Mobilità in Campania, sostegno in sicurezza ai flussi turistici

Tra le iniziative il Metrò del Mare e il Campania Express

Redazione Irno24 14/07/2021 0

Diffondere il messaggio di una Campania sicura e accogliente all’indomani della seconda crisi pandemica e dare priorità alle esigenze di mobilità, di connessione fisica e digitale e di sostenibilità ambientale dei viaggiatori-turisti mediante la proposta di un modello integrato tra trasporti e turismo. Puntare all’incremento delle presenze turistiche anche attraverso la destagionalizzazione degli arrivi.

Attivare le opportune forme di collaborazione con enti e operatori del settore anche attraverso accordi, convenzioni e partenariati. Dare continuità e potenziamento alle azioni di promozione turistica già avviate, anche con riferimento alla campagna di comunicazione presso i gate di accesso alla regione (porti, aeroporti, autostrade, stazioni). Dare ulteriore impulso all’allestimento e alla promozione di infopoint presso le grandi stazioni portuali, aeroportuali, ferroviarie e presso i grandi attrattori regionali. Con il pieno rispetto dei protocolli di sicurezza Covid.

Queste le priorità emerse nel corso di una riunione convocata dall’assessore regionale al Turismo Felice Casucci cui hanno partecipato: Luca Cascone, presidente della Commissione Trasporti del Consiglio Regionale; Umberto De Gregorio, presidente EAV; Maria Cristina Dusi, manager di Grandi Stazioni; Margherita Chiaromonte, direttrice Gesac; Barbara Casolla per l’Autorità Portuale; Claudio Calvelli, per la Fondazione Ferrovie dello Stato; Oreste Orvitti, direttore del Museo di Pietrarsa; Rosanna Romano, direttrice generale Turismo e Beni Culturali della Regione Campania e Luigi Raia, direttore Agenzia Regionale per il Turismo.

Un momento di riflessione e confronto con i principali protagonisti del settore trasporti in un’ottica di “mobilità dolce” che nasce proprio dalla volontà di valorizzare l’unicità dell’offerta campana nel breve, nel medio e nel lungo termine. Tra le iniziative già avviate o in fase di avvio, il Metrò del Mare e il Campania Express, sistemi integrati di trasporto marino e su binario per raggiungere le mete costiere e quelle dei grandi attrattori culturali. Da settembre partiranno i treni storici destinati a incrementare il turismo ecosostenibile verso alcune delle località più ambite, sia costiere sia nelle aree interne. Altro collegamento strategico sarà quello del Cuma Express, progettato in funzione di Procida Capitale Italiana della Cultura per il 2022.

“L’obiettivo istituzionale - ha affermato l’assessore Casucci al termine dell’incontro - è quello di sostenere l'incremento dei flussi turistici nella nostra regione veicolandoli verso le numerose proposte culturali, naturali e artistiche favorite da una tradizione ricettiva molto diversificata e di qualità, sia in ambito alberghiero che extralberghiero. Le parole d’ordine sono: qualità, sostenibilità ed efficienza, con azioni normative mirate e il pieno ingresso nel livello decisionale partecipato dei portatori d’interesse”.

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Redazione Irno24 08/07/2021

Indagine Doxa sul turismo, in Italia tanta voglia di Campania

C’è tanta voglia di Campania in Italia secondo i dati dell’indagine Doxa sul brand, sul posizionamento competitivo dei diversi prodotti turistici regionali e sulla profilazione dell’utenza che sarà alla base della programmazione regionale. La ricerca proposta dall'assessorato al Turismo e deliberata dalla giunta regionale ha visto come soggetto attuatore l’Agenzia "Campania Turismo".

Lo studio è stato effettuato su un campione statisticamente significativo della popolazione maggiorenne residente in Italia. In particolare, tre sono le indicazioni che emergono dal lavoro svolto da Doxa, società che vanta profonda conoscenza nel settore statistico, con una storia di oltre 70 anni di attività.

La prima indicazione è che il 95% degli italiani che si è recato in Campania per una vacanza negli ultimi 5 anni raccomanda la regione come meta di un viaggio. La stessa percentuale esprime un giudizio altamente positivo - voto medio pari a 8.5 su un massimo di 10 - sull'esperienza vissuta nelle località campane.

