Confesercenti Salerno: "Dehors spazi essenziali per migliaia di attività"
"Assolutamente favorevoli alla riconferma degli allestimenti esterni per i pubblici esercizi"
Redazione Irno24 23/05/2024 0
"I dehors producono effetti positivi - scrive Fiepet Confesercenti in una nota - per l’immagine delle città e delle relative destinazioni turistiche provinciali, garantendo un’offerta migliore di servizi e punti di aggregazione sociale. È un investimento per le economie del territorio, specialmente lungo le destinazioni turistiche. Limitarne l’utilizzo, laddove ci sono le condizioni, sarebbe un errore grandissimo.
Anche perché sono gli stessi consumatori che manifestano apertamente di gradirli: tre italiani su quattro, su base indagine nazionale, pensano che l’espansione dei dehors sia stata un fatto positivo. Bene, dunque, la proposta di legge del ministro Urso sui dehors che, a nostro avviso, va a favore non solo delle imprese ma anche dei consumatori".
La rete italiana dei pubblici esercizi ha sempre previsto spazi fuori dal locale per il consumo, grazie anche al fattore climatico. La quantità di posti all’esterno – dai dehors più strutturati ai semplici tavolini all’aperto – è però aumentata rapidamente con la pandemia, quando la stessa autorità sanitaria ha consigliato il consumo all’aperto per ridurre i rischi di contagio.
Secondo le stime Fiepet Confesercenti, infatti, dalla pandemia le imprese hanno allestito nuovi spazi esterni per un totale complessivo di quasi 750mila metri quadri, pari a 180mila tavoli. Il boom dei dehors non è stato però solo frutto della semplificazione, ma la conseguenza di una rivoluzione delle abitudini di consumo dei cittadini: un avventore su due, quando si reca in un ristorante della propria città, chiede di poter sedere all’esterno spesso (34%) o sempre (16%), mentre solo il 9% sostiene di non chiederlo mai.
"Siamo assolutamente favorevoli - fanno sapere da Confesercenti Salerno - alla riqualificazione ed alla riconferma degli allestimenti esterni per i pubblici esercizi; i consumatori li gradiscono, ma soprattutto i nostri operatori ne hanno ormai necessità, avendo abituato la propria clientela al 'vivere' anche gli spazi esterni. Il tutto ovviamente deve essere in armonia con il paesaggio e gli indirizzi comunali in ordine al decoro".
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L’agricoltura è storicamente il settore a maggiore resilienza, ma occorre dare una mano per affrontare la tempesta, attraverso interventi pubblici che consentano alle imprese di ripartire. A tale proposito, Coldiretti Campania chiede alle Amministrazioni Comunali di prevedere, relativamente alla TARI 2021, misure adeguate in favore delle imprese agricole, in particolare di quelle esercenti attività agrituristica che hanno subìto, in conseguenza della crisi epidemiologica, un azzeramento della domanda e delle presenze, peraltro con una evidente diminuzione della relativa produzione di rifiuti. A rischio è un sistema che fattura in Campania quasi 30 milioni di euro all’anno tra ristorazione e ospitalità.
In merito alla tassa rifiuti, l’IFEL – Fondazione di ANCI per la finanza degli enti locali – ha ribadito la facoltà dei Comuni di deliberare riduzioni della TARI per le imprese (utenze non domestiche) che siano state costrette a sospendere l’attività o a esercitarla in forma ridotta a causa della situazione emergenziale.
Peraltro, per quanto riguarda le attività agrituristiche, si ricorda che la stessa Fondazione ha già consigliato che per la determinazione delle tariffe TARI da applicare agli agriturismi si tenesse conto, in primo luogo, della specificità dell'attività svolta, in quanto l'agriturismo è finalizzato dalla legge all'obiettivo primario di recupero del patrimonio edilizio rurale; in secondo luogo occorre valutare la stagionalità dell’attività, la minor capacità ricettizia rispetto agli alberghi, legata al numero massimo di pasti e posti letto offerti.
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