Traffico di droga, Gdf Salerno colpisce organizzazione con 18 arresti

Indagini avviate dopo sequestro di tabacchi al Porto di Salerno

Redazione Irno24 28/09/2021 0

In data odierna, i Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. del Tribunale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 18 soggetti, indagati per associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di stupefacenti.

Le attività investigative, avviate in seguito ad un sequestro di tabacchi lavorati esteri eseguito presso il porto di Salerno, nel mese di marzo 2018, dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno consentito di risalire ad una strutturata organizzazione, operante nelle provincie di Napoli e Salerno e composta da soggetti già gravati da precedenti specifici.

In particolare, anche attraverso il ricorso ad intercettazioni telefoniche e telematiche, corroborate da riscontri eseguiti sul territorio, è stato possibile individuare un collaudato sistema di approvvigionamento di sostanze psicotrope, che vedeva impegnati gli indagati in continue e serrate trattative con diversi fornitori di nazionalità estera, interessati al trasferimento di cocaina dai Paesi del Sud America.

Sulla scorta di tali risultanze, è emerso che l’associazione si era dotata di un'articolata struttura contraddistinta da una precisa ripartizione dei ruoli: un capo intento a intrattenere rapporti con i fornitori, oltre che a impartire dall’alto disposizioni agli affiliati; un soggetto a cui era affidata la “gestione operativa”, attraverso il raccordo dei vari sodali; faccendieri dediti alla ricerca di contatti all’interno del porto o comunque in grado di pianificare le modalità per consentire “l’uscita” della droga dagli spazi doganali.

Quanto sopra ha trovato conferma nei diversi modi operandi utilizzati dagli indagati per eludere i controlli di “routine” effettuati presso lo scalo portuale di Salerno. Nello specifico, si possono citare i metodi:

  • “impresa/impresa” consistente nel reperimento di ditte di spedizione e di destinazione compiacenti con le quali predisporre idonea documentazione di supporto in modo da trasportare la merce illecita occultata in un carico di copertura all’interno di un container, che una volta giunto al porto di Salerno, è stato richiamato proprio dalla ditta di destinazione;
  • “ripp off” ovvero il recupero del narcotico in maniera furtiva mediante ingresso non autorizzato all’interno dello scalo marittimo e prelievo dei borsoni nascosti all’interno di container.

Sebbene vi siano stati alcuni casi in cui le trattative per l’importazione/acquisto di sostanza stupefacente non si sono concretizzate per eventi sopravvenuti e/o perché in fase di trasferimento sono intervenute problematiche organizzative, il G.I.C.O. del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Salerno è riuscito a sottoporre a sequestro nel porto dello stesso capoluogo, nel mese di marzo del 2019, oltre 18 kg di cocaina provenienti via mare dal Sud America occultati all’interno della ventola del vano motore di un container frigo.

Sono stati, inoltre, ricostruiti svariati tentativi di recupero/importazione di stupefacenti per i quali sono stati acquisiti elementi probatori a carico di 37 soggetti, alcuni dei quali dimoranti al di fuori del territorio nazionale. Tra gli indagati figurano peraltro soggetti già sottoposti agli arresti domiciliari nell’ambito di altri procedimenti penali.

Nello specifico, l’organizzazione:

  • è stata contattata per il recupero di un carico di 32 kg di cocaina, occultati all’interno di un container frigo proveniente dalla Colombia e destinato al porto di Vado Ligure (SV). A causa di disguidi organizzativi, il container è stato reimbarcato verso un’altra destinazione;
  • ha messo in piedi un tentativo di importazione di 1,5 kg di cocaina dal Sud America da recuperare sul territorio spagnolo. Il trasportatore individuato per il viaggio Madrid-Salerno, però, ha disatteso l’accordo raggiunto con il gruppo criminale giusto il giorno precedente alla partenza;
  • si è occupata del recupero di un carico di 157 kg di cocaina, proveniente da narco-trafficanti sud americani, transitato per il porto di Salerno e destinato ad un gruppo criminale di Torre Annunziata. La sostanza stupefacente nascosta a bordo della nave, non recuperata dal gruppo criminale, giungeva successivamente presso il porto canadese di Halifax, dove veniva sottoposta a sequestro dalle Autorità locali;
  • ha avviato due trattative per l’importazione, sempre dal Sud America, rispettivamente di 1.000 kg e 200 kg di cocaina.

Nel corso delle complesse investigazioni è stata, altresì, ricostruita la cessione di 2 kg di cocaina, su impulso di due intermediari, da soggetti del gruppo criminale ad uno di origini salentine, dietro pagamento del corrispettivo di 69.000 euro. In relazione ad alcune delle trattative individuate è stata riscontrata pure la presenza sul territorio italiano di soggetti di nazionalità estera, invitati appositamente ad intervenire dalle consorterie fornitrici del narcotico, con l’obiettivo di portare a termine le operazioni di cessione.

