Cinghiali a spasso in Via Falcone a Mercato San Severino

Non è una novità assistere a scene di questo tipo nel contesto urbano

Redazione Irno24 21/05/2022 0

La nostra redazione ha ricevuto un video del tutto particolare, realizzato pochi giorni fa a Mercato San Severino, precisamente nella zona di via Giovanni Falcone. Si vedono due cinghiali intenti a "pascolare" a ridosso di un boschetto, presumibilmente alla ricerca di cibo: la loro attenzione, infatti, alla fine si concentra su un sacchetto, dal contenuto evidentemente alimentare.

Nonostante la vicinanza di chi filma, nello specifico il signor D.C., i cinghiali sembrano assolutamente tranquilli, per nulla aggressivi. Non è una novità, negli ultimi tempi, assistere a scene di questo tipo nel contesto dei centri urbani, a cui i cinghiali si avvicinano perchè attratti dalla grande quantità di rifiuti umidi.

In merito a questo filmato, diffuso comunque anche attraverso i social, una nostra lettrice, la signora G.M., ci ha scritto un messaggio: "Questa è la situazione a Mercato San Severino in pieno centro, a pochi metri dal Comune. In paese tutti animalisti fin quando non succede una tragedia; io personalmente ho paura di uscire a piedi, ho scritto anche al sindaco ma nessuna risposta".

Potrebbero interessarti anche...

Redazione Irno24 27/11/2022

Salerno, una microdiscarica fra via Laurenzi e via Zottoli

Numerosi lettori ci hanno segnalato l'esistenza di una "microdiscarica" fra Via Laurenzi e Via Zottoli, a Salerno, zona della città non lontana dalla sede Asl di via Nizza e dalla Cittadella Giudiziaria. A supporto della segnalazione, pubblichiamo anche una foto.

I residenti ci fanno sapere che le precipitazioni delle ultime settimane hanno intriso d'acqua il materiale depositato, "espandendolo" e rendendo dunque la situazione più problematica. Nel mezzo dei rifiuti, come si vede dall'immagine, campeggia anche la "seduta" di una sedia da ufficio.

Leggi tutto

Redazione Irno24 17/06/2025

Salerno, grido di allarme su degrado e mancanza di sicurezza a Pastena

"A cosa potrà mai servire questa denuncia? Probabilmente a nulla. Non si tratta di un atteggiamento pessimista, bensì della constatazione amara e tangibile di essere sistematicamente inascoltati e lasciati soli di fronte alle difficoltà. A Salerno, così come nel resto d’Italia, sembra ormai prassi consolidata intervenire solo dopo il verificarsi di eventi gravi e drammatici.

Tuttavia, negli ultimi tempi, nemmeno questi episodi sembrano scuotere le coscienze o modificare concretamente le condizioni dei cittadini. Gli ultimi fatti di cronaca, quali la sparatoria avvenuta a Torrione e la rapina a mano armata presso il bar “In Piazza” a Pastena – che per fortuna non si è trasformata in tragedia per il titolare – non hanno prodotto alcun cambiamento significativo nella sicurezza e nella qualità della vita degli abitanti del quartiere Orientale di Salerno.

La verità, amara e dolorosa, è che siamo lasciati completamente soli. Mentre in altre aree della città – come Piazza Amendola, le principali vie dello shopping e Piazza Vittorio Veneto – sono attuate azioni di contrasto da parte della Polizia di Stato contro il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, tali interventi risultano del tutto assenti oltre un confine netto e tangibile che si colloca all’incirca nei pressi della Stazione di Salerno. Questa mancanza di controllo e di tutela si manifesta soprattutto nel quartiere di Pastena, distante solo pochi chilometri dal centro città, luogo da sempre vivace e ricco di attività e servizi, e che sta progressivamente diventando meta anche per il turismo.

