Bonus una tantum per le imprese turistiche della Regione
L'ammontare delle risorse è pari a 23.867.000 euro
Redazione Irno24 21/07/2020 0
La Direzione Generale per le politiche culturali e il turismo della Campania ha approvato l’Avviso finalizzato a sostenere le imprese del comparto turistico con sede operativa nel territorio regionale colpite dall'attuale crisi economico-finanziaria, causata dall'emergenza Covid-19, mediante la concessione di un bonus una tantum a fondo perduto il cui importo varia, per quanto riguarda le attività ricettive, in ragione della classificazione della struttura. L'ammontare delle risorse destinate al finanziamento previste dall'Avviso è pari a € 23.867.000,00.
Possono presentare la domanda del bonus una tantum le micro, le piccole e le medie imprese (MPMI) che, alla data del 31 dicembre 2019, risultino attive e abbiano sede operativa nella Regione Campania e che risultino iscritte nelle pertinenti sezioni del Registro delle Imprese istituito presso la CCIAA territorialmente competente secondo la tipologia di attività e relativo codice ATECO:
- alberghi e strutture simili
- villaggi turistici
- aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte
- alloggi per vacanze e altre strutture per brevi soggiorni
- agenzie di viaggio e tour operator
- guide e accompagnatori turistici
- altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio
- gestione di stabilimenti balneari: marittimi, lacuali e fluviali
- luminarie - pirotecnici - parchi divertimento
- attività fotografiche
Pena l'esclusione, le domande di agevolazione dovranno essere compilate on line, accedendo previa registrazione al sito conilturismo.regione.campania.it, e inviate mediante procedura telematica. Sarà possibile presentare domanda fino alle ore 24 del 31 luglio 2020.
Potrebbero interessarti anche...
Redazione Irno24 18/01/2022
Inflazione, caro energia frena 2 imprese su 3
La corsa dei beni energetici, dai carburanti alle bollette, frena quasi 2 imprese su 3 (72%) con il boom dei costi per trasporti, riscaldamento, illuminazione e servizi che pesa sulla ripresa economica del sistema produttivo nazionale. È quanto emerge dall’indagine dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) in riferimento agli ultimi dati Istat sulla risalita dell’inflazione nel 2021 trainata dall’andamento dei prezzi dell’energia (+14,1%).
Un balzo al quale ha contribuito anche la stangata sul pieno di famiglie e imprese con il diesel che è aumentato del 20,6% nell’ultimo anno registrando il record dei prezzi dal 2019, con uno shock al rialzo che coinvolge anche la benzina (+18,6%) e il GPL aumentato addirittura del 30%, con i prezzi alla pompa che in alcuni casi, sulla rete autostradale, sfiorano anche i due euro al litro per la benzina.
Si tratta di un impatto rilevante sui costi di produzione, sui servizi e sui trasporti visto che l’85% delle merci che viaggiano su strada, alle quali si aggiungono gli spostamenti pubblici e privati degli addetti delle imprese. Una situazione che pesa su un comparto ad alto impiego di lavoro come la rete delle 80mila cooperative italiane con oltre un milione di occupati distribuiti più settori produttivi dai servizi alla logistica, dal turismo all’alimentare, dalla sanità alla scuola, dallo sport agli spettacoli.
Il caro energia sta squilibrando tutti i parametri di costo fin qui considerati nei contratti già stipulati per la fornitura di beni e servizi o per la gestione di attività sociali, assistenziali ed educative con enti pubblici e privati con la necessità di adeguare la spesa alla situazione eccezionale che si è venuta a creare.
Redazione Irno24 08/12/2021
Indagine Coldiretti, con lo smart working torna la vita nei borghi
Con lo smart working ritorna la vita nei piccoli borghi con più di un italiano su due (54%) che vorrebbe lasciare la città per andare a vivere in campagna, spinto dalla ricerca di una migliore qualità della vita ma anche dalla paura della pandemia e dalla voglia di riscoprire il senso di comunità allentato dall’emergenza sanitaria.
E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Notosondaggi in riferimento all’accordo con le parti sociali sul Protocollo nazionale con le linee di indirizzo per la contrattazione collettiva sul lavoro agile nel settore privato, proposto dal ministro del Lavoro Andrea Orlando. La transizione verso lo smart working non riguarda solo la produttività e i rapporti di lavoro, ma coinvolge la distribuzione demografica della popolazione e le scelte di vita personali.
Con il telelavoro si svuotano i grandi quartieri impiegatizi e si ripopolano le periferie. Un cambiamento che contribuisce a far guardare le campagne non solo come meta per gite fuori porta, tanto che il mercato immobiliare delle case in zone rurali o in piccoli borghi – evidenzia Coldiretti – registra aumenti sui siti specializzati.
La vita in campagna risulta essere più sicura perché garantisce il rispetto delle distanze che nelle aree rurali – sottolinea Coldiretti – si misurano in ettari e non in metri rispetto alle metropoli segnate da una forte densità di popolazione. Nei 5500 piccoli comuni italiani con meno di 5mila abitanti il distanziamento è infatti garantito – conclude Coldiretti – per i 10 milioni di abitanti che dispongono di oltre il 54% del territorio nazionale mentre i restanti 50 milioni devono dividersi il resto dello spazio.
Redazione Irno24 26/03/2022
Riecco l'ora legale, ci accompagnerà fino al 30 Ottobre
Questa notte, cioè fra Sabato 26 e Domenica 27 Marzo, torna in vigore l'ora legale. Alle ore 2:00, lancette avanti di un'ora. Difficilmente, però, dovremo ricordarci di apportare manualmente la modifica, considerando che ormai la maggior parte dei dispositivi (smartphone, computer, orologi radiocontrollati) provvede ad aggiornarsi in automatico.
L'ora legale ci accompagnerà fino al 30 Ottobre 2022: sul piano pratico, oltre a maggior luce solare nel tardo pomeriggio (a fronte di più buio nelle primissime ore del mattino), equivale ad un risparmio energetico di circa 400 milioni di kWh, cioè quasi 200 milioni di euro in termini economici.