Il fenomeno del food delivery: i servizi di ristorazione arrivano a domicilio
Gli addetti alla consegna di cibo sono diventati indispensabili, a Milano come nel resto del Paese
Redazione Irno24 18/10/2022 0
La pandemia ha di fatto accelerato una rivoluzione già in atto nella fruizione dei servizi di ristorazione. Con il food delivery, la sala del ristorante si è spostata a casa e negli uffici dei consumatori, con effetti anche sull’evoluzione della figura professionale del rider. È ormai risaputo che la pandemia abbia modificato radicalmente e in maniera permanente i rapporti tra le aziende e i consumatori.
Uno dei settori che più di tutti è stato impattato dal cambiamento è senza dubbio quello della ristorazione. La chiusura forzata degli esercizi ha spinto un numero sempre maggiore di acquirenti a usufruire dei servizi di food delivery, che offrono la consegna di cibi pronti e alimenti direttamente a domicilio. Già prima dell’avvento del Covid, molti italiani facevano ricorso a questa modalità di vendita. L’emergenza pandemica non ha fatto altro che consolidarla e diffonderla ulteriormente, rendendola un’abitudine più che una scelta saltuaria.
A conferma di quanto appena detto, si pensi che – prendendo come campione le città di Milano, Monza Brianza e Lodi – per 35 attività su 100 i servizi di food delivery determinano almeno il 20% del fatturato (per 4 esercizi su 100 la proporzione sale fino a raggiungere il 50%; fonte Confcommercio). L’incremento della richiesta di consegne di cibo a domicilio si rispecchia a sua volta sul mercato del lavoro. Soltanto nel capoluogo lombardo si contano a oggi circa 2mila rider. Di recente, i posti di lavoro per questa categoria professionale si sono di fatto moltiplicati.
E gli addetti alla consegna di cibo sono diventati indispensabili, a Milano come nel resto del Paese. Chi fosse alla ricerca di un’occupazione che garantisca flessibilità e dinamismo, ma anche opportunità di impiego stabile sul lungo periodo, può guardare le offerte rider lavoro per le principali città italiane pubblicate su camerieri.it nella sezione dedicata attive. In genere, i lavoratori hanno la possibilità di scegliere i propri turni di servizio con inquadramenti che, col tempo, sono diventati più solidi e affidabili.
La legge e i sindacati si stanno infatti progressivamente muovendo per tutelare i diritti dei fattorini addetti alla consegna di pasti a domicilio, che operano in un mercato in continua e costante evoluzione. Non soltanto in Italia, ma anche nel resto d’Europa la questione dei lavoratori della gig economy è stata più volte sollevata. Quella del rider è una professione relativamente nuova, tuttavia alcuni importanti interventi legislativi sono stati già attuati.
Potrebbero interessarti anche...
Redazione Irno24 16/12/2020
CCIAA di Salerno eroga contributi ad imprese turistiche per favorire digitalizzazione
La Camera di Commercio di Salerno, attraverso il proprio PID - Punto Impresa Digitale - intende promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle imprese della filiera turistica provinciale attraverso il sostegno economico per interventi di digitalizzazione dei processi, informatizzazione e ammodernamento tecnologico.
L'intervento è rivolto alle micro, piccole e medie imprese con sede legale e operativa nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Salerno, operanti nell'ambito della filiera turistica e che abbiano registrato, nei primi 9 mesi del 2020, un calo del fatturato pari ad almeno il 30% rispetto al fatturato prodotto nel medesimo periodo dell’anno precedente.
Il bando consente di finanziare le spese relative all'acquisto di beni e servizi strumentali, inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionali all'acquisizione delle tecnologie per le quali si richiede il voucher. L'entità del contributo è del 100% delle spese ammissibili, per un importo unitario massimo di 3.500,00 euro. Alle imprese in possesso del rating di legalità verrà riconosciuta una premialità di euro 250,00 nel limite del 100% delle spese ammissibili e nel rispetto dei pertinenti massimali de minimis. L’importo minimo dell’investimento dovrà essere pari ad almeno € 1.500 del progetto presentato dall’impresa.
