Confesercenti Salerno: "Economia stagnante, aumentano preoccupazioni"
"Dal 26 Settembre priorità serie e certe per disinnescare nuovamente la bomba socioeconomica"
Redazione Irno24 20/09/2022 0
"Pandemia, venti di guerra, carovita e caro energia stanno lentamente ma inesorabilmente facendo lievitare le distorsioni economiche e sociali. Nel raccontare puntualmente i mesi terribili della pandemia - si legge in una nota di Confesercenti Salerno - avevamo tracciato con precisione e puntualità le infinite spirali negative verso le quali, in assenza di politiche condivise e poderose, sarebbe naufragata l'economia reale, con famiglie sul lastrico e con migliaia di attività economiche "fragili" come gli ambulanti, i fieristi, i pubblici esercizi e le imprese a conduzione familiare sotto i 10 dipendenti.
Un dato amaro, anzi una certificazione di quanto ribadito mesi addietro, un aumento vertiginoso di piccoli reati, anche per disperazione, ai danni di famiglie e piccole attività commerciali di Salerno e provincia. L'economia è stagnante e le preoccupazioni aumentano. Da un lato una campagna elettorale spietata, che forse dovrebbe comprendere maggiormente le difficoltà dell'elettorato, sfiduciato e deluso, dall'altro uno spaccato sociale sempre più delineato e - secondo le ultime stime ISTAT - tendente sempre più alla povertà.
Il carovita ed il caro bolletta evidenziano una speculazione sempre più deleteria per il mondo economico, che non può più sopportare il carico fiscale e contributivo generale; bene le ultime opportunità regionali, ma non basteranno se non suffragate da politiche nazionali convincenti e "poderose".
La sensazione è quella di non restare più stupiti se qualche anziano è costretto a rubare il pane o i dolci da portare a casa; le pensioni sono spesso insufficienti, cosi come gli stipendi ed i margini delle piccole attività, prezzi fuori controllo e costi energetici proibitivi favoriranno le mafie e la criminalità organizzata, pronte a sostituirsi allo Stato illudendo famiglie, commercianti ed imprenditori.
Il nostro è l'ennesimo monito alle istituzioni, per un maggiore impegno socioeconomico e di presìdi sui territori, ma anche alla politica: dal prossimo 26 Settembre ci vorranno davvero priorità serie e certe per disinnescare nuovamente la bomba socioeconomica che continua pericolosamente ad essere accesa. Famiglie ed imprese lo stanno gridando da tempo, è il momento di capire davvero ed intervenire velocemente".
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Redazione Irno24 22/08/2022
Coldiretti, cibo come souvenir vacanze per un italiano su due
Oltre un italiano su 2 (56%) in vacanza quest’anno acquista prodotti tipici come souvenir, che si classificano come i preferiti nell’estate 2022, segnata dall’aumento dei prezzi del carrello della spesa, che rende ancora più preziosi i gustosi ricordi delle ferie. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè in occasione del primo grande controesodo delle vacanze, che sono finite per la stragrande maggioranza dei 35 milioni di italiani in viaggio durante l’estate.
Tra le specialità più acquistate primeggiano a sorpresa i formaggi, davanti a salumi, dolci, vino e olio extravergine d’oliva, ma va forte anche il “ricordo virtuale” con quasi un italiano su due (42%) che ha postato sui social fotografie dei piatti consumati al ristorante o preparati in cucina durante le vacanze. L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza recente, favorita – sottolinea Coldiretti – dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verifica nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, aziende e mercati degli agricoltori di Campagna Amica.
Particolarmente apprezzate sono state infatti le scelte alternative per conoscere – sottolinea Coldiretti – una Italia cosiddetta “minore”, dai parchi alla campagna, dalla montagna fino ai piccoli borghi, che ben il 70%% degli italiani in vacanza dichiara di visitarli, magari anche solo con una gita in giornata. Molto gettonati secondo Terranostra e Campagna Amica i 25mila agriturismi presenti in Italia, spinti dalla ricerca di un turismo più sostenibile, che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività, con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.
Nei piccoli borghi con meno di cinquemila abitanti nasce il 92% delle produzioni tipiche nazionali, secondo l’indagine Coldiretti/Symbola, una ricchezza conservata nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture storiche. La ricerca dei prodotti tipici è diventato un ingrediente irrinunciabile – spiega Coldiretti – delle vacanze in un Paese come l’Italia, che è leader mondiale del turismo enogastronomico, potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa con 316 specialità ad indicazione geografica riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5450 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 80mila operatori biologici e la più grande rete mondiale di mercati di agricoltori e fattorie con Campagna Amica.
