Partnership fra Salerno e Philadelphia per la cura dei neonati prematuri
Collaborazione tra il reparto Gravidanza a rischio del Ruggi e il Children's Hospital americano
Redazione Irno24 23/11/2023 0
Il reparto di Gravidanza a rischio e Diagnosi prenatale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno, sotto la guida del dott. Mario Polichetti, si distingue per essere sempre all'avanguardia nella ricerca e nella tecnologia. Dopo una fruttuosa collaborazione col reparto di Chirurgia fetale dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù, guidato dal dott. Leonardo Caforio, è stato recentemente inaugurato un nuovo capitolo di innovazione grazie a una partnership con il Children’s Hospital di Philadelphia, negli Stati Uniti.
Il progetto, fortemente voluto da Polichetti, mira a potenziare le attuali procedure di chirurgia fetale e a ridefinire il modo in cui concepiamo la vita fetale. Le ultime ricerche, condotte presso il centro di Philadelphia, hanno rivoluzionato l'approccio ai bambini gravemente prematuri, trattandoli come feti anziché neonati. In un modello animale, i ricercatori hanno creato un ambiente unico simile all'utero, ricco di liquido, che potrebbe rappresentare una svolta nel passaggio critico dal grembo materno al mondo esterno, riducendo la mortalità e la disabilità per i neonati estremamente prematuri.
L'innovativo sistema, denominato Extend, cerca di replicare il più fedelmente possibile la vita nell'utero, basandosi sulla conoscenza derivata da precedenti ricerche neonatali. Sebbene non ancora pronto per l'applicazione clinica, i ricercatori puntano a integrare questa tecnologia nelle unità di terapia intensiva neonatale entro il prossimo decennio, fornendo un sostegno vitale ai neonati estremamente prematuri.
Il professor Alan W. Flake, direttore del Center for Fetal Research del Children’s Hospital di Philadelphia, ha accettato di condurre uno studio proposto dalla d.ssa Maria Antonietta Castaldi, Research Collaborator presso il Fetal Research Center del Children’s Hospital di Philadelphia, nell'ambito dell'Exchange Visitor Program (Evp). Attualmente unico al mondo, il modello Extend promette risultati che potrebbero avere un impatto globale sulla salute neonatale.
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Redazione Irno24 10/06/2025
Segnali preoccupanti dal gioco d'azzardo, convegno al Comune di Salerno
Si terrà mercoledì 11 giugno, alle ore 10:00, nel Salone dei Marmi di Palazzo di Città a Salerno, il convegno dal titolo “La Campania, l’azzardo e la tutela dei minori: il ruolo e la responsabilità di una comunicazione orientata alla salute”, promosso dal Corecom Campania, Osservatorio Regionale sul Disturbo da Gioco d’Azzardo, l’Ordine dei Giornalisti della Campania e l’UCSI – Unione Cattolica Stampa Italiana, sezione Campania.
Un momento di riflessione e confronto sul gioco d’azzardo, uno dei fenomeni sociali più critici del nostro tempo, con particolare attenzione ai rischi che esso comporta per i minori e al ruolo fondamentale che la comunicazione può svolgere nella promozione della salute pubblica e della consapevolezza collettiva. Durante il convegno saranno presentati dati ufficiali sull’attuale situazione del gioco d’azzardo, con un focus specifico sulla realtà italiana e, in particolare, sulla Campania. Particolare attenzione sarà riservata alla provincia di Salerno, dove emergono segnali preoccupanti che richiedono un’attenta riflessione e azioni concrete.
I lavori saranno aperti da Carola Barbato, presidente del Corecom Campania e coordinatrice nazionale dei Corecom. Seguiranno i saluti istituzionali del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, del sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, di Don Antonio Romano in rappresentanza della Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, della dottoressa Antonietta Grandinetti, direttrice del Dipartimento Dipendenze dell’ASL Salerno, e del presidente dell’Osservatorio Regionale sul Disturbo da Gioco d’Azzardo, Aniello Baselice.
