Sale ad oltre 120mila il numero delle imprese salernitane nel 2020 (+0,71%)
Emerge il consueto prevalere delle iscrizioni nel commercio
Redazione Irno24 19/01/2021 0
Si chiude con un saldo attivo di 850 unità il bilancio del 2020 tra le imprese nate (5.786) e quelle che hanno cessato l’attività (4.936) in provincia di Salerno, portando la consistenza del sistema imprenditoriale a fine dicembre a un totale di 120.125 imprese registrate. In percentuale, l’incremento annuale è dello 0,71%: oltre il doppio di quanto registrato nel 2019 (+0,34%).
Tutte le province campane si mantengono in territorio positivo, determinando una variazione annuale del sistema imprenditoriale regionale pari a +1,09% (il tasso di crescita italiano del 2020 è dello 0,32%). Da rilevare che l’andamento demografico imprenditoriale dello scorso anno ha risentito della diffusa incertezza creata dalla pandemia: probabilmente il principale fattore che ha determinato una contrazione sia nelle nuove imprese iscritte (le 5.786 nuove imprese sono il peggior dato degli ultimi dieci anni) che nelle chiusure di attività.
Circa le cessazioni, si segnala che normalmente le cancellazioni di attività dal registro delle imprese si concentrano nei primi tre mesi dell’anno, ed è in questo periodo che si attendono le maggiori ripercussioni della crisi dovuta alla pandemia. Al totale cessazioni segnalate (4.936) vanno aggiunte quelle che l’Ente camerale dispone in via amministrativa, definite d’ufficio: per il 2020 si tratta di ulteriori 729 cancellazioni.
Circa i comparti economici, i dati del 2020 registrano variazioni positive in tutti i settori di attività ad eccezione del settore agricolo, in calo dello 0,56%, e delle attività manifatturiere (-0,09%). Prosegue il trend in salita delle società di capitali nella provincia salernitana: nell’ultimo anno sono aumentate di 1.276 unità, con un tasso di crescita del +3,77%. In crescita, seppur modesta, anche le altre forme (+50; +0,85%). Registrano invece un risultato negativo le società di persone (-275; -1,95%) e le imprese individuali (-201; -0,3%).
Circa le nuove iscrizioni, dalla distribuzione per macro settore delle imprese nate nel 2020, emerge il consueto prevalere delle iscrizioni nel commercio (33%). Seguono il settore delle costruzioni e dei servizi alle imprese (entrambi con il 14% delle iscrizioni totali classificate). Questo, in sintesi, è quanto emerge dalle elaborazioni dei dati Infocamere effettuate dall’Osservatorio Economico provinciale della Camera di Commercio di Salerno.
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Redazione Irno24 18/05/2022
Salerno, visite guidate per i crocieristi con Federalberghi e Confguide
Hanno preso parte alla riunione odierna della III Commissione Consiliare Permanente del Comune di Salerno “Annona e Turismo” il presidente di Federalberghi Salerno, Antonio Ilardi, e la responsabile della sede territoriale di Confcommercio Campania, Annarita Colasante, proseguendo nella collaborazione intrapresa con la giunta comunale e, in particolare, con l’assessore al Turismo, Alessandro Ferrara, anche a nome di Confguide Salerno, rappresentata da Maria Settembre, operatrice turistica.
Espressa, dunque, la disponibilità ad organizzare, a cura e spese delle competenti articolazioni settoriali di Confcommercio, tre giornate di accoglienza dei turisti che sbarchino a Salerno dalle navi da crociera con visite guidate ai principali siti culturali di interesse cittadino: il Palazzo di Città, la Pinacoteca provinciale, la sede storica della Camera di Commercio, che custodisce importanti opere pittoriche, il Duomo, la Chiesa di San Giorgio, il Museo Diocesano, la Cappella Palatina di San Pietro a Corte e i Giardini della Minerva, con tappe presso esercizi commerciali e pasticcerie storiche.
Confcommercio Salerno si propone, attraverso tale sperimentazione, di strutturare stabilmente, nel prossimo futuro, un servizio di visite guidate della città a partire dal punto di accoglienza presso la Stazione Marittima, che l’associazione si è resa disponibile a concorrere ad animare in occasione degli sbarchi delle navi da crociera.
