Agricoltori campani pronti a produrre 2 milioni di quintali di grano e mais
Masiello: "L’obiettivo è puntare alla costruzione dell’autosufficienza"
Redazione Irno24 14/03/2022 0
"Gli agricoltori campani sono pronti a fare la propria parte aumentando, per le prossime semine, di 2 milioni di quintali la produzione di mais per gli allevamenti, di grano duro per la pasta e tenero per la panificazione e la pasticceria – dichiara Gennarino Masiello, presidente Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale – un’esigenza fortemente sentita per la crisi del settore agroalimentare, colpito duramente dagli effetti del conflitto in Ucraina.
L’obiettivo è puntare alla costruzione dell’autosufficienza – aggiunge Masiello – di una regione che oggi non riesce a soddisfare la domanda e dove, viste le quotazioni del prezzo del grano in borsa sempre più crescenti, la coltivazione potrebbe rappresentare un investimento capace di produrre reddito per le aziende agricole.
Un’occasione che potrebbe segnare la svolta per l’intero comparto nel ridurre la dipendenza dall’estero, da dove arriva circa la metà del mais necessario all’alimentazione del bestiame, più del 30% del grano duro per la produzione di pasta e oltre il 60% del grano tenero per la panificazione inoltre, legherebbe le produzioni al territorio nel perseguire un modello di biodiversità e sostenibilità.
Pertanto, è importante rafforzare il comparto attraverso la coltivazione dei terreni incolti con un piano di potenziamento produttivo e di stoccaggio e con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità, non si può più pensare di dipendere da altre realtà, perché alla prima situazione come quella in corso si rischia di rimanere a terra".
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Redazione Irno24 30/01/2024
La Campania porta alla BIT 2024 i "Borghi Salute e Benessere"
La Campania si presenta alla BIT 2024 di Milano attraverso un ricco programma di iniziative. Presso il Padiglione 3, infatti, si susseguiranno una serie di eventi e di talk con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze del territorio, in particolare i "Borghi Salute e Benessere" e il turismo sostenibile delle isole e delle aree marine protette della regione.
La tre giornate di eventi sarà aperta da una conferenza il 4 febbraio (ore 12:30), alla quale interverranno Vincenzo De Luca, Presidente Regione Campania; Felice Casucci, Assessore al Turismo Regione Campania; Andrea Prete, Presidente Unioncamere; Luigi Raia, Direttore Generale Agenzia Campania Turismo.
Si prosegue con un focus sulla provincia di Salerno, a cura di Alessandra Arcese, coordinatrice area qualificazione imprese e territori di ISNART, dal titolo "Quanto pesa il turismo salernitano? Dati, nuovi strumenti di analisi Artificial Intelligence Based e tutte le opportunità dell'Ecosistema digitale del Turismo e di Italia.it". Seguirà un intervento di Raffaele Esposito, Consigliere camerale e Coordinatore del Gruppo Lavoro Turismo della Camera di Commercio di Salerno.
Redazione Irno24 18/10/2022
Il fenomeno del food delivery: i servizi di ristorazione arrivano a domicilio
La pandemia ha di fatto accelerato una rivoluzione già in atto nella fruizione dei servizi di ristorazione. Con il food delivery, la sala del ristorante si è spostata a casa e negli uffici dei consumatori, con effetti anche sull’evoluzione della figura professionale del rider. È ormai risaputo che la pandemia abbia modificato radicalmente e in maniera permanente i rapporti tra le aziende e i consumatori.
Uno dei settori che più di tutti è stato impattato dal cambiamento è senza dubbio quello della ristorazione. La chiusura forzata degli esercizi ha spinto un numero sempre maggiore di acquirenti a usufruire dei servizi di food delivery, che offrono la consegna di cibi pronti e alimenti direttamente a domicilio. Già prima dell’avvento del Covid, molti italiani facevano ricorso a questa modalità di vendita. L’emergenza pandemica non ha fatto altro che consolidarla e diffonderla ulteriormente, rendendola un’abitudine più che una scelta saltuaria.
A conferma di quanto appena detto, si pensi che – prendendo come campione le città di Milano, Monza Brianza e Lodi – per 35 attività su 100 i servizi di food delivery determinano almeno il 20% del fatturato (per 4 esercizi su 100 la proporzione sale fino a raggiungere il 50%; fonte Confcommercio). L’incremento della richiesta di consegne di cibo a domicilio si rispecchia a sua volta sul mercato del lavoro. Soltanto nel capoluogo lombardo si contano a oggi circa 2mila rider. Di recente, i posti di lavoro per questa categoria professionale si sono di fatto moltiplicati.
E gli addetti alla consegna di cibo sono diventati indispensabili, a Milano come nel resto del Paese. Chi fosse alla ricerca di un’occupazione che garantisca flessibilità e dinamismo, ma anche opportunità di impiego stabile sul lungo periodo, può guardare le offerte rider lavoro per le principali città italiane pubblicate su camerieri.it nella sezione dedicata attive. In genere, i lavoratori hanno la possibilità di scegliere i propri turni di servizio con inquadramenti che, col tempo, sono diventati più solidi e affidabili.
La legge e i sindacati si stanno infatti progressivamente muovendo per tutelare i diritti dei fattorini addetti alla consegna di pasti a domicilio, che operano in un mercato in continua e costante evoluzione. Non soltanto in Italia, ma anche nel resto d’Europa la questione dei lavoratori della gig economy è stata più volte sollevata. Quella del rider è una professione relativamente nuova, tuttavia alcuni importanti interventi legislativi sono stati già attuati.
Redazione Irno24 11/01/2022
Istat, per il 63% delle imprese l'occupazione sale nel 2022
Per il 63% delle imprese nel 2022 l’occupazione crescerà sulla spinta della ripresa del Pil e della situazione economica generale anche se pesa l’incognita Covid con l’avanzare della variante Omicron. È quanto emerge dall’indagine dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su un campione di imprese a livello nazionale in riferimento agli ultimi dati Istat con gli occupati a novembre 2021 che, per la prima volta dall’inizio della pandemia, tornano sopra quota 23 milioni.
Un segnale importante dopo che l’emergenza Covid ha stravolto non solo la salute degli italiani ma anche il sistema economico con un taglio di 65 miliardi di euro degli investimenti da parte delle imprese nel 2021 rileva Uecoop su dati Cerved. Una situazione alla quale ha fatto argine la tradizionale resilienza del sistema delle imprese cooperative italiane che può contare su quasi 80mila realtà con oltre un milione di occupati e una presenza trasversale su più settori produttivi e servizi, dalla logistica al turismo, dall’alimentare alla sanità, dalla scuola agli spettacoli.
In questo scenario è strategico l’avanzare della campagna vaccinale in grado di scongiurare qualsiasi ipotesi di nuove chiusure e ripercussioni sul lavoro. Una situazione ancora incerta che si riflette sull’orientamento di una parte delle imprese, con 1 su su 3 (37%) che ancora per quest’anno non prevede una crescita dell’occupazione.