Decima edizione di "ATELIER Spazio Performativo"
La rassegna di danza è in programma dal 7 Febbraio all'11 Aprile
Redazione Irno24 31/01/2020 0
E' stata presentata al Comune di Salerno la X edizione di "ATELIERspazioperformativo", realizzata a cura di ArteStudio & Teatro Grimaldello, in collaborazione con il Teatro Nuovo.
La manifestazione - spazio aperto dedicato alla performance, al lavoro di ricerca e sperimentazione sul corpo e con il corpo per individuare e definire possibilità espressive nella dimensione dell’arte del movimento - ha il sostegno del Comune di Salerno e si propone a danzatori, attori, studenti come spazio alternativo, ma non esclusivo, all’interno del quale approcciare o approfondire l’arte performativa, o meglio la forma rappresentativa risalente agli anni Sessanta, legata alla riscoperta del corpo dell’attore da parte del teatro novecentesco.
All'incontro erano presenti l'assessore alla Cultura del Comune di Salerno, Antonia Willburger, Loredana Mutalipassi di Artestudio e Antonio Grimaldi del Teatro Grimaldello. Gli appuntamenti saranno tutti di Venerdì alle ore 21, eccetto quello del 20 Marzo, alle ore 20. Ospite d’onore della serata finale sarà Luna Cenere con Natural Gravitation (premio Leonide Massine per l'Arte della danza 2019).
La sezione laboratorio, che da sempre ha caratterizzato Atelier, ha un rilievo di livello internazionale e si terrà presso il Liceo Coreutico Alfano I di Salerno. Infatti il comparto formazione vedrà a Salerno il Maestro Milton Myers, direttore della sezione contemporaneo dello Jacob's Pillow, docente presso Alvin Ailey American Dance Theatre; Max Luna III, direttore del Reale Balletto delle Filippine, docente ospite della The Ailey School, già primo ballerino dell'Alvin Ailey American Dance Theatre, con una full immersion nella tecnica di danza contemporanea fondata da Lester Horton; Caterina Rago da New York che terrà lezioni di tecnica e repertorio Graham e, per la prima volta, Macia Del Prete, per le lezioni di contemporary.
Il tutto arricchito dalla presenza di maestri accompagnatori alle percussioni quali Paula Jeanine Bennett, dalla Juilliard di New York. In palio anche delle borse di studio per i migliori danzatori che si saranno distinti nel corso della formazione.
- Venerdì 7 Febbraio 2020
Teatro Nuovo, Salerno
Inizio ore 21:00
IO SONO UNA FARFALLA - Venerdì 28 Febbraio 2020
Teatro Nuovo, Salerno
Inizio ore 21:00
THE PROMETHEUS GIFT - Venerdì 20 marzo 2020
Teatro Nuovo, Salerno
Inizio ore 20:00
NATURAL GRAVITATION - Venerdì 3 Aprile 2020
Teatro Nuovo, Salerno
Inizio ore 21:00
I BROKE THE ICE AND SAW THE ECLIPSE - 8-11 Aprile 2020
Liceo Coreutico “Alfano I” di Salerno
Workshop internazionale Dancing Easter
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La "sudditudine" al centro del nuovo libro del Prof. Magliacano
Dopo "Canto è [R]Esistenza", volume datato 2020, ecco la nuova fatica letteraria del Prof. Gerardo Magliacano, dal titolo "I mali del Sud". In questo libro si cercherà di tracciare le grandi potenzialità del Sud, a partire proprio dai suoi "mali": a volte la malattia è più salubre di una presunta 'buona-salute'.
Il titolo nasce da una discussione tra il dottor Bolina, un personaggio chiave del libro, e un suo paziente cinese, il quale, in un momento di eccitazione, alla Belluca del "Treno ha fischiato" di Pirandello, alluderà alle "melaviglie dei mali del Sud". Su questo equivoco ha origine un viaggio alla ricerca delle grandi ricchezze meridionali e di una certa "sudditudine", che potrebbe fare la differenza sia in ambito nazionale sia su scala mondiale.