Nella stessa riunione, Ilardi ha sensibilizzato la Commissione Consiliare, invitandola a rendersi parte attiva con le istituzioni pubbliche competenti affinché: sia urgentemente consegnato alle strutture ricettive e ai crocieristi un congruo quantitativo di mappe illustrate della città, allo scopo di orientare i turisti durante la loro permanenza a Salerno; siano realizzati il completamento, l’aggiornamento e la focalizzazione dell’app “Visit Salerno”, sostenuta dal Comune di Salerno su richiesta degli albergatori cittadini; sia garantita una wi-fi free zone quantomeno nelle aree più frequentate dai turisti italiani e stranieri.
A loro volta, Federalberghi e Confguide Salerno opereranno in stretta collaborazione affinché in tutta la provincia, grazie alla valorizzazione delle risorse storiche ed artistiche, sia possibile incrementare la permanenza media degli ospiti ed attrarre nuovi flussi di visitatori, a beneficio del sistema ricettivo, dei servizi di supporto e dell’apparato commerciale.
Redazione Irno24 28/04/2022
Biogas, importante accordo fra Regione Campania ed Eni
Si avvia un’importante fase di collaborazione tra Regione Campania ed Eni. La Giunta ha, infatti, approvato oggi il protocollo condiviso dai due Enti per sviluppare azioni comuni nel campo delle fonti rinnovabili e delle attività produttive ispirate ai principi della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare.
Di particolare rilievo la previsione di azioni comuni sul tema del trattamento dei reflui zootecnici, con la disponibilità espressa da Eni di un concreto impegno anche per investimenti volti alla realizzazione d’impianti per la produzione di biogas con utilizzo dei reflui provenienti dal comparto bufalino.
Si tratta di un tema di particolare rilievo per garantire ad una filiera d’eccellenza dell’economia campana una sempre più elevata biosicurezza, con utilizzo delle più moderne tecnologie di settore. Nei prossimi giorni sarà formalizzata la sottoscrizione del Protocollo di collaborazione con concreto avvio delle attività previste di comune interesse.
Redazione Irno24 18/11/2021
Specialità tipiche in tempo di Covid, la Campania svetta in Italia
Sono ben 5.333 le specialità alimentari tradizionali presenti sul territorio nazionale nel 2021 in Italia salvate dalla pandemia grazie agli agricoltori per sostenere la rinascita del Paese. E’ quanto emerge dal nuovo censimento delle specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, presentato dalla Coldiretti al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Villa Miani a Roma.
La Campania si piazza in testa alla classifica delle regioni con più specialità tipiche, ben 569, davanti a Toscana (463) e Lazio (438). A seguire si posizionano l’Emilia-Romagna (398) e il Veneto (384), davanti al Piemonte con 342 specialità e alla Puglia che può contare su 311 prodotti.
A ruota tutte le altre Regioni: la Liguria con 300 prodotti tipici censiti, la Calabria (269), la Lombardia (262), la Sicilia (264), la Sardegna (217), il Trentino Alto Adige (207), il Friuli-Venezia Giulia (179), la Basilicata con 163, il Molise (159), le Marche (154), l’Abruzzo (149), l’Umbria con 69 e la Val d’Aosta con 36.
Grazie all’opera di intere generazioni di agricoltori, impegnati a difendere nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari, il numero delle tipicità regionali che l’Italia può offrire è passato – sottolinea Coldiretti – dalle iniziali 2.188 del primo censimento nel 2000 alle 5333 attuali con un aumento del 167% dei prodotti salvati dal rischio di estinzione, accelerato dall’emergenza sanitaria.
“Il primato della Campania – commenta Gennarino Masiello, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Coldiretti – conferma ancora una volta che la nostra terra è un concentrato straordinario di cultura del cibo, un sapere millenario che si è sedimentato grazie alle influenze e alle eredità dei tanti popoli che l’hanno attraversata e vissuta.
Dai Greci ai Romani, dai Longobardi ai Normanni, dagli Spagnoli ai Francesi, ogni contaminazione ha lasciato il segno in uno o più specialità alimentari, costruendo quel patrimonio immenso che arricchisce la Dieta Mediterranea e che non a caso è stato riconosciuto patrimonio Unesco proprio da uno studio condotto nel Cilento. L’ultimo riconoscimento Unesco è stato quello all’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani, a conferma della grandezza della cultura del cibo in Campania”.