Rifinanziato ON, nuova opportunità nell'imprenditoria per giovani e donne
Le agevolazioni prevedono soluzioni miste di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto
Redazione Irno24 14/08/2022 0
Per dare forza e nuovo impulso all'imprenditoria in Italia, soprattutto quella giovanile e femminile, il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo sul piatto 150 milioni di euro destinati a rifinanziare ON (Oltre Nuove Imprese), la misura finalizzata a sostenere le micro e piccole imprese. Inoltre, a maggio 2022, sono arrivati altri 100 milioni nel Fondo, destinati esclusivamente all'imprenditoria femminile.
Le agevolazioni prevedono soluzioni miste di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto e sono rivolte alle imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni, o da donne di tutte le età, su tutto il territorio. Per la precisione, le imprese devono essere formate almeno per il 51% da giovani under 35 e donne di qualsiasi età. A beneficiare di questa misura sono le imprese che intendono realizzare nuove iniziative o ampliare la loro attività nei settori manifatturiero, dei servizi, del commercio e del turismo.
Le linee di finanziamento sono due e variano in base alla data di costituzione dell'impresa. Per le imprese che sono costituite al massimo da 3 anni, è possibile presentare progetti di investimento fino a 1,5 milioni di euro e gli incentivi non possono essere superiori al 20% della spesa ammissibile. É possibile coprire le spese fino al 90%, da rimborsare entro 10 anni. Tra le spese ammissibili ci sono quelle effettuate per: macchinari, imprese e attrezzature; opere murarie e assimilate; programmi informatici; brevetti, marchi e licenze; consulenze specialistiche; spese per la costituzione della società; spese relative alla stipula del contratto di finanziamento.
Le imprese costituite fra i 3 e i 5 anni possono presentare progetti che richiedono spese di investimento fino a 3 milioni di euro. In tal caso le agevolazioni non possono essere superiori al 15% della spesa ammissibile. Tra le spese rientrano: acquisto di immobili solo nel settore turistico; programmi informatici; brevetti, marchi e licenze; macchinari, impianti e attrezzature; opere murarie e assimilate.
Le domande per Nuove Imprese a tasso zero prevedono due step: un colloquio di approfondimento e un secondo colloquio. Nel primo colloquio vengono analizzate le capacità organizzative e le competenze nel settore del team imprenditoriale, ma anche della fattibilità del progetto in relazione al mercato di riferimento. Se il colloquio viene superato, è necessario integrare la domanda sulla piattaforma online con tutte le informazioni di natura economica.
Nel secondo colloquio viene invece valutata la sostenibilità economico-finanziaria del progetto, tenendo conto delle spese previste e delle agevolazioni richieste. Al termine dell'iter di valutazione, Invitalia concede il finanziamento e segue lo sviluppo del progetto. Gli imprenditori interessati possono presentare domanda esclusivamente online sulla piattaforma di Invitalia e lo sportello resterà aperto fino all'esaurimento delle risorse. Sono inoltre necessari un indirizzo di posta elettronica e una firma digitale per completare la domanda.
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Redazione Irno24 12/03/2021
Vola export agroalimentare, podio tutto meridionale con Campania terza
Crescono solo le esportazioni di prodotti agroalimentari Made in Italy, che con un aumento del +1,9% fanno segnare nel 2020 il massimo storico di sempre con un valore di 46,1 miliardi, spinto dal successo della dieta mediterranea sulle tavole mondiali nonostante i pesanti limiti della pandemia Covid. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi alle esportazioni delle Regioni che vedono l’alimentare del Sud volare all’estero con un balzo del 7.4%.
Se nell’ordine sono il Molise (+32,3%), la Basilicata (24,7%) e la Campania (13,1%) a far registrare le performance migliori, l’alimentare – sottolinea la Coldiretti – in controtendenza al calo generale aumenta in tutte le realtà territoriali dal Nord Ovest (+0,6%) al Nord Est (+1%), dal Centro (+1,7%) al Mezzogiorno (+7,4%).
Le esportazioni dei prodotti agroalimentari Made in Italy nel 2020 sono state dirette per oltre la metà (55%) all’interno dell’Unione Europea con la Germania che si classifica come il principale cliente con 7,73 miliardi in crescita del 6% mentre al secondo posto c’è la Francia con 5.08 miliardi che rimane stabile e a seguire con 3,6 miliardi la Gran Bretagna (+2,8%) uscita con la Brexit. Ad essere avvantaggiate sono state nell’ordine le esportazioni nazionali di conserve di pomodoro (+17%), pasta (+16%), olio di oliva (+5%) e frutta e verdura (+5%) che hanno raggiunto in valore il massimo di sempre.
Redazione Irno24 08/06/2020
Supporto digitale alle imprese salernitane con "EDI Confcommercio"
Confcommercio Campania – sede di Salerno lancia il nuovo servizio di Sportello Innovazione EDI Confcommercio che, attraverso il format Spinta Digitale, propone una nuova attività formativa rivolta alle imprese; 3 webinar, uno introduttivo e due di approfondimento verticale della durata di due ore ciascuno, sul tema del “Retail e Digitale: come superare l’emergenza” con un particolare focus sulla strategia e sulla comunicazione per l'e-commerce.
