Baronissi, verifica tecnica Iliad per eventuale arretramento antenna Saragnano
Rischi causati alla salute dei cittadini sono stati comunque già esclusi da Arpac
Redazione Irno24 21/02/2022 0
Il Comune di Baronissi comunica l’accoglimento da parte della società telefonica ILIAD della richiesta - nota Sindaco del 18 febbraio - di ulteriore verifica tecnica finalizzata all’arretramento della stazione radio per telefonia mobile la cui installazione, già autorizzata in conformità al dettato normativo nazionale, è provvista dei pareri favorevoli di Arpac e Genio Civile. La richiesta del Comune - che non ha alcuna competenza in materia - è stata fondata sulla localizzazione della stazione radio decisa da ILLIAD a pochi metri del centro urbano e dal liceo scientifico di Saragnano.
Il tema, discusso nella serata del 18 febbraio in sede di seduta congiunta delle commissioni consiliare Ambiente e Urbanistica, alla quale hanno partecipato i rappresentanti di maggioranza e opposizione, il legale del Comune di Baronissi, la Presidente di Legambiente e la Dirigente scolastica del Liceo, ha visto tutte le parti condividere l'opportunità di informare della vicenda, per ottenere uno spostamento, anche il Prefetto di Salerno, la cui immediata azione nello scorso weekend ha anch’essa consentito di ottenere il risultato auspicato.
La ILIAD, che aveva già fissato l’installazione per domani, 22 febbraio, verificherà nelle prossime ore la possibilità tecnica di arretramento della stazione radio, con allontanamento il più possibile dall’Istituto scolastico e dal nucleo urbano. Rischi causati dalla stazione alla salute dei cittadini sono stati comunque già esclusi dai prescritti pareri espressi in merito da Arpac.
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Dieci candeline per "Studio Immagine" a Baronissi, Sabrina Fedele si racconta
Fare la parrucchiera è più di un mestiere. È un’arte antica, un gesto di cura che affonda le radici nella storia delle donne e della società. Già nell’Ottocento i primi saloni erano rifugi, confessionali, spazi di libertà. Oggi, in un mondo iperconnesso e guidato dai social, dove le immagini corrono veloci e la bellezza è spesso compressa in un filtro, questo ruolo ha cambiato forma, ma non sostanza. Restare artigiane, ascoltare, prendersi davvero cura dell’altro è diventato rivoluzionario.
Soprattutto in un paese di provincia come Baronissi, dove la vicinanza è ancora un valore e il passaparola vale più di mille sponsorizzazioni, il mestiere della parrucchiera è un equilibrio continuo tra sogno e realtà. Tra tasse, spese, contributi, costi dei prodotti professionali e attenzione alla clientela, bisogna tenere i piedi per terra ma non smettere mai di guardare avanti. Sabrina Fedele, titolare del salone Studio Immagine, ha saputo farlo per dieci anni. Con umiltà e determinazione, ha costruito un punto di riferimento, dove ogni donna trova molto più di un'acconciatura. In questa intervista ci racconta la sua visione, fatta di passione, empatia e desiderio di crescere ancora.
1) Studio Immagine compie dieci anni, che bilancio fai di questo percorso? Quali i momenti più luminosi e più difficili?
Dieci anni sono volati in un attimo. Sono molto contenta di come il mio salone sia cresciuto nel tempo. Ovviamente, sarebbe cresciuto ancora di più se non ci fosse stato quel periodo buio della pandemia, che ha rappresentato una grossa difficoltà per tante attività. Ma c’è una cosa che mi rende particolarmente fiera: in questi dieci anni ho potuto condividere questo percorso con mia madre e mio marito, che mi supportano sempre. Avere accanto persone di fiducia, che credono in te, è un punto di forza che non ha prezzo. Il nostro è un rapporto fatto anche di intesa e armonia, e con loro al mio fianco mi sono sempre sentita più forte, più serena, più vera.
2) Come è cambiato il mestiere con l’avvento dei social, delle mode veloci e delle nuove esigenze delle clienti?
Io faccio questo lavoro da quando avevo 14 anni. È cambiato tanto, soprattutto grazie ai social: oggi l’approccio è più visivo, più veloce, più legato alle tendenze. Ma quello che resta sempre al primo posto è la qualità dei prodotti che si usano e il rapporto che si crea con le clienti. Il salone deve essere un posto dove ti rilassi, ti confidi e trovi un’amica. Questo non cambia.
3) Quali sono le difficoltà che si tendono a sottovalutare quando si guarda questo mestiere dall'esterno?
Lasciando da parte il problema del cuneo fiscale, che purtroppo affligge tante attività, direi la componente psicologica. Un parrucchiere non si occupa solo di capelli: ogni cliente porta con sé storie, umori, aspettative. Bisogna saper ascoltare, capire, trovare soluzioni su misura per ognuna. È un lavoro mentale oltre che tecnico.
4) Qual è il segreto per creare un rapporto duraturo con le clienti in un’epoca in cui tutto è rapido e impersonale?
Forse sorprenderà, ma l’atmosfera del mio salone è l’opposto. Ho costruito con le mie clienti un rapporto di fiducia quasi amicale. Le donne che vengono da me amano restare anche oltre il tempo necessario, prendersi un caffè, chiacchierare. Questo per me è un valore. Il mio segreto è l’empatia.
5) Hai mai sentito il peso della competizione?
Fortunatamente no. Sono molto sicura dei miei mezzi e, dopo tanti anni, credo di avere acquisito una singolarità che mi distingue dai colleghi. Questo mestiere è un’arte: ogni acconciatura è un’estensione della personalità della cliente. Non esiste copia e incolla.
6) A Salerno c’è una novità che ha fatto notizia: si chiama Claudia Di Matteo, ha solo 22 anni ed è la prima barbiera donna in città. E' arrivato il momento che anche le donne si cimentino in un settore tradizionalmente maschile? Tu lo faresti?
Le faccio un grande in bocca al lupo e le mie congratulazioni. Io sono convinta che in questo campo non esistano barriere. Una donna può essere brava almeno quanto un uomo, se non di più. Come in tantissimi altri settori. Viva le donne! Ogni tanto mi capita di accontentare qualche uomo che mi chiede un taglio veloce, però mi piace lavorare nel segmento femminile, ormai sono in perfetta sintonia.
7) Cosa sogni per Studio Immagine e per te come professionista?
Mi piacerebbe ampliare la mia attività, unirla a un centro estetico e magari anche a un angolo di moda. Vorrei creare una sinergia unica: un luogo dove ogni donna possa sentirsi curata a 360 gradi e realizzare i suoi desideri, tutti insieme. Vorrei poi che i giovani, che oggi si avvicinano alla professione, avessero più opportunità di crescita, non solo tecniche, ma anche nell’ambito della gestione di un’attività. Il nostro lavoro merita più rispetto e valorizzazione, ci sarebbe molto da fare, soprattutto per quanto riguarda la formazione.
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In un mondo che cambia alla velocità di un taglio netto e che spesso pretende risultati immediati, Sabrina Fedele ha scelto la strada della relazione, della cura e dell’ascolto. Ha costruito un salone dove si intrecciano forbici, parole e fiducia, e dove la bellezza è gesto di attenzione profonda. Dieci anni sono un punto di arrivo, certo, ma anche un trampolino. Il futuro di Studio Immagine parte da qui: dalla coerenza di chi lavora con amore e dalla voglia di continuare a crescere, rimanendo sempre sé stessi.