Il mare per rinvigorire la mente stanca, un ripascimento dell'anima
Al ricercatore californiano Wallace Nichols va dato il merito di aver studiato questa intuizione
Francesca Guglielmetti 14/02/2024 0
Dopo il ripascimento della zona orientale del litorale salernitano, ormai concluso da tempo, è partito da pochi giorni l’intervento che riguarderà il tratto di costa che parte dal Polo Nautico ed arriva alla foce del fiume Sele.
Onestamente, il termine "ripascimento" riferito alla spiaggia mi ha sempre incuriosito e, allora, Internet alla mano, ho scoperto che "Il ripascimento, in inglese beach nourishment, in geomorfologia e in geologia è il fenomeno naturale di riporto lungo i fiumi, i laghi e le coste marine, di quantità di sabbia per l'azione dello scorrere delle acque lungo i fiumi e per l'azione delle onde e delle correnti in mare. Il termine letteralmente significa 'ridare da mangiare', 'nutrire nuovamente' per il pascolo degli animali. In questi casi il soggetto è la costa, dove viene rimpiazzato il materiale perduto con l'erosione".
Ecco, così in realtà mi torna meglio! "Ripascere" la costa cittadina, al di là dell'evidente, positivo, impatto di immagine per una Salerno sempre più orientata ad offrirsi come meta turistica, offre la possibilità anche ai cittadini di godere degli indubbi vantaggi di poter "ripascere", nel senso di dare nuovo nutrimento, il benessere psicologico. Intuitivamente tutti noi attribuiamo al mare la capacità di nutrire la nostra anima. Il mare è un’esperienza totalizzante, spesso in grado di attivare un vero e proprio stato di felicità.
Il contatto con il mare riesce a coinvolgere, contemporaneamente, tutti e cinque i sensi: la vista con la bellezza dei colori dell’acqua; l’udito col moto delle onde; l’odorato col profumo della salsedine; il tatto con la sensazione dell’acqua (o della brezza del mare anche quando non ci si immerge) sulla pelle; il gusto con il sapore di sale. Al ricercatore e biologo marino californiano Wallace Nichols va dato il merito, tuttavia, di aver studiato questa intuizione e di aver reso pubblici i risultati ottenuti nel suo libro, uscito pochi anni fa, dal titolo “Blue Mind: la scienza sorprendente che mostra come stare vicino, sopra, dentro o sotto l’acqua possa renderti più felice, più sano, più connesso e migliore in ciò che fai”.
Nel testo si distingue tra una “red Mind” o una “blue Mind”. La prima è propria delle condizioni di vita caratterizzate dal frenetico movimento, tipico della vita stressante delle metropoli. La Blue Mind, invece, che mi auguro sarà possibile stimolare sempre di più grazie, appunto, all’intervento di ripascimento, è propria di uno stato di vita più calma e sereno. Coltivare una Blue Mind è possibile attraverso il mare, poiché è proprio questo elemento che consente di rinvigorire le menti stanche (soprattutto quelle stressate dalla tecnologia), aumentare i livelli di creatività, di empatia ed anche di generosità e di compassione, ma anche di rafforzare il sistema immunitario e diminuire l’ansia.
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Francesca Guglielmetti 06/08/2022
La "serendipità" che Salerno è in grado di offrire, da Pastena a Santa Teresa
Serendipity non è "serenità". E non è nemmeno il banale "colpo di fortuna". Serendipity è uno stato d'animo, una predisposizione dello spirito che ci può aiutare a vivere con maggiore pienezza. Il termine fu coniato da Horace Walpole, uno scrittore del XVIII secolo, per sintetizzare in una sola parola la predisposizione d’animo che riconobbe in sé mentre, analizzando un dipinto del Vasari, scoprì qualcosa di inaspettato.
In realtà, per stessa ammissione di Walpole, la parola deriva da una fiaba persiana intitolata "Tre prìncipi di Serendippo": da Serendib, il nome antico dello Sri Lanka. Serendipity si può tradurre più o meno così: "Non ti cercavo, non ti aspettavo, ma sono stato fortunato a incontrarti" o, meglio, seguendo il sito della Garzanti, è "lo scoprire qualcosa di inatteso e importante che non ha nulla a che vedere con quanto ci si proponeva o si pensava di trovare".
Fu dunque la serendipity a permettere a Cristoforo Colombo di scoprire l’America mentre cercava di andare nelle Indie Orientali, e sempre di serendipity si trattava quando Fleming scoprì la penicillina o quando Nobel inventò la dinamite e via seguendo, fino ai nostri giorni; dal microonde al viagra bisogna sempre dire grazie a quanti sono riusciti a cogliere le opportunità offerte dalla serendipity. Ci si predispone alla serendipità quando, pur essendo attenti e vigili, procediamo senza uno scopo preciso (può sembrare un controsenso ma non lo è, c’è solo bisogno di allenamento).
Se riusciamo ad attivare questa particolare attitudine alla scoperta, il nostro cervello (come ha recentemente dimostrato una ricerca condotta presso l’Università di Roma) rimarrà "spiazzato" da ciò che vede e ciò consentirà all’informazione di rimanere impressa più a lungo nella corteccia visiva. Dall’amore alle scoperte scientifiche, dall’apprendimento alla gestione del lavoro, ogni campo può trovare giovamento dall’applicazione di questa particolare forma di pensiero creativo, sino ad arrivare alla "serendipity walk".
