Strappa catenina d'oro in centro a Salerno, arrestato straniero
L'uomo è stato colto sul fatto in Piazza della Concordia dai poliziotti della sezione Volanti
Redazione Irno24 30/08/2023 0
In data 29 agosto, la sezione Volanti della Polizia di Salerno ha tratto in arresto, nella flagranza del reato di rapina, il cittadino straniero L.F.; questi, in Piazza della Concordia, a seguito di breve colluttazione, strappava la catenina d'oro che la vittima portava al collo.
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Redazione Irno24 01/02/2025
Camion perde carico a Salerno, muore ciclista di 49 anni
Tragico incidente, questa mattina, a Salerno, in via Fra' Generoso, la strada che dai vecchi caselli autostradali conduce verso il viadotto Gatto. Un ciclista casertano 49enne, infatti, nei pressi del punto in cui si svolta verso il Castello Arechi, è morto dopo essere stato travolto dal carico di ecoballe perso da un camion. L'uomo faceva parte di un gruppo, un suo compagno è rimasto gravemente ferito.
Redazione Irno24 03/01/2021
Salerno e provincia, i risultati dei controlli anti Covid nell'ultima settimana 2020
Nelle giornate dell’ultima settimana dell’anno, le Forze di polizia e l’Esercito hanno proseguito ad assicurare incessantemente i servizi di vigilanza e controllo disposti per contrastare la diffusione del Covid. In attuazione a quanto previsto dai decreti governativi e dalle ordinanze della Regione e dei Sindaci salernitani, il Questore della provincia di Salerno, d’intesa con i Comandanti Provinciali dell’Arma Carabinieri e della GdF, ha previsto mirati servizi nella settimana dal 28 dicembre al 3 gennaio, che hanno consentito di raggiungere i seguenti risultati:
5306 persone controllate; 2764 veicoli controllati; 2289 esercizi pubblici controllati; 123 persone sanzionate per mancato uso della mascherina o perché fuori dal comune di residenza senza giustificato motivo; 6 denunciati per inosservanza della quarantena imposta dall'ASL; 24 titolari di esercizi commerciali sanzionati per mancato rispetto della normativa anti Covid; 7 attività o esercizi chiusi.
I servizi sono stati volti a garantire la sicurezza in strada, con particolare riferimento alla vigilia del Capodanno e al primo gennaio, onde prevenire il formarsi di assembramenti. In particolare, nella giornata del 31 dicembre, sono state controllate 718 persone, di cui 41 sanzionate per violazione dell’obbligo di indossare la mascherina o perchè presenti in luoghi fuori dal Comune di residenza senza giustificato motivo.
Nella stessa giornata sono stati sanzionati 7 gestori di alcuni bar in quanto somministravano ad avventori bevande consentendo la consumazione sul posto e non invece, come unicamente consentito, effettuando la vendita per l’asporto. Peraltro, in occasione della ricorrenza del Capodanno, sono stati sequestrati 70 kg di fuochi d’artificio e sono state denunciate 4 persone in stato di libertà.
Redazione Irno24 30/10/2020
Traffico internazionale di droga e riciclaggio, 25 arresti: confiscate attività a Salerno
Nelle prime ore della mattina, nelle province di Salerno, Napoli, Avellino, Caserta, Brescia, Taranto, Parma e Firenze, circa 300 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno, supportati dai reparti territorialmente competenti, dal 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano (SA) e dal Nucleo Cinofili di Sarno (SA), hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare - emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia - nei confronti di 25 indagati (23 in carcere e 2 agli arresti domiciliari), gravemente indiziati, a vario titolo, di “associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti”, con l’aggravante della transnazionalità del reato, “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti”, “intestazione fittizia di beni”, “riciclaggio ed auto riciclaggio”, “truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche”.
Inoltre, nel medesimo provvedimento cautelare è stato disposto ed eseguito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di due attività commerciali salernitane (fra cui una pizzeria molto nota, “A' Puntella”) e della somma complessiva di € 165.000, prodotto dell’illecita attività degli indagati.
I provvedimenti scaturiscono da una vasta ed articolata attività d’indagine avviata dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno nel mese di ottobre 2017 con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia. È stata condotta con metodi tradizionali, con il supporto di attività tecniche e mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento, ed è risultata particolarmente complessa poiché molti dei soggetti investigati, per condurre i loro traffici illeciti, sono ricorsi all’intestazione fittizia di schede telefoniche ed all’utilizzo di smartphone dotati di servizi di messaggistica di difficile intercettazione, venendo comunque scoperti.
