Confesercenti, con Luci d'Artista qualcosa si muove
Esposito: "Adesso ci aspettiamo un'adeguata politica del sostegno"
Redazione Irno24 13/12/2021 0
Dopo i mesi terribili della pandemia sanitaria e quelli altrettanto tremendi derivanti dalla pandemia socioeconomica, tranne per le parentesi estive e peri rari momenti di allentamento delle misure di restrizione, la kermesse Luci d’Artista, da sempre sostenuta da Confesercenti, comincia timidamente a ridare fiducia e speranza al settore turistico ed a quello commerciale salernitano ed a quello immediatamente vicino al capoluogo provinciale.
"È un dato di fatto - dichiara il leader di Confesercenti, Raffaele Esposito - con questa iniziativa attesa ed unica in Campania si muovono i cosiddetti flussi turistici regionali, interregionali e comunque di prossimità che danno respiro, si spera, a tutto l'indotto economico di Salerno città e delle maggiori realtà satelliti della città capoluogo. I nostri dati sono al di sotto del 2019 ma fanno ben sperare, c'è molta voglia di ripartire davvero dopo i sacrifici.
Adesso ci aspettiamo un'adeguata politica del sostegno perché questi segnali positivi non possono certamente cancellare e guarire la profonda ferita derivante dalle mille e negative sfaccettature di una pandemia terribile, specie per i piccoli imprenditori. Non siamo ai livelli di presenze degli anni precedenti, ma Luci d'Artista continua a generare effetti positivi per il comparto turistico del comprensorio provinciale.
Dopo mesi asfittici, con percentuali di riempimento che non arrivavano nemmeno al 30‐40% questi primi giorni di dicembre vedono aumentare le presenze in termini incoraggianti. Le cautele, il green pass, la misurazione della temperatura e le mascherine non sfiduciano gli ospiti, che anzi mostrano di apprezzare la sicurezza che gli operatori del turismo stanno assicurando nelle loro attività".
"Registriamo l'arrivo di gruppi dalla Puglia e dalla Calabria - dichiara soddisfatto Donato Santimone, responsabile di Assohotel provinciale Salerno - piccoli flussi che, dopo i mesi terribili della pandemia pre‐estiva, stanno dando piccole boccate di ossigeno al settore ricettivo.
Certamente non risolvono i problemi del settore, sfiancato da ormai due anni di blocco pressoché totale, ma infondono fiducia in un progressivo superamento della fase acuta della pandemia. Bisogna continuare a sostenere queste iniziative che danno visibilità all'intero territorio salernitano".
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Redazione Irno24 24/01/2023
Cisl Giovani Salerno: "Mobilità professionale per sviluppare competenze"
Negli ultimi anni, il fenomeno dell'emigrazione giovanile dal Sud Italia è stato un problema a lungo termine, con molti giovani che hanno dovuto lasciare il loro paese per cercare opportunità di lavoro altrove. Tuttavia, la mobilità professionale non deve necessariamente significare emigrare. Ci sono molte opportunità di lavoro anche all'interno del paese e molti programmi di scambio internazionali che possono offrire ai giovani l'opportunità di fare esperienze all'estero, senza dover lasciare il loro paese.
Una questione su cui Luigi Bisogno, presidente della Cisl Giovani Salerno, ha le idee chiare: “Potrebbe essere utile incrementare l'accesso a programmi di scambio internazionale come l'Erasmus o altri programmi di scambio universitari o professionali; aumentare la collaborazione con le imprese del Nord e dell'estero, attraverso stage e tirocini; sviluppare programmi di tutoraggio che mettano in contatto i giovani del Sud con professionisti esperti del Nord e dell'estero, per promuovere l'apprendimento e l'inserimento professionale.
Spesso, la mobilità professionale viene vista come una scelta difficile e rischiosa, soprattutto per coloro che vivono in aree dove le opportunità di lavoro sono scarse o limitate. In realtà può anche essere vista come un modo per sviluppare le competenze e le conoscenze dei giovani, rendendoli più competitivi sul mercato del lavoro”.
Redazione Irno24 04/12/2020
Fenailp: "Governo condanna a morte l’economia, pagheremo le tasse nel 2022"
“Le tasse le pagheremo nel 2022” lo avevamo annunciato già durante la prima fase di pandemia, lo scorso Aprile, da quando da oltre due mesi la gran parte delle Imprese Italiane erano chiuse, fatte salve quelle poche beneficiarie della “lotteria” dei codici ATECO che hanno potuto continuare l’attività e lo ribadiamo alla vigilia del periodo commercialmente più importante dell’anno. Senza clienti, senza incassi, ma con dipendenti, contributi, tasse, affitti, bollette, mutui ed impegni pregressi, per non parlare della merce e delle scorte.
