Collaudo per tre nuove ambulanze al Ruggi, soddisfazione FP CGIL Salerno
Rafforzato anche il presidio ospedaliero Fucito di Mercato San Severino
Redazione Irno24 22/11/2022 0
Insieme a quelle già presenti, nuove ambulanze andranno a rafforzare i pronto soccorso dei presidi ospedalieri Ruggi, a Salerno, e Fucito, a Mercato San Severino. Questa mattina le vetture sono state sottoposte al collaudo da una specifica Commissione, all'interno del nosocomio salernitano.
Si tratta di 3 ambulanze rianimative, dell'ambulanza per il trasporto di emergenza neonatale (STEN), di 2 automediche e di un'auto dedicata al trasporto organi. Le peculiarità delle nuove ambulanze consistono nel supporto ammortizzato per barelle, con sospensione idropneumatica per riduzione di vibrazioni e sollecitazioni, nel caso di lesioni del midollo spinale, e nel sistema di trasporto per grandi obesi, con aumento volumetrico e di carico (350 kg), provvisto di aggancio meccanizzato.
La FP CGIL, a partire dal 2021, aveva sollecitato alla Direzione Strategica del Ruggi la questione e soprattutto la problematica legata alla mancata assegnazione dell’ambulanza bariatrica al Fucito di Mercato San Severino. "Ci riteniamo soddisfatti - scrive Antonio Capezzuto, Segretario Generale FP CGIL Salerno - del potenziamento del parco ambulanze per i diversi presidi aziendali.
Le continue richieste della nostra Organizzazione Sindacale e della RSU hanno finalmente manifestato i propri frutti. Ringraziamo il Direttore Generale, Vincenzo D'Amato, la Direzione strategica, il Direttore Medico di Presidio, Longanella, e le altre DMP per l'impegno e il risultato raggiunto".
Potrebbero interessarti anche...
Redazione Irno24 19/11/2021
Covid, De Luca: "Il dato preoccupante è la fascia giovanile"
"Il dato preoccupante - afferma il Governatore De Luca in diretta streaming circa la situazione Covid - è la fascia giovanile, abbiamo ad oggi 2 casi gravi di giovani tra 11 e 12 anni. Solo in Asl Napoli 2 Nord per le scuole abbiamo 30 focolai, per un numero complessivo di ragazzi positivi, parliamo di primaria e media, di 129 unità. Sono 67 le classi in isolamento".
E sui no vax, dice: "Quando si parla un alfabeto che non è uguale si perde tempo, è come se noi parlassimo la lingua italiana e loro in afgano. Andiamo avanti, non perdiamo tempo. Il nostro obiettivo oggi è di tutelare per quanto più possibile la salute dei nostri concittadini e abbiamo l'obiettivo di non far chiudere la nostra regione e l'Italia".
Redazione Irno24 14/07/2023
Salerno, centri prelievo Asl aperti di sabato per tutta l'estate
L’Asl Salerno ricorda alla cittadinanza che i due Punti Prelievo (Distretto Sanitario 66, Via Vernieri; Poliambulatorio di Pastena, Viale Kennedy) sono aperti di sabato mattina per tutto il periodo estivo, dalle ore 08:00 alle ore 10:30.
Tale apertura è stata già disposta in aggiunta alle consuete aperture settimanali, dal lunedì al venerdì, dalle ore 08:30 alle ore 10:30, al fine di evitare attese e rendere il servizio sempre più diffuso e fruibile.
L’utenza potrà accedere senza appuntamento, previo pagamento del Ticket dovuto presso l’ufficio preposto della sede distrettuale o presso il più vicino sportello abilitato al pagamento PA.
Francesca Guglielmetti 20/01/2023
Fede calcistica e bias cognitivo in chiave Salernitana-Napoli
Immaginate un sabato di gennaio. Immaginate di essere davanti allo schermo, comodamente spaparanzati in salotto o, meglio ancora, seduti allo stadio. Immaginate l'attesa febbrile che precede la visione della vostra squadra, che si prepara a scendere in campo, e poi la concitazione, la partecipazione con cui la seguite per tutto il match. Immaginate poi tutti i 90 minuti che, certamente, nonostante i pronostici, potete, appunto, solo immaginare, perché al di là dei desideri, delle aspettative, delle ipotesi, il risultato di Salernitana-Napoli, ad oggi, proprio non lo conosciamo.
