Antonio Costantino rieletto presidente di Confagricoltura Salerno
Guiderà l’organizzazione professionale agricola per i prossimi tre anni
Redazione Irno24 26/11/2022 0
Antonio Costantino è stato rieletto presidente provinciale di Confagricoltura e guiderà l’organizzazione professionale agricola per i prossimi tre anni. L’elezione è avvenuta nel corso dell’assemblea dei soci, svoltasi ieri pomeriggio al Majestic di Battipaglia, alla presenza del presidente regionale Fabrizio Marciano, di Rosario Rago, componente della Giunta nazionale, e di Carmine Libretto, direttore di Confagricoltura Salerno.
Al termine dell’assembla si è riunito il Consiglio, composto dai presidenti di sindacato e delle diverse sezioni economiche, che ha provveduto ad eleggere la Giunta Provinciale di Confagricoltura, composta, oltre che da Antonio Costantino, dai due vice presidenti Carolina Cammarano e Rosario Rago, e da Aniello Bacco, Vincenzo Celso, Guglielmo Noschese, Lazzaro Iemma, Mario Miano, Mario Pastore, Marina Cupo.
Potrebbero interessarti anche...
Redazione Irno24 30/09/2021
Frodi, Uecoop: in Italia +24% pesce straniero, Sos a tavola
Con il balzo delle importazioni di pesce straniero in Italia, che fanno registrare un +24% in quantità nei primi 6 mesi del 2021, è SOS truffe a tavola con la flotta tricolore che negli ultimi 35 anni ha perso quasi 4 imbarcazioni su 10 con un impatto devastante su economia e occupazione.
È quanto emerge da una analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat, in occasione del lancio del Piano nazionale delle cooperative Uecoop per il consumo di pesce Made in Italy a miglio zero nell’ambito del “Programma Nazionale Triennale della Pesca e dell’Acquacoltura” in collaborazione con il ministero delle Politiche agricole.
Gli italiani mangiano circa 28 chili di pesce all’anno, superiore alla media europea ma un quantitativo più basso se confrontato con quello di altri Paesi che hanno un’estensione della costa simile, come ad esempio il Portogallo, dove se ne consumano quasi 60 chili. Ma in Italia la crisi dei pescherecci diminuisce la possibilità di portare in tavola pesce Made in Italy, favorendo gli arrivi dall’estero di prodotti ittici che non hanno le stesse garanzie di sicurezza di quelli tricolore.
Per combattere le frodi è fondamentale prevedere l’obbligo di indicazione in etichetta del giorno in cui il pesce è stato pescato in modo da garantire la massima informazione e trasparenza sulla freschezza del prodotto e l’indicazione di origine va inserita oltre che sui banchi del mercato o dei supermercati anche per i piatti proposti nei menù dei ristoranti, un po’ come avviene per la segnalazione sull’uso di prodotti freschi oppure surgelati.
Nel 2021 le importazioni di pesce straniero rischiano di superare gli 860 milioni di chili secondo le proiezioni di Uecoop sull’anno, con il rischio di un aumento di truffe e inganni: dalla vendita di specie meno pregiate al posto di quelle migliori, all’uso di sostanze per far sembrare il pesce più fresco o per gonfiarlo d’acqua e speculare sul peso. È frequente l’utilizzo di sostanze in grado di ritardare o mascherare i fenomeni alterativi. In alcuni casi sono sostanze il cui utilizzo sarebbe anche consentito, ma che non vengono dichiarate in etichetta, come l’acido citrico o il citrato di sodio o i solfiti, altre volte invece si tratta di sostanze vietate come l’acqua ossigenata con cui si “sciacqua” per sbiancarli, calamari, seppie e polpi.
Una “furbata” per speculare sul peso ai danni dei consumatori è la “glassatura”, in cui l’acqua utilizzata per mantenere idratata la superficie del pesce viene fatta congelare, creando uno strato superficiale di ghiaccio oppure mediante salamoia o iniezioni possono essere aggiunti additivi alimentari, come i polifosfati o la glicina, che pur non essendo in genere nocivi per l’uomo, tendono a trattenere l’acqua aumentandone il peso del prodotto.
Un discorso a parte meritano poi i pesci da consumarsi crudi (o poco cotti) come nel Sushi, con il rischio della presenza del parassita Anisakis se non viene praticato l’abbattimento termico a meno 20 gradi per almeno 24 ore oppure a meno 35 gradi per almeno 15 ore.