Altra informazione rilevante all'interno dell’indagine è che il 45% del campione ha progettato una vacanza per la prossima estate in Italia e ha eletto la Campania sul podio delle regioni più ambite del nostro Paese. La regione è infatti terza, dopo Sardegna e Puglia, come possibile meta per le prossime vacanze in Italia. Alla base di questi ottimi indici di gradimento nei gusti degli italiani ci sono il mare e le isole del Golfo di Napoli, seguiti dai siti culturali e dai borghi delle aree interne.

Il forte appeal delle nostre località turistiche, in particolare delle isole del golfo, è anche diretta conseguenza dell’operazione “Isole Covid free”, che è stata ritenuta utile per promuovere il turismo in Campania e in Italia dal 67,6% del campione. Ottimo risultato anche in vista di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022. Infatti, ad oggi, un italiano su due dichiara di essere a conoscenza della manifestazione che interesserà l’isola del Golfo di Napoli il prossimo anno.

“Con questa indagine si conferma che il brand Campania vive di una immagine iconografica molto identitaria e largamente favorevole, ancorata a valori suoi propri come le bellezze naturali, l'enogastronomia, la varietà dell'offerta, ma legata anche alla percezione di una sicurezza scaturita dalla gestione dell’emergenza sanitaria da parte del Presidente De Luca” dichiara l’assessore al Turismo Felice Casucci.

“Ora, grazie al prezioso contributo di Doxa, disponiamo di un tassello essenziale: una segmentazione degli utenti dei servizi turistici della Campania, che ci permette di attuare strategie di promozione e comunicazione innovative e mirate, per posizionare in maniera efficace il brand sui mercati nazionali ed esteri. Si conferma - anche questa è una nostra peculiarità - che i nostri ambasciatori nel mondo sono i turisti che vengono a visitare questa splendida terra”.

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Redazione Irno24 30/09/2021

Frodi, Uecoop: in Italia +24% pesce straniero, Sos a tavola

Con il balzo delle importazioni di pesce straniero in Italia, che fanno registrare un +24% in quantità nei primi 6 mesi del 2021, è SOS truffe a tavola con la flotta tricolore che negli ultimi 35 anni ha perso quasi 4 imbarcazioni su 10 con un impatto devastante su economia e occupazione.

È quanto emerge da una analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat, in occasione del lancio del Piano nazionale delle cooperative Uecoop per il consumo di pesce Made in Italy a miglio zero nell’ambito del “Programma Nazionale Triennale della Pesca e dell’Acquacoltura” in collaborazione con il ministero delle Politiche agricole.

Gli italiani mangiano circa 28 chili di pesce all’anno, superiore alla media europea ma un quantitativo più basso se confrontato con quello di altri Paesi che hanno un’estensione della costa simile, come ad esempio il Portogallo, dove se ne consumano quasi 60 chili. Ma in Italia la crisi dei pescherecci diminuisce la possibilità di portare in tavola pesce Made in Italy, favorendo gli arrivi dall’estero di prodotti ittici che non hanno le stesse garanzie di sicurezza di quelli tricolore.

Per combattere le frodi è fondamentale prevedere l’obbligo di indicazione in etichetta del giorno in cui il pesce è stato pescato in modo da garantire la massima informazione e trasparenza sulla freschezza del prodotto e l’indicazione di origine va inserita oltre che sui banchi del mercato o dei supermercati anche per i piatti proposti nei menù dei ristoranti, un po’ come avviene per la segnalazione sull’uso di prodotti freschi oppure surgelati.

Nel 2021 le importazioni di pesce straniero rischiano di superare gli 860 milioni di chili secondo le proiezioni di Uecoop sull’anno, con il rischio di un aumento di truffe e inganni: dalla vendita di specie meno pregiate al posto di quelle migliori, all’uso di sostanze per far sembrare il pesce più fresco o per gonfiarlo d’acqua e speculare sul peso. È frequente l’utilizzo di sostanze in grado di ritardare o mascherare i fenomeni alterativi. In alcuni casi sono sostanze il cui utilizzo sarebbe anche consentito, ma che non vengono dichiarate in etichetta, come l’acido citrico o il citrato di sodio o i solfiti, altre volte invece si tratta di sostanze vietate come l’acqua ossigenata con cui si “sciacqua” per sbiancarli, calamari, seppie e polpi.

