Salerno e la Campania ancora nei bassifondi per qualità della vita

Tutte le province continuano ad occupare gli ultimi posti nell'indagine 2024 di Italia Oggi

Salvatore Riela 23/11/2024 0

L’Italia sembra essere sempre più divisa in due, per quanto riguarda la qualità della vita. Lo dimostra l’indagine, la 26esima, effettuata da Italia Oggi e da Ital Communications, in cui si evince una netta distinzione tra il settentrione e il meridione della penisola. L’analisi, come di consueto, focalizza l'attenzione su specifiche categorie, all'interno delle quali viene riportato un punteggio, che determina poi il posizionamento finale nella graduatoria. Rispetto al 2023, quest’anno è stata inserita anche la voce "turismo", fattore determinante per la crescita e il miglioramento di una città.

All’interno dell’indagine sono presenti delle sottocategorie, che indicano il miglioramento ed il peggioramento dal punto di vista sociale, ambientale ed economico. Tra queste troviamo: tasso di disoccupazione 15-64 anni; densità di verde urbano nei capoluoghi; infortuni sul lavoro per 1000 occupati; reati contro la persona per 100mila abitanti; posti letto in ospedale per 100 abitanti; prezzi al mq degli immobili residenziali.

In Campania, tutte le province continuano ad occupare gli ultimi posti, il guadagno rispetto rispetto al 2023 è minimo. Salerno sale dalla 86a posizione alla 85a, ottenendo un punteggio di 312 in classifica generale. Come si evince dalla tabella (in fondo all'articolo), i punteggi sono rimasti per la maggior parte invariati, nonostante nella categoria turismo (non presente, come detto, nell'indagine 2023) ci sia stato un forte sviluppo dovuto all’incremento dei servizi e dalle novità offerte dall’Aeroporto negli ultimi mesi.

Molto dure e dirette sono state le dichiarazioni del senatore di Fratelli d'Italia, Antonio Iannone: “La classifica stilata da Italia Oggi conferma che le politiche di De Luca e del Pd in Campania segnano un fallimento completo”. Un divario tra Nord e Sud che non dà cenno di miglioramento ma che, con la giusta attenzione e con un equilibrato inserimento sociale, potrebbe svilupparsi in positivo.

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Redazione Irno24 19/04/2021

Qualità del mare in Campania, ripartono prelievi: il 97% delle acque è balneabile

Riparte in Campania, come ogni anno, il monitoraggio delle acque di balneazione, in programma fino a fine settembre. L’obiettivo del monitoraggio, svolto dai Dipartimenti Arpac di Napoli, Caserta e Salerno, con il supporto di una flotta di otto imbarcazioni gestita dalla UO Mare, è garantire la qualità del mare campano in vista della stagione balneare.

Nel 2020, nonostante l’avvio ritardato del monitoraggio a causa del lockdown, l’Arpa Campania ha svolto circa 2mila prelievi lungo oltre 400 chilometri di costa, suddivisi in 328 “acque di balneazione”. Due i parametri batteriologici definiti dalla normativa di settore: Escherichia Coli ed Enterococchi intestinali, considerati indicatori di contaminazione fecale. I risultati vengono pubblicati in tempo reale sul sito dell’Agenzia e diffusi attraverso l’app “Arpac Balneazione” per dispositivi mobili. Da quest’anno, i risultati salienti saranno comunicati anche attraverso il profilo Twitter ufficiale dell’Arpa Campania.

«La risorsa mare rappresenta un asset fondamentale della Campania», dichiara il direttore generale Arpac Stefano Sorvino. «Nell’attesa che siano chiarite le modalità di svolgimento della stagione balneare, in fase di riavvio anche in armonia con le recenti disposizioni, i controlli partono regolarmente, in seguito al provvedimento della Regione che ha approvato la programmazione della campagna di monitoraggio. Ovviamente i prelievi saranno svolti rispettando tutte le disposizioni anti-Covid. Il numero considerevole di campionamenti effettuato dall’Agenzia rende le acque costiere campane tra le più controllate del Mediterraneo dal punto di vista della qualità microbiologica».