“Nelle nostre città del futuro - spiega Giuseppe Gagliano, Presidente Confcommercio Salerno - non intendiamo i locali a livello strada semplicemente come delle vetrine di grandi player internazionali, ma continuiamo a vediamo il domani abitato dai negozi fisici, con i piccoli esercenti che rappresentano la prima sentinella del territorio: una comunità è viva dove la saracinesca è aperta e lotteremo ancora per questo.
Resta ovvio che, mediante l’attivazione dello Sportello Innovazione EDI Confcommercio, assieme al recente accordo con Ebay, ci auguriamo che i nostri esercenti del futuro siano proiettati, oltre che a gestire in maniera competente il punto vendita fisico, nel completare l’esperienza d’acquisto assicurando una presenza online adeguata ai tempi che cambiano e alle aspettative di una clientela sempre più orientata al digitale”.
Le imprese che seguiranno i webinar live potranno intervenire attivamente e porre domande al docente per calare le lezioni sulle esigenze specifiche e le necessità aziendali. I webinar saranno registrati per consentire anche una visualizzazione successiva all’appuntamento indicato. Sarà necessario registrarsi per partecipare.
Informazioni e iscrizioni su ediconfcommercio.it/webinar-retail-e-digitale. Prossimi appuntamenti in calendario: “E-commerce strategy per ripartire” il 25 giugno dalle 10:30 alle 12:30, “Come promuovere l’e-commerce” il 9 luglio dalle 10:30 alle 12:30.
Redazione Irno24 26/11/2020
Giornata ulivi UNESCO, 250 mln di piante da salvare. E occhio a truffe olio sul web
E’ la giornata mondiale degli ulivi, proclamata dall’Unesco e festeggiata il 26 novembre in tutto il mondo ed in Italia, dove da tutelare c'è un patrimonio di 250 milioni di piante, anche monumentali, decimato dall’avanzare della Xylella e dalla crisi provocata dalla chiusura di ristoranti e agriturismi dove le vendite si sono praticamente dimezzate. E’ quanto afferma Coldiretti nel sottolineare il ruolo economico, ambientale, culturale e salutistico della produzione dell’olio di oliva, colonna della dieta mediterranea.
Un patrimonio minacciato dai cambiamenti climatici, delle oscillazioni produttive e dell’emergenza Xylella, con l’Italia che quest’anno ha detto addio a quasi una bottiglia di olio extravergine Made in Italy su tre con il crollo del 30% della nuova produzione nazionale che dovrebbe attestarsi attorno a 255 milioni di chili, secondo l’analisi di Coldiretti sulla base delle previsionali Ismea e Unaprol.
L’Italia – spiega Coldiretti – può contare su 533 varietà di olive contro le appena 70 degli spagnoli che hanno una produzione di massa quasi 6 volte superiore. A pesare quest’anno è anche la chiusura dei ristoranti che, in Italia e nel mondo, rappresentano un importante mercato di sbocco soprattutto per le produzioni di qualità Made in Italy, anche se con la svolta salutista degli italiani a tavola, spinta dall’emergenza Covid, sono cresciuti in Italia del 9,5% i consumi familiari di extravergine di oliva, anche per effetto del maggior tempo trascorso in casa a cucinare.
La Spagna è di gran lunga il principale produttore mondiale seguito dall’Italia mentre sul podio al terzo posto si trova la Grecia. L’Italia - precisa Coldiretti - è il primo consumatore mondiale di olio di oliva con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili, seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili e dagli Stati Uniti con ben 320 milioni di chili.
L’aumento record del 29,2% del commercio elettronico nel 2020 in prossimità del Natale spinge anche agli acquisti online di extravergine ma è allarme per il rischio truffe, secondo il rapporto dell’Istituto per la tutela della qualità e repressione frodi (Icrqf), che da febbraio a maggio 2020 nel periodo della prima ondata dell’emergenza Covid ha effettuato ben 558 interventi per la rimozione di inserzioni irregolari di prodotti alimentari sui siti Alibaba, Amazon e Ebay, con quasi la metà (45%) dei casi di irregolarità che hanno riguardato proprio l’olio di oliva.
Con l’82% degli italiani che, con l’emergenza coronavirus, cerca prodotti Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio, il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, guardare con più attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100% da olive italiane, o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo.
Mentre online è meglio verificare anche l’identità del venditore, privilegiando chi ha un legame diretto con la terra o appartiene ad una rete strutturata di agricoltori come Campagna Amica ma è importante anche assicurarsi che il prodotto in vendita sia realmente tipico della zona da cui proviene, magari stando attenti che il nome del prodotto non sia “storpiato” come spesso accade quando ci si trova davanti delle imitazioni delle più note specialità Made in Italy.