Una “furbata” per speculare sul peso ai danni dei consumatori è la “glassatura”, in cui l’acqua utilizzata per mantenere idratata la superficie del pesce viene fatta congelare, creando uno strato superficiale di ghiaccio oppure mediante salamoia o iniezioni possono essere aggiunti additivi alimentari, come i polifosfati o la glicina, che pur non essendo in genere nocivi per l’uomo, tendono a trattenere l’acqua aumentandone il peso del prodotto.

Un discorso a parte meritano poi i pesci da consumarsi crudi (o poco cotti) come nel Sushi, con il rischio della presenza del parassita Anisakis se non viene praticato l’abbattimento termico a meno 20 gradi per almeno 24 ore oppure a meno 35 gradi per almeno 15 ore.

Fra le truffe più diffuse c’è poi lo “scambio” di specie di minor valore al posto di quelle più pregiate: l’Acciuga o Alice viene spesso sostituita da Spratto o Papalina, la Sardina può essere anch’essa rimpiazzata con Papalina o Spratto oppure con Alaccia, mentre in sostituzione del Bianchetto sia fresco che lavorato, ma anche al posto del Rossetto, vengono usate specie, molto diffuse nei paesi asiatici, generalmente importate dalla Cina come prodotto congelato. Il Merluzzo spesso viene sostituito, soprattutto se commercializzato in forma di filetti, con specie meno pregiate ma molto simili nelle dimensioni e nel colore della carne, come il Pollak o il Merluzzo carbonaro.

La Sogliola, molto apprezzata per le sue carni magre e facilmente digeribili, viene scambiata con molte specie dalla forma simile ma di valore commerciale inferiore come la Sogliola turca, la Sogliola atlantica o la Sogliola indo-pacifica con lievi differenze nell’aspetto della pinna pettorale. Il Pesce Persico è una specie di acqua dolce autoctona dell’Italia molto richiesta dal mercato europeo ed italiano e commercializzato in notevoli quantitativi, in particolare sotto forma di filetti. Queste pesce Made in Italy viene largamente sostituito con Persico Africano proveniente principalmente dal Kenya e dalla Tanzania, zone in cui si verificano talvolta gravi problemi di inquinamento.

La Platessa, venduta soprattutto in forma di filetti congelati e ampiamente utilizzata nelle mense, è spesso sostituita con altre specie i cui filetti sono simili, come la Passera, la Passera del Pacifico, la Platessa del Pacifico e la Limanda. Il Nasello è una specie pregiata, venduta prevalentemente fresca ma anche in forma di filetti, che può essere sostituita, in particolare a livello di ristorazione, con pesci di valore commerciale inferiore come per esempio il Capellano o Busbana, il Merlano o Molo, il Melù o Potassolo. Un “classico” degli scambi è quello del Pesce Spada con lo Squalo Smeriglio.

E anche i calamari italiani sono molto spesso sostituiti con “cugini” di minor pregio come il Calamaro del Pacifico, il Calamaro indiano, il Calamaro atlantico o il Calamaro sudafricano mentre al posto di un’ottima Rana Pescatrice si rischia di mangiare un Pesce Rospo, un Pesce Prete o una Gallinella, mentre è molto pericolosa la sostituzione con il Pesce Palla che comprende specie velenose a causa della presenza di una potente neurotossina, la tetrodotossina. Senza pescherecci non ci può essere vero pesce Made in Italy a tavola, per questo è strategico utilizzare parte delle risorse del Recovery Plan per rinnovare la flotta italiana, salvare i 28mila posti di lavoro che garantisce al Paese e promuovere la sovranità alimentare italiana anche nel settore ittico a tutela di imprese e famiglie.

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Redazione Irno24 30/06/2020

Coldiretti e Claai lanciano il gelato salernitano a "chilometro zero"

Nasce da un’idea di Coldiretti Salerno e Claai il gelato salernitano a km 0, un prodotto di altissima qualità che segue il territorio e le stagioni. I Maestri Gelatai della provincia di Salerno utilizzeranno frutta fresca e latte acquistati presso i produttori Campagna Amica.

L’obiettivo è di creare il marchio “AgriGelateria a Km 0 di Campagna Amica” che sposi appieno la filosofia di Coldiretti e Claai: un prodotto finale di alta qualità dove nulla è lasciato al caso, dall'individuazione delle materie prime migliori alla realizzazione. Venerdì 10 luglio il progetto sarà lanciato ufficialmente al Mercato Campagna Amica a Sant’Apollonia, con l’iniziativa “Gelato Amico”. Nell’occasione sarà presentato anche lo speciale gusto al lambiccato.

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