Redazione Irno24 01/12/2020
Ristori agriturismi campani respinti per burocrazia, Coldiretti punta sui "CAA"
Oltre al danno la beffa. Alcuni agriturismi – comunica Coldiretti Campania – già colpiti pesantemente dalle restrizioni da Covid, stanno ricevendo PEC dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione in cui si respinge l'istanza di ammissione al bonus previsto dal bando dello scorso settembre. "La domanda non è ammessa – si legge nelle missive – in quanto il richiedente non risulta iscritto nell'Albo Regionale degli operatori agrituristici e non risulta agli atti dell'Amministrazione documentazione attestante l'operatività dell'impresa".
Il paradosso è che spesso chi ha ricevuto il rifiuto del ristoro è attivo da molti anni, così come risulta all’Agenzia delle Entrate, ma non è stato inserito nell’Albo. La vicenda – spiega Coldiretti Campania – viene da lontano ed è il tipico caso di burocrazia inutile. Il presidente Masiello e il direttore Loffreda hanno inviato una nota al neo assessore all’agricoltura Caputo per affrontare e risolvere definitivamente la vicenda kafkiana.
"Si fa presente - scrivono i vertici di Coldiretti Campania – che in merito all’aggiornamento di detto Albo Regionale, la nostra organizzazione ha più volte sollevato la necessità di aggiornare l’attuale legge regionale sull’agriturismo del 2008, non più adeguata alla Riforma Delrio, che prevedeva un ruolo attivo delle Province nell’aggiornamento dell’Albo, poi trasferito ai Comuni ma senza un’efficace procedura.
Di fatto, ad oggi, l’aggiornamento di detto Albo è demandato all’azione degli stessi Comuni, che spesso omettono di comunicare ai competenti uffici dell’Assessorato Regionale l’inizio attività o la chiusura dei servizi agrituristici sul proprio territorio. Inoltre, gli Uffici tecnici comunali acquisiscono la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) ma non hanno alcuna competenza per verificare la sussistenza dei requisiti dell’azienda per l’attivazione dei servizi agrituristici. Salvo poi scoprire frodi, come dimostrano le periodiche inchieste della magistratura e della Guardia di Finanza.
Per affrontare questa ed altre problematiche relative alla salvaguardia degli agriturismi, Coldiretti Campania nel marzo 2017 ha presentato alla Regione una articolata proposta per una nuova legge in materia, che valorizzi e tuteli la multifunzionalità agricola. La proposta di legge giace ancora in Commissione Agricoltura, dove si è tentato uno stravolgimento, snaturando così il vero agriturismo.
In attesa di riprendere un’ampia discussione sulla necessità di una nuova legge regionale sull’agriturismo – proseguono Masiello e Loffreda – si chiede all’Assessorato di intervenire per evitare che le comunicazioni di rigetto alle domande di sostegno possano produrre un paradosso: l’esclusione di chi ne ha diritto per comprovata attività e l’accoglimento per chi non ne ha diritto.
Coldiretti Campania propone, pertanto, all’Assessorato di prevedere l’aggiornamento dell’Albo Regionale degli operatori agrituristici esclusivamente attraverso i CAA (Centri di Assistenza Agricola), che detengono i fascicoli aziendali e sono in grado di asseverare la reale dimensione delle strutture, ovvero i posti letto e i coperti consentiti. Solo così l’Assessorato regionale potrà avere certezza della veridicità dell’elenco, grazie al vaglio preventivo che solo i centri di assistenza agricola sono in grado di effettuare".
Redazione Irno24 23/08/2022
Gara deserta Luci d'Artista a Salerno, Ilardi: "Essenziali per turismo e immagine"
"Le Luci d'Artista sono essenziali per l'economia turistica e per l'immagine della città di Salerno. Chi in questi momenti esulta, perchè la gara per l'installazione sarebbe andata deserta, è contro il lavoro, è contro lo sviluppo, è contro la Salerno turistica. Federalberghi Salerno è senza esitazioni perchè la manifestazione si tenga con elementi di innovazione e di rilancio". Lo scrive sui social Antonio Ilardi, presidente di Federalberghi Salerno.