Indagine Assoturismo‐CST per Natale, bene la provincia di Salerno

Confesercenti Salerno: "Fare rete e migliorare mobilità e accessibilità per destinazioni secondarie"

Redazione Irno24 19/12/2022 0

Il turismo italiano accelera per le feste, anche grazie al ritorno dei viaggiatori stranieri. Ad una settimana dal Natale, le previsioni delle imprese ricettive sui flussi turistici sono positive: tra Natale, Capodanno ed Epifania sono attese 13,8 milioni di presenze nelle strutture ufficiali, il +8,1% rispetto al 2021. Una crescita trainata dall’incremento delle presenze estere (+19,5%), che in alcune città d’arte sono tornate ai livelli del 2019.

A stimarlo, per Assoturismo Confesercenti, è il Centro Studi Turistici di Firenze, sulla base di un’indagine condotta su un campione di 1334 imprenditori della ricettività. Una buona notizia per il comparto che, dopo una buona estate, ha attraversato un autunno non privo di difficoltà e condizionato dal caro energia: alcune imprese sono state costrette ad anticipare la chiusura stagionale o a sospendere l’attività nei periodi di bassa stagione per l’aumento dei costi di gestione.

Sui mercati turistici, però, la voglia di partire non manca e per le prossime feste le imprese segnalano un aumento delle prenotazioni, soprattutto degli stranieri, anche se l’inflazione e le incertezze della fase economica incideranno sulla durata dei soggiorni e sulla capacità di spesa dei turisti. La domanda italiana resta maggioritaria: complessivamente, nelle strutture sono attese 8,6 milioni di presenze di nostri concittadini, il 62,3% del totale, con una crescita del +2,2% rispetto allo scorso anno.

Ma l’incremento più alto è segnato dai visitatori stranieri: i flussi dall’estero sono stimati in crescita del +19,5% per queste feste, per un totale di oltre 5,2 milioni di presenze. Ad aumentare soprattutto le presenze di tedeschi e francesi, ma anche svizzeri, britannici, olandesi e belgi. Tra i mercati extraeuropei, invece, le segnalazioni di aumento più significative sono per il mercato statunitense, con un gran ritorno dei turisti USA soprattutto nelle città d’arte. Qualche primo segnale di ripresa anche per i mercati di Canada, Brasile e Cina.

Le città e i centri d’arte dovrebbero registrare un incremento del +11%, mentre per le località di montagna la stima di aumento è del +8,4%. Buone aspettative anche per le località di collina/campagna e dei laghi, con un incremento rispettivamente del +7,2% e del +6,2%. Aumenti più contenuti, ma comunque rilevanti, per località termali (+5,3%) e marine (+5%). In generale, la tendenza risulterebbe leggermente migliore per le strutture extralberghiere (+9,1%) che per le alberghiere (+7,7%).

Dall’indagine emerge un andamento abbastanza uniforme tra le diverse aree del Paese: le previsioni migliori sono delle imprese del Centro (+9,1%) e del Nord Ovest (+8,2%), ma un trend positivo è atteso anche nel Nord Est (+7,9%) e nelle regioni del Sud e delle Isole (+6,7%). Una certa differenziazione si rileva, invece, in merito alla presenza degli stranieri: nelle aree del Nord Est e del Nord Ovest, la quota della domanda estera è stata segnalata rispettivamente al 42% e al 40%. Nelle regioni del Centro dovrebbe attestarsi al 33%, mentre al Sud e Isole scenderebbe al 19%.

Nella provincia salernitana si registra un dato in linea con lo studio nazionale: molti ospiti italiani, con una percentuale di stranieri in ordine al 15/20%; "un dato incoraggiante - dichiara il presidente provinciale di Confesercenti, Raffaele Esposito - ma ancora troppo basso rispetto ai volumi ed ai flussi probabilmente irraggiungibili delle città d'arte. Il nostro obiettivo dovrà essere quello di stabilizzare la visita di ospiti stranieri Intra UE per almeno 4 mesi l'anno dentro una forbice che va dal 30 al 40%, dato che certamente potrà essere migliorato quando partirà davvero l'aeroporto di Salerno.

