Addio a una bottiglia d'olio made in Italy su 4, l'allarme Coldiretti
Il consiglio è diffidare dai prezzi troppo bassi
Redazione Irno24 24/06/2021 0
Con l’addio ad una bottiglia di olio extravergine Made in Italy su quattro per il crollo del 25% della produzione nazionale è necessario vigilare sugli acquisti per evitare che venga spacciato come nazionale il prodotto importato di minore qualità. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai dati Ismea che stimano una produzione nazionale di 273mila tonnellate per effetto soprattutto del calo nelle regioni del Sud dove si concentrano i maggiori raccolti con Puglia, Calabria e Sicilia che fanno registrare contrazioni nella produzione rispettivamente del 45%, 36% e 5%.
In queste condizioni è importante verificare attentamente l’etichetta anche se - denuncia Coldiretti - sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva.
La scritta - precisa Coldiretti - è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile tanto che i consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente.
Il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di comperare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio Evo prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive.
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Redazione Irno24 29/12/2023
Videosorveglianza digitale per le imprese, bando CCIAA Salerno
La Camera di Commercio di Salerno promuove e sostiene la realizzazione di investimenti in sistemi di videosorveglianza digitale, tramite l’erogazione di contributi a fondo perduto, a parziale concorso delle spese sostenute dalle imprese per l’installazione di telecamere, sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi di videoallarme antirapina in grado di interagire direttamente con gli apparati in essere presso le sale e le centrali operative. Tali sistemi devono essere costituiti da minimo due telecamere, di cui almeno una installata all’esterno.
L’obiettivo del bando è quello di incentivare le imprese del territorio a dotarsi di un sistema di videosorveglianza, al fine di garantire la sicurezza dei propri dipendenti, dei propri clienti e, indirettamente, del territorio dove sono ubicate. E' noto che la presenza di un impianto di videosorveglianza, nei locali di un’impresa o nelle adiacenze, può apportare numerosi vantaggi in termini di prevenzione dei reati, scoraggiando i malintenzionati dall’entrare nei locali dell’impresa, riducendo così il rischio di furti, rapine e altri reati, oppure fronteggiando i fenomeni di microcriminalità attraverso l’adozione di sistemi più sofisticati in grado di interagire direttamente con le centrali operative delle Forze dell’Ordine e degli istituti di vigilanza privata.
Per poter accedere al contributo, l’investimento minimo richiesto all’impresa deve essere di € 1.000,00 e il contributo, pari al 50% della spesa effettuata, sarà concesso fino a un massimo di € 1.500,00. Non potrà essere concesso alla medesima impresa più di un contributo. Le domande devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso la piattaforma di Infocamere "Telemaco-Servizio Agef", dalle ore 16:00 del 15 gennaio 2024 e fino a esaurimento delle risorse stanziate dalla Camera di Commercio di Salerno, pari a euro 400.000,00.
L’ufficio competente procede a una valutazione delle istanze pervenute, secondo l’ordine cronologico di presentazione, e alla formazione di una graduatoria. Maggiori informazioni sul bando e sulle modalità di partecipazione sono disponibili sul sito web sa.camcom.it.
Redazione Irno24 09/03/2022
La Provincia di Salerno presente all'edizione 2022 di "Tuttohotel"
La Provincia di Salerno presente alla Mostra d’Oltremare a Napoli per “Tuttohotel 2022”, la fiera dedicata alla promozione territoriale e al turismo extralberghiero. "La Fiera è una tre giorni di eventi, seminari, corsi e convegni – dichiara il Presidente Strianese – e fa il punto sui percorsi di turismo sostenibile, sulla promozione dei territori patrimonio dell’umanità e dei piccoli borghi e di molte altre policy del turismo. Appuntamento imperdibile per un territorio come il nostro. Per la Provincia di Salerno era presente il Consigliere Sorrentino".
"L’incontro – precisa il Consigliere Pasquale Sorrentino – è stato un importante momento di riflessione per promuovere un 'racconto di bellezza' e lavorare ad un'offerta turistica lunga 365 giorni, che per noi è una sfida da raccogliere e rilanciare".
Redazione Irno24 23/02/2022
Confesercenti Salerno: "Caro energia e burocrazia, la ripartenza non c'è"
"Non è certamente una novità, è soprattutto il mondo dell'impresa a saperlo, che la burocrazia, e gli eccessi di questa pratica cara alla politica italiana, opprime imprese ed imprenditori e ne determina spesso la loro estinzione economica. Addirittura, nello sforzo di interventi a sostegno dell’economia, notiamo una quantità sproporzionata di documentazione da produrre per poter accedere a crediti di imposta, finanziamenti a fondo perduto o in regime de minimis.
Abbiamo sempre sostenuto che, nel periodo emergenziale più preoccupante, qualche attività normativa aggiuntiva sarebbe stata necessaria, ma ancora oggi riscontrare questa pratica rappresenta un vero e proprio ostacolo alla crescita, alla ripartenza ed alla sburocratizzazione. Una nuova ondata di regole e normative a valere sul mondo delle imprese, nuovi e vecchi balzelli che finiscono inevitabilmente per fagocitare il tessuto economico e sociale, creando nuova povertà diffusa.
I venti di guerra provenienti dall'Ucraina, che hanno messo in risalto il deficit energetico di tutto il Paese, con aumenti esorbitanti per il mondo dell’impresa, stanno disintegrando le piccole attività commerciali; un ristorante che pagava 14mila euro ne pagherà 26mila, un bar che ne pagava 12mila ne pagherà 18mila, un fornaio che ne pagava 3mila ne pagherà 6mila, un parrucchiere che già pagava 8mila euro ne pagherà 12mila, rincari che - sempre se l’azienda non ritenga utile chiudere - si ripercuoteranno sull'utenza finale sui consumatori.
Questi dati che appartengono alla drammatica situazione dell'economia reale, unitamente agli impegni bancari extra, contratti proprio in epoca Covid, rappresentano un ulteriore aggravio di pressione su imprese e famiglie; proprio per questo, stiamo cercando di rappresentare tutto ciò in maniera puntuale ai nostri 'euroburocrati', sperando che a tutti i livelli capiscano le difficoltà del nostro tessuto economico e sociale, che si regge su comunità piccole, dove da sempre vige un equilibrio commerciale armonico.
Riconosciamo certamente un impegno istituzionale, così come sempre ribadito, ma non è bastato e non basterà per favorire un vero clima di ripartenza diffusa; abbiamo visto i dati nazionali sulle cessazioni e sulle chiusure di imprese, specie nel settore del turismo e del commercio tradizionale. Molti dei nostri associati, dai balneari, agli imprenditori del trasporto NCC, al settore dell’ospitalità, stanno ancora aspettando il cosiddetto poderoso piano socio-economico per una vera ripartenza, i fondi del PNRR sono ancora troppo “lontani” dalla realtà del quotidiano dei nostri esercenti.
Il nostro impegno è rivolto con ancora più vigore ed energia alle categorie più soffocate da questa crisi: ai pubblici esercizi, ai ristoratori, agli artigiani, ai piccoli commercianti delle nostre città, insomma ai veri rappresentanti dell’'economia reale, quella che noi in Confesercenti difendiamo quotidianamente, per questo diciamo a tutti coloro che hanno impegni di governo e di amministrazione di fare il possibile per tutelare gli attuali imprenditori, accompagnandoli davvero fuori dalla pandemia socio-economica".
Raffaele Esposito, Presidente Confesercenti Provinciale di Salerno