Come e cosa mangiare durante l'isolamento, 6 regole dalla Società di Nutrizione
Fortemente consigliati il consumo di frutta e verdura e lo svolgimento di attività motoria
Redazione Irno24 19/03/2020 0
Non esistono diete miracolose contro le infezioni virali. Sicuramente però - si legge sul sito del Ministero della Salute - seguire uno stile di vita alimentare corretto aiuta a facilitare il processo di guarigione e in tempi come questi, di smart working e mobilità ridotta tra le mura di casa, a evitare di mettere su chili di troppo. Suggerimenti utili per una sana alimentazione durante l’isolamento sociale arrivano dalla SINU - Società Italiana di Nutrizione Umana. Eccoli.
- Per evitare un aumento di peso, porta in tavola solo quello che hai deciso di mangiare, serviti una porzione “giusta” di ogni portata e non aggiungere altro, riduci il consumo di bevande zuccherate e di altri prodotti ricchi di zuccheri, evita l’abuso di sale e di condimenti ricchi di grassi.
- Soprattutto consuma almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, fonti di minerali e vitamine (particolarmente vit. C e vit. A) utili a rafforzare le difese immunitarie e la protezione delle vie respiratorie.
- Sforzati di mantenere una regolare sia pur limitata attività motoria, ad es. cyclette, tapis roulant ma anche ginnastica a corpo libero 1 o 2 volte al giorno e cerca se possibile di esporre ogni giorno braccia e gambe al sole per 15-30 minuti per favorire la sintesi endogena di vitamina D.
- Rifletti che la necessità di restare a casa e in famiglia può essere un’opportunità per dedicare maggiore attenzione e un po' più di tempo alla preparazione di cibi più salutari e più gustosi, nel rispetto delle nostre tradizioni mediterranee: se ne gioveranno la salute ma anche l’umore.
- Non assaggiare durante la preparazione dei piatti e non mangiare mai in piedi e frettolosamente, ma apparecchia ogni volta la tavola: dedica tempo alla convivialità nei pasti perchè momento di aggregazione con la famiglia e di utilità per incoraggiare i ragazzi ad avere ogni giorno un’alimentazione varia, ricca di frutta, verdura e legumi fornendo loro il buon esempio.
- Fai in modo che i bambini ti aiutino nella preparazione del cibo: in questo modo eviterai la noia e i capricci ed è sempre più divertente e più facile mangiare ciò che si è scelto e si è aiutato a preparare.
Potrebbero interessarti anche...
Redazione Irno24 03/10/2021
Screening oncologici gratuiti dell'Asl, prima tappa il 5 Ottobre a Salerno
Martedì 5 ottobre prende il via "Mi voglio bene 2021", la campagna di screening oncologici gratuiti dell'Asl Salerno. Medici in piazza e controlli gratuiti per la prevenzione dei tumori: Pap-test, Mammografia, Melanoma, Colon-Retto.
Il tour, che attraverserà l’intera provincia, è articolato in sedici tappe, la prima della quali sarà Salerno, appunto, il giorno 5, in Piazza della Concordia, dove dalle 9:00 alle 18:00 sosterà il truck dell’Asl con i suoi operatori, dove sarà possibile prenotarsi e ricevere informazioni.
Per fissare un appuntamento di Screening Oncologico gratuito della Mammella (donne dai 50 ai 69 anni) e della Cervice Uterina (donne dai 25 ai 64 anni), è possibile anche registrarsi on line al link screening.aslsalerno.it per essere contattati dagli operatori.
Francesca Guglielmetti 12/05/2022
A Salerno si riprende a correre e pedalare, quali effetti sull'umore
Il 15 Maggio, Salerno riprenderà a correre e poi, a stretto giro, il 29, riprenderà anche a pedalare. Dopo le forzate interruzioni dovute alla pandemia, i runners potranno partecipare alla manifestazione "Salerno Corre", prevista appunto per domenica 15, mentre il 29 maggio gli amanti delle due ruote potranno percorrere le strade cittadine grazie all’iniziativa "Pedalando per la città". Dopo gli anni di “cattività” legati alla pandemia, in cui coloro che praticano sport all’aria aperta hanno dovuto prima rinunciare e poi programmare i propri allenamenti in precise fasce orarie, quest’anno, sempre con le dovute precauzioni, si potrà riacquistare una parvenza di normalità e correre e pedalare non più in solitaria o in piccoli gruppi ma all’interno di una manifestazione.
Lo so, vi aspettate a questo punto il "predicozzo" trito e ritrito rispetto all’ormai nota locuzione di Giovenale ("Mens sana in corpore sano"), che pure aveva le sue ragioni e decisamente aveva capito tutto, ma che forse conviene approfondire meglio perchè qui la posta è un pò più alta: non stiamo parlando solo di essere sani, ma proprio di essere felici. Eh sì, lo sport ha degli innegabili effetti sull’umore.
Il primo è diretto, dal momento che l’attività sportiva permette il rilascio di endorfina e serotonina, ormoni che migliorano lo stato di serenità e, contemporaneamente, riduce il livello di cortisolo, che invece abbonda, per così dire, nei soggetti stressati o depressi. Il secondo effetto, sebbene indiretto, è altrettanto efficace, poiché praticare sport all’aria aperta ed in compagnia di altre persone, per ovvie ragioni (della serie "Non ci vuole lo psicologo"), facilita i rapporti umani. Molteplici ormai sono gli studi che dimostrano l'efficacia dell'attività fisica (anche blanda) purché costante come coadiuvante nelle cure per i disturbi dell'umore (depressione in primo luogo). Tra gli studi più recenti vale la pena di ricordare quello del 2016 condotto da Richard Maddock, professore della UC Davis presso il dipartimento di psichiatria e scienze comportamentali.
