Asl Salerno, modalità di prosecuzione della campagna vaccinale
Ripianificazione delle agende di convocazione presso i vari centri
Redazione Irno24 16/06/2021 0
A seguito delle indicazioni inviate dal Ministero della Salute in risposta ai chiarimenti sul piano vaccinale richiesti dall'Unità di Crisi della Regione, la campagna proseguirà, anche presso l’Asl Salerno, secondo le seguenti modalità:
1. ai nuovi vaccinati non sarà somministrato AstraZeneca al di sotto dei 60 anni; 2. rispetto al vaccino Johnson & Johnson la posizione del Ministero non è definita in modo chiaro e vincolante. Pertanto, tale vaccino non sarà somministrato sotto i 60 anni; 3. prosegue la vaccinazione di massa con Pfizer e Moderna;
4. a chi ha fatto la prima dose di AstraZeneca si dovrà somministrare la seconda dose solo sopra i 60 anni; 5. sotto i 60 anni si dovrà fare il richiamo solo con vaccini Pfizer o Moderna. 6. In conclusione, dovendo vaccinare la popolazione più giovane d’Italia, la Campania richiede per l’ennesima volta, e sollecita, la fornitura aggiuntiva di vaccini Pfizer e Moderna, anche in relazione alla popolazione studentesca da vaccinare.
Quanto sopra, naturalmente, comporterà da parte dell’Asl Salerno una riorganizzazione delle attività ed una ripianificazione delle agende di convocazione presso i vari centri, anche in funzione degli approvvigionamenti di vaccino Pfizer e Moderna che si sono resi necessari alla luce delle ultime indicazioni. Tanto premesso, l’Asl Salerno continuerà comunque nel suo impegno teso a completare quanto prima possibile la campagna di vaccinazione e immunizzazione di tutta la propria popolazione.
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Redazione Irno24 27/11/2021
Caso sospetto di variante Omicron in Campania, isolati tutti i contatti
Un cittadino campano, di ritorno dall'Africa australe, è risultato positivo al tampone molecolare. Con lui anche il suo nucleo familiare composto da 5 persone. Lievi i sintomi riscontrati. Immediatamente tutti i contatti sono stati posti in isolamento prudenziale. Nel contempo si sta procedendo al sequenziamento del virus, per accertarne la tipologia.
"In relazione alla vicenda del nostro concittadino tornato da paesi africani - dichiara il Presidente Vincenzo De Luca - e tenuto conto delle notizie di questi giorni relativi alla variante Omicron, sono state tempestivamente adottate tutte le necessarie misure precauzionali e si sta procedendo anche al sequenziamento del virus per verificare la sua natura con certezza.
Anche questo episodio ci invita ancora una volta a completare tutti il ciclo di vaccinazione e ad avere comportanti ispirati alla massima prudenza, a cominciare dall'uso della mascherina che in Campania - è giusto ricordarlo - è rimasto obbligatorio da sempre nei luoghi chiusi e all'aperto dove non è garantito il distanziamento.
Si ribadisce inoltre la necessità che venga esercitato massimo controllo da parte delle forze dell'ordine e delle polizie municipali, anche sanzionatorio, nei confronti di chi non ottempera all'osservanza dell'ordinanza della Regione".
Francesca Guglielmetti 29/10/2022
Nella resa, tutto cambia: "La Casa di Lara" a Salerno è carezze ed emozioni
"Ogni anno il 2 novembre" è l'incipit della famosa poesia ma anche l'avvio alle riflessioni sulla commemorazione dei defunti, con tutto quello che ne segue: dal piano traffico, alle funzioni religiose, passando per l'ormai (sterile a mio avviso) discussione rispetto al dover considerare opportuna o sacrilega l'abitudine di travestirsi da scheletri e fantasmi nella notte di Halloween, cioè giusto un attimo prima del giorno dedicato alla festa di Ognissanti ed a quello in cui si ricordano i morti.
