Confesercenti Salerno: "Inflazione rallenta ma è ancora su livelli alti"

"Il governo dovrà garantire interventi decisivi per ridurre innanzitutto la pressione fiscale"

Redazione Irno24 05/01/2023 0

"L’inflazione rallenta - spiega Confesercenti Salerno in una nota - anche se resta ancorata su livelli alti. Le notizie sul fronte dei prezzi di gas ed elettricità in calo, inoltre, dovrebbero far ben sperare in un 2023 che inizia con il piede giusto ma senza facili ottimismi: pesano sul futuro l’aumento del prezzo dei carburanti ed un inverno che, se si dovesse portare a temperature stagionali, potrebbe condurci ad una fase recessiva.

Le premesse ci sembrano comunque buone: la stagione dei saldi appena iniziata ci permetterà, inoltre, di capire meglio se il clima di fiducia registrato di recente tenderà a consolidarsi. Ma non bisogna dimenticare che le famiglie hanno quasi terminato le ‘scorte’ di risparmi con le quali hanno finora sostenuto la spesa, la cui dinamica d’ora in poi sarà guidata sempre più dal potere d’acquisto.

Fino a primavera, purtroppo, dovrebbero restare le incertezze sia sul mercato delle commodities che su quello delle materie prime alimentari: l’andamento dei prezzi alimentari e dell’energia è determinante, poiché queste voci rappresentano una quota importante della spesa delle famiglie e una loro riduzione avrebbe quindi effetti immediati sul potere d’acquisto.

Per questo il governo, terminata la fase di emergenza, dovrà garantire interventi decisivi per ridurre innanzitutto la pressione fiscale ed il costo del lavoro, per ridare fiato a famiglie ed imprese e sostenere la ripresa della domanda interna. Il dato tracciato dalla nostra confederazione è molto chiaro: termini come inflazione, recessione e crisi sono purtroppo di moda da mesi e speriamo che dal 2023 possano essere "accantonati", ma per fare si che questo avvenga c'è bisogno di una maggiore azione di sostegno da parte del governo con provvedimenti concreti e non più tampone".

Maggiore attenzione alla speculazione, alle politiche dei prezzi, che incidono troppo su imprese e famiglie, un accesso al credito più facilitato per imprese e famiglie, senza interessi e la pesantezza della burocrazia, potrebbero fare tornare tutti in un clima di maggiore fiducia".

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Redazione Irno24 30/12/2022

L'offerta turistico-culturale della Campania in vetrina a Milano

La Regione Campania promuove la sua ricca offerta turistico-culturale a Milano, con il progetto “Azioni diffuse per la competitività regionale sul mercato turistico nazionale ed internazionale”, realizzato attraverso la Direzione Generale Turismo e Cultura, con l’Agenzia Regionale Campania Turismo, e finanziato con risorse del Fondo Unico Nazionale per il Turismo.

Previsto un articolato calendario di workshop dedicati all’enogastronomia, all’artigianato, allo spettacolo dal vivo e al cinema, all’arte presepiale, ai borghi e ai cammini.

Le attività di promozione si svolgeranno nelle sale della storica Stazione Centrale di Milano, che fungeranno da prestigiosa vetrina internazionale, dal 30 dicembre fino al 15 febbraio 2023, anche per la mostra “EXEMPLA. IL GRAND TOUR DEL SAPER FARE CAMPANO”, che celebra, rappresenta e valorizza le abilità artistiche e manifatturiere legate alla storia del nostro territorio.

In esposizione natività di pregio, magnifiche opere orafe, porcellane e ceramiche artistiche, tessuti, abiti ed accessori di alta sartoria da collezione, opere d’arte contemporanea.

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Redazione Irno24 29/03/2024

Confagricoltura Campania, costituita associazione Confagribio

E’ nata Confagribio Campania, l’associazione che fa capo a Confagricoltura Campania e che ha come obiettivo statutario la promozione e la valorizzazione delle imprese agricole con orientamento biologico nei diversi comparti produttivi.

In Campania, infatti, negli ultimi anni è cresciuta di molto la superficie biologica coltivata, segnando un +55% rispetto al 2020 e arrivando a toccare (dati 2022) quota 101.759 ettari, tra cui 11.885 a cereali, 28.637 a prati e pascoli, 15.682 a colture foraggere, 12.892 a olivo, 10.912 a frutta a guscio, 3.361 ad ortaggi, 3.494 a frutta, 2.733 a vite.

Significativo anche il numero degli operatori bio sul territorio regionale, ben 7.322 nel 2022, di cui 6.093 produttori, 638 preparatori, 41 importatori e 550 produttori/preparatori. L’atto costitutivo dal notaio è stato sottoscritto da imprenditori e legali rappresentanti di aziende e società agricole bio delle 5 province campane.

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Redazione Irno24 28/07/2023

Taglio commissioni piccole imprese, soddisfazione Confesercenti Salerno

Raggiunta recentemente l'intesa sul protocollo per la riduzione dei costi di carte e bancomat per le piccole imprese, ridotte al minimo le commissioni su pagamenti fino a 10 euro, sconti fino a 30. La firma dell’accordo tra banche, servizi di pagamento e piccole imprese sul taglio delle commissioni sui pagamenti elettronici, stabilito dalla legge di bilancio, è sicuramente una buona notizia e potrebbe portare ad un risparmio sulle commissioni fino a 500 milioni di euro l’anno.

Così Confesercenti nazionale in una nota a margine del tavolo istituito dal Governo sulla questione. Il protocollo permetterà di ridurre sostanzialmente i costi per le piccole imprese con meno di 400mila euro l’anno di fatturato. In particolare, verranno quasi azzerate le commissioni sulle transazioni fino ai 10 euro e si prevedono sostanziali riduzioni anche per quelle fino a 30 euro.

“L’accordo di oggi - dichiara il presidente di Confesercenti Salerno, Raffaele Esposito - è un risultato in qualche modo storico: è da oltre dieci anni che si discute dell’abbassamento del peso delle commissioni sui piccoli, finalmente si è riusciti a fare un primo passo nella giusta direzione, anche se l’intervento per ora è temporaneo e va reso strutturale. Siamo in perfetta sintonia con la nostra organizzazione nazionale".

Secondo le stime di Confesercenti, solo nel 2022, l’uso di carte e bancomat è costato alle imprese, tra commissioni e costi accessori, circa 5 miliardi di euro, ed è una voce di cui è scontata la crescita: i consumi che passano per carta e bancomat dovrebbero raggiungere i 367 miliardi nel 2023 e i 529 miliardi già nel 2025, superando i pagamenti in contanti, che nello stesso periodo calerebbero da 769 a 387 miliardi di euro.

Un’espansione costante cui però non è seguita, fino ad ora, alcuna riduzione del costo della moneta elettronica ma che soprattutto è stata pagata caramente dalle imprese di minori dimensioni, che non riescono ad ottenere le stesse condizioni contrattuali di chi muove grandi volumi di transazioni elettroniche e che in Italia sono la stragrande maggioranza: quelle con fatturato annuale inferiore ai 400mila euro sono 2,5 milioni, oltre la metà del totale delle imprese.

"In questo modo - conclude Esposito - si andrà a tutelare la spina dorsale dell'economia italiana, senza penalizzare i consumatori ma dando fiducia e respiro ai "piccoli" esercenti ed imprenditori dei settori del commercio, del turismo e dei servizi".

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