Mercato del lavoro in Campania, dossier online CCIAA Salerno
Appuntamento su Zoom il 7 Aprile alle ore 12
Redazione Irno24 06/04/2021 0
Mercoledì 7 aprile alle ore 12.00 si terrà in modalità digitale la presentazione del rapporto della Camera di Commercio di Salerno “Mercato del lavoro in Campania: le passate dinamiche, i presenti effetti della crisi, le future traiettorie di sviluppo”, realizzato da un gruppo di ricerca del Centro Studi “Guglielmo Tagliacarne”, con la collaborazione di Confindustria Salerno.
Il dossier, che analizza il mercato del lavoro campano stimando l’impatto del Covid sul sistema produttivo e ipotizzando possibili strategie future, funzionali ad un contenimento della recessione economica determinata dalla pandemia, è articolato in cinque macro-capitoli: L’andamento dell’economia e dell’occupazione prima della crisi da Covid; I riflessi della crisi da Covid sul mercato del lavoro in Campania; I gap da colmare secondo i tassi del mercato del lavoro; L’industria campana e il Covid: l’impatto sulle performance di impresa e aspettative future; Next Generation EU, gli assi strategici e l’impatto sull’occupazione in Campania.
A illustrare e commentare lo studio l’economista Marco Pini, Centro Studi Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, cui seguiranno gli interventi di Andrea Prete, presidente CCIAA di Salerno, e Antonio Ferraioli, presidente Confindustria Salerno. Le conclusioni saranno affidate ad Antonio Marchiello, assessore alle Attività produttive e lavoro della Regione. L’evento potrà essere seguito su Zoom e in streaming sulla pagina facebook di Confindustria Salerno.
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Redazione Irno24 17/03/2023
Vola export del made in Campania, si conferma il primato del salernitano
Vola l’export dei prodotti agroalimentari della Campania, che continua a segnare una crescita nei primi mesi dell’anno dopo un 2022 da record, che ha superato i 5,2 miliardi di euro di valore con un +26%. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Campania su dati relativi al commercio estero dell’Istat, aggiornati al IV trimestre.
Cibo, bevande e vino made in Campania continuano a macinare numeri straordinari, che confermano un grande appeal sui mercati europei per oltre il 60%, mentre verso gli Stati Uniti e le Americhe viaggia quasi il 20% del totale. Dato negativo in Russia, dove l’export registra un calo del 9% fra sanzioni, embargo e guerra.
Analizzando le aree territoriali della regione, continua il primato della provincia di Salerno in termini di valore esportato, sfiorando i 2,3 miliardi di euro, con una crescita del 25%. Lo sprint maggiore nella crescita si registra in provincia di Caserta, che segna un balzo record del 44%, con un valore di esportazione che si avvicina ai 450 milioni. L’industria alimentare napoletana spinge ancora forte con un +26%, sfiorando 1,8 miliardi di valore esportato.
Guardando alle aree interne, l’Irpinia è la più “lenta” sulla media regionale, con un incremento del 20%, ma porta a casa quasi 600 milioni di euro di esportazioni. Fanalino di coda per valore dell’export è il Sannio con circa 140 milioni di euro e un incremento del 23%.
Redazione Irno24 06/03/2025
Codici: "Investimenti in cripto, attenzione a rischi e promesse di guadagni"
Un bene speculativo altamente rischioso. Questa la definizione che l’ex Presidente della BCE, Mario Draghi, ha dato alle cripto-attività e che viene rilanciata dall’associazione Codici, alla luce delle continue segnalazioni ricevute da consumatori in difficoltà in seguito agli investimenti effettuati.
“Tra i casi che abbiamo trattato – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ce n’è uno che ha fatto scalpore per i risvolti incredibili. Ci riferiamo ad HyperVerse, società presentata in grande stile nel 2021, ma che con il suo progetto ha causato perdite pesantissime per investitori e risparmiatori. Ci siamo occupati della vicenda presentando una denuncia, abbiamo seguito le indagini e, purtroppo, la conclusione è amara. Una volta versati e trasformati in cripto, i soldi sono stati trasferiti su un conto anonimo irrintracciabile, così come gli autori di questo investimento”.
Una vicenda che l’associazione Codici riprende come monito per i consumatori. “Le cripto-attività sono un investimento potenzialmente molto rischioso – avverte Giacomelli – e quindi è necessario fare molta attenzione. Non bisogna lasciarsi attirare dalla promessa di guadagni assicurati, facili da ottenere, a fronte di un versamento minimo. Magari inizialmente l’operazione può dare frutti insperati, ma è solo un’esca per spingere a versare ulteriori soldi, ad alimentare la macchina della truffa.
È bene conoscere i limiti e le possibilità di questo genere di investimenti, oltre che il soggetto che li propone, e sapere come eventualmente uscirne nel caso in cui le cose dovessero complicarsi. Anche una ricerca sul web – conclude il Segretario Nazionale di Codici – può permettere di scoprire che la piattaforma dei miracoli in realtà è una trappola”.
NOTA STAMPA ASS. CODICI
Redazione Irno24 28/03/2022
Confesercenti Salerno: "Fine stato emergenza, ma crisi economica persiste"
Dal primo aprile 2022 cesserà lo stato di emergenza Covid, cambieranno diversi provvedimenti dopo due anni drammatici di pandemia, ma la crisi economica e sociale è ancora ben visibile. Se dal punto di vista sanitario si è deciso di dare un termine alla pandemia, che però in queste settimane ha già rilanciato la sua forza, il disastro socio economico che ha determinato e che continua a determinare questo virus è ancora troppo evidente.
"Siamo moderatamente soddisfatti - dichiara il presidente provinciale di Confesercenti Salerno, Raffaele Esposito - per l'allentamento graduale delle misure di emergenza sanitaria, naturalmente ci appelliamo al buon senso individuale e collettivo, dopo due anni terribili dovremmo essere tutti quanti più consapevoli nell’affrontare la nuova normalità che ci viene prospettata.
La pandemia, che ha manifestato in queste settimane preoccupanti picchi di risalita, ha determinato e continua a produrre una catastrofe socio economica incalcolabile, che in questi mesi abbiamo ben rappresentato, certifichiamo un'economia reale ancora troppo debole con i venti di guerra che non aiuteranno nella faticosa impresa istituzionale di favorire davvero una ripartenza per tutti.
Ci sono settori economici devastati da questa crisi sanitaria, come i pubblici esercizi e il settore del turismo, le piccole attività commerciali ed artigiane che, con l’aumento sconsiderato dei prezzi delle materie prime, del carburante e dell’energia, continuano tra impegni bancari, mutui affitti e balzelli, a soffrire oltre ogni limite.
Aver riaperto non significa ripartire, lo abbiamo sempre sostenuto. Sono ancora troppe le speculazioni e le pressioni presenti sulle nostre imprese e sui nostri imprenditori, a volte vi è anche l’imbarazzo di presentare un semplice preventivo, un menù, un prospetto di acquisto, perché si certificano cifre folli che molto spesso sono davvero proibitive per le nostre famiglie, da dati Istat sempre più povere".