Nonostante ciò, il fenomeno dei parcheggiatori abusivi continua indisturbato. È inaccettabile che anziani, turisti, cittadini ignari e residenti sempre più esausti si trovino costretti a pagare somme illecite per poter sostare in aree pubbliche, nella speranza di evitare ritorsioni, come danni alle proprie autovetture o, peggio ancora, aggressioni personali. Non va dimenticato che meno di un anno fa, a Pastena, un parcheggiatore abusivo reagì con violenza, infliggendo calci e pugni a un automobilista che rifiutò di pagare. E dopo quell’episodio, cosa è cambiato? Nulla. Il problema persiste immutato, e ciò che resta è solo un profondo senso di amarezza e abbandono.

Nonostante le numerose segnalazioni riguardanti la costante presenza di parcheggiatori abusivi – in particolare in Via Sichelmanno – questi continuano a gestire e controllare indisturbati la circolazione in quel tratto, assumendo atteggiamenti di assoluta prepotenza e padronanza del territorio, dimostrando un’incredibile dedizione a questa attività illecita. Fino a quando i cittadini dovranno subire questa situazione? Dove sono le garanzie di sicurezza e le tutele previste? Cosa resta da fare, se non rivolgere nuovamente un appello accorato affinché qualcuno ascolti la nostra voce?

Al momento, non possiamo che constatare con profonda amarezza lo stato di degrado e abbandono a cui sembra condannato il quartiere di Pastena. La speranza è che l’amministrazione comunale e le forze di polizia possano finalmente essere più presenti e attive, restituendo a questi cittadini – ai quali sembra destinata una sorta di “serie B” senza possibilità di riscatto – la dignità che meritano, una dignità che non può essere assicurata soltanto da iniziative isolate come la realizzazione di una nuova spiaggia".

Riportiamo integralmente la lettera inviataci da un residente del quartiere Pastena.

Leggi tutto

Redazione Irno24 17/01/2022

Non può raggiungere l'Usca perchè senza auto, odissea di una madre salernitana

Riceviamo e pubblichiamo quanto è stato segnalato alla nostra redazione. "Scrivo per raccontare l’odissea vissuta in quest’ultima settimana da una giovane madre salernitana. La donna, residente a Salerno, madre di due bambini, rispettivamente di 3 e 6 anni (con quest’ultimo affetto da serie patologie), risultata positiva ad un test Covid effettuato in data 8 gennaio 2022, si è ritrovata completamente abbandonata al suo destino.

Dopo aver contattato invano Polizia municipale, Polizia, Carabinieri, Asl, Usca, Guardia medica, Protezione civile, Croce verde, Croce rossa, Croce bianca, Medico di base, nonchè gli svariati numeri nazionali messi a disposizione per fronteggiare l’emergenza, si trova ad oggi a non aver ricevuto ancora il benché minimo aiuto. La donna è confinata in casa da una settimana con tutto il nucleo familiare, marito compreso (unico a lavorare); non essendo automuniti, è impossibilitata a recarsi all’Usca coi bambini per effettuare i tamponi di rito.

L’unico aiuto concreto per questa famiglia è venuto da un prete della parrocchia di Capriglia, che non ha esitato a portare di persona alla famiglia medicinali e beni di prima necessità. Voglio precisare che la persona in questione non richiede aiuti economici o materiali ma solo l’assistenza che le spetterebbe di diritto: l’assistenza domiciliare o in alternativa qualcuno che possa aiutarla a recarsi all’Usca.

La donna e i suoi bimbi hanno necessità di effettuare al più presto il tampone per poter ritornare ad una vita normale: aggiungo che il bimbo affetto da patologie, a causa di questa diffusa inefficienza del sistema, ha perso preziosi giorni di scuola e di terapie riabilitative in centri specializzati. Il paradosso è che le persone in possesso di automobile (si presume, dunque, abbienti) possono accedere gratuitamente ad un servizio (tamponi dell'Usca) che ai non automuniti è interdetto".

Leggi tutto

Lascia un commento

Cerca...