Poi è arrivata la seconda fase, temuta da tutti gli Operatori Commerciali, ed il Governo non ha fatto altro che rinviare di qualche mese solo alcune scadenze fiscali e dare per taluni Settori Merceologici dei veri e propri palliativi. La situazione è diventata ormai esplosiva, con risvolti non solo economici, ma anche sociali e umani pesantissimi.
Le aziende sono attonite, atterrite e disorientate da una situazione mai vista prima, che sta producendo effetti disastrosi ben al di là di ogni peggiore previsione, gli esercenti che hanno chiesto sempre e soltanto di poter lavorare al servizio dei propri clienti e delle proprie città si trovano oggi nella impossibilità di farlo per motivi non certo imputabili a loro responsabilità. Ma mentre gli è di fatto impedito, per legge, di lavorare e quindi di fatturare e di incassare, chi governa non si è preoccupato di fermare i costi a cui le aziende devono far fronte e che invece devono continuare a correre.
Gli Operatori del Commercio, dell’Artigianato del Turismo e dei Servizi sono allo stremo. Ed è per questo che la FeNAILP ed i suoi Associati non pagheranno fino al 31 dicembre 2021 nessuna Tassa. Questa è la forma di protesta estrema, alla quale la categoria si sente costretta per mille validissimi motivi, ultimo dei quali uno che supera e comprende tutti gli altri: le aziende non hanno più risorse e preferiscono continuare a pagare prioritariamente dipendenti e fornitori rispetto ad uno Stato che non comprende, anzi calpesta, le ragioni di esistere delle Categorie Commerciali da sempre traino della Economia Nazionale.
Non pagare le Tasse vuole essere una ribellione pacifica e silenziosa contro un sistema statale che continua a trattare le imprese e i professionisti come bancomat, senza tutela né rispetto. Soprattutto, senza riconoscerne l’importanza prima dell’era Covid-19 e poi, nel 2020 il brusco stop imposto dalla pandemia, che già ha portato i consumi indietro di trent'anni e che ora rischia di compromettere l’esistenza di un intero sistema. Mentre il Governo emana Dpcm di “ristori” spesso irrisori, e la sospensione per qualche mese della contribuzione fiscale, non considerando che non lavorando, e quindi non incassando, le Aziende non avranno risorse per far fronte a questi impegni.
In base a criteri che francamente appaiono incomprensibili, il sacrificio che viene chiesto ricade sulle spalle di alcuni e non di tutti col rischio di vanificare il sacrificio e, soprattutto, di spostare arbitrariamente i consumi da un settore all’altro. Perché è evidente che se un negozio di abbigliamento o di articoli per la casa non potrà stare aperto in questo periodo, gli acquisti di Natale saranno concentrati su altri settori ai quali invece è concesso di lavorare. È mai possibile che, solo per fare alcuni esempi, “i centri commerciali e la grande distribuzione possano trattare la vendita di prodotti che ai negozi di vicinato non è consentito vendere, i commercianti su aree pubbliche non siano autorizzati a vendere, per esempio, fiori o calzature per bambini, mentre invece lo sia concesso alle analoghe attività a posto fisso?”.
Una disparità di trattamento che causa incredulità, rabbia e sconforto. Per questo, la FeNAILP ha deciso di alzare la voce e fare di tutto per impedire il progetto di liquidazione di un intero settore economico, quello del commercio al dettaglio. La Federazione Nazionale Imprenditori e Liberi Professionisti si batterà fino all’ultimo per la sopravvivenza non solo delle attività associate ma anche di quel pezzo importante del sistema che rappresenta, senza il quale l’evasore fiscale è un ladro della collettività e come tale va condannato, chi protesta contro l’iniquità dello Stato adottando uno strumento legittimo come lo sciopero fiscale compie un atto ben diverso e ben più condivisibile anche da un punto di vista sociale.
NOTA STAMPA FENAILP
Redazione Irno24 01/10/2021
Sostegno al comparto turistico, è attiva la piattaforma regionale
Attivata oggi la piattaforma dell’Agenzia Campania Turismo per presentare le domande da parte degli operatori di micro, piccole e medie imprese del sistema turistico campano colpite dalla crisi dovuta al Covid. L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto nella misura del 60% dell'investimento proposto dall'impresa beneficiaria fino a un massimo di 200.000 euro.
Beneficiari sono le Micro, le Piccole e le Medie imprese (MPMI) che gestiscono esercizi ricettivi, singole o aggregate, con servizi già operativi alla data di pubblicazione della deliberazione, e le Micro, le Piccole e le Medie imprese (MPMI) che operano nell’intermediazione turistica.