Redazione Irno24 05/03/2025
Contratto integrativo bloccato, Fials Salerno chiede risposte ai vertici Asl
La Fials Salerno chiede risposte chiare e immediate sull’attuazione del contratto collettivo decentrato integrativo 2023-2025 per i lavoratori dell’Asl Salerno. Nonostante la firma e l’approvazione dell’accordo, sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e la parte pubblica, le disposizioni previste non sono ancora state applicate, lasciando i dipendenti senza le tutele e i riconoscimenti economici stabiliti.
Carlo Lopopolo, segretario generale Fials Salerno, esprime forte preoccupazione: “Non possiamo accettare che un contratto già firmato e finanziato resti solo sulla carta. Chiediamo vengano rispettati gli impegni presi, perché si tratta di diritti fondamentali dei lavoratori". Tra le richieste principali della Fials c’è l’immediata applicazione delle norme contrattuali, il riconoscimento delle progressioni economiche orizzontali e verticali per i dipendenti aventi diritto al 31 dicembre scorso e per tutti gli operatori in ultima fascia, il pagamento delle indennità spettanti per chi opera in reparti ad alto rischio e per coloro che lavorano in condizioni particolari, come nelle carceri o nelle zone disagiate.
Inoltre, il sindacato sollecita il pieno rispetto delle norme su orari di lavoro e smart working. Lopopolo sul punto è stato chiaro: "Se non riceveremo risposte concrete in tempi brevi, saremo pronti ad avviare azioni di protesta e, se necessario, ricorreremo a vie legali per tutelare i diritti dei lavoratori". La Fials Salerno chiede all’Asl di dare seguito agli impegni presi e di fornire risposte certe ai dipendenti che da troppo tempo attendono l’applicazione delle misure previste dal contratto.
NOTA STAMPA FIALS SALERNO
Redazione Irno24 18/01/2022
Partorienti positive al Covid, la solidarietà della Uil Fpl Salerno
La Uil Fpl Salerno è vicina alle partorienti positive al Covid all’ospedale di Salerno. In una nota inviata ai vertici del “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, il segretario generale del sindacato di categoria, Donato Salvato, nell'esprimere attenzione alla tutela della maternità, chiede la corretta applicazione dei recenti chiarimenti ministeriali in materia.
“Le madri positive possono rimanere insieme al figlio dopo la nascita, come si evince da una nota del Ministero della Salute. Nonostante ciò, a Salerno, le madri affette da infezione Covid raccontano che, dopo il loro parto, viene tolta loro la possibilità di instaurare un rapporto con il figlio. Dopo l’ennesima segnalazione, la Uil Fpl ha deciso di intervenire, segnalando il problema all’attenzione della direzione sanitaria del “Ruggi” e di chi gestisce i ricoveri e l’organizzazione delle madri positive al virus.
A quasi tre anni dalla pandemia, le gestanti che afferiscono al Pronto Soccorso di Ostetricia e Ginecologia e che risultano positive al tampone, infatti, vengono poste in isolamento, così come da direttiva. Il problema sorge quando le pazienti partoriscono e, pur essendo asintomatiche, ritornano nella stanza d’isolamento, ma il loro piccolo viene ricoverato presso la Terapia intensiva neonatale.
Questi ricoveri non solo privano le neo mamme del loro piccino ma sottraggono, anche e soprattutto, posti dedicati ai neonati che necessitano delle cure che si possono ottenere nella Tin. Si sottolinea, in tal senso, che il reparto di gravidanza a rischio, diretto dal dottor Mario Polichetti, accoglie e gestisce con successo ogni giorno casi clinici importanti, che richiedono costantemente la disponibilità dei posti in terapia intensiva neonatale.
Si precisa che il Ministero della Salute, nella nota dell’ultimo aggiornamento dell’Istituto superiore della Sanità del 3 novembre scorso, nel merito dell’indicazione ad interim per gravidanza, parto, allattamento e cura dei piccolissimi da zero a due anni, in risposta all’emergenza Covid, raccomanda la continuità del rapporto madre-bambino, dell’allattamento e del contatto pelle a pelle con il neonato, poiché questo non costituisce una controindicazione per le donne positive al virus”.