L’indagine ha permesso di ricostruire l’esistenza di un’associazione a delinquere, con ruoli e competenze ben definite, dedita alla commissione dei suddetti delitti, dotata di una notevole organizzazione gestionale, oltre che di rilevanti risorse finanziarie e svariati canali di rifornimento di stupefacente, principalmente del tipo cocaina. Gli esiti complessivi delle investigazioni hanno consentito di accertare che il salernitano Fiorenzo Parotti, promotore, organizzatore e finanziatore del sodalizio, aveva nel tempo assunto una posizione di assoluta primazia nell’ambito del traffico degli stupefacenti a Salerno sia in termini di introiti che di bacino di utenza, grazie ad una stabile collaborazione con la criminalità napoletana ed attraverso una ramificata rete di distribuzione in ambito provinciale (Acerno, Olevano sul Tusciano).
L’approvvigionamento avveniva per il tramite di diversi canali, tracciati sia in territorio continentale (Albania e Olanda), sia oltreoceano (Panama e Brasile), col precipuo fine di reperire lo stupefacente direttamente dai paesi di produzione, acquistandolo in ingenti quantità ad un prezzo più vantaggioso, grazie al progressivo incremento del volume di affari dell’organizzazione.
Il nome dell’operazione “El Fakir” è stato tratto proprio dalle indagini su quest’ultimo canale di rifornimento. Nel seguire i movimenti di Rosario Lumia, broker internazionale di origine napoletana in contatto con diversi cartelli della droga, era emerso il progetto di inviare una spedizione di cocaina nascosta all’interno di container provenienti da Panama; inizialmente era stato proposto addirittura il porto di Salerno quale destinazione finale, salvo poi virare su Algeciras in Spagna, non avendo le società intermediarie incaricate del trasporto rapporti commerciali diretti con l’Italia.
Il referente panamense dell’operazione era German Eliecer Chanis Aguilar, alias “EL Fakir” (il fachiro), allora latitante e ritenuto dalle autorità internazionali “altamente pericoloso”, nonché leader del gruppo paramilitare “frente 57” delle FARC, operante in molteplici attività criminali al confine tra Panama e Colombia. La spedizione non si concretizzava solo in ragione dell’arresto di El Fakir, avvenuto in Messico nel gennaio 2018. Per via della riconosciuta pericolosità di “El Fakir”, il suo rientro a Panama è avvenuto sotto la supervisione di un consistente dispositivo di sicurezza schierato presso l’Aeroporto Internazionale di Tocumen. Egli, infatti, oltre ad essere un narcotrafficante, era ricercato anche per omicidio e per reati vari commessi con esponenti legati alla criminalità organizzata.
In seguito a tale imprevisto, Lumia aveva individuato un’ulteriore rotta, questa volta dal Brasile, accordandosi per nascondere lo stupefacente in container di caffè destinati ad un’azienda operante nel settore della torrefazione con sede in Campania. Anche in questo caso il progetto non si realizzava solo per via del suo arresto, avvenuto a Napoli a maggio dello stesso anno. Le attività del sodalizio subivano comunque solo semplici rallentamenti, grazie al fatto che il canale di approvvigionamento con Olanda e Albania non aveva mai smesso di rifornire le rigogliose piazze.
La mentalità imprenditoriale dei sodali, in particolare del Parotti, non si è fermata alla gestione degli illeciti proventi provenienti dai fiumi di droga trafficati e spacciati. Le indagini, anche bancarie, hanno appurato come i proventi siano stati reinvestiti in attività economiche e commerciali, dopo la ripulitura del denaro mediante il passaggio su conti correnti di persone compiacenti, nell’evidente scopo di occultarne e renderne impossibile l’identificazione. Inoltre, la creazione di una nuova società mediante l’utilizzo di intestatari fittizi ha permesso agli indagati di realizzare la pizzeria salernitana di cui sopra, accedendo al finanziamento pubblico “Progetto Invitalia - Resto al Sud”, ricavandone tra i diversi vantaggi patrimoniali anche una parte a fondo perduto quantificata in € 70.000.
Da qui le connesse ipotesi delittuose di riciclaggio, auto riciclaggio, intestazione fittizia di beni e truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Nel corso dell’attività d’indagine, sono state già arrestate 8 persone in flagranza di reato, sequestrati 25 kg di stupefacente, orologi di pregio per un valore di € 75.000 ed oltre € 160.000 in danaro contante. La stima del fatturato complessivo dell’impresa criminale è di oltre 20 milioni di euro annui esentasse, cui vanno aggiunti quelli delle fiorenti attività commerciali costituite per ripulire il danaro.
NOTA STAMPA DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA