Primo incontro per la definizione del Distretto del Commercio "Salernum"

Uno strumento in grado di promuovere la coesione economica e sociale

Redazione Irno24 29/03/2023 0

Questa mattina, a Palazzo di Città, alla presenza dell'Assessore al Turismo e alle Attività Produttive, Alessandro Ferrara, si è tenuto il primo incontro per definire la costituzione del Distretto del Commercio Urbano "Salernum". L'istituzione dei distretti commerciali, disciplinati dalla Legge Regionale 7/2020 e finanziati dalla Regione Campania per l'importo complessivo di 5.500.000 euro, è finalizzata alla definizione di una pianificazione strategica volta a definire obiettivi e interventi da sviluppare per il rilancio e la valorizzazione del commercio locale.

I distretti del commercio rappresentano uno strumento in grado di promuovere il rilancio del commercio di vicinato nelle città e nei piccoli centri, il recupero e la rivitalizzazione dei centri storici, la gestione degli spazi urbani, la sicurezza, la coesione economica e sociale e la qualità della vita dei cittadini.

L'obiettivo è quello di incrementare ulteriormente la collaborazione tra l'Amministrazione Comunale e le Associazioni di Categoria e gli operatori commerciali e dei servizi, favorendo il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati allo sviluppo e alla promozione del territorio, sviluppando e coordinando attività promozionali, eventi, sostegno all'innovazione e alla imprenditorialità nei settori del commercio e del turismo sul territorio comunale.

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Redazione Irno24 08/07/2021

Indagine Doxa sul turismo, in Italia tanta voglia di Campania

C’è tanta voglia di Campania in Italia secondo i dati dell’indagine Doxa sul brand, sul posizionamento competitivo dei diversi prodotti turistici regionali e sulla profilazione dell’utenza che sarà alla base della programmazione regionale. La ricerca proposta dall'assessorato al Turismo e deliberata dalla giunta regionale ha visto come soggetto attuatore l’Agenzia "Campania Turismo".

Lo studio è stato effettuato su un campione statisticamente significativo della popolazione maggiorenne residente in Italia. In particolare, tre sono le indicazioni che emergono dal lavoro svolto da Doxa, società che vanta profonda conoscenza nel settore statistico, con una storia di oltre 70 anni di attività.

La prima indicazione è che il 95% degli italiani che si è recato in Campania per una vacanza negli ultimi 5 anni raccomanda la regione come meta di un viaggio. La stessa percentuale esprime un giudizio altamente positivo - voto medio pari a 8.5 su un massimo di 10 - sull'esperienza vissuta nelle località campane.

Altra informazione rilevante all'interno dell’indagine è che il 45% del campione ha progettato una vacanza per la prossima estate in Italia e ha eletto la Campania sul podio delle regioni più ambite del nostro Paese. La regione è infatti terza, dopo Sardegna e Puglia, come possibile meta per le prossime vacanze in Italia. Alla base di questi ottimi indici di gradimento nei gusti degli italiani ci sono il mare e le isole del Golfo di Napoli, seguiti dai siti culturali e dai borghi delle aree interne.

Il forte appeal delle nostre località turistiche, in particolare delle isole del golfo, è anche diretta conseguenza dell’operazione “Isole Covid free”, che è stata ritenuta utile per promuovere il turismo in Campania e in Italia dal 67,6% del campione. Ottimo risultato anche in vista di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022. Infatti, ad oggi, un italiano su due dichiara di essere a conoscenza della manifestazione che interesserà l’isola del Golfo di Napoli il prossimo anno.

“Con questa indagine si conferma che il brand Campania vive di una immagine iconografica molto identitaria e largamente favorevole, ancorata a valori suoi propri come le bellezze naturali, l'enogastronomia, la varietà dell'offerta, ma legata anche alla percezione di una sicurezza scaturita dalla gestione dell’emergenza sanitaria da parte del Presidente De Luca” dichiara l’assessore al Turismo Felice Casucci.

“Ora, grazie al prezioso contributo di Doxa, disponiamo di un tassello essenziale: una segmentazione degli utenti dei servizi turistici della Campania, che ci permette di attuare strategie di promozione e comunicazione innovative e mirate, per posizionare in maniera efficace il brand sui mercati nazionali ed esteri. Si conferma - anche questa è una nostra peculiarità - che i nostri ambasciatori nel mondo sono i turisti che vengono a visitare questa splendida terra”.

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Redazione Irno24 20/09/2022

Confesercenti Salerno: "Economia stagnante, aumentano preoccupazioni"

"Pandemia, venti di guerra, carovita e caro energia stanno lentamente ma inesorabilmente facendo lievitare le distorsioni economiche e sociali. Nel raccontare puntualmente i mesi terribili della pandemia - si legge in una nota di Confesercenti Salerno - avevamo tracciato con precisione e puntualità le infinite spirali negative verso le quali, in assenza di politiche condivise e poderose, sarebbe naufragata l'economia reale, con famiglie sul lastrico e con migliaia di attività economiche "fragili" come gli ambulanti, i fieristi, i pubblici esercizi e le imprese a conduzione familiare sotto i 10 dipendenti.

Un dato amaro, anzi una certificazione di quanto ribadito mesi addietro, un aumento vertiginoso di piccoli reati, anche per disperazione, ai danni di famiglie e piccole attività commerciali di Salerno e provincia. L'economia è stagnante e le preoccupazioni aumentano. Da un lato una campagna elettorale spietata, che forse dovrebbe comprendere maggiormente le difficoltà dell'elettorato, sfiduciato e deluso, dall'altro uno spaccato sociale sempre più delineato e - secondo le ultime stime ISTAT - tendente sempre più alla povertà.

Il carovita ed il caro bolletta evidenziano una speculazione sempre più deleteria per il mondo economico, che non può più sopportare il carico fiscale e contributivo generale; bene le ultime opportunità regionali, ma non basteranno se non suffragate da politiche nazionali convincenti e "poderose".

La sensazione è quella di non restare più stupiti se qualche anziano è costretto a rubare il pane o i dolci da portare a casa; le pensioni sono spesso insufficienti, cosi come gli stipendi ed i margini delle piccole attività, prezzi fuori controllo e costi energetici proibitivi favoriranno le mafie e la criminalità organizzata, pronte a sostituirsi allo Stato illudendo famiglie, commercianti ed imprenditori.

Il nostro è l'ennesimo monito alle istituzioni, per un maggiore impegno socioeconomico e di presìdi sui territori, ma anche alla politica: dal prossimo 26 Settembre ci vorranno davvero priorità serie e certe per disinnescare nuovamente la bomba socioeconomica che continua pericolosamente ad essere accesa. Famiglie ed imprese lo stanno gridando da tempo, è il momento di capire davvero ed intervenire velocemente".

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Redazione Irno24 11/01/2022

Istat, per il 63% delle imprese l'occupazione sale nel 2022

Per il 63% delle imprese nel 2022 l’occupazione crescerà sulla spinta della ripresa del Pil e della situazione economica generale anche se pesa l’incognita Covid con l’avanzare della variante Omicron. È quanto emerge dall’indagine dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su un campione di imprese a livello nazionale in riferimento agli ultimi dati Istat con gli occupati a novembre 2021 che, per la prima volta dall’inizio della pandemia, tornano sopra quota 23 milioni.

Un segnale importante dopo che l’emergenza Covid ha stravolto non solo la salute degli italiani ma anche il sistema economico con un taglio di 65 miliardi di euro degli investimenti da parte delle imprese nel 2021 rileva Uecoop su dati Cerved. Una situazione alla quale ha fatto argine la tradizionale resilienza del sistema delle imprese cooperative italiane che può contare su quasi 80mila realtà con oltre un milione di occupati e una presenza trasversale su più settori produttivi e servizi, dalla logistica al turismo, dall’alimentare alla sanità, dalla scuola agli spettacoli.

In questo scenario è strategico l’avanzare della campagna vaccinale in grado di scongiurare qualsiasi ipotesi di nuove chiusure e ripercussioni sul lavoro. Una situazione ancora incerta che si riflette sull’orientamento di una parte delle imprese, con 1 su su 3 (37%) che ancora per quest’anno non prevede una crescita dell’occupazione.

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