorni nella gestione di ogni singola manifestazione.
Si specifica che solo il termine di avvio, indicato con il 1° luglio, potrebbe slittare di alcuni giorni per motivi organizzativi, previo avviso da parte dello stesso Ente. Per sostenere ancor di più gli operatori, sarà anche possibile sbigliettare da parte degli stessi. L'amministrazione comunale si riserva di comunicare agli interessati le ammissioni delle domande inoltrate.