In Valle dell'Irno folklore e rituali per Pasqua, si punta ad inclusione famiglie
Le antiche tradizioni rivivono nella maggior parte delle città del comprensorio
Salvatore Riela 31/03/2025 0
La Valle dell’Irno, durante il periodo pasquale, unisce tradizioni religiose, culinarie e rituali antichi, che costituiscono l’elemento chiave del festeggiamento nei vari comprensori del territorio. Le tradizioni rivivono nella maggior parte delle città della Valle dell'Irno. Baronissi, ad esempio, è nota per la via Crucis, che richiama a sé molti visitatori, i quali annualmente prendono parte all’evento omaggiando la passione e la morte di Cristo attraverso canti religiosi e l’uso della "Troccola", un idiofono a percussione diretta che sostituisce le campane.
A Mercato San Severino, invece, da segnalare il "Fistone" di Spiano, connubio tra tradizioni folk e gastronomiche: la tradizione prevede una processione nella Domenica delle Palme, accompagnata da canti liturgici e, successivamente, dalla preparazione delle polpette di baccalà. Anche a Fisciano grande fervore durante la Settimana Santa, con Via Crucis e processioni che simboleggiano il cammino di Cristo e l’importanza di mantenere sempre accesa la speranza.
A Bracigliano, il venerdì Santo si percorrono i cosiddetti Misteri, in cui si omaggia l’incontro (o meglio, la "scontrata") tra la statua della Madonna Addolorata e il cataletto di Gesù, attraverso canti bizantini. Alle preghiere dei cortei religiosi segue l’accensione di fuochi, simbolo della purificazione cristiana. Parte caratterizzante delle rievocazioni è l’uso del grano e l’uovo, usati come decoro per i sepolcri e per identificare la rinascita.
"La Pasqua è un evento che sostiene l’inserimento religioso delle famiglie", commenta don Antonio Sorrentino, parroco di San Michele Arcangelo, a Mercato San Severino. Infatti, uno degli aspetti su cui le parrocchie irnine hanno investito il loro lavoro è sicuramente l’inclusione delle famiglie, e di conseguenza l’avvicinamento ai valori cristiani della Pasqua. Saranno inseriti degli orari straordinari in cui le chiese si dedicheranno esclusivamente alle persone che vorranno prendere parte agli eventi organizzati (ad esempio, a San Michele Arcangelo, dalle 18:00 alle 21:00 del Venerdì Santo).
Potrebbero interessarti anche...
Redazione Irno24 22/03/2022
Salerno, prorogata la mostra su Hemingway alla Pinacoteca Provinciale
La Provincia di Salerno proroga fino al 10 aprile 2022 la mostra dedicata a Ernest Hemingway di Renaldo Fasanaro presso la propria Pinacoteca in via Mercanti 63. "Abbiamo deciso di prorogare - dichiara il Presidente Strianese – per andare incontro alle richieste pervenute, l’esposizione infatti è stata molto apprezzata dal pubblico.
Dopo l’inaugurazione del 19 febbraio, cui avevamo partecipato io e il Consigliere delegato alla cultura Francesco Morra, la mostra ha ricevuto molti visitatori. Quindi l’ingresso al pubblico proseguirà fino al 10 aprile, dal martedì alla domenica negli orari 9:00-19:30, nel rispetto della normativa anti Covid e con il controllo del super Green Pass".
Redazione Irno24 20/12/2023
Dal 26 dicembre in scena l'Aida a Salerno, presentazione il 22
Le feste con Aida ed i Concerti di Natale e Capodanno al Teatro Verdi di Salerno. Un finale di stagione all'insegna della grande opera italiana, della musica e dei canti più amati. Venerdì 22 dicembre, alle ore 11.00, conferenza stampa di presentazione dell'Aida (in scena dal 26 dicembre) presso il foyer del Teatro. Saranno presenti il regista Plamen Kartaloff, il direttore artistico Daniel Oren, il segretario artistico Antonio Marzullo.
Redazione Irno24 29/04/2024
Salerno, al Verdi "La Bohème" di Puccini nella rilettura di Kartaloff
Nel fine settimana appena trascorso, "La Bohème" ha entusiasmato il pubblico del Teatro Verdi di Salerno, quale secondo appuntamento della stagione lirica 2024. La rilettura del capolavoro di Puccini è stata curata in regia da Plamen Kartaloff, sovrintendente del Teatro dell'Opera Nazionale di Sofia.
Come si legge nelle note di accompagnamento, il libretto della Bohème, tratto dal romanzo di Henri Murger "Scènes de la vie de bohème", pubblicato a puntate sul "Corsaire Satan" dal 1846 a 1849, nacque fra polemiche e fu oggetto di sofferte elaborazioni da parte dei due librettisti Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, cui si affiancarono Giacomo Puccini, come sempre, e l’editore Giulio Ricordi, nel suggerire, consigliare, rifare, non senza situazioni di stallo e di sconforto.
Ci fu infatti bisogno di una gestazione di tre anni e nove mesi, prima che l’opera venisse rappresentata al Teatro Regio di Torino, il 1° febbraio 1896, con Arturo Toscanini sul podio.