CIA e Consiglio Regionale siglano patto per rilanciare aree interne Campania
Si punta a favorire il rilancio economico del territorio e ridurre il rischio di declino demografico
Redazione Irno24 14/09/2023 0
“Oggi in commissione Aree interne abbiamo approvato il protocollo d'intesa con la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) Campania. Il documento nasce dalla consapevolezza che la sinergia tra istituzioni e associazioni può rafforzare notevolmente i nostri sforzi per favorire lo sviluppo delle aree interne della nostra regione. Con la firma di questo protocollo, ci impegniamo a promuovere progetti che rafforzino il tessuto sociale ed economico delle nostre comunità, con un focus particolare sulla rinascita delle filiere produttive locali.
Vogliamo favorire il rilancio economico e sociale del territorio e consentire nuove forme di occupazione per i giovani residenti, attraverso l’insediamento di nuove attività produttive, riducendo, così, il rischio di marginalizzazione e di declino demografico”. A dirlo è il presidente della commissione speciale Aree interne, Michele Cammarano, a margine dell’approvazione del protocollo d’intesa con CIA Campania.
“In qualità di presidente di CIA Campania – afferma Raffaele Amore - non posso fare a meno di esprimere con fierezza la soddisfazione per il riconoscimento, da parte della Commissione speciale Aree Interne del Consiglio Regionale, della mission della nostra organizzazione in queste aree così preziose del Paese e della nostra regione, e al tempo stesso così delicate, oggetto negli ultimi anni di uno spopolamento deteriore, che ne penalizza ruolo economico e funzione sociale.
CIA persegue il duplice obiettivo di migliorare la quantità e qualità dei servizi di istruzione, salute, mobilità (e quindi di “cittadinanza”) e di promuovere progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio naturale e culturale delle aree interne della Campania, puntando sulla rinascita delle filiere produttive locali e sulla promozione di nuove filiere, per favorire l’accesso al “mercato” ed animare i borghi rurali per uno sviluppo diverso di turismo sostenibile”.
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Redazione Irno24 16/06/2020
Prete agli Stati Generali: "Per Camere di Commercio ruolo di catalizzatore locale"
“La crisi che stiamo vivendo è un’occasione storica per ripensare il ruolo dell’Italia. Per riattivare e mettere insieme le energie di tutti. Tutti devono essere parte di questo processo di ricostruzione”. E’ quanto ha sottolineato oggi Andrea Prete, vice presidente di Unioncamere (nonchè presidente della camera di commercio di Salerno), intervenuto in rappresentanza dell’istituzione agli Stati Generali.
“Le imprese - ha spiegato - devono sentirsi nuovamente protagoniste. E in questo processo, le Camere di commercio possono svolgere un ruolo utilissimo di catalizzatore a livello locale; di raccordo tra i diversi soggetti per coordinarne gli interventi ed evitare inutili dispersioni; di punto privilegiato di ascolto e di interpretazione delle istanze delle imprese per dare voce soprattutto a quelle più piccole; di collegamento tra territori e reti globali; di ideazione e di animazione di nuove progettualità, di raccordo tra le linee di intervento del Governo e la miriade di piccole e microimprese”.
Redazione Irno24 30/09/2022
L'artigianato salernitano in vetrina a Milano, disponibili 23 postazioni
Saranno 23 le imprese salernitane del settore artigianato, selezionate con un apposito bando pubblico, che parteciperanno alla 26a edizione della mostra mercato internazionale “AF – L’Artigiano in Fiera”, in programma alla Fieramilano dal 3 all’11 dicembre 2022, negli spazi allestiti dalla Camera di Commercio di Salerno.
“Nutro grande entusiasmo per la partecipazione a questa iniziativa – dichiara il componente della Giunta camerale per il settore artigiano, Lucio Ronca - giacché è da tempo, a mio avviso, che le 21mila aziende artigiane meritano un’attenzione esclusiva. Ho chiesto agli uffici preposti di strutturare un bando semplice, per facilitare la partecipazione.
