COAM Unisa, aperta una strada per valorizzare il tartufo campano
Grande successo per il corso di analisi sensoriale, si punta a formare giudici qualificati
Redazione Irno24 31/03/2022 0
È un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, dalle percezioni visive e gustative all’olfatto. Forma, rugosità, colore, integrità sono solo alcuni dei parametri presi in esame per l’analisi sensoriale sul tartufo, mentre i sentori di bosco, la dolcezza, l’intensità e gli aromi si sprigionano.
Entra nella sua fase pratica il “Corso di analisi sensoriale per giudici qualificati del comparto tartufi”, organizzato dal Consorzio Osservatorio dell’Appennino Meridionale (presso l'Università di Salerno), su richiesta dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione. Tre giorni di lezioni e approfondimenti, presso la sala Conferenze dell’Osservatorio, per imparare a sentire il profumo dei tartufi campani, il Bianchetto Tuber borchii e il Tartufo di Bagnoli Tuber mesentericum.
“Il valore di questo Corso è notevole, perché è il primo realizzato in Campania e nel Mezzogiorno - sottolinea la Prof.ssa Mariagiovanna Riitano, Presidente del Consorzio - Segna il traguardo di un progetto portato avanti negli anni insieme alla Prof.ssa Enrica De Falco e alla Regione: una progettualità nata con la finalità di creare piantine micorrizate con spore di tartufo autoctone per la creazione di tartufaie sperimentali tra le province di Salerno, Avellino e Benevento.
Ci siamo collegati con l’Università di Perugia per formare degli esperti in micorrizazione e controllo. Abbiamo aperto una strada per valorizzare in Campania un prodotto che, nell’immaginario collettivo, è legato ad altre regioni, come la Valle d’Aosta o l’Umbria. I nostri tartufi erano sconosciuti, ignorati. L’obiettivo è proseguire su questa linea, sviluppando l’intera filiera tesa alla produzione e commercializzazione. Con il Corso vogliamo formare giudici esperti e qualificati, capaci di codificare le caratteristiche organolettiche dei tartufi campani attraverso l’analisi sensoriale”.
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Redazione Irno24 14/02/2020
Di Centa chiude UnisaOrienta: "Cercare dentro di voi cosa sentite di fare"
Si è conclusa la XVI edizione di "UnisaOrienta", la manifestazione che l'Ateneo salernitano, attraverso il CAOT, organizza ogni anno per favorire l'orientamento e l'accoglienza dei futuri iscritti. Questo il bilancio dell'edizione 2020, dal 3 al 14 Febbraio: oltre 18mila studenti partecipanti e 800 docenti accompagnatori, provenienti da 130 Istituti scolastici superiori del Mezzogiorno.
"Se il bilancio sono solo i numeri, lo ritengo estremamente positivo considerando le decine di migliaia di studenti e docenti che hanno visitato il Campus in queste due settimane. Ma non è solo una questione di numeri, ma è anche quella espressione di gioia, emozioni e sorrisi che siamo riusciti a creare tutti i giorni nella nostra Aula plenaria". Così il rettore Vincenzo Loia. Nel suo messaggio agli studenti, ha sottolineato: "È un momento importante per il vostro futuro e vi invito a viverlo con passione. Noi saremo accanto a voi per accompagnarvi nel migliore dei modi. Mettete in quest’esperienza impegno e sorriso. E fatelo seguendo sempre i vostri sogni".
Testimonial protagonista dell'ultimo giorno l’olimpionica dello sci nordico, ora membro della Giunta esecutiva del Coni, Manuela Di Centa: "Vengo da un piccolissimo paese del Friuli, al confine con l’Austria. La mia università primaria è stata la montagna, la neve, mio padre, la mia famiglia. Ho vissuto cose semplicissime e al contempo molto profonde. Il primo insegnamento, anche se negativo, che ricorderò per sempre, fu sentirmi dire: sciare non ti porterà a nulla.
Porto orgogliosamente nel cuore quelle parole. È cominciato così un percorso di scelta e d’amore che mi ha portato a chiedermi cosa volessi. A scuola nessuno mi capiva perché anche lì lo sport non serviva, non era importante. Mio padre, un filosofo del bosco, che ha sempre vissuto lì, in montagna, con i silenzi, è stato l’unico a credere in me all’inizio. Basta che ci sia una sola persona che creda in te per capire che il percorso è giusto. Il percorso che si sceglie per il futuro dev’essere il più bello, il più facile o il più sicuro, anzi, per me la scelta ha rappresentato l’esatto contrario.
