Contributo libri di testo per studenti di Baronissi, domanda entro il 30 Dicembre
Necessario allegare documenti, attestazione ISEE e copia fatture di spesa
Redazione Irno24 27/11/2020 0
E' possibile presentare domanda di contributo libri di testo 2020/21 per gli studenti iscritti alle scuole secondarie di I e II grado con sede nel Comune di Baronissi. La domanda va presentata entro il 30 dicembre esclusivamente on-line.
E' necessario allegare i seguenti documenti in formato pdf: documento di identità; codice fiscale del richiedente; attestazione ISEE in corso di validità non superiore a € 13.300 (trasmettere solo il primo foglio che riporta il protocollo INPS-ISEE e il valore ISEE); copia delle fatture della spesa sostenuta per l'acquisto dei libri di testo anno scolastico 2020/21.
Dopo aver inviato l'istanza, le comunicazioni sullo stato di avanzamento della pratica saranno consultabili direttamente nella propria area utente, cliccando su "consultazione". Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio Politiche Educative al numero 3290948845 (Lun-Ven dalle 9.00 alle 13.00).
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Tutto pronto per l'edizione 2022 di “Baronissi Fest”, la rassegna di musica, teatro, comicità e creatività promossa e organizzata dal Comune. Appuntamenti dal 2 luglio al 25 agosto, all’anfiteatro comunale “Pino Daniele” (ingresso libero), con la presenza di importanti artisti e compagnie teatrali.
Il “Baronissi Blues Festival” (19, 20 e 21 luglio) sarà ospitato per questa edizione in via Don Minzoni: grande attesa per il concerto di James Senese, che aprirà la tre giorni di eventi. E dal 29 al 31 luglio Baronissi diventerà capitale dei graffiti e della street art con Overline Jam.
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Nessun aumento TARI a Baronissi, la precisazione del Comune
Il Comune di Baronissi smentisce l’aumento delle tariffe Tari per l’anno in corso comunicato da una consigliera comunale di minoranza attraverso un post facebook. A tal proposito (e per opportuna conoscenza della consigliera comunale, assente al Consiglio comunale del 19 marzo 2020 in cui l’Assise ha approvato all’unanimità’ il Bilancio di previsione 2020 e la delibera contenente la “Conferma delle tariffe Tari 2019 – Acconto 2020”), l’Ufficio Servizi Finanziari e l’Ufficio Tributi del Comune precisano che il Legislatore ha stabilito per il 2020 l’avvio della “Nuova Tari”, soggetta alle regole fissate dall’Arera, l’Authority che vigila su tutti i principali servizi a rete.
La nuova Tari, come disposto durante la Conferenza Stato-Città, per quest’anno sarà “sperimentale”. Quindi, come tutti i Comuni italiani, anche Baronissi - in attesa dell’approvazione del PEF e della nuova tariffazione disposta dall’Arera, che uniformerà i criteri in tutta Italia - applicherà le medesime tariffe dell’anno 2019, applicando le “vecchie regole”.
A fine anno, per legge, bisognerà ricalcolare le tariffe in base ai nuovi criteri stabiliti dall’Arera e, per coprire il costo del servizio al cento per cento, operare eventuali conguagli che saranno bollettati sul ruolo 2021. La Tari che arriva a casa di ogni italiano è figlia di un “piano economico-finanziario” che fissa i costi del servizio da coprire integralmente con la tariffa.
Il nuovo metodo stabilito da Arera individua nell’Ente di Ambito salernitano l’autorità che valida in via definitiva il piano, ma prevede che in attesa della decisione finale e in attesa dell’applicazione finale del PEF si applichino le tariffe già in vigore nel 2019 approvate dal Dipartimento per la fiscalità locale del Ministero delle Finanze.
Annamaria Parlato 14/05/2025
Dieci candeline per "Studio Immagine" a Baronissi, Sabrina Fedele si racconta
Fare la parrucchiera è più di un mestiere. È un’arte antica, un gesto di cura che affonda le radici nella storia delle donne e della società. Già nell’Ottocento i primi saloni erano rifugi, confessionali, spazi di libertà. Oggi, in un mondo iperconnesso e guidato dai social, dove le immagini corrono veloci e la bellezza è spesso compressa in un filtro, questo ruolo ha cambiato forma, ma non sostanza. Restare artigiane, ascoltare, prendersi davvero cura dell’altro è diventato rivoluzionario.
Soprattutto in un paese di provincia come Baronissi, dove la vicinanza è ancora un valore e il passaparola vale più di mille sponsorizzazioni, il mestiere della parrucchiera è un equilibrio continuo tra sogno e realtà. Tra tasse, spese, contributi, costi dei prodotti professionali e attenzione alla clientela, bisogna tenere i piedi per terra ma non smettere mai di guardare avanti. Sabrina Fedele, titolare del salone Studio Immagine, ha saputo farlo per dieci anni. Con umiltà e determinazione, ha costruito un punto di riferimento, dove ogni donna trova molto più di un'acconciatura. In questa intervista ci racconta la sua visione, fatta di passione, empatia e desiderio di crescere ancora.