Da oggi sarà possibile presentare l’istanza per usufruire di questa importante opportunità: con soli 500 euro, un'azienda artigiana salernitana, del settore artistico tradizionale o del food, potrà avere un suo stand preallestito nella più importante fiera del comparto. Invito gli artigiani a fare tesoro di questa occasione e sono fiducioso che sapranno coglierla al volo”.
(Nella foto, da sinistra, Demetrio Cuzzola - Consigliere CCIAA Salerno; Giuseppe Gallo - Vice Presidente vicario; Lucio Ronca - Componente Giunta).
Redazione Irno24 07/01/2021
Ristorazione ko, i dati Fipe-Confcommercio: "Bisogna riaprire"
Come emerso dai dati elaborati dall’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, il 2020, l’annus horribilis della ristorazione italiana, si è chiuso nel peggiore dei modi: 37,7 miliardi di euro di perdite, circa il 40% dell’intero fatturato annuo del settore andato in fumo. Per questo la Fipe-Confcommercio ha scritto al ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, chiedendo un incontro urgente per elaborare insieme un piano organico di interventi destinato alle imprese e i lavoratori dei Pubblici Esercizi, anche con l’obiettivo di programmare una riapertura in sicurezza dei locali.
Il punto di partenza della discussione saranno proprio i conti di fine anno, che hanno messo in luce come il colpo più duro al settore sia arrivato dalle chiusure di novembre e dicembre. Storicamente, nel periodo delle festività dicembrine per una parte rilevante dei locali si arriva a generare fino al 20% del fatturato annuo: nel quarto trimestre 2020, invece, le perdite registrate hanno superato i 14 miliardi di euro, con un meno 57,1% dei ricavi, peggio ancora di quello che era successo nel II trimestre, quello del primo lockdown.
Questa fine d'anno ha di fatto vanificato gli sforzi estivi che pure avevano portato ad un contenimento delle perdite in alcune aree turistiche del Paese. Le grandi città, dove ha pesato di più l’assenza del turismo internazionale, non hanno invece beneficiato nemmeno della tregua estiva, registrando perdite complessivamente superiori all’80%.
“La ristorazione italiana - dichiara Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio - non ha pace: ogni volta che si avvicina la scadenza delle misure restrittive, ne vengono annunciate di nuove e si riparte da zero. Così anche il primo provvedimento del 2021 ha disposto la chiusura di bar e ristoranti nei fine settimana, lasciando gli imprenditori nell’incertezza dall’11 gennaio in poi, con i danni e le distorsioni che ne conseguono. Chiediamo a Governo e Comitato Tecnico Scientifico di dare prospettive diverse - più certe, ma anche più motivanti - ad un settore che ha pagato un prezzo altissimo, ma soprattutto che ha già dimostrato di poter lavorare in totale sicurezza”.
Da Confcommercio Salerno, rivendicando il senso di responsabilità di un settore che, sin dal primo istante, si è adeguato alle continue prescrizioni, gli fa eco il presidente, Giuseppe Gagliano: "La situazione provinciale è stata già evidenziata qualche settimana fa, a proposito del crollo del fatturato degli alberghi anche negli ultimi mesi dell’anno. Nel panorama dei pubblici esercizi salernitani, le cui dinamiche sono strettamente connesse al turismo, ci sono tendenze analoghe. Oltre alle limitazioni previste dalle normative vigenti, ad aggravare la condizione c’è l’assenza di Luci d’artista, evento che permetteva alle imprese di mettere un bel po’ di fieno in cascina.
E’ impensabile tamponare i danni, potendo lavorare con asporto e consegna a domicilio o con le aperture, laddove permesse, fino alle 18, escludendo la cena che è il momento di maggior consumo. Dalla pandemia si esce con il contributo di tutti, non sacrificando alcune categorie che vengono considerate alla stregua di untori. Non va mai dimenticato che, spesso, dietro un bar o un ristorante ci sono i sacrifici di una vita dell’imprenditore, e ci sono lavoratori e fornitori che soffrono per il blocco delle attività".