Gli "archi normanni", l'acquedotto medievale di Salerno

Romani e diavoli non c'entrano con le reali origini storiche

Federica Garofalo 06/02/2021 0

Molti pensano che l’imponente acquedotto che svetta tra via Velia e via Arce, volgarmente detto “Ponte dei Diavoli”, sia romano. I Romani, però, non c’entrano nulla, e nemmeno i diavoli che la leggenda vuole lo abbiano costruito in una sola notte, sotto il comando del mago Pietro Barliario. In realtà sono la testimonianza di una città, Salerno, che fin dall’Antichità era nota per essere particolarmente ricca di acque, le cui sorgenti sgorgavano dalle pendici del monte Bonadies e confluivano nel mare affiancando il fiume Irno.

Oggi, molti di questi antichi torrenti sono scomparsi, ma la toponomastica segnala ancora la loro presenza: Fusandola, Lama, Rafastia, Canalone, Mercatello, Mariconda. Tutta questa abbondanza di acqua, e di acqua particolarmente ricca di sali minerali, ha permesso il sorgere di luoghi termali fin dall’antichità romana, e le cui testimonianze sono ancora visibili ad esempio tra San Pietro a Corte e Palazzo Fruscione, e presso l’ex monastero di San Nicola della Palma, ma è stata anche causa di inondazioni e alluvioni che hanno devastato più volte la città, come ad esempio tra IV e V secolo.

Contrariamente a quanto si pensi, la tecnologia di canalizzazione delle acque, e il suo utilizzo per i bagni, non scompare affatto con l’Impero romano. Anzi, in età longobarda, in modo particolare tra X e XI secolo, i documenti ci mostrano che queste falde alimentano canali e mulini, in particolare nella zona orientale di Salerno, per svariate attività economiche, la più famosa delle quali è quella legata alla produzione della ceramica.

Non solo, le carte longobarde ci mostrano fontane e bagni, questi ultimi molto numerosi in città, la maggior parte inclusi in monasteri come quello di San Benedetto e quello San Lorenzo, che le fonti ci dicono addirittura servito da due sorgenti; anche il palazzo di Arechi (San Pietro a Corte) ne è abbondantemente fornito, così come i palazzi nobiliari, come possiamo riscontrare ancora in documenti di XII secolo.

Tra X e XI secolo, durante il regno di Guaimario III e Guaimario IV, Salerno gode di una importanza politica di tutto rispetto, come capitale di un principato che arriva ad estendersi fin quasi alla Calabria, e di una grande vitalità economica, cui si accompagna una fervente espansione edilizia.

È a quest’epoca che risale la prima porzione dell’acquedotto, come attesta un documento del 994; lavoro che sarà poi completato in età normanna, quando, soprattutto dopo la conquista di Salerno da parte di Roberto il Guiscardo nel 1076, lo sviluppo edilizio riprenderà più forte che mai, con la costruzione del Duomo e di Castel Terracena, tanto da cambiare volto alla città. Il poeta Gabriele d’Annunzio, dunque, non aveva tutti i torti a chiamare l’acquedotto “archi normanni”.

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Redazione Irno24 12/10/2021

Salerno Sistemi, informativa su oneri per acque di falda e prima pioggia

Salerno Sistemi, nell’ambito delle attività di ricognizione della rete fognaria del comune di Salerno, di cui ha acquisito la gestione a partire dall'1.03.2019, ha riscontrato diverse immissioni in fognatura (bianca, nera e mista) di acque di falda non censite, prelevate per proteggere manufatti interrati (garage, cantine), nonché di acque di prima pioggia derivanti dal trattamento di superfici pavimentate potenzialmente inquinate (parcheggi all’aperto e interrati, piazzali destinati a deposito di materiali).

A tal proposito, sia per le immissioni esistenti sia per quelle future, si rende noto, dove non risulti tecnicamente possibile la loro immissione in torrenti o corpi idrici, che è possibile scaricare dette acque in fogna mista o bianca previa autorizzazione, in ottemperanza a quanto previsto nel Regolamento di Utenza al punto 62.5, disponibile sul sito www.salernosistemi.it.

Detta autorizzazione include anche l’obbligo a carico dell’utenza della quantificazione e pagamento della tariffa di fognatura e depurazione (in caso di fogna mista) o di sola fognatura (in caso di fogna bianca che recapita in corpo idrico ricettore). Si informa, inoltre, che, dove siano presenti acque meteoriche di dilavamento (dette anche di prima pioggia, provenienti da piazzali di attività commerciali, industriali), potenzialmente inquinanti e soggette ad autorizzazione e/o parere da parte dell’Ente Idrico Campano, ai sensi dell’art. 23 comma 1 del Regolamento EIC per la disciplina delle autorizzazioni allo scarico di acque reflue in pubblica fognatura, l’utenza è soggetta alla quantificazione e pagamento della relativa tariffa di fognatura e depurazione.

Pertanto, tutte le utenze (private, condominiali, commerciali, industriali) che già scaricano le predette tipologie di acque sono invitate a regolarizzare la propria posizione presentando opportuna istanza di allacciamento fognario attraverso il modulo pubblicato sul sito salernosistemi.it. È possibile richiedere eventuali chiarimenti in merito inviando una mail all’indirizzo segreteria@salernosistemi.it. Gli articoli citati nella presente informativa sono riportati nella news pubblicata sull’homepage del sito salernosistemi.it.

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Redazione Irno24 04/01/2021

Questura di Salerno, si è insediato il nuovo Capo di Gabinetto

Il Questore della Provincia di Salerno, dott. Maurizio Ficarra, ha ricevuto e dato il benvenuto al Primo Dirigente della Polizia di Stato, dott.ssa Stefania Grasso, che si è insediata con l’incarico di Capo di Gabinetto. La dott.ssa Grasso, nata a Roma nel 1967, laureata in Giurisprudenza, ha frequentato negli anni 1987-1992 il IV corso presso l’Istituto Superiore di Polizia di Roma.

Tra le funzioni più rilevanti, dando prova di elevata affidabilità, quelle di Funzionario di turno dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli, di Funzionario addetto del Commissariato Sezionale di Vicaria di Napoli. Successivamente, è stata dirigente del Commissariato di Sorrento, Vice Dirigente del Commissariato di Castellammare di Stabia e Dirigente del Commissariato di Ischia.

Ha ricoperto, altresì, gli incarichi di Dirigente dell’Ufficio Tecnico Logistico della Questura di Napoli, di Dirigente del Commissariato Sezionale di Montecalvario di Napoli e, da ultimo, quello di Dirigente del Commissariato di Pompei. La dott.ssa Grasso subentra al dott. Angelo Raffaele Battista, collocato a riposo.

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Redazione Irno24 23/09/2022

Salerno, al via l'intervento di riqualificazione del Parco Mercatello

"Tornerà presto al suo antico splendore il Parco del Mercatello. Grazie al contributo di circa 4,6 milioni della Regione Campania, il polmone verde della zona orientale della nostra città, dopo alcune vicissitudini, sarà oggetto di un importante intervento di riqualificazione con un nuovo portale d'ingresso e un nuovo viale centrale, una ludoteca all'aperto, un roseto e un solarium, un'area dedicata allo sport, una collina contornata di alberature.

Il Parco del Mercatello, uno dei più grandi parchi urbani in Italia in relazione al numero di residenti, riprenderà così a pieno il suo valore urbanistico, paesaggistico e sociale. Nel contempo, si stanno completando le procedure amministrative per la gestione e manutenzione del verde urbano e degli altri parchi cittadini". Lo scrive sui social il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli.

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