Cisl Salerno su stagionali: "No a stipendi da fame, sia estate di rilancio per tutti"

Il segretario Ceres: "Nessuno merita di fare la fame solo perché ha bisogno di lavorare"

Gerardo Ceres

Redazione Irno24 09/06/2022 0

"Salerno e la sua provincia sono da sempre a vocazione turistica. Ecco perché mi aspetto un ragionamento serio sui lavoratori stagionali. In questo periodo sento tanto parlare di imprenditori balneari che chiedono il rinnovo delle concessioni quasi a costo zero. Ma, pur nel quadro della concorrenza, i concessionari devono assicurare i rapporti di lavoro rispettando i contratti e le retribuzioni al personale impegnato nei servizi di balneazione e ricettività. Non si può pretendere una mano dallo Stato, se poi versiamo compensi da fame ai collaboratori".

Così Gerardo Ceres, segretario generale della Cisl Salerno, interviene sui lavoratori stagionali della provincia che, in queste settimane, sono la vera anima delle strutture ricettive del territorio e non solo. "Tanti ragazzi vengono pagati poco e con condizioni contrattuali non proprio idonee. Dopo due anni di pandemia, non è certamente questa la ripresa che ci auspichiamo.

L'emergenza si scaccia via con certezze, anche per quanto riguarda i lavoratori. Per questo, sin da ora, come sindacato, con le nostre federazioni di categoria, siamo disponibili a un confronto con le parti datoriali su formazione, orari e applicazioni contrattuali. Giochiamo a carte scoperte. Sia un'estate di rilancio per tutti. Nessuno merita di fare la fame solo perché ha bisogno di lavorare".

Potrebbero interessarti anche...

Redazione Irno24 22/03/2021

Fenailp scrive a De Luca per chiedere riapertura mercati alimentari

“Una vera follia, a due settimane dal periodo pasquale, non consentire la riapertura dei mercati, almeno per il settore alimentare: significa far morire definitivamente il commercio in forma ambulante con i suoi attori, già duramente colpiti dalla pandemia". Esordisce così Sabato Pecoraro, presidente Fenailp (Federazione Nazionale di rappresentanza di imprenditori e professionisti), che ha indirizzato una nota al Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, all'indomani dell'ordinanza n° 10.

"Anche in considerazione che gli esercenti a posto fisso delle stesse merceologie operano e lavorano regolarmente in ambienti chiusi, i nostri colleghi ritengono tale provvedimento estremamente riduttivo per il commercio ambulante che offre l’opportunità di effettuare la vendita all’aperto e quindi in condizioni di minor contagio e con la possibilità di mantenere il distanziamento".

In chiusura, Pecoraro ha invitato De Luca ad emettere una nuova ordinanza che possa consentire lo svolgimento dei mercatini rionali alimentari, sollecitando le Amministrazioni Comunali ad intensificare i controlli di accesso alle strutture per disciplinare il flusso dei consumatori, onde evitare assembramenti.

Leggi tutto

Redazione Irno24 20/07/2020

Coldiretti, -10% consumi alimentari italiani nel 2020

I consumi alimentari degli italiani fanno segnare un calo del 10% nel 2020 per effetto del crollo del canale della ristorazione che non viene compensato dal leggero aumento della spesa domestica. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea, dalla quale si evidenzia un taglio complessivo della spesa alimentare domestica ed extradomestica di ben 24 miliardi per l’intero anno 2020.

A pesare - sottolinea Coldiretti - è la chiusura pressoché totale durante il lockdown della ristorazione per la quale rimane una situazione di sofferenza per le difficoltà economiche, lo smart working, la diffidenza dei consumatori e le difficoltà del turismo, soprattutto straniero, che rappresenta una fetta importante della clientela.

Con la fine delle limitazioni agli spostamenti, l’effetto “scorta” legato ai timori ingiustificati sugli approvvigionamenti per la spesa domestica si è invece progressivamente affievolita per tornare su valori leggermente superiori alla media in una situazione in cui secondo Confcommercio sono in calo tutti i settori del commercio al dettaglio.

Una situazione che – continua Coldiretti – sta rivoluzionando anche gli equilibri all’interno delle filiere produttive e che pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.

Da quando è iniziata la pandemia in Italia il 57% delle 730mila aziende agricole nazionali ha registrato una diminuzione dell’attività ma l’allarme globale provocato dal Coronavirus ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico della filiera del cibo con la necessità di interventi di sostegno per difendere la sovranità alimentare e non dipendere dall’estero per l’approvvigionamento alimentare in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali.

Leggi tutto

Redazione Irno24 05/09/2022

Con piogge è boom funghi in Campania, il decalogo Coldiretti per i cercatori

Non solo danni, con il maltempo scatta la corsa a porcini, finferli, trombette e chiodini nei boschi italiani, dove le ultime piogge hanno creato le condizioni favorevoli alla crescita dei funghi, da Nord a Sud a macchia di leopardo. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti sull’inizio delle attività di ricerca lungo la Penisola, dove è arrivato il maltempo con l’allerta meteo in 9 regioni dopo un lungo periodo di caldo e siccità. In Campania, dal Matese al Cilento, stagione funghi fantastica con +50% fra porcini e altre varietà.

Un’opportunità anche per gli 8,8 milioni gli italiani che, secondo Coldiretti, hanno scelto di trascorrere almeno parte delle vacanze a settembre, mese ideale proprio per il turismo ambientale e le passeggiate in montagna, nei parchi e nelle campagne, rispetto alle mete tradizionali. Se sono in molti a cogliere l’occasione per andare alla ricerca nei boschi, c’è anche chi si “accontenta” di partecipare ai tanti appuntamenti gastronomici dedicati ai funghi, con feste paesane e sagre.

La nascita di porcini, chiodini, finferli e altre varietà, per essere rigogliosa, richiede terreni umidi senza piogge torrenziali, una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco. I funghi sono ricchi di proteine e fibre, poco calorici, poveri di sodio e ricchi di potassio; in Italia, durante l’anno – conclude Coldiretti – se ne consumano in media circa un chilo a testa.

Ecco il decalogo Coldiretti per il cercatore di funghi

  • Documentarsi sull’itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie condizioni fisiche
  • Comunicare a qualcuno il proprio tragitto, evitando le escursioni in solitaria
  • Attenzione ai sentieri nel bosco, che possono diventare scivolosi a causa della pioggia
  • Consultare i bollettini meteo e stare attenti al cambio del tempo
  • In caso di rischio fulmini non fermarsi vicino ad alberi, pietre e oggetti acuminati
  • Usare scarpe e vestiti adatti, con scorte di acqua e cibo
  • Non raccogliere funghi sconosciuti
  • Verificare i limiti alla raccolta di funghi con i servizi micologici territoriali
  • Pulire subito il fungo da rami, foglie e terriccio
  • Per il trasporto meglio usare contenitori rigidi e areati, che proteggono il fungo
Leggi tutto

Lascia un commento

Cerca...