Eppure, sciando, sentivo che quella strada era giusta. Ho vinto sette medaglie olimpiche e altrettante mondiali, due Coppe del Mondo e tanto altro, però il risultato più bello è stato il percorso di vita, come ho superato le difficoltà e con chi ci sono riuscita. La vera medaglia è l’orgoglio, la soddisfazione alla fine di aver tagliato un traguardo. Bisogna combattere, cercare dentro di voi cosa vi piace e cosa sentite di fare".
Redazione Irno24 17/08/2020
Unisa nella top 1000 degli atenei mondiali per l'indagine ARWU
L’edizione 2020 della classifica accademica delle università mondiali (Academic Ranking of World Universities – ARWU) premia anche quest’anno l’Università di Salerno. Lo studio, che viene annualmente condotto dall’Institute of Higher Education della Shanghai Jiao Tong University, rappresenta una tra le più accreditate elaborazioni sul sistema universitario mondiale e si focalizza in particolare sulla qualità della Ricerca espressa dalle produzioni scientifiche degli Atenei valutati.
Giunta alla sua 17esima edizione, ARWU, insieme al ranking britannico Times Higher Education, è un’indagine di riferimento a livello internazionale, adottando una metodologia che compara oltre 1800 istituzioni accademiche e stilando la classifica delle prime 1000 migliori università al mondo.
Le università sono classificate in base a cinque indicatori di performance accademica o di ricerca, ognuno dei quali pesato in maniera differente: qualità dell’istruzione (ovvero il numero di alunni che hanno vinto Premi Nobel o medaglie Fields); qualità delle Facoltà (ovvero il numero di membri del corpo accademico che hanno vinto Premi Nobel o medaglie Fields); numero di Ricercatori Altamente Citati (cd. indice “HiCi”); output della ricerca (ovvero il numero di articoli pubblicati su Nature e Science) e performance pro-capite (corrispondente al rendimento pro-capite dell’istituzione, calcolato come somma dei punteggi ponderati dei precedenti indicatori diviso per il numero di personale accademico a tempo pieno equivalente).
Nella Top 1000 resa nota in questi giorni rientra anche l’Università di Salerno: l’Ateneo, che ha fatto il suo primo ingresso in classifica nel 2016, guadagna adesso nuove posizioni raggiungendo il gruppo 601-700 (nel 2019 era collocato nel gruppo 701-800) e posizionandosi, tra le italiane presenti in classifica, nel gruppo 25-30 (lo scorso anno occupava il gruppo 32-36).
Redazione Irno24 08/02/2022
Formazione nell'era post-Covid, se ne parla all'evento lancio di UnisaOrienta
Mercoledì 9 febbraio, alle ore 11.00, presso la Sala Stampa “Biagio Agnes” del campus di Fisciano, e on-line sulla piattaforma Microsoft Teams, si terrà l’evento di lancio di UNISAOrienta 2022. La tradizionale manifestazione di accoglienza e orientamento dei futuri studenti, giunta alla sua XVIII edizione, e promossa ogni anno dal Centro di Ateneo per l’Orientamento e Tutorato (CAOT), sarà aperta in questa edizione dal Meeting “Scuola-Università”, l’incontro dibattito durante il quale i Dirigenti scolastici di diversi Istituti superiori provenienti da tutte le province campane si confronteranno con il mondo dell’Università.
“Orientamento e formazione nell’era post-Covid” sarà il tema da cui muoverà questo confronto, aperto dai saluti istituzionali del Rettore Vincenzo Loia e della Delegata di Ateneo all'Orientamento, prof.ssa Ornella Malandrino. Come evolverà l’orientamento di studenti, famiglie e insegnanti nello scenario post-pandemia? Didattica in presenza, digitale e nuove competenze: quali saranno le priorità della formazione del futuro?
Le nuove modalità dei processi educativi, il fenomeno in crescita dei NEET, l’interruzione dei rapporti interpersonali tra gli studenti sono solo alcuni degli effetti che la pandemia ha avuto sulla formazione dei giovani. Di fronte a questi scenari, risulta essenziale offrire strumenti di studio e di formazione di qualità e creare nuove e solide garanzie di occupazione per i giovani.