Così, temperature permettendo, se vi concedete il permesso, potreste trovarvi (che siate turisti o salernitani doc) a scoprire quanta serendipità Salerno è in grado di offrire. Se siete nel quartiere di Pastena, ad esempio, magari al tramonto, potreste trovarvi per caso (sono quasi certa che non esistono indicazioni per raggiungerlo) rapiti dalla bellezza del "Porticciolo": pescatori e reti, case direttamente sul mare e, con un solo colpo d’occhio, la costiera cilentana e quella amalfitana distese davanti a voi.
Se vi dirigete in centro città, allontanandovi giusto un pò dal bellissimo ma "scontato" Duomo, vi potreste imbattere nell’insolita e macabra bellezza del portale della chiesa dei "Morticelli" e trovare, sempre inaspettatamente, non un posto in cui pregare (la chiesa è stata sconsacrata ormai da anni) ma un ritrovo "laico" e trasversale. Serendipity è accettare che un luogo non è come ce lo aspettavamo o come siamo sempre stati abituati a vederlo.
Accade così che si faccia del calcio dove di solito si fa il bagno (Santa Teresa) o del teatro in una piazza piccola piccola, circondata da case nel bel mezzo del centro storico (largo dei Barbuti), o che i muri si trasformino in libri di poesie (quelle di Alfonso Gatto piacevolmente sparpagliate in tutto il centro storico). E allora in questo caldissimo mese d’agosto facciamo, complice Salerno, della serendipity la nostra bandiera e dell’Io Non Cerco Trovo (Picasso) il nostro motto.
Francesca Guglielmetti 30/12/2023
Capodanno tempo di bilanci: il piano che avevamo e i desideri futuri
Natale è ormai alle spalle e già il Capodanno incalza. Ovviamente anche a Salerno. Le luci, lo struscio, i turisti, il concerto dei Pooh, con tutti gli “annessi e connessi”. Pare, in queste circostanze, sia fondamentale avere un piano: piano traffico, piano viabilità, piano trasporti, piano per l’accesso alla piazza, piano per defluire dalla piazza. Il “piano”, in senso lato, altro non è che un concentrarsi su come far funzionare al meglio le cose.
E dunque, prima di avere un piano, dovremmo mettere a fuoco cosa desideriamo. Capodanno è, soprattutto, tempo di bilanci personali. Quali erano i nostri desideri per il 2023? Il piano che avevamo progettato per raggiungere gli obiettivi che ci stavano a cuore ha funzionato? Se non ha funzionato, dove è stato l’errore? Ognuno in questo campo, ovviamente, pensa per sé, pianifica per sé. Smettere di fumare, dimagrire, fare sport, laurearsi, lasciare il lavoro o trovare lavoro, prendere un cane, cambiare casa: vi auguro di impegnarvi al meglio su ciò che desiderate e trarre gioia anche solo dall’impegno che avete profuso nel tentativo di migliorare la vostra vita.
Perché una cosa è certa: quando il piano funziona ne trae beneficio, con una sorta di effetto domino, non solo il diretto interessato, ma anche tutti coloro che gli gravitano attorno. Ecco, vi sembrerà un’esagerazione, ma se il vostro piano funziona, allora anche io che scrivo ho più possibilità di stare meglio. Vi auguro, allora, una buona fine ed un ottimo principio e vi lascio con il messaggio universale, caratterizzato da 18 princìpi che andavano oltre le filosofie, le religioni, le convenzioni, che il XIV Dalai Lama rivolse al mondo intero poco prima che iniziasse il nuovo millennio
1) Tieni sempre conto del fatto che un grande amore e dei grandi risultati comportano un grande rischio.
2) Quando perdi, non perdere la lezione.
3) Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni.
4) Ricorda che non ottenere quel che si vuole può essere talvolta un meraviglioso colpo di fortuna.
5) Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato.
6) Non permettere che una piccola disputa danneggi una grande amicizia.
7) Quando ti accorgi di aver commesso un errore, fai immediatamente qualcosa per correggerlo.
8) Trascorri un po’ di tempo da solo ogni giorno.
9) Apri le braccia al cambiamento, ma non lasciar andare i tuoi valori.
10) Ricorda che talvolta il silenzio è la migliore risposta.
11) Vivi una buona, onorevole vita, di modo che, quando ci ripenserai da vecchio, potrai godertela una seconda volta.
12) Un’atmosfera amorevole nella tua casa dev’essere il fondamento della tua vita.
13) Quando ti trovi in disaccordo con le persone a te care, affronta soltanto il problema attuale, senza tirare in ballo il passato.
14) Condividi la tua conoscenza. È un modo di raggiungere l’immortalità.
15) Sii gentile con la Terra.
16) Almeno una volta l’anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima.
17) Ricorda che il miglior rapporto è quello in cui ci si ama di più di quanto si abbia bisogno l’uno dell’altro.
18) Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui hai dovuto rinunciare per ottenerlo.
Redazione Irno24 15/02/2023
San Severino, incontro coi giovani su bullismo e cyberbullismo
Venerdì 17 Febbraio, alle 16:30, presso l'aula consiliare "Manzi" del Comune di Mercato San Severino, è in programma un incontro coi giovani su bullismo e cyberbullismo. Fra gli organizzatori, l'Asd Salerno Rugby. Insieme al sindaco Antonio Somma, saranno presenti Morris Saba, Sostituto Procuratore della Repubblica, ed alcuni esponenti della Polizia Postale.