Il protagonista, Sossio Picariello, è un ragazzo di 17 anni che frequenta un istituto tecnico della periferia napoletana. Un ragazzo molto vivace, con buone capacità ma impegno minimo, il cui unico interesse è conseguire il diploma senza sforzarsi troppo. Non a caso, è conosciuto in tutto l’istituto con il nomignolo di "Sossei", perché si accontenta della sufficienza, senza mai pretendere altro. Un ragazzo che si compiace, come molti della sua generazione, di essere un numero.
La sua vita spensierata e ordinaria, a un certo punto, viene scombussolata da una drastica scelta che farà il padre. Il giovane, oltre a ribellarsi al genitore, accuserà il suo professore di Letteratura d’aver istigato, attraverso un suo libro, il genitore a prendere l’inaspettata decisione. Sarà per questo motivo che Sossio, in una mattina di luglio, alle sei in punto, piomberà come una furia in casa del professore per "sputargli in faccia" tutto il suo malessere.
Avranno inizio in tal modo quattro giornate in cui il professore, dopo aver lasciato che si sfogasse, condurrà il ragazzo nei meandri di una narrazione che vuole essere una sorta di catarsi aristotelica, quattro giornate di resistenza e di progressiva liberazione dalla schiavitù della libertà per farsi SERVITORE della collettività. Per quattro giorni, Sossio sarà ostaggio del suo insegnante che, tramite un campionario di personaggi presi a prestito dalla realtà e dalla letteratura, lo accompagnerà a prendere coscienza del sé come elemento strutturante del noi.
Gerardo Magliacano è docente di Storia e Letteratura, ed esteta. Laureato in Lettere e Filosofia, ha insegnato e insegna discipline umanistiche. Nato e formatosi a Salerno, classe 1974, ha lavorato per più di un decennio in Lombardia, dove ha pubblicato le sue prime opere. Nel 2014 si è trasferito in Campania, per portare avanti le sue attività di studioso e di docente, e l’impegno nella tutela del territorio.
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Salerno, Daniele Sepe omaggia Totò eseguendo le musiche dei suoi film
Dopo il rinvio per il maltempo, sabato 10 settembre, alle ore 21:30, in largo Santa Maria dei Barbuti, nel centro storico di Salerno, nell’ambito della 37a edizione della rassegna estiva di teatro “Barbuti Festival”, Salerno Animo del Mediterraneo presenta “Sepè le Mokò”, con Daniele Sepe e il suo quartetto (ingresso 15 euro). Tra i più grandi sassofonisti e compositori italiani, Sepe (con Mario Nappi al piano e tastiere, Davide Costagliola al contrabbasso e basso elettrico e Paolo Forlini alla batteria) approda ai Barbuti con il suo ultimo disco che eseguirà dal vivo.
Le dadaiste avventure di Totò e i suoi comprimari, Peppino De Filippo, Vittorio Gassman, Nino Taranto, Aldo Fabrizi, sono talmente intense e veloci che il più delle volte prestiamo poco orecchio a quello che avviene al di sotto, alle strepitose partiture che sottolineano la comicità tragicomica delle sceneggiature, e così perdiamo di vista un elemento prezioso.
Compositori della levatura di Piero Piccioni, Armando Trovajoli, Lelio Luttazzi, Carlo Rustichelli, Alessandro Cicognini, Piero Unliliani, tutti compositori con una possente preparazione jazzistica alle loro spalle. E quello che meraviglia, ascoltando la sola colonna sonora, è la qualità degli interventi degli interpreti che si susseguono negli assolo, perchè molta musica è puro e semplice be bop, spesso declinato nella sua variante west Coast, ed è sorprendente riconoscere figure del calibro di Chet Baker o Gerry Mulligan dialogare con i personaggi dei films.
“Sepè le Mokò” vuole restituire la genialità e la profonda italianità di questo swing sanguigno e ironico, che è un vero e proprio patrimonio, poco esplorato, della nostra tradizione jazzistica. Un sentito omaggio a quei registi, attori, sceneggiatori e musicisti che ci hanno regalato e ci regalano buonumore, mica poco, e spesso uno sguardo più profondo di tanti film “seriosi” dell’epoca sulla società italiana degli anni ’60.