Lo studio, molto articolato, ha permesso di evidenziare che nei soggetti che si erano sottoposti ad allenamenti costanti avveniva una vera e propria rimodulazione dei processi neurochimici a livello cerebrale. Risulta ormai chiaro, dunque, che l'esercizio fisico migliori l'ambiente chimico cerebrale, nel senso che le sostanze rilasciate durante l'esercizio sono così potenti da poter considerare chi pratica sport un vero e proprio "farmacista" che è in grado di autocurarsi. L'indicazione di praticare sport è particolarmente utile per i pazienti depressi che hanno meno di 25 anni, i quali sono statisticamente più sensibili agli effetti collaterali degli antipressivi.
In chi non è clinicamente depresso, invece, l'esercizio fisico rappresenta uno dei più affidabili "booster" dell'umore. Ovviamente, come lo stesso Maddock invita a fare, è necessaria l'opportuna cautela, nel senso che, sebbene molti soggetti depressi ottengano dei miglioramenti del tono dell'umore attraverso la pratica sportiva, tali miglioramenti non sono presenti in tutti. Allora, chi non pratica sport è inevitabilmente condannato alla tristezza ed alla malattia? Certo che no! Ci viene incontro, in questo caso, l'Organizzazione Mondiale della Sanità con l'ormai nota raccomandazione dei 10.000 passi da percorrere ogni giorno per tutelare il proprio stato di salute psicofisico.
Quindi, se proprio non riuscite a correre e non sapete andare in bicicletta, magari approfittate di questi due eventi programmati per il mese di maggio per iniziare a camminare (ma a passo sostenuto, mi raccomando). Un'ultima cosa: se vi siete chiesti perché nelle corse podistiche (e soprattutto nelle maratone) non sia tollerato e, anzi, in alcuni casi addirittura sanzionato, l'utilizzo degli auricolari per ascoltare musica, fatemelo sapere nei commenti: anche questa faccenda della musica ha a che fare con la felicità e con il miglioramento delle proprie performance ma, dal momento che è questione un po' lunga, se siete interessati ve la racconto un'altra volta.
Francesca Guglielmetti 18/12/2022
Dalle luce non solo suggestione ma anche la cura di alcuni disturbi
Fiat lux! E luce sia. Anche quest’anno, dal 2 dicembre al 29 gennaio, Salerno, ogni giorno a partire dalle 17, vedrà illuminarsi strade, piazze e giardini con le installazioni artistiche che, anno dopo anno, stanno contribuendo a rendere la nostra città meta turistica. Certo, passeggiare per la città illuminata rappresenta un indiscutibile occasione di svago, ma anche un’occasione per potersi rilassare. La luce, nelle molteplici forme e negli sfavillanti colori che la città, angolo dopo angolo, presenta, offre suggestioni per i più grandi, meraviglia in chi è ancora bambino.
Lasciando ovviamente ad altri che meglio di me sapranno illustrare itinerari ed occasioni di svago, non posso fare a meno però, raccogliendo lo spunto offerto, di illustrarvi brevemente i meravigliosi effetti benefici della luce. Eh sì, la luce cura: attraverso la fototerapia è infatti possibile, utilizzando la luce solare o radiazioni luminose a diversa lunghezza d’onda (luce ad alta intensità, raggi UVA, raggi UVB a banda larga, raggi UVB a banda stretta), curare molteplici disturbi.
Gli effetti benefici della luce solare su diverse malattie dermatologiche sono infatti ormai noti ai più, mentre ancora, credo, resta non pienamente conosciuto ed apprezzato l’intervento della fototerapia su diversi disturbi psichici e, soprattutto, sulla Sindrome Affettiva Stagionale (SAD). La SAD si caratterizza per episodi depressivi gravi in corrispondenza dei cambiamenti stagionali, in particolare autunno-inverno, con diminuzione nel periodo estivo.
Già nel 1984, lo psichiatra e ricercatore Norman E. Rosenthal ipotizzò che la Sindrome fosse collegata soprattutto alla riduzione invernale della quantità di luce e ne identificò la terapia di prima scelta nella fototerapia. Da quel momento in poi, gli studi scientifici al riguardo sono stati costanti, tanto che nel 2005 l’American Journal of Psychiatry ha confermato che il trattamento con luce brillante (luce ad alta intensità) è efficace nei disturbi dell’umore a carattere stagionale e non.
Per comprendere come funziona la fototerapia, è necessario sapere che l’occhio rappresenta la parte più superficiale del nostro sistema nervoso centrale. La luce, colpendo la retina, stimola il nervo ottico, che trasmette gli stimoli a regioni del cervello come l’ipotalamo, che regola la produzione di serotonina (l’ormone del buonumore) e di cortisolo (l’ormone dello stress), e l’epifisi, che regola la produzione di melatonina, migliorando l’umore, l’alimentazione e il sonno.
Cortisolo, serotonina e melatonina risultano, infatti, alterati nelle persone che soffrono di episodi depressivi. Sebbene, dunque, passeggiare per le strade illuminate non può certo essere considerato alla stregua di una fototerapia (che essendo un intervento clinico ha delle sue caratteristiche ben precise e dei professionisti deputati ad utilizzarla), credo sia bene però sapere che in carenza di luce si rischia innanzitutto la depressione e che, dunque, anche una passeggiata per le strade illuminate, pur non essendo una vera e propria cura, può rappresentare, senza dubbio, una forma di attenzione verso noi stessi.