1) Studio Immagine compie dieci anni, che bilancio fai di questo percorso? Quali i momenti più luminosi e più difficili?
Dieci anni sono volati in un attimo. Sono molto contenta di come il mio salone sia cresciuto nel tempo. Ovviamente, sarebbe cresciuto ancora di più se non ci fosse stato quel periodo buio della pandemia, che ha rappresentato una grossa difficoltà per tante attività. Ma c’è una cosa che mi rende particolarmente fiera: in questi dieci anni ho potuto condividere questo percorso con mia madre e mio marito, che mi supportano sempre. Avere accanto persone di fiducia, che credono in te, è un punto di forza che non ha prezzo. Il nostro è un rapporto fatto anche di intesa e armonia, e con loro al mio fianco mi sono sempre sentita più forte, più serena, più vera.
2) Come è cambiato il mestiere con l’avvento dei social, delle mode veloci e delle nuove esigenze delle clienti?
Io faccio questo lavoro da quando avevo 14 anni. È cambiato tanto, soprattutto grazie ai social: oggi l’approccio è più visivo, più veloce, più legato alle tendenze. Ma quello che resta sempre al primo posto è la qualità dei prodotti che si usano e il rapporto che si crea con le clienti. Il salone deve essere un posto dove ti rilassi, ti confidi e trovi un’amica. Questo non cambia.
3) Quali sono le difficoltà che si tendono a sottovalutare quando si guarda questo mestiere dall'esterno?
Lasciando da parte il problema del cuneo fiscale, che purtroppo affligge tante attività, direi la componente psicologica. Un parrucchiere non si occupa solo di capelli: ogni cliente porta con sé storie, umori, aspettative. Bisogna saper ascoltare, capire, trovare soluzioni su misura per ognuna. È un lavoro mentale oltre che tecnico.
4) Qual è il segreto per creare un rapporto duraturo con le clienti in un’epoca in cui tutto è rapido e impersonale?
Forse sorprenderà, ma l’atmosfera del mio salone è l’opposto. Ho costruito con le mie clienti un rapporto di fiducia quasi amicale. Le donne che vengono da me amano restare anche oltre il tempo necessario, prendersi un caffè, chiacchierare. Questo per me è un valore. Il mio segreto è l’empatia.
5) Hai mai sentito il peso della competizione?
Fortunatamente no. Sono molto sicura dei miei mezzi e, dopo tanti anni, credo di avere acquisito una singolarità che mi distingue dai colleghi. Questo mestiere è un’arte: ogni acconciatura è un’estensione della personalità della cliente. Non esiste copia e incolla.
6) A Salerno c’è una novità che ha fatto notizia: si chiama Claudia Di Matteo, ha solo 22 anni ed è la prima barbiera donna in città. E' arrivato il momento che anche le donne si cimentino in un settore tradizionalmente maschile? Tu lo faresti?
Le faccio un grande in bocca al lupo e le mie congratulazioni. Io sono convinta che in questo campo non esistano barriere. Una donna può essere brava almeno quanto un uomo, se non di più. Come in tantissimi altri settori. Viva le donne! Ogni tanto mi capita di accontentare qualche uomo che mi chiede un taglio veloce, però mi piace lavorare nel segmento femminile, ormai sono in perfetta sintonia.
7) Cosa sogni per Studio Immagine e per te come professionista?
Mi piacerebbe ampliare la mia attività, unirla a un centro estetico e magari anche a un angolo di moda. Vorrei creare una sinergia unica: un luogo dove ogni donna possa sentirsi curata a 360 gradi e realizzare i suoi desideri, tutti insieme. Vorrei poi che i giovani, che oggi si avvicinano alla professione, avessero più opportunità di crescita, non solo tecniche, ma anche nell’ambito della gestione di un’attività. Il nostro lavoro merita più rispetto e valorizzazione, ci sarebbe molto da fare, soprattutto per quanto riguarda la formazione.
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In un mondo che cambia alla velocità di un taglio netto e che spesso pretende risultati immediati, Sabrina Fedele ha scelto la strada della relazione, della cura e dell’ascolto. Ha costruito un salone dove si intrecciano forbici, parole e fiducia, e dove la bellezza è gesto di attenzione profonda. Dieci anni sono un punto di arrivo, certo, ma anche un trampolino. Il futuro di Studio Immagine parte da qui: dalla coerenza di chi lavora con amore e dalla voglia di continuare a crescere, rimanendo sempre sé stessi.