Ora però lanciatevi in avanti perché, ve lo assicuro con scientifica certezza, quello che accadrà dopo é tutto molto codificato: a partire dal terzo fischio dell'arbitro (ma in realtà anche durante la partita stessa), "noi" ci racconteremo delle cose e "loro" se ne racconteranno delle altre. La giusta decisione arbitrale per gli uni sarà vissuta come uno scandalo dagli altri, un fallo conclamato per una parte diventerà un insignificante contatto per l'altra. Fino ad arrivare alla frase che, quando tifosi di squadre diverse commentano la partita, arriva puntuale e, spesso, rabbiosa: "ma tu che partita hai guardato???". Una partita diversa da quella dell'altro, sempre, nonostante le sincere dichiarazioni di estrema oggettivitá di giudizio.
È nota la battuta che individua lo psicologo come colui che allo stadio, mentre il pubblico guarda la partita, si incanta a guardare i tifosi. Non molti anni fa, questa tendenza tutta psicologica ha dato i suoi primi frutti. Ed infatti un manipolo di talentuosi e curiosi studiosi dell’Università di York, poco soddisfatti dell'osservazione, per così dire, informale dei tifosi, mappando e comparando attraverso la risonanza magnetica l’attività cerebrale dei sostenitori del Manchester United e del Chelsea, mentre guardavano la propria squadra sfidare l’altra, hanno scoperto che le regioni del cervello coinvolte con il meccanismo della visione mostravano un’attività simile, mentre le aree dedicate alle funzioni cognitive presentavano grandi differenze tra i due gruppi.
Ossia, a parità di informazioni sensoriali, l'interpretazione che ne deriva sará diversa a seconda della "fede calcistica" del soggetto. Tim Andrews, professore del Dipartimento di Psicologia dell’Università di York, spiega ancora meglio il fenomeno, evidenziando che, quando si compara l’attività cerebrale dei tifosi della stessa squadra e di quelli di squadre rivali, nelle regioni sensoriali del cervello l'attività è coerente per tutti i partecipanti; o, in altre parole, tutti vedono ed ascoltano la stessa partita.
Tuttavia, nelle regioni frontali e sottocorticali del cervello c’è una correlazione tra i tifosi della stessa squadra, ma differenze significative tra i due gruppi. Questo è ciò che permette a fan di squadre rivali di sviluppare una diversa interpretazione della stessa partita. Una delle regioni del cervello che mostrava le differenze più grandi tra i due gruppi era il nucleus accumbens, un’area fondamentale per il sistema di ricompensa.
I ricercatori hanno ipotizzato che tale ultimo aspetto sia alla base della formazione di un bias cognitivo, ossia di un costrutto, di una convinzione che si fonda su percezioni errate o deformate o, anche, su pregiudizi e ideologie. L'essere tifosi di una squadra stimola la formazione di un bias di gruppo che favorisce la tendenza a sopravvalutare le capacità della cerchia a cui si appartiene, considerandone il valore o i successi come il risultato delle qualità di chi ne fa parte, ed a sottovalutare chi è in un gruppo estraneo, attribuendo i successi a fattori esterni, slegati dalle possibili capacità di chi vi appartiene (la squadra x "ruba" oppure "ottiene favori arbitrali").
In definitiva, semplificando e, ahimè, banalizzando, si crea un "noi" solido, granitico e ben rappresentato, che per restare tale deve poter individuare un "altro da noi" a cui contrapporsi e nel quale identificare un nemico, una minaccia. Questo meccanismo, in realtà molto arcaico, era funzionale nelle prime fasi dello sviluppo dell'umanità a far sí che si formassero delle comunità in grado di offrire senso di appartenenza e protezione (sensazioni che ancora oggi i tifosi dichiarano di percepire).
Certo, lo studio lascia quesiti irrisolti (in quanto molto più moderni) e, soprattutto, non offre una soluzione a quanti, e pare siano un po', trattandosi di un derby tutto sommato di recentissima nascita, si trovano a dover decidere con quale "noi" doversi identificare. Ma questa è tutta un'altra storia. Nel frattempo, godiamoci lo spettacolo accettando che, come ognuno ha la "sua" squadra, ognuno vedrá la "sua" partita.