Export, siglata intesa fra Confagricoltura Salerno e Tesori d'Italia

L’accordo prevede step comuni e attività condivise, che porteranno ad una collaborazione intensa

Redazione Irno24 11/04/2024 0

È stato siglato stamane il protocollo di intesa tra il Consorzio Tesori d’Italia e Confagricoltura Salerno per la valorizzazione del territorio e l’internazionalizzazione delle imprese. Si tratta del primo importante accordo di sistema deciso da Tesori d’Italia Network per la promozione delle imprese e, soprattutto, delle aziende agricole: un percorso che parte dalla formazione, passa per la comunicazione, offre consulenza logistica e commerciale, per arrivare infine alla distribuzione dei prodotti direttamente dal produttore al rivenditore internazionale.

L’accordo prevede una serie di step comuni e di attività condivise, che porteranno ad una collaborazione sempre più intensa tra le due organizzazioni ed il coinvolgimento attivo delle aziende selezionate. Tra i Paesi cui verranno promosse le aziende e i relativi territori sono previsti il Giappone, che si prepara al prossimo Expo 2025 a Osaka, la Corea del Sud, Singapore, quindi la Francia e l’Europa settentrionale.

Tesori d’Italia inaugurerà all’interno del proprio portale una sezione dedicata a Confagricoltura Salerno e alle aziende che aderiranno ai progetti di internazionalizzazione. Lo stesso farà Confagricoltura Salerno, aprendo una nuova finestra sul mondo per i propri associati.

Non solo export di prodotti, ma di un intero contesto territoriale, in cui andranno a convergere le strutture ricettive, le agenzie di viaggio per le attività di turismo enogastronomico e l’intero indotto. Una nuova ed esclusiva opportunità di crescita, culturale e commerciale, per gli imprenditori. Un’ulteriore occasione di sviluppo per l’economia del Mezzogiorno.

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Redazione Irno24 07/04/2021

Anche da Salerno l'appello Fipe Confcommercio: "Vanno riformati i ristori"

"I contributi a fondo perduto ricevuti tra il 2020 e il 2021 dai titolari di bar e ristoranti sono stati ritenuti poco o per nulla efficaci dall’89,2% degli imprenditori, con 8 titolari su 10 che si sono visti ristorare il 10% circa di quanto perso lo scorso anno.

Una bocciatura che non può non essere presa in considerazione nel momento in cui si andranno a definire le modalità di erogazione dei sostegni che verranno distribuiti in seguito al prossimo scostamento di bilancio, annunciato in 20 miliardi di euro. Siamo consapevoli dello sforzo enorme fatto dal precedente governo per dare risposte ai titolari dei pubblici esercizi, in una situazione di pandemia, ma non possiamo nasconderci che le misure non sono state minimamente sufficienti. È importante dare aiuti di maggiore intensità a chi ha perso fatturato perché è stato costretto a chiudere".

Così Roberto Calugi, Direttore generale di Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici esercizi, nel corso dell’audizione informale davanti alle Commissioni V e VI del Senato, riunite in sessione congiunta in vista della conversione in legge del Dl Sostegni.

Da Salerno, non tardano a dare manforte le considerazioni di Giuseppe Gagliano, Presidente Confcommercio Campania nella sede territoriale: "È chiaro che la sopravvivenza di bar e ristoranti non passa per i sostegni passati e futuri che il Governo ha previsto e che si sono rivelati insufficienti e non adeguati a ristorare le perdite subite. Ciò che serve alle imprese, dopo 14 mesi di blocco delle attività, è riprendere a lavorare in sicurezza.

La vita sociale sembra scorrere tranquillamente anche in zona rossa, senza applicare il rigore dimostrato per commercianti, ristoratori, imprese del turismo e via dicendo. Questo paradosso ha determinato le più disparate reazioni, ma tutte mosse dalla disperazione ed accomunate dall’intenzione di riaprire le attività, tra gli esponenti delle diverse categorie commerciali che non riescono più a sostenere il prolungamento della chiusura dopo le festività pasquali".

