Salernitana sempre più sul fondo, anche il Genoa passa all'Arechi
Martegani sblocca immediatamente il match, poi emergono i consueti limiti della squadra
Redazione Irno24 21/01/2024 0
Ennesima sconfitta per la Salernitana, che all'Arechi si arrende anche al Genoa (1-2) in un confronto decisivo per la salvezza, traguardo adesso molto lontano e difficilmente "inquadrabile". I granata partono fortissimo e insaccano dopo 1 minuto e mezzo con Martegani, che scarica di potenza sotto la traversa. Al 13° il pareggio dei grifoni, la firma è di Retegui (altra cannonata) che non segnava da 4 mesi.
Nella ripresa, la Salernitana schiaccia il Genoa con un avvio arrembante, ma un'ingenuità colossale di Lovato al 58° (maldestro tentativo di rinvio col braccio) regala il penalty ai rossoblu, trasformato da Gudmundsson. L'1-2 sarà il punteggio definitivo, perchè non succede più nulla di rilevante.
I granata, infatti, che pure colpiscono una traversa con Candeva su calcio piazzato dal limite, non hanno la lucidità e la forza per imbastire azioni offensive degne di nota; il Genoa, che si limita a compattarsi in massa nella propria trequarti, si ritrova 3 punti in classifica col minimo sforzo. I limiti della squadra di Inzaghi, al di là della buona volontà messa in campo, sembrano troppo evidenti per pensare ad una rimonta in chiave salvezza, soprattutto senza un uomo gol là davanti e con una retroguardia così facilmente perforabile.
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Redazione Irno24 18/01/2023
Clamoroso, riecco Nicola sulla panchina della Salernitana: "Ripartiamo insieme"
A poche ore dall'esonero, la Salernitana decide di richiamare in panchina Davide Nicola. E' lo stesso allenatore che ripercorre sui social le vicende del suo ritorno alla guida della squadra: "Vi racconto la verità. Nella giornata di ieri ho ricevuto una telefonata dal Presidente Iervolino, che con i suoi modi, sempre amabili e gentili, mi ha spiegato le ragioni della sua decisione che ha preso con amarezza, ma che doveva segnare la discontinuità dopo la bruttissima partita a Bergamo contro l’Atalanta. Ho fatto subito mea culpa, assumendomi tutte le responsabilità di una prestazione non adeguata e della conseguente pesante sconfitta.
Perché credo in questa squadra, così come negli uomini che la compongono, così come credo nella grande Società che ha alle spalle. Ho chiesto con tutte le mie forze al Presidente di rivedere il provvedimento di esonero, sapendo di toccare le corde di un animo umano che ha profonda sensibilità per capire e vuole fortemente costruire un calcio diverso. Perché amo Salerno e credo ciecamente in questo progetto.
“Storie di uomini che fanno grandi cose”: così ci ha sempre detto il Presidente, che - come ho sempre riconosciuto - è stato il principale artefice della salvezza della passata stagione. È lui ad averci inculcato passione, personalità e ferocia nel raggiungere cose impossibili. È lui che crede fortemente che quando gli uomini tirano tutti verso la stessa direzione sono capaci di cose straordinarie.
E io di cose straordinarie già gliene ho viste realizzare tante. Dalla sua prodigiosa impresa nel mondo della formazione, ai suoi sorprendenti progetti nel campo dell’editoria fino agli stravolgimenti in pochi mesi anche del mondo calcio. Questi sono gli uomini a cui non voglio rinunciare, ringrazio il Presidente di avermi chiamato, questa è la dimostrazione che il calcio nuovo è un calcio di passione e di cuore e per questo VOGLIO ripagare la sua fiducia con tutte le mie forze e con tutta la passione che ho.
Con la Direzione Sportiva guidata da Morgan De Sanctis, che ringrazio per la mediazione senza la quale questa operazione non sarebbe stata possibile, ci aspettano settimane di lavoro durissimo e di confronto continuo per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Ora ripartiamo insieme, TUTTI, e raccontiamo un’altra straordinaria storia di calcio, restituendo alla tifoseria granata la stessa passione e lo stesso senso di appartenenza che ci dimostra incondizionatamente. Questa è Salerno, questa è la Salernitana: molto più di una squadra di calcio".
Redazione Irno24 14/08/2022
La Salernitana cede 0-1 alla Roma ma non affonda come l'anno scorso
Non comincia bene la seconda avventura consecutiva in serie A per la Salernitana. All'Arechi, nonostante la carica dei 30mila, e sotto gli occhi del neo acquisto Maggiore, la Roma si impone 0-1 con rete di Cristante alla mezz'ora. I giallorossi, sin dall'inizio, mettono in campo geometrie e qualità, arrivando facilmente al tiro con Zaniolo in tre circostanze: due conclusioni vanno a lato, una la para Sepe con la spalla.
In mezzo, un tiro molto insidioso di Bonazzoli che impegna a terra Rui Patricio. Bene il ritrovato Mazzocchi, che spinge sulla sinistra (a destra spazio a Candreva) con caparbietà e crea scompiglio nella difesa di Mourinho. Al 33° il vantaggio degli ospiti, quando Cristante indovina l'angolo con un tiro "sporco" di sinistro, al termine di una serie di rimpalli nell'area granata. In chiusura di frazione, da registrare il palo di Dybala, con Sepe che probabilmente sfiora in maniera decisiva.
Nella ripresa poche opportunità, Zaniolo va ancora vicino al gol al 23° con una staffilata mancina, che Sepe può soltanto guardare spegnersi a lato. Complice la stanchezza, le giocate si fanno imprecise e gli spazi si dilatano, tuttavia il punteggio non cambia. In pieno recupero, nel tentativo di imbastire l'ultimo assalto, Ribery sbaglia un passaggio facile e innesca il contropiede di Karsdorp, che manca il raddoppio in diagonale.
Redazione Irno24 22/06/2020
Addio a Pierino Prati, uno degli eroi granata del 1966
L’U.S. Salernitana 1919, la Proprietà, i dirigenti, i giocatori, lo staff e la Salerno sportiva tutta si stringono attorno al dolore che ha colpito la famiglia Prati e gli amanti del calcio italiano per la scomparsa (a 73 anni) dell’indimenticato Pierino Prati, bomber granata nella stagione 1965/66.
Prima di diventare stella del Milan, infatti, Prati fu protagonista della prima promozione in B della Salernitana, nel 1966. Realizzò 10 gol in 19 presenze, ma sarebbero stati certamente di più senza il grave infortunio rimediato nel match di Torre Annunziata nel Gennaio '66, che gli costò la frattura di tibia e perone e un'assenza di 15 partite. Firmò l'ultimo gol con la maglia della Salernitana nel maggio 1966 al Vestuti contro la Samb (3-0), alla penultima di campionato, cioè 7 giorni prima dell'apoteosi a L'Aquila, con lo 0-0 che valse la cadetteria.
"Apprendiamo con grande dolore la tristissima notizia della morte di Pierino Prati. Un attaccante straordinario, un uomo generoso che negli anni in granata conquistò il cuore dei tifosi e dell'intera città. Proprio da Salerno Prati spiccò il volo per i successi che l'hanno reso uno degli attaccanti più forti della storia del calcio nazionale. Conservò un rapporto speciale di simpatia con città e tifosi ricordandone l'affetto. Salerno ed il popolo granata esprimono cordoglio a familiari ed amici pronti ad onorarne la memoria". Queste le parole del sindaco Napoli.