Ma oggi, in questo caldo ottobre che ormai volge al termine, lo sguardo si indirizza verso quella forma di dolore che, a differenza della morte, non potendo rifarsi a dei riti o a delle tradizioni, difficilmente può essere raccontata e condivisa. A questo spazio si è cercato di dare almeno un nome: fine vita e, nel contempo, si è cercato anche di individuare dei luoghi e delle professioni in grado di far sì che il fine vita potesse essere accolto non come un anticipo della morte ma, appunto, come una parte della vita stessa.
L'argomento è talmente privato e spinoso per le implicazioni psicologiche, etiche, morali ed anche giuridiche, da rappresentare un tabù, qualcosa di cui è quasi impossibile parlare. Ed infatti, se tutti, ma proprio tutti, in città alla parola Brignano associamo immediatamente l'immagine del cimitero, sono certa che solo gli addetti ai lavori, o chi questo dolore lo ha toccato con mano, sanno cosa sia "La Casa di Lara".
La Casa di Lara è apparentemente difficile da trovare. Pur rientrando infatti nei servizi offerti dall'Asl, e pur essendo collocata presso l'ospedale Giovanni da Procida che, credo, sia il più antico nosocomio della città di Salerno, risulta essere un luogo separato e silenzioso ma non per cattiva volontà o trascuratezza ma perché, di questo sono certa, Casa di Lara, che è l'unico hospice presente al momento in città, così deve essere.
Un hospice è un luogo profondamente diverso da un ospedale, perché qui non si combatte più per cercare la guarigione, qui ci si arrende. Quando la malattia ha vinto, l'hospice offre al malato ed ai suoi familiari la possibilità di ritirarsi dalla battaglia, di non combattere più, di accettare le conseguenze estreme della malattia, ma senza perdere la dignità. Nella resa tutto cambia. Le stanze di degenza, ad esempio, nella Casa di Lara non sono individuate da numeri ma da nomi di fiori, il familiare non è un visitatore o qualcuno a cui dar conto ma è egli stesso una persona da accogliere, ascoltare, guidare, per far sí che possa affrontare al meglio il duro lavoro del lasciare andare. Persino gli arredi (dalle poltrone ai divani, dalle stanze di ritrovo, fino alla cucina presente in stanza) invitano il congiunto a fermarsi e non semplicemente a transitare.
Il malato, una volta arresosi, riprende ad essere una persona tutta intera, non è più identificato con la malattia, viene chiamato per nome, viene accudito e non solo curato. Il dolore non è più lo scotto da pagare, a fronte di una promessa di guarigione, ma qualcosa da arginare per lasciare spazio a parole, carezze, emozioni. Ed è proprio grazie a questa cura globale, a questo approccio integrato, che vede il malato (e non più la malattia) e la famiglia come un unico organismo, che spesso negli hospice avvengono dei "miracoli laici" che permettono ai malati di andar via più serenamente ed alle famiglie di accettare più serenamente la perdita.
Redazione Irno24 30/04/2024
Dimissioni infermiera 118 a Salerno, le preoccupazioni di Polichetti
Il prof. Mario Polichetti, primario del reparto di Gravidanza a Rischio presso il Ruggi d'Aragona di Salerno, nonchè sindacalista Uil Fpl provinciale, esprime profonda preoccupazione di fronte alla decisione della storica infermiera del 118, Anna Vignolo, di abbandonare il servizio di emergenza territoriale.
La testimonianza di Vignolo, che ha elencato motivazioni gravose come aggressioni, mobbing, disorganizzazione e turni estenuanti, per Polichetti è un segnale allarmante dello stato di salute della sanità salernitana. La sua scelta coraggiosa è un grido d'allarme che non può essere ignorato.
“È imperativo che le istituzioni locali e regionali prendano seriamente in considerazione questa situazione e si impegnino con determinazione per garantire un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso per tutti gli operatori sanitari. La fuga di professionisti altamente qualificati come Anna Vignolo non può essere considerata un evento isolato, ma piuttosto un sintomo di un problema sistemico che richiede un intervento urgente e mirato. La priorità assoluta deve essere quella di preservare e valorizzare il sistema sanitario pubblico, evitando l'impoverimento delle risorse umane a favore del settore privato”.