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Redazione Irno24 22/05/2021

Crollo lavoratori turismo, Federalberghi Salerno: "Comunque ottimisti per l’estate"

Salerno, 22 Maggio 2021 - I dati odierni diffusi dall’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo fanno luce sulla devastazione che la pandemia da Covid-19 ha comportato per il turismo italiano. Nel 2020, quello che sarà ricordato probabilmente come l’annus horribilis per il turismo, il numero degli occupati nel settore è calato vertiginosamente: le giornate retribuite sono diminuite del 38%. Inoltre, 200mila posizioni di lavoro stagionale e 150mila a tempo indeterminato sono state letteralmente polverizzate.

Per il settore ricettivo, l’anno trascorso si è chiuso con una perdita di 233 milioni di presenze, con una flessione media del 53,4% rispetto all’anno precedente e con punte che, in alcune località, hanno superato l’80%. Il costo occupazionale di questa catastrofe è di un crollo del 37,3% dell’occupazione dipendente negli alberghi italiani, con punte del 45,5% per quanto riguarda i rapporti di lavoro a tempo determinato. A questo dato va aggiunto quello relativo all’integrazione salariale, che è stata nel 2020 pari a oltre mezzo miliardo di ore per alberghi e ristoranti.

“Questa emorragia di professionalità rischia di compromettere le capacità di ripresa del settore – ha dichiarato il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – e di causare una crisi sociale profonda. Occorre creare le condizioni per recuperare i livelli occupazionali ante-Covid, intervenendo principalmente sul costo del lavoro. Le misure adottate con il nuovo decreto sostegni vanno in questa direzione ma occorreranno ulteriori sforzi per raggiungere l’obiettivo del pieno rilancio del settore”.

Ulteriori riflessioni arrivano dal Presidente di Federalberghi Salerno, Giuseppe Gagliano: “Nonostante la lettura di questi dati metta i brividi, ci porta a considerare quanto siamo fortunati a fare impresa nel territorio salernitano dove, durante lo scorso anno, l’emorragia di posti di lavoro nelle strutture ricettive si è attestata su percentuali più contenute rispetto a quelle nazionali. In confronto al 2019, gli addetti delle strutture ricettive che non hanno lavorato sono stati 1.400, ovvero il 17% in meno.

La scorsa stagione turistica, anomala nelle modalità di fruizione della vacanza e di breve durata, ha determinato una forte riduzione dei periodi di assunzione dei lavoratori rispetto al passato. Siamo comunque ottimisti per l’estate alle porte, una stagione 2021 che comincia con un mese di anticipo rispetto allo scorso anno e, questione molto importante, con una campagna vaccinale che, seppure tra mille difficoltà, procede giorno dopo giorno”.

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Redazione Irno24 01/11/2024

La Mein Schiff 5 arriva a Salerno, crocieristi visitano la città

Più volte, anche in questa stagione crocieristica, al Molo Manfredi nel porto di Salerno ha attraccato la Mein Schiff con le navi della sua flotta: la Mein Schiff 2, la Mein Schiff 4, la Mein Schiff 7. Sono, tra le navi da crociera che solcano le rotte del Mediterraneo, le più moderne e ricercate, a bordo viaggiano soprattutto tedeschi e statunitensi.

All’appello mancava la Mein Schiff 5, che stamattina all’alba è arrivata al Terminal Crociere Zaha Hadid. Sono 2615 i crocieristi (911 i membri dell’equipaggio) a bordo: oltre la metà ha scelto per la mattinata di visitare in tour le località della Costiera Amalfitana (Amalfi e Positano) e c’è chi ha preferito recarsi agli scavi di Pompei, mentre circa 800 passeggeri sono in uscita “libera”. Nel pomeriggio invece un nutrito gruppo di turisti farà una visita a piedi, e con guide, a Salerno.

Lo scrive sui social la pagina ufficiale della Stazione Marittima di Salerno.

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