Fra le truffe più diffuse c’è poi lo “scambio” di specie di minor valore al posto di quelle più pregiate: l’Acciuga o Alice viene spesso sostituita da Spratto o Papalina, la Sardina può essere anch’essa rimpiazzata con Papalina o Spratto oppure con Alaccia, mentre in sostituzione del Bianchetto sia fresco che lavorato, ma anche al posto del Rossetto, vengono usate specie, molto diffuse nei paesi asiatici, generalmente importate dalla Cina come prodotto congelato. Il Merluzzo spesso viene sostituito, soprattutto se commercializzato in forma di filetti, con specie meno pregiate ma molto simili nelle dimensioni e nel colore della carne, come il Pollak o il Merluzzo carbonaro.
La Sogliola, molto apprezzata per le sue carni magre e facilmente digeribili, viene scambiata con molte specie dalla forma simile ma di valore commerciale inferiore come la Sogliola turca, la Sogliola atlantica o la Sogliola indo-pacifica con lievi differenze nell’aspetto della pinna pettorale. Il Pesce Persico è una specie di acqua dolce autoctona dell’Italia molto richiesta dal mercato europeo ed italiano e commercializzato in notevoli quantitativi, in particolare sotto forma di filetti. Queste pesce Made in Italy viene largamente sostituito con Persico Africano proveniente principalmente dal Kenya e dalla Tanzania, zone in cui si verificano talvolta gravi problemi di inquinamento.
La Platessa, venduta soprattutto in forma di filetti congelati e ampiamente utilizzata nelle mense, è spesso sostituita con altre specie i cui filetti sono simili, come la Passera, la Passera del Pacifico, la Platessa del Pacifico e la Limanda. Il Nasello è una specie pregiata, venduta prevalentemente fresca ma anche in forma di filetti, che può essere sostituita, in particolare a livello di ristorazione, con pesci di valore commerciale inferiore come per esempio il Capellano o Busbana, il Merlano o Molo, il Melù o Potassolo. Un “classico” degli scambi è quello del Pesce Spada con lo Squalo Smeriglio.
E anche i calamari italiani sono molto spesso sostituiti con “cugini” di minor pregio come il Calamaro del Pacifico, il Calamaro indiano, il Calamaro atlantico o il Calamaro sudafricano mentre al posto di un’ottima Rana Pescatrice si rischia di mangiare un Pesce Rospo, un Pesce Prete o una Gallinella, mentre è molto pericolosa la sostituzione con il Pesce Palla che comprende specie velenose a causa della presenza di una potente neurotossina, la tetrodotossina. Senza pescherecci non ci può essere vero pesce Made in Italy a tavola, per questo è strategico utilizzare parte delle risorse del Recovery Plan per rinnovare la flotta italiana, salvare i 28mila posti di lavoro che garantisce al Paese e promuovere la sovranità alimentare italiana anche nel settore ittico a tutela di imprese e famiglie.
Redazione Irno24 26/03/2022
Riecco l'ora legale, ci accompagnerà fino al 30 Ottobre
Questa notte, cioè fra Sabato 26 e Domenica 27 Marzo, torna in vigore l'ora legale. Alle ore 2:00, lancette avanti di un'ora. Difficilmente, però, dovremo ricordarci di apportare manualmente la modifica, considerando che ormai la maggior parte dei dispositivi (smartphone, computer, orologi radiocontrollati) provvede ad aggiornarsi in automatico.
L'ora legale ci accompagnerà fino al 30 Ottobre 2022: sul piano pratico, oltre a maggior luce solare nel tardo pomeriggio (a fronte di più buio nelle primissime ore del mattino), equivale ad un risparmio energetico di circa 400 milioni di kWh, cioè quasi 200 milioni di euro in termini economici.
Redazione Irno24 19/03/2020
Cinquecentomila i punti vendita aperti durante l’emergenza, ecco i dati del salernitano
Sono mezzo milione gli esercizi commerciali e dei servizi alla persona, al cui interno lavorano 800mila dipendenti, che restano aperti in base al decreto del Governo anti-Coronavirus.
Fra questi, più di 230mila riguardano il settore alimentare, che assicura una copertura capillare sull'intero territorio nazionale. E’ quanto mostra una elaborazione di Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle imprese delle Camere di Commercio.
Il maggior numero di punti vendita di prodotti alimentari si trova in Campania (quasi 33mila con 37mila dipendenti), che vanta la maggior rete a livello nazionale di piccoli esercizi commerciali al dettaglio (oltre 19mila), di minimarket (quasi 11mila) e di negozi di prodotti surgelati (633). La Campania svetta anche per numero di parafarmacie e punti vendita di articoli medicali e ortopedici.
Nel dettaglio, in provincia di Salerno, troviamo: 14 ipermercati, 499 supermercati, 48 discount, 2138 minimarket, 1645 punti vendita di surgelati, 266 farmacie, 139 parafarmacie, 538 punti vendita al dettaglio di prodotti per l'igiene personale. I numeri locali integrativi sono forniti dalla Camera di Commercio di Salerno.