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Redazione Irno24 17/09/2020

Salerno, tarli attaccano presepe Carotenuto: intenso lavoro per riaprire a Natale

I tarli hanno preso di mira una delle opere più caratteristiche del centro storico di Salerno: il presepe dipinto dell’artista Mario Carotenuto, ospitato nella Sala San Lazzaro del Duomo. Fortunatamente, i parassiti hanno attaccato le basi delle sagome dipinte, e la Bottega San Lazzaro - che con l’artista, Peppe Natella e un gruppo di amici pensò e allestì il presepe 38 anni fa – è subito intervenuta per iniziare la disinfestazione.

Si sta provvedendo a insacchettare, una per una, le innumerevoli sagome dipinte, compresi i pezzi più piccoli, per trattare tutto con il sistema delle camere a gas che uccide i tarli. Chiara Natella, responsabile della Bottega San Lazzaro, il nipote dell’artista Amedeo Ternullo e gli esperti restauratori della ditta Vassallo stanno mettendo in essere tutte le misure di un lungo, paziente e certosino lavoro che rende necessario anche il passaggio di uno speciale strato di vernice protettiva su tutte le superfici lignee.

“Ci vorranno due mesi per mettere in sicurezza tutte le opere d’arte del Presepe Dipinto – spiega Natella – ma lavoreremo a ritmo intenso, l’obiettivo è di poter riaprire per il Natale, quando la magica atmosfera della sala è tappa irrinunciabile del percorso tra i presepi di cittadini e turisti”. I lavori sono anche costosi, per questo motivo con il Fondo Peppe Natella e la Fondazione della Comunità Salernitana è partita una raccolta fondi. Chiunque potrà contribuire anche con una simbolica quota attraverso il conto corrente Banca del Sud - IBAN IT25C0335315200000000001033.

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Redazione Irno24 23/11/2020

Terremoto 1980, sindaco di Salerno: "Oggi come allora, uniti rinasceremo"

"Il sisma che quaranta anni fa sconvolse Campania e Basilicata - scrive il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli - resta la più grande catastrofe naturale della storia italiana moderna. Rinnoviamo il cordoglio per le migliaia di vittime e la gratitudine per quanti si prodigarono dopo il sisma per il soccorso materiale e spirituale della popolazione colpita.

In quelle ore drammatiche, nelle settimana e nei mesi successivi abbiamo sperimentato un sentimento di unità e solidarietà nazionali; l'intera Italia, non solo Campania e Basilicata, partecipò al lutto ed agli aiuti. Tale nobile sentimento unitario e solidale ha contributo in modo determinante alla ricostruzione civile e morale delle zone terremotate.

Non sono mancati, insieme agli slanci solidali ed ai progetti realizzati, anche errori, problemi, sprechi, malversazioni ed alcune ferite non sono del tutto rimarginate. In questi tempi, la comunità nazionale vive una sfida analoga contro un nemico che insieme alla salute attenta al nostro modo di vivere ed alla nostra umanità. Tutti e ciascuno siamo chiamati in queste ore a ritrovare quella solidarietà e quell'unità che ci aiutò a superare il Terremoto 1980 come supereremo il Covid-19".

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Redazione Irno24 28/11/2020

Salerno, lavoratori Corisa 2 in attesa dello stipendio

"Lotteremo per dare un Natale dignitoso ai lavoratori in mobilità del Consorzio di Bacino Salerno 2. Agli operai erano stati assicurati due stipendi arretrati lo scorso agosto dal nuovo commissario straordinario. Per ora ne è stato liquidato solo uno nei mesi passati e sembra che il prossimo non arriverà a breve. A questo va sommato che a breve gli ammortizzatori sociali finiranno".

Così Angelo Rispoli, segretario generale della Fiadel Salerno. "Questi operai sono stati dimenticati dalle istituzioni", ha detto. "Aspettavamo segnali dal commissario, dall'Ente d'Ambito e dalla Prefettura di Salerno. Ma tutto è immobile e nessuno pare interessarsi dell'ennesima vertenza sindacale che porterà altre famiglie a non avere una fonte di reddito.

Ancora una volta, rinnovo il mio appello affinché a queste 27 persone venga riconosciuta quella dignità che fino ad ora gli è stata negata. Lunedì partirà in ogni caso una richiesta d’incontro con il presidente e il direttore Eda. L’obiettivo è sempre il lavoro. Il quadro è preoccupante ma ci auguriamo di essere smentiti dai fatti. Gli operai devono avere il Natale che meritano".

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