Al momento, il 97% delle “acque di balneazione” monitorate dall’Agenzia risulta balneabile. Dal conteggio sono esclusi circa 60 chilometri di costa non idonei alla balneazione per cause diverse dall’inquinamento: aree che ospitano porti, strutture militari, eccetera. Il 90% delle acque di balneazione monitorate risulta di qualità “eccellente”. Nell’ambito del 3% di acque non balneabili (di qualità “scarsa”), per un totale di circa 13 chilometri, quest’anno si registrano i nuovi ingressi dei tratti di costa “Est Foce Irno” a Salerno e “Spineta Nuova” a Battipaglia. Sempre in provincia di Salerno, risultano al contrario di nuovo balneabili il tratto “Marina di Cetara” e “Lungomare di Sapri”.

Il quadro della balneabilità può subire variazioni in base ai risultati dei prelievi, che vengono trasmessi ai Comuni, titolati ad adottare eventuali divieti di balneazione anche temporanei. Nel solo mese di aprile, sono programmati 375 prelievi lungo tutta la costa regionale.

«In linea generale», spiega il dirigente responsabile della UO Mare Lucio De Maio, «si osserva negli ultimi anni un miglioramento sempre più evidente, seppure graduale, della balneabilità in Campania, probabilmente dovuto a una gestione più efficace dei sistemi fognari e depurativi, frutto del lavoro sinergico di tutte le istituzioni coinvolte. Tuttavia il nostro livello di attenzione non si abbassa: gli andamenti delle precedenti stagioni balneari suggeriscono che alcune criticità locali permangono, soprattutto in caso di forti piogge che possono mandare in tilt i sistemi di gestione delle acque reflue».

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Redazione Irno24 29/06/2022

Mattone illegale e inquinamento, Campania "primeggia" in Mare Monstrum 2022

Abusivismo edilizio, deficit di depurazione e inquinamento, assalto al patrimonio ittico e alla biodiversità. Dagli illeciti penali a quelli amministrativi, quest’anno, per la prima volta, Legambiente presenta un quadro completo delle violazioni alle leggi che tutelano mari e coste: 55.020 mila i reati contestati nel 2021, alla media di 7,5 ogni chilometro di costa, ossia un illecito ogni 133,3 metri; 24.900 le sanzioni, 20.485 le persone arrestate o denunciate, 7.021 i sequestri, 392 le società denunciate e 270 quelle sanzionate.

Tra sequestri e sanzioni, il business del mare violato è di oltre 626 milioni di euro, in flessione rispetto al 2020: la maggior parte delle misure riguarda l’inquinamento e i rifiuti, con oltre 577 milioni di euro. A guidare la classifica delle aggressioni all’ecosistema marino su base regionale è, anche nel 2021, la Campania, seguita da Sicilia, Puglia, Toscana, Calabria e Lazio. Prima regione del Nord è il Veneto, mentre nelle quattro regioni a “tradizionale presenza mafiosa” – Calabria, Campania, Puglia e Sicilia – si concentra il 46,1% di tutti i reati e gli illeciti amministrativi accertati nel nostro Paese.

Analizzando, invece, i reati per chilometri di costa, la classifica cambia radicalmente: qui il primo posto è della Basilicata, seguita da Abruzzo, Molise, Emilia-Romagna, Veneto e Campania. Il fattore di pressione di gran lunga prevalente rimane quello del ciclo illegale del cemento, dalle villette abusive all’occupazione illegale delle spiagge, che da solo rappresenta il 50,3% del totale degli illeciti accertati, seguito dall’illegalità connessa ai fenomeni d’inquinamento e alla gestione dei rifiuti (25,3%) e dalla pesca di frodo (20,8%).

Chiudono questa classifica, con il 4%, le violazioni relative al Codice della navigazione anche nelle aree marine protette. Questo, in sintesi, il quadro che emerge dalla 23esima edizione del rapporto Mare Monstrum, elaborato dall’Osservatorio nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente su dati di forze dell’ordine e Capitanerie di porto.

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Redazione Irno24 14/07/2025

Salerno, il sabato chiudono ore 13:00 le isole ecologiche Arechi e Fratte

Per consentire alcuni interventi di manutenzione, i centri di raccolta Arechi e Fratte, sabato 19 e 26 luglio, chiuderanno alle 13:00. Salerno Pulita ricorda anche che il sabato i centri di raccolta chiuderanno alle 13:00 per tutto il mese di agosto. Resta, in vigore, invece l’orario ordinario negli altri giorni della settimana, quindi dalle 8:00 alle 19:00.

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