Minacce e percosse ai familiari, allontanato 58enne salernitano

Provvedimento scaturito dalle diverse segnalazioni da parte della madre, del fratello e della nipote

Redazione Irno24 03/11/2023 0

I Carabinieri della Stazione di Salerno Mercatello hanno eseguito un'ordinanza applicativa della misura cautelare "dell'allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai prossimi congiunti" nei confronti di un 58enne, accusato di atti persecutori nei confronti dei familiari.

Il provvedimento è scaturito a seguito delle diverse segnalazioni da parte della madre, del fratello e della nipote per le protratte minacce, percosse e lesioni subite per mano dell'indagato.

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Salerno, espulsi tre stranieri irregolari: numerosi precedenti per uno di essi

Nella giornata di ieri, gli Agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Salerno hanno controllato e rimpatriato tre cittadini irregolari sul territorio nazionale: F.M., marocchino classe ’89, gravato da numerosi precedenti penali tra cui furto aggravato, lesioni, rissa, porto di armi o oggetti atti ad offendere, violenza sessuale, danneggiamento, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, reati in materia di immigrazione e stupefacenti. Inottemperante a pregresse espulsioni intimate, l’ultima emessa nel 2018 dal Prefetto di Lucca;

H.E., marocchino classe ’63, già colpito da provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Salerno nel 2020. I due extracomunitari sono stati definitivamente rimpatriati con volo diretto in Marocco, in partenza da Roma Fiumicino per Casablanca.

Stessa sorte è toccata al terzo cittadino marocchino, B.N. del 1982, colpito da provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Salerno e accompagnato presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Caltanissetta, per il tempo strettamente necessario per la definizione delle procedure necessarie per l’effettivo rimpatrio.

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A Nusco nei pressi di case isolate, foglio di via per rumeni residenti nel salernitano

I Carabinieri della Stazione di Nusco (AV), durante un servizio di perlustrazione del territorio, hanno sorpreso due giovani (entrambi di origini romene e residenti nel salernitano), che si aggiravano con fare sospetto nei pressi di alcune abitazioni isolate. Dopo averne osservato i movimenti, i militari hanno proceduto al controllo.

I due, poco più che ventenni e già gravati da svariati precedenti per reati contro il patrimonio, non hanno fornito alcuna valida giustificazione circa la loro presenza in quel luogo. Condotti in Caserma per gli ulteriori accertamenti, in considerazione delle risultanze emerse a loro carico, è scattata la proposta per l’irrogazione del Foglio di Via Obbligatorio.

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La Provincia di Salerno respinge le accuse del sindacato Csa

In riferimento alla riunione del 6 giugno, svoltasi a Palazzo Sant’Agostino, sul tema del servizio di controllo stradale, alla presenza di tutti i sindacati rappresentati nell’Ente, la Provincia di Salerno, attraverso una dichiarazione di Nicola Landolfi, Capo della segreteria politica del Presidente, fa sapere quanto segue:

"Ci corre l’obbligo precisare che non c’è stata alcuna discriminazione verso dipendenti della Provincia. Anzi, al contrario, sono stati rivolti attacchi gratuiti e pretestuosi verso una dirigente, la d.ssa Famiglietti, che in quella riunione rappresentava l’intero Ente e che aveva convocato sull’argomento soltanto i segretari provinciali. La corretta collaborazione e il rispetto delle relazioni sindacali non sono mai state messe in discussione dalla Provincia, ma è accaduto il contrario in termini di toni, atteggiamenti ed educazione".

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In precedenza, la Csa di Salerno aveva sollevato forti polemiche in seguito all'incontro, "segnato - si legge nella nota del segretario provinciale, Angelo Rispoli - da episodi di discriminazione contro i rappresentanti sindacali. Durante la riunione, la d.ssa Azzato, ex vicecomandante della polizia provinciale e dirigente sindacale, è stata oggetto di un comportamento discriminatorio da parte della presidente della tavola trattante, la d.ssa Famiglietti.

In un contesto già teso, la richiesta della Presidente di limitare la partecipazione a un solo rappresentante per sigla sindacale, nonostante questa restrizione non fosse menzionata nella convocazione, e non giustificata dalle attuali normative, ha suscitato l'immediata reazione del nostro sindacato. La dottoressa Famiglietti ha apostrofato la d.ssa Azzato con tono discriminatorio, dicendole 'devi andare a lavorare', un comportamento inaccettabile verso qualsiasi lavoratore, ma ancor più grave verso una dirigente sindacale. Esprimiamo nostra piena solidarietà alla d.ssa Azzato e non permetteremo a nessuno di discriminare i nostri rappresentanti".

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