Salerno, pochi giorni alla nuova differenziata: tutto ciò che bisogna sapere

Per i cittadini le novità saranno in vigore già dalla sera di domenica 17 luglio

Redazione Irno24 08/07/2022 0

A partire da lunedì 18 luglio entrano in vigore le novità del piano di raccolta differenziata a Salerno, promosse in questi mesi con la campagna di comunicazione "Una raccolta di successo" fortemente voluta dal Comune e da Salerno Pulita, insieme a CONAI (il Consorzio Nazionale Imballaggi) e COREVE (il Consorzio per il recupero degli imballaggi in vetro che fa parte del sistema CONAI).

Uno dei cambiamenti principali riguarda il vetro. Le campane, ormai sempre più simili a luoghi di abbandono di rifiuti, saranno tolte dalle strade: per la raccolta degli imballaggi in vetro entrerà in vigore il porta a porta, che per le utenze domestiche avrà cadenza mono-settimanale. Saranno per questo forniti ai cittadini contenitori carrellati o in alternativa, per le famiglie in edifici con meno di cinque utenze, mastelli. Saranno invertiti i giorni di conferimento sia di carta, cartone e cartoncino che della frazione non differenziabile: carta, cartone e cartoncino dovranno essere conferiti il lunedì e non più il giovedì e, viceversa, il non differenziabile dovrà essere conferito il giovedì e non più il lunedì.

Sarà poi inserita, una volta a settimana, la raccolta porta a porta degli abiti usati ed ei tessili. E, grazie all’installazione di appositi contenitori, i piccoli RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) potranno essere conferiti in alcune scuole - solo per studenti e personale - e in diversi edifici pubblici comunali. Si precisa che il nuovo piano sarà adottato dal 18 luglio per quanto concerne la raccolta, mentre per il conferimento da parte dei cittadini le novità saranno in vigore già dalla sera di domenica 17 luglio.

Chi, alla data del 17 luglio, avrà ricevuto carrellati o masselli potrà iniziare a conferire il vetro secondo la nuova modalità; gli altri utenti potranno continuare ad utilizzare le campane del vetro finché queste ultime non verranno tutte rimosse e finché non saranno consegnati a tutti carrellati o masselli. Si precisa, inoltre, che alcune distinzioni nel piano di conferimento e raccolta riguardano i rioni collinari e le zone della movida. Si invitano, pertanto, i cittadini a prendere visione del materiale informativo recapitato in queste settimane presso le abitazioni e che viene riepilogato a questo link.

Potrebbero interessarti anche...

Redazione Irno24 05/03/2022

Strianese: "Rifiuti Tunisia vanno stoccati e smaltiti in provincia di Salerno"

"Si è tenuta la seduta della Commissione Trasparenza e Controllo della Regione, convocata dal Consigliere Nunzio Carpentieri, per approfondire la delicata vicenda del rientro in Italia del carico di 213 container di rifiuti stoccati e sequestrati nel porto tunisino di Sousse. Carico che, come ormai è noto, è arrivato al porto di Salerno e sarà trasportato e stoccato nel sito di Persano, nel territorio del Comune di Serre.

Qui, come disposto dalla struttura tecnica della Regione, saranno eseguite le operazioni di caratterizzazione su un campione di 33 container, prima del trasferimento definitivo per lo smaltimento finale. Ho partecipato alla seduta perché chiamato in audizione, unitamente al Vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, ai sindaci dei Comuni di Serre, Battipaglia, Eboli, Campagna e Altavilla Silentina, e ai funzionari regionali della struttura che si occupa di ambiente e rifiuti. Presenti anche il capogruppo di maggioranza del Comune di Altavilla e il Presidente della Comunità montana degli Alburni, Gaspare Salomone.

Si tratta, in realtà, di rimpatriare, per motivi giudiziari, rifiuti che sono stati raccolti nel Vallo di Diano da una società privata della provincia di Salerno circa due anni fa. E questi rifiuti, prodotti dunque nella nostra provincia, tornano al porto di Salerno perché partirono proprio da questo porto. Vanno stoccati e poi smaltiti, per una questione di territorialità, in provincia di Salerno". E' quanto si legge in una nota del Presidente della Provincia, Michele Strianese.

Leggi tutto

Redazione Irno24 17/10/2024

Abbattuti alberi pericolosi in alcune zone di Salerno, interessate due scuole

Nella giornata di lunedì, è stato abbattuto un albero in via della Casalina (località Casa Manzo), in quanto pericoloso per l'incolumità pubblica. Martedì, invece, nell'asilo nido D'Allora è stato abbattuto un pino, inclinato e pericolante. Nel pomeriggio di mercoledì, nel giardino dell'istituto scolastico Montalcini, si è proceduto alla rimozione di un albero di grosso fusto, arrivato ormai a fine vita. La sua presenza rendeva non fruibile lo spazio all'aperto per gli alunni e per il personale della scuola.

