Asl Salerno, ECG da remoto e in tempo reale dall'ambulanza

Questa nuova tecnologia permette ai cardiologi di accorciare i tempi della diagnosi

Il dott. Antonello D'Andrea

Redazione Irno24 12/06/2025 0

Da alcuni giorni è disponibile, nei centri della cardiologia e dell’emodinamica dell’ASL Salerno, una nuova tecnologia che consente ai professionisti di poter visionare da remoto e in tempo reale, direttamente in connessione con la rete del 118, gli esami ECG delle centrali refertanti per i pazienti con sospetto infarto (IMA).

Questa nuova procedura permette ai professionisti che compongono la rete tempo-dipendente, diretta dal dott. Antonello D’Andrea, di poter avere un quadro anticipato della situazione e di accorciare i tempi della diagnosi per il trattamento dei pazienti STEMI (infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST) e NSTEMI (infarto miocardico acuto ma senza sopraslivellamento) trasportati in ambulanza.

Ciò consente ai cardiologi di poter visionare il referto dell’ECG, già redatto secondo quanto previsto dalla rete regionale IMA, direttamente dal dispositivo mobile e con anticipo rispetto ai tempi di arrivo del paziente in ospedale, permettendo una diagnostica e una pianificazione procedurale dei pazienti.

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Redazione Irno24 13/06/2021

De Luca: "No al mix di vaccini, no alla prima dose di vaccini a vettore virale"

"Le vicende degli ultimi giorni relative all'uso del vaccino Astrazeneca - afferma in una nota il Governatore della Campania, De Luca - cambiano in modo radicale il livello di fiducia, le sensibilità e la stessa disponibilità dei cittadini in relazione alla campagna vaccinale. Occorre dunque ricostruire il rapporto di fiducia verso lo Stato, oggi fortemente compromesso.

Al tal fine sarebbe irresponsabile ogni atteggiamento di minimizzazione dei problemi. La realtà è che da oggi cambia completamente la programmazione vaccinale. E' indispensabile, allora, una radicale semplificazione. Si chiariscano i ruoli. Si riconduca la funzione del Commissario a un lavoro esclusivamente tecnico-operativo, relativo alla distribuzione dei vaccini.

Si riconduca la comunicazione medico-scientifica al solo ministero della Salute, che deve assumersi la responsabilità di fornire gli orientamenti, facendo parlare una sola persona incardinata nel ministero stesso. Davvero il livello di confusione esistente rischia di pregiudicare lo stesso prosieguo della campagna vaccinale.

La Regione Campania ritiene necessario fare scelte chiare. 1) Da oggi, non somministreremo più dosi di vaccino a vettori virali, a nessuna fascia di età; 2) Prosegue la vaccinazione di massa con vaccini Pfizer e Moderna; 3) Chi ha fatto la prima dose di Astrazeneca sopra i 60 anni, può completare il ciclo con una seconda dose Astrazeneca; 4) Per i soggetti sotto i 60 anni (tranne che per chi è alla dodicesima settimana) non si procede alla somministrazione di vaccini diversi dalla prima dose, sulla base di preoccupazioni scientifiche che invieremo al Governo, e rispetto alle quali sollecitiamo risposte di merito, in mancanza delle quali, manterremo la nostra linea di rifiuto del mix vaccinale.

Auspichiamo che da oggi in poi, da parte degli organi centrali, siano eliminate, nella comunicazione, espressioni del tipo: è raccomandato, è consigliato, è preferibile, ma si dica semplicemente; è consentito, o è vietato.

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Redazione Irno24 25/03/2021

Piano vaccini, fino al 30 Marzo adesioni per medici campani specializzandi

L'unità di crisi regionale comunica che da oggi, e fino a Martedì 30 Marzo, è attiva la procedura online per l’acquisizione delle disponibilità dei medici specializzandi della Campania, sin dal primo anno di corso, per il piano di somministrazione vaccini anti Covid-19. Questo il link per le adesioni.

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Redazione Irno24 14/04/2020

Rezza: "Numero decessi cala lentamente perché si riferisce a contagi passati"

“Il numero dei decessi cala lentamente perché si riferisce a contagi avvenuti tempo fa - spiega il direttore del dipartimento di Malattie infettive dell'ISS, Giovanni Rezza - La mortalità è l’ultimo degli indicatori che vedremo deflettere. Il tempo tra il contagio e la morte del paziente, infatti, è più lungo rispetto a quello tra il contagio e la notifica del caso, che è di circa 20 giorni.

Di conseguenza, quando si interpretano i dati giornalieri dell’epidemia è più corretto parlare di 'nuovi casi', non di 'nuovi contagi'. Siamo ancora nella fase 1, dobbiamo stare cauti nonostante i segnali positivi di questi ultimi giorni”.

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