Concessioni balneari, anche a Salerno continua la lotta di Sib-Confcommercio
Annunciata intenzione di ricorrere alla Corte europea dei diritti umani
Redazione Irno24 13/11/2021 0
I balneari italiani non si arrendono. Davanti alla pronuncia del Consiglio di Stato, che ha cancellato l’estensione delle concessioni al 2033 e imposto di riassegnarle tramite gara entro due anni, l’associazione di categoria Sib-Confcommercio annuncia l’intenzione di ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo per far valere il proprio diritto alla proprietà privata.
“L'incontro di ieri sera con l'On. Piero De Luca - afferma Alfonso Amoroso, presidente provinciale Sib-Confcommercio - ci ha dato la possibilità di discutere e sviscerare su quali possano essere i risvolti di una tale sentenza sul futuro della balneazione attrezzata a Salerno e, ancor di più, in Italia.
Ci siamo lasciati con l'impegno di rivederci a Roma, per cominciare a lavorare, questa volta seriamente, alla risoluzione della problematica, con il fine unico di riuscire a garantire attraverso le gare e, quindi, il rispetto delle norme Europee, un futuro tranquillo ai concessionari balneari italiani”.
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Redazione Irno24 24/08/2020
Coldiretti, da grano a pane il prezzo aumenta 15 volte
Dal grano al pane il prezzo aumenta di quasi 15 volte per effetto delle speculazioni e delle importazioni selvagge di prodotto dall’estero con pagnotte e panini spacciati come italiani all’insaputa dei consumatori. A denunciarlo è la Coldiretti in riferimento agli ultimi dati diffusi da Eurostat che evidenziano come in Italia i prezzi del pane siano superiori del 14,5% rispetto alla media in Europa dove il prezzo piu’ alto è in Danimarca e il piu’ basso in Romania.
Oggi – sottolinea Coldiretti – un chilo di grano tenero è venduto a meno di 21 centesimi mentre un chilo di pane è acquistato dai cittadini a valori variabili attorno ai 3,1 euro al chilo, con un rincaro quindi di quasi quindici volte, tenuto conto che per fare un chilo di pane occorre circa un chilo di grano, dal quale si ottengono 800 grammi di farina da impastare con l’acqua per ottenere un chilo di prodotto finito. Se a Milano una pagnotta da un chilo costa 4,22 euro, a Bologna si arriva addirittura a 4,72 euro, ma a Napoli si scende fino a 1,89, mentre a Roma si viaggia sui 2,63 euro, a Palermo sui 3,02 euro e a Torino sui 3,05 euro, secondo analisi Coldiretti su dati Osservatorio prezzi.
La forte variabilità da una città all’altra è peraltro una evidente dimostrazione che – sottolinea Coldiretti – l’andamento del prezzo del pane dipende solo marginalmente dal costo del grano, con le quotazioni dei prodotti agricoli ormai sempre meno legate all’andamento reale della domanda e dell’offerta e sempre più ai movimenti finanziari e dalle strategie speculative. Il risultato è che gli agricoltori devono vendere ben 5 chili di grano per potersi pagare un caffè o una bottiglietta di acqua al bar.
La situazione del grano italiano stretto tra speculazioni di filiera ed importazioni selvagge – denuncia Coldiretti – è la punta dell’iceberg delle difficoltà che deve affrontare l’agricoltura italiana. Lo dimostra il fatto che per ogni euro di spesa in prodotti agroalimentari freschi come frutta e verdura solo 22 centesimi arrivano al produttore agricolo ma il valore scende addirittura a 2 centesimi nel caso di quelli trasformati dai salumi fino ai formaggi, mentre il resto viene diviso tra l’industria di trasformazione e la distribuzione commerciale che assorbe la parte preponderante del valore secondo Ismea.
C’è sicuramente un margine da recuperare per garantire un giusto compenso agli agricoltori, senza pesare sui cittadini – conclude Coldiretti - per realizzare rapporti di filiera virtuosi con accordi che valorizzino i primati del Made in Italy e garantiscano la sostenibilità della produzione in Italia con impegni pluriennali e il riconoscimento di un prezzo di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti.
Redazione Irno24 07/04/2021
Covid, Coldiretti: in Campania crack da 35 milioni per 700 agriturismi
Le chiusure affossano i 700 agriturismi della Campania con la primavera che è la stagione preferita dagli italiani per gite fuori porta e scampagnate. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti nel sottolineare che dall’inizio della pandemia l’agriturismo nazionale ha perso 1,2 miliardi di fatturato, 35 milioni di euro in Campania.
L’arrivo della bella stagione – sottolinea Coldiretti – è particolarmente apprezzata dagli amanti della campagna per assistere al risveglio della natura con piante, fiori e uccelli migratori, ma anche delle attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni, la semina e la raccolta delle primizie da portare in tavola.
Gli agriturismi, peraltro, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.
In Campania l’offerta agrituristica – prima delle prescrizioni anti Covid – poteva contare su circa 24mila coperti per la ristorazione/degustazione e circa 5mila posti letto al coperto, cui vanno aggiunte le quasi 700 piazzole per il camping. In provincia di Salerno gli agriturismi dispongono di 7.500 coperti e 1.900 posti letto. Nel Sannio si superano i 5.000 coperti e si sfiorano i 1.000 posti letto. Poi Napoli con i quasi 3.900 coperti e 740 letti. Nelle province di Avellino e Caserta con circa 3.700 coperti e 690 letti ciascuna.
"I nostri agriturismi hanno dato una spinta determinante alla crescita del turismo nelle zone rurali - sottolinea Manuel Lombardi, presidente di Terranostra Campania - contribuendo a presidiare e tutelare il territorio come custodi del patrimonio agroalimentare, del paesaggio e delle strutture rurali. L'agriturismo autentico contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle campagne e garantisce il rispetto delle distanze sociali, evitando l’affollamento. Nei nostri agriturismi le distanze si misurano in ettari e non in metri".
Redazione Irno24 30/01/2024
La Campania porta alla BIT 2024 i "Borghi Salute e Benessere"
La Campania si presenta alla BIT 2024 di Milano attraverso un ricco programma di iniziative. Presso il Padiglione 3, infatti, si susseguiranno una serie di eventi e di talk con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze del territorio, in particolare i "Borghi Salute e Benessere" e il turismo sostenibile delle isole e delle aree marine protette della regione.
La tre giornate di eventi sarà aperta da una conferenza il 4 febbraio (ore 12:30), alla quale interverranno Vincenzo De Luca, Presidente Regione Campania; Felice Casucci, Assessore al Turismo Regione Campania; Andrea Prete, Presidente Unioncamere; Luigi Raia, Direttore Generale Agenzia Campania Turismo.
Si prosegue con un focus sulla provincia di Salerno, a cura di Alessandra Arcese, coordinatrice area qualificazione imprese e territori di ISNART, dal titolo "Quanto pesa il turismo salernitano? Dati, nuovi strumenti di analisi Artificial Intelligence Based e tutte le opportunità dell'Ecosistema digitale del Turismo e di Italia.it". Seguirà un intervento di Raffaele Esposito, Consigliere camerale e Coordinatore del Gruppo Lavoro Turismo della Camera di Commercio di Salerno.