Si tratta di operazioni dovute all'ammaloramento accertato da agronomi esperti, che sono stati interpellati dal settore Verde del Comune di Salerno, con la supervisione dell'assessorato all'Ambiente. Contestualmente, si lavora per un rinnovo delle alberature nei medesimi luoghi o in aree limitrofe.

Leggi tutto

Redazione Irno24 01/07/2021

Salerno "malata cronica" di inquinamento atmosferico, la denuncia ASV-Help Consumatori

"Apprendiamo dagli organi di stampa, ancora una volta, che all’improvviso l’amministrazione comunale di Salerno, costretta dagli eventi, ritorna a parlare della qualità dell’aria della nostra città. Ciò che stupisce ed indigna è che la si fa passare ciclicamente per “emergenza”, quando in realtà siamo di fronte ad una qualità dell’aria “malata cronica”, che vede la politica assente ed incapace di prevedere e programmare interventi risolutivi. Come sempre, ogni volta, la si definisce “emergenza”.

Eppure, è da anni che Salerno è classificata come una città ad alto rischio di inquinanti Pm10, Pm2,5 e biossido di azoto (NO2). Già nel 2014, infatti, il rapporto ISTAT sulla qualità dell’ambiente urbano, classificò Salerno tra le sette città italiane dove le emissioni di biossido di azoto nell’atmosfera avevano superato almeno una volta la soglia fissata per la media oraria. I superamenti si verificarono per ben quarantadue volte, ben al di sopra delle diciotto annue fissate come soglia massima dalla normativa nazionale in materia. Peggio di Salerno, fu soltanto Milano.

Ricordiamo poi, a conferma che non c’è stata negli anni successivi una politica ambientale attiva ed un piano strategico per ridurre le emissioni di biossido di azoto e polveri sottili, che nell’estate del 2019 il sindaco Napoli firmò un’inutile ordinanza che disponeva il divieto di circolazione per autoveicoli e veicoli commerciali diesel euro 1, euro 2, euro 3 ed euro 4 e ciclomotori e motocicli euro 1 ed euro 2, a seguito dei preoccupanti sforamenti delle centraline di via Vernieri e Fratte. Un’ordinanza che rimase in vigore poche settimane e che non fu certo determinante.

Questo è quello che denunciamo da anni: l’attuale amministrazione comunale non affronta il tema della qualità dell’aria. Siamo una delle città più colpite perché, sull’inquinamento atmosferico, non c’è alcuna politica attiva, come confermato anche nel report “Mal'aria” pubblicato lo scorso settembre, che confrontando le concentrazioni medie annue delle polveri sottili (Pm10 e Pm2,5) e del biossido di azoto, con i rispettivi limiti medi annui suggeriti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha visto anche Salerno ben al di sotto della sufficienza.

Persino quando ci sono dati devastanti, come lo Studio SPES, che certifica che la fonte di avvelenamento nel sangue dei cittadini di una porzione del territorio, con mercurio, cadmio e diossina cinque volte superiori ai già drammatici livelli della Terra dei Fuochi, è la Fonderia Pisano, il sindaco e l’amministrazione comunale tacciono. Dagli impianti siderurgici obsoleti in città, passando al traffico urbano fino alla mancanza di un piano di mobilità sostenibile, assistiamo all’inadeguatezza di affrontare queste tematiche con scelte politiche radicali e ripiegando su soluzioni di facciata ben lontane dall’essere risolutive.

Questa incapacità di mettere al centro dell’agenda politica, per i cittadini di Salerno, l’emergenza della qualità dell’aria, è una colpa grave, in quanto anche nella nostra città vi è un aumento esponenziale di malattie respiratorie, allergiche e tumorali. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, conferma gli aumenti delle morti attribuibili all’inquinamento atmosferico e che l’Italia è al nono posto nel mondo per i decessi causati da gas e polveri sottili. Anche l’Agenzia europea per l’ambiente ha stimato che in Italia le morti premature da esposizione a lungo termine a polveri sottili (Pm10 e Pm2.5), biossido di azoto (No2) e ozono (O3) hanno superato quota 80.000 nell’anno 2019".

Nota stampa a firma Lorenzo Forte e Nadia Bassano, rispettivamente Presidente Associazione "Salute e vita" e Presidente Associazione "Help Tutela e Sostegno dei Consumatori"

Leggi tutto

Lascia un commento

Cerca...