Le richieste devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all'interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore 8:00 del 21/12/2020 fino ad esaurimento fondi. Le risorse verranno assegnate secondo una procedura valutativa a sportello, seguendo l'ordine cronologico di presentazione della domanda.
Redazione Irno24 07/05/2020
Coldiretti: "Riapertura 11 Maggio per salvare agriturismi"
Occorre far riaprire subito i 24mila agriturismi italiani spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza anti Coronavirus.
E’ quanto chiede la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per la proposta formulata all’unanimità dalle regioni per la riapertura anticipata già dall’11 maggio. Nel rispetto delle misure di precauzione, ci sono – sottolinea Coldiretti – tutte le condizioni per riaprire le strutture agrituristiche dopo che sono la chiusura forzata ha fatto saltare sia il periodo pasquale sia i ponti del 25 aprile e del 1° maggio con perdite che nel 2020 rischiano di avvicinarsi al miliardo senza una decisa inversione di tendenza.
Con l’arrivo della bella stagione, sostenere il turismo in campagna significa evitare il pericoloso rischio di affollamenti in città e al mare e anche per questo – precisa Coldiretti – le strutture agrituristiche devono poter ripartire subito, aprendo i cancelli della cascine, i percorsi naturalistici, le visite agli animali con la pet therapy e gli spazi a tavola dove assaggiare le specialità della tradizione contadina dell’enogastronomia Made in Italy.
Redazione Irno24 06/04/2020
A rischio 4 cantine su 10, serve un piano per salvare il vino italiano
Brusco crollo del fatturato in quasi 4 cantine italiane su 10 (39%) con l’allarme liquidità che mette a rischio il futuro del vino italiano, dal quale nascono opportunità di occupazione per 1,3 milioni di persone per un giro d’affari di 11 miliardi. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti che ha elaborato un piano salva vigneti per far fronte alle gravi difficoltà generate dall’emergenza Coronavirus. A pesare sulla mancata vendita dei vini di qualità, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, è stata la chiusura forzata di alberghi, agriturismi, bar, e ristoranti avvenuto in Italia e all’estero con un forte calo delle esportazioni.
Le misure messe in campo con il blocco delle rate di mutui, prestiti, tasse, contributi sono certamente utili ma non bastano ed è indispensabile - chiede Coldiretti - mettere a disposizione delle aziende vitivinicole liquidità sotto forma di prestiti a lunga scadenza a tasso zero e garantiti dallo Stato, pari ad una percentuale del fatturato dell'anno precedente, da erogare attraverso una semplice richiesta alle banche.
Un intervento veloce e semplice che dovrebbe essere garantito indipendentemente dalla dimensione aziendale al quale va aggiunta anche una compensazione a fondo perduto sulle perdite subite sotto forma di 'risarcimento del danno'. Ed è necessario che una misura similare sia garantita a bar, ristoranti, alberghi agriturismi per evitare il blocco dei pagamenti delle forniture a cui si sta assistendo e per fare in modo che non chiudano.
Infine, occorre trovare risorse aggiuntive comunitarie e nazionali per finanziare ogni utile strumento per la riduzione delle giacenze e per il contenimento della produzione di vino proveniente dalla prossima vendemmia. La Coldiretti ha presentato al Governo il piano salva vigneti con il quale, attraverso la distillazione volontaria, si prevede di togliere dal mercato almeno 3 milioni di ettolitri di vini generici da trasformare in alcol disinfettante per usi sanitari.
La misura avrebbe inoltre l’importante effetto di favorire l’acquisto di alcol italiano che sugli scaffali è stato il prodotto che ha registrato il maggior incremento di vendite secondo Iri, ma anche di ridurre le eventuali eccedenze produttive.