Bene per il momento i dati del turismo croceristico e delle nostre città e dei siti archeologici e culturali, anche se i pernottamenti sono brevi, specie per il segmento extralberghiero. Bisogna fare rete e migliorare gli aspetti come la mobilità e l’accessibilità da e per le cosiddette destinazioni secondarie, puntando su servizi calendarizzati e certi per l'utenza turistica. Le nostre imprese, i nostri imprenditori, che non hanno mai mollato e credono in una vera ripartenza, sono ancora in prima linea, nonostante le crisi post pandemia e del caro vita".

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Covid, SOS Dad con 1 famiglia su 4 senza banda larga

In Italia più di una famiglia su 4 (25,3%) non dispone di un accesso Internet a banda larga in grado di supportare massicci flussi di dati e collegamenti audio video necessari alla Dad, la didattica a distanza. È quanto emerge dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat, in riferimento al ritorno alla Dad per studenti e docenti se in classe si verificano contagi Covid mentre la nuova variante sudafricana Omicron spaventa sempre più.

Con la pandemia è esplosa la didattica a distanza che si scontra però con il divario digitale che colpisce maggiormente le regioni del Sud. Le regole di distanziamento e le precauzioni per limitare il diffondersi del contagio hanno comportato uno stravolgimento globale della scuola fra turni di ingresso, rimodulazione degli spazi e delle lezioni.

Ma l’impatto della pandemia sulle lezioni e i cicli di apprendimento degli studenti rischia di costare al Paese uno svantaggio competitivo importante e a lungo termine con il resto del mondo.

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Anticiclone "Lucifero", campi e stalle in sofferenza: l'allarme Coldiretti Campania

Aspettando il passaggio dell’ondata rovente di Lucifero, l’anticiclone africano in arrivo nelle prossime ore, crescono le preoccupazioni degli agricoltori in Campania. A lanciare l’allarme è la federazione regionale di Coldiretti, che sta monitorando la situazione in tutto il territorio.

Si segnalano danni ingenti persino a raccolti di cereali resistenti alla siccità come il sorgo, detto “pianta cammello”. Anche per i legumi in pieno campo lo stress idrico è pesante, con fagioli e ceci con bassissime rese. A soffrire sono anche i meloni, le angurie, i pomodori, i peperoni e le melanzane, cotti dal sole o macchiati dove non si riesce a sopperire alla scarsità idrica. Soffrono anche le piante, come gli uliveti e i vigneti, che hanno necessità di irrigazioni straordinarie. Soffrono anche gli animali nelle stalle, costringendo gli allevatori a provviste straordinarie d’acqua.

Proprio a supporto delle irrigazioni straordinarie e della zootecnia, Coldiretti Campania ha chiesto e ottenuto dalla Regione anche quest’anno l’assegnazione di gasolio supplementare per un 30% extra. L’andamento termo-pluviometrico, verificato dagli uffici regionali tramite i dati del servizio della Protezione Civile, conferma che la scarsità di piogge nei mesi di maggio, giugno e luglio si è accompagnata a temperature più elevate degli anni precedenti, causando situazioni di carenza idrica tali da determinare maggiori fabbisogni di carburanti rispetto all’ordinario.

Nel 2021 per effetto dei cambiamenti climatici le produzioni nazionali hanno subito tagli che vanno dal 5 al 10% per le previsioni di vendemmia, al 10% per il grano mentre è praticamente dimezzata la frutta nazionale con cali del 30% per le ciliegie, del 40% per le pesche e nettarine fino al 50% per le albicocche, rispetto ad una annata normale.

“Dobbiamo lavorare ad una strategia per l’acqua – commenta Gennarino Masiello, presidente Coldiretti Campania – ottimizzando la distribuzione dei grandi invasi esistenti e finanziando la realizzazione di invasi più piccoli per accumulare la risorsa quando è troppa e per distribuirla quando manca. Non si può più parlare di rischio di cambiamento climatico. Siamo già dentro un cambiamento cronicizzato. Le risorse europee del PNRR servano ad affrontare questi tempi nuovi e ad innescare percorsi virtuosi, evitando di finanziare speculazioni come il fotovoltaico sul suolo fertile. Le energie rinnovabili, quelle sostenibili, sono indispensabili anche per affrontare la siccità.”

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Incontro fra Governo, Regione e Sindacati sui progetti "ZES Campania"

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