Ancora truffe online, stavolta la finta mail bancaria che richiede pin e codici

L'avviso e le raccomandazioni della Polizia Postale

Redazione Irno24 25/01/2021 0

La Polizia Postale segnala una nuova truffa via web. Questa volta, il tentativo di carpire illecitamente informazioni personali e dati di carte di credito o di accesso a servizi di home banking arriva da un sms o da un’email inviati apparentemente da un istituto bancario, che invita a fornire alcuni dati strettamente personali: pin di accesso all'home banking o della carta, codice Mobile Token o OTP inviato via sms, codice di sicurezza di tre cifre riportato sul retro della carta.

Le banche - precisa la Polizia Postale - non richiederanno mai di fornire o confermare i vostri dati di accesso via mail, non usano link a scadenza e non minacciano mai il blocco immediato di prodotti e servizi. Le credenziali per l’accesso potrebbero essere richieste soltanto nel caso in cui sia il cliente a contattare la Banca.

Inoltre le mail truffaldine apparentemente sono molto simili a quelli della banca, sia nel contenuto che nella grafica, ma ci sono piccoli accorgimenti ai quali va prestata attenzione, ad esempio:

- il mittente, non sono email ufficiali;
- gli errori, spesso le mail false contengono errori di punteggiatura;
- la sede sociale, da verificare sul sito ufficiale;
- il tono di urgenza e minaccia, che non deve spaventare;
- sui link non bisogna cliccare, perchè conducono a pagine o applicazioni esterne in cui vengono richiesti i dati sensibili e le credenziali di accesso;
- nell'inserire dati riservati, assicurarsi che si tratti di una pagina protetta e di un sito ufficiale, che deve iniziare sempre con https:// e deve riportare l’icona con il lucchetto che lo identifica come sito certificato.

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Redazione Irno24 13/05/2020

Le indicazioni per parrucchieri e centri estetici in vista della riapertura

Dal parrucchiere solo su prenotazione e a postazioni alternate, per i trattamenti estetici cabine chiuse e niente sauna. Sono queste le prime indicazioni da seguire in vista della riapertura dei servizi di cura della persona, riportate nel documento congiunto Inail-Iss sulle misure contenitive del contagio da SARS-CoV-2 in questo settore.

Le attività devono svolgersi esclusivamente su prenotazione durante la quale bisogna già indicare il tipo di trattamento richiesto in modo da ottimizzare i tempi di attesa. Devono essere previste aree per le fasi di attesa tecnica, come la messa in posa del colore e barriere separatorie in particolare per le aree di lavaggio.

E’ necessario inoltre prevedere una distanza minima di almeno 2 metri utilizzando postazioni alternate e sanificare ogni giorno gli ambienti. L’uso delle mascherine è obbligatorio sia da parte del personale sia da parte del cliente, a cominciare dall’ingresso nel locale.

Nei centri estetici bisogna prevedere trattamenti alternativi a quelli che abitualmente prevedono l’uso del vapore, così come sono vietati sauna, bagno turco e vasca idromassaggio. Durante i trattamenti estetici i pannelli delle cabine devono essere chiusi.

Tutte le apparecchiature devono essere disinfettate con detergenti idroalcolici o a base di cloro. E’ fondamentale garantire la turnazione tra i lavoratori e la loro formazione sull’uso dei DPI. Per la cura della barba e del viso sono consigliate oltre alle mascherine chirurgiche anche le visiere o schermi facciali.

Per quanto riguarda i locali è consigliato tenere le porte aperte e ed eliminare gli impianti di ricircolo sia di riscaldamento che di raffreddamento.

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Redazione Irno24 31/08/2021

Inps, dal 1° Ottobre scatta la delega dell'identità digitale

A decorrere dal 1° ottobre 2021, l'Inps consentirà l’accesso ai propri servizi digitali anche mediante la delega dell’identità digitale, oltre che attraverso SPID, CIE (Carta Elettronica Digitale) e CNS (Carta Nazionale dei Servizi), nell’interesse dei cittadini che sono impossibilitati ad utilizzare in autonomia i servizi online.

Inps adotta la facoltà di delega dell'identità digitale, in accordo con il Ministro per l’innovazione e la transizione digitale, in attesa del più ampio progetto previsto dall'articolo 64-ter del Codice dell'Amministrazione Digitale che introduce il sistema unificato di delega per la fruizione dei servizi online e consente a chiunque di delegare l'accesso a uno o più servizi a un soggetto titolare dell'identità digitale di cui all'articolo 64, comma 2-quater.

L’atto di delega dell’identità digitale non è una semplice istanza di prestazione o dichiarazione resa alla Pubblica Amministrazione, ma determina la concessione al delegato di tutte le proprie facoltà in tutti gli atti verso l’Istituto; per questo il processo di concessione di una delega della identità digitale deve avere garanzie del tutto equivalenti a quelle richieste per l’attribuzione dell’identità SPID.

La delega dell’identità digitale nasce soprattutto per rispondere alle esigenze di quei soggetti deboli che si affidano a familiari o a soggetti di fiducia cui poter delegare tutti gli atti che gli competono e non solo specifici adempimenti. Non nasce, dunque, come mezzo per regolamentare i rapporti tra cittadini e intermediari che godono di altri strumenti per svolgere il proprio ruolo di rappresentanza.

Occorre infine ribadire che la delega si affianca a tutte le altre modalità di accesso esistenti, tra cui la rete dei patronati e degli intermediari che assicurano assistenza e supporto ai cittadini nell’ambito delle rispettive competenze riconosciute dall’ordinamento. In conclusione, la delega, molto lontana dall'essere un privilegio, ha lo scopo di semplificare ulteriormente l'accesso dei cittadini ai servizi Inps e, maggiormente, di tutti coloro che si trovano in situazioni di fragilità tali da non avere altrimenti accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione.

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Redazione Irno24 31/12/2024

Aumenta il pedaggio su autostrada Salerno-Napoli dal 1° gennaio

A partire dal 1° Gennaio 2025, come stabilito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ci sarà l’adeguamento tariffario su alcune tratte autostradali. Se sulla rete gestita da Autostrade per l’Italia, che comprende circa 2.800 km di autostrade, è stato previsto un adeguamento tariffario dell’1,80%, per la Società Salerno-Pompei-Napoli è stato invece